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TdG - Larta 'h Vekkdin - I - Sulla porta di casa


Pippomaster92

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Andr Ruhn

Alla fine è Naungrim ad avere ragione: i trog devono comprendere quale possa essere il nostro posto nella Dimora Benedetta e quali siano le nostre doti. Un primo wandak viene esaminato dai Kopkjierdin e accolto da loro, lasciandomi quindi il "testimone". Salgo sul palco, come mi viene ordinato, e faccio un rispetto saluto al nano che mi ha ordinato di avvicinarmi e al resto dei trogChe il Grande Padre possa proteggermi. Possiedo il Dono e mi è stato insegnato come usarlo dagli anziani del mio clan. Mi è stato anche spiegato quale sia il potere delle rune che Vilos ha donato ai suoi figli e come riconoscerle. Spiego all'uomo, evitando di specificare altri dettagli: sono segreti che il mio clan ha custodito con cura e che non è il caso di discutere pubblicamente. So che la mia famiglia viveva a Kel Boldar diverse generazioni fa: la storia del nostro esodo viene tramandata con cura dai nostri anziani. Non so se il nostro nome sia cambiato nel corso degli anni, ma so che il nostro progenitore era un maestro nell'arte delle rune: questa informazione potrebbe aiutarvi ad identificare il mio antenato. 

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Le risposte di Ruhn destano qualche mormorio in più. 
Il Thrylvorn si alza per parlare con il gruppetto degli Angizrildin, i forgiarune. Il rappresentate del trog è una nana con la runa Ktal incisa sulla fronte, segno che è un'aristocratica e una forgiatrice. 
La donna consulta un suo personale taccuino e solo a quel punto risponde al Thrylvorn. Il nano annuisce con deferenza e torna al proprio posto.

Invece che fare altre domande o comunque rispondere ad Andr, suona il campanello una volta. Lancia un'occhiata agli Angizrildin per sicurezza, ma la loro campanella tace.  
"Andr Ruhn, sei assegnato al bintrog Thrylvorn. Attendi dall'altro lato della pedana. Chazia Teas, sali sulla pedana"

Diversi nani scrutano la giovane donna, freddamente come per i due nani prima di lei. Qualche sopracciglio si aggrotta, qualche barba viene carezzata distrattamente. 
"Giovane, cosa sai fare?" chiede infine, incuriosito, un vecchio nano dalla barba tinta di violetto. Si tratta del portavoce dei Zagrakdin, il suo gruppo è riccamente abbigliato e molti hanno la barba tinta o decorata. E pure, la curiosità del vecchio sembra dettata più dall'educazione che da genuino interesse, e prima ancora di ricevere risposta il suo sguardo comincia a vagare sugli altri postulanti in attesa. 

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Chazia

Una volta che la "prova" di Andr si è conclusa viene chiamato il mio nome. Salgo anche io sulla pedana, osservando il nano che mi ha fatto la domanda Quanto disprezzo... Conosco le vie del Druidismo, la mia famiglia mi ha insegnato a controllare il fuoco in modo che non sia solo una forza distruttrice, ma creatrice rispondo senza aggiungere altro ad Andr hanno fatto altre domande, meglio non deviare da quelle che mi hanno posto

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Le risposte di Chazia non sembrano sortire molto effetto. Il nano che le ha posto la domanda si appoggia allo schienale senza altro da dire. 
Il silenzio aleggia per qualche istante, quasi un minuto. Poi il rappresentante Thrylvorn sospira e suona il campanello una sola volta. Nessuno ribatte.
"Chazia Teas, sei assegnata al bintrog 
Thrylvorn. Attendi dall'altro lato della pendana" 
Vengono chiamati molti altri nani. La maggior parte viene assegnata a Thrylvorn, quelli un po' più anziani al Zagrakdin, qualcuno (ma pochi) sono accolti altrove. Khond Ktaddin viene "litigato" a colpi di campanelli tra Zagrakdin e Kopkjerdin, e la scampa il secondo trog con quattro scampanellate, che l'avversario non osa emulare. 

Il momento di massimo imbarazzo si ha per Lamkdakk Beldin, il vecchissimo nano. Nessun campanello suona per lui, e il vecchio viene allontanato dalla stanza con le lacrime agli occhi, rifiutato per l'ennesima volta. 
"Moggo Din, sali sulla pedana"
L'arrivo di Moggo riscuote alcuni dei nani più distratti, per il suo aspetto un po' selvatico che contrasta con quello di molti altri wandak. Kopkjerdin lo scruta per qualche istante, poi chiede "Hai mai ucciso qualcuno? Hai mai lottato per la tua vita? Sembri poderoso e saldo nelle membra"

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Moggo Din

Guardo gli altri parlare ticchettando nervoso l'indice sull'avambraccio, e quasi mi sorprendo di essere chiamato. La mia vita è piuttosto scarna di avvenimenti, obbiettivi o abilità che vadano oltre spaccare la legna e ubriacarsi fino a svenire. Cosa dovrei dire loro?

Salgo sul podio e guardo dritto in un punto non specificato, vuoto, in mezzo alla sala. Non voglio incrociare i loro sguardi, mi sento estremamente a disagio. E la prima domanda non fa che accentuare tutto.

"Ehr...io...io, non..." dov'è finita la spavalderia?

"...sì." guardo in basso, carico di vergogna. Dovrei forse evitare di dire che è stato un omicidio vero e proprio. Vogliono un guerriero, sembra chiaro. "Farò quello che mi dite. Obbedirò agli ordini che mi darete." ...se mi aiuterete a guarire, ma questo dettaglio è meglio ometterlo per ora.

L'idea di finire nello stesso trog di quel cretino di Ktaddin non mi sfiora nemmeno, adesso.

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"Parla solo per rispondere" lo ammonisce il banditore. 
I nani sugli spalti restano in silenzio. Come per il vecchio, questo silenzio si protrae davvero a lungo.
Poi suona un campanello: quello di Thrylvorn. "Moggo Din, sei assegnato al bintrog Thrylvorn. Attendi dall'altro lato della pedana" 

Viene poi chiamata Morla Alla Adnun, che viene subito contesa tra i Kopkjerdin e molti altri trog. Alla fine però suona una campanella più greve delle altre. Tutti si voltano verso una delle porte sugli spalti, dove si erge in piedi un nano ben piantato con un singolo guanto d'arme in argento. Il nano non impugna alcuna campana, ma il suono echeggia ancora distintamente nella sala. Il banditore si impappina "Ah.. Morla Alla Adnun, sei assegnata al glorioso trog Mizpardin. Attendi dall'altro lato della pedana. Naugrim Dhurak, sali sulla pedana"

Ci vuole un poco prima che gli altri nani si ricompongano, quello che è successo sembra averli turbati un po'. Ma nessuno si lamenta apertamente, e l'asta riprende. Anche a Naugrim viene fatta la domanda di rito "Cosa sai fare?"

Modificato da Pippomaster92
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Naugrim Dhurak

Cammino velocemente per arrivare al posto dove tutti si sono posizionati. Sento un poco il peso della situazione, come se fossi scrutato da leoni ed altri benevolissimi animali <<Sono un birraio, ne ho inventato alcune miscelando erbe, inoltre ho sperimentato per creare la birra ghiacciata, da dove provengo qualcosa di mai fatto. Inoltre sono un inventore e possiedo il Dono di Vilos, collegato all’artificio.>>  snocciolo velocemente, cercando di non incespicare. Deglutisco alla fine.

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Questa volta l'attesa è più breve. Suona un campanello solo, Thrylvorn. 
"
Naugrim Dhurak sei assegnato al bintrog Thrylvorn. Attendi dall'altra parte della pedana"

Passano un paio di altri nani, poi viene invitata sul palco la bambina "Siddin, sali sul palco" 
La sua comparsa viene quasi del tutto ignorata, Thrylvorn suona una volta il campanello, ma Zagrakdin lo fa due volte. L'asta finisce in fretta "Siddin, sei assegnata all'onorevole trog Zagrakdin. Attendi dall'altra parte della pedana. Snorri Laikarakkin, sali sulla pedana"

Questa volta è proprio Zagrakdin a porre la domanda "Che conoscenza porti con te, nano?"

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Snorri Laikarakkin

Faccio un breve inchino di fronte alla giuria che solo adesso mi ha chiamato: è il momento di dare del mio meglio... Cercherò di essere rapido e schietto, mantenendo però una forma di cortesia.

Gentili ospiti, sarò breve. Porto con me la conoscenza dei regni degli uomini, della storia conosciuta di Eos tutta e dei segreti della magia. Sono uno studioso, un archeologo ed un nano dalle numerose risorse. Inoltre, porto con me in dono un cimelio del vostro passato, ritenuto perduto... Lo scudo di un celebre eroe di guerra di anni passati, disseppellito e conservato con la massima cura. Mi affido al vostro giudizio.

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Zagrakdin si sporge in avanti interessato "Mostrateci lo scudo, ordunque" 
Il reperto viene mostrato e un attendente di Zagrakdin lo porta all'attenzione del suo signore. Il nano lo osserva a lungo, e annuisce "Un oggetto di grande valore, e ti ringraziamo per la cura che gli hai dedicato. Sarà un altro tassello per ricostruire la nostra gloria" 
Ma non scuote il suo campanello.

Anche in questo caso è Thrylvorn a suonare la piccola campana. "Snorri Laikarakkin sei assegnato al bintrog Thrylvorn. Attendi dall'altra parte della pedana"

Dopo Snorri ci sono altri nani, ma non molti. La parte del leone l'ha fatta proprio Thrylvorn, mentre gli altri trog hanno preso pochi individui. Ma non sembrano insoddisfatti, tutt'altro!

Non ci vuole molto prima che l'asta finisca, e tutti i nani che non sono stati scelti da Thrylvorn vengono accompagnati altrove dai loro nuovi signori. 
Il vostro gruppetto resta qui, invece, assieme al banditore e al rappresentante del bintrog. Quest'ultimo scende dagli spalti e vi si avvicina "Bene, sono lieto di vedere tanti validi elementi tutti assieme. Non vedo l'ora di assistere alle vostre imprese al servizio del clan. Prima di farvi raggiungere le vostre nuove case, però, vi voglio spiegare come procederà la vostra vita da ora in avanti. Anzi, seguitemi: parleremo camminando"

Vi precede fuori dalla sala, e percorrete una strada che con vostro sgomento si allontana (anche se di poco) da Kel Boldar. Il vostro obbiettivo sembrerebbe un altro piccolo villaggio a una mezz'ora di cammino da questo, visibile in cima alla sua collinetta circondata da campi e coltivazioni.
"Quella è Thrylkhol, la cittadina aperta del nostro bintrog. Voi vivrete lì per un anno solare, lavorando per noi e dimostrando con la fatica e l'impegno il vostro vero valore. Nella nostra società il valore di un nano è certamente legato al suo trog, ma se egli non nasce in seno ad un clan, allora il suo valore è dato dal trog che lo sceglie. Al termine di questo anno verrete assegnati ad un trog di Kel Boldar, che vi metterà alla prova per un secondo anno solare. Se vi troverete bene e lavorerete con impegno quello sarà il vostro trog. Se invece sarete insoddisfatti allora sarà un altro clan a prendervi sotto la sua ala per un terzo anno... e così via"

Con voi ci sono Bokk e Nokk, i gemelli. Uno dei due alza una mano, titubante "Ma cosa faremo, qui fuori?"
La vostra guida sorride benevola, i baffi ben impomatati e curati si sollevano accentuando il sorriso "Lavorerete la terra. Produrrete il cibo che viene messo sulle tavole di Kel Boldar. Un compito molto importante, di solito assegnato a individui di rango inferiore... ma nobilitati da questa missione. Il nostro bintrog si occupa della cura della terra e degli abitanti della fortezza. Da sempre siamo coloro che accolgono la più grande parte dei wandak, e con questo lavoro sarete già a Kel Boldar... non nel corpo, forse, ma di certo nello spirito. E quando finalmente varcherete le porte della bella casa, allora verrete accolti con sincera gratitudine. Non trovate sia grandioso?"

 

 

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Moggo Din

"Oh, sì. Grandioso."

Da un villaggio a un altro completamente identico. Da una miseria all'altra, ma stavolta zuccherata dal concetto di clan e appartenenza. Ma in fondo un anno in più cosa cambia?

Adesso ho capito perchè Thrylvorn ha reclutato quasi tutti; le braccia che arano la terra non sono mai troppe, e non serve chissà quale talento speciale per entrarne.

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Snorri Laikarakkin

Non vi è alcuna eccezione? Non metto in discussione l'umile nobiltà di questo incarico, ma mentre molti di noi sarebbero sicuramente adatti a passare le loro vite a sfamarci... È innegabile che ci aspettassimo un incarico ben più pressante, se consideriamo quanto i signori di Kel Boldar siano stati esigenti nei nostri confronti. Dico lisciandomi la barba e con fare... Incuriosito dalle politiche del regno nanico.

Sia ben chiaro che la mia è una polemica dettata dalla frustrazione, ma bado bene dal palesarla, cercando di farla passare più per una semplice discussione sulle politiche dei clan.

Qui molti di noi sono guerrieri, sacerdoti, accademici e politicanti... Non rischiano di essere sprecati a lavorare la terra? Considerando, tra l'altro, le offerte di alcuni di noi...

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Andr Ruhn

Inizialmente rimango deluso dalla reazione della forgiarune: non mi aspettavo una totale indifferenza di fronte alla mia storia. Ma anche molti altri nani sembrano essere nella mia stessa situazione. Un'altra prova, per testare il nostro onore? O forse è solo un altro inganno? Seguo l'inviato del trog Thrylvorn, osservando con stupore la Dimora Benedetta allontanarsi alle nostre spalle: a quanto pare, non avremo neanche l'opportunità di vivere dentro la Montagna. La spiegazione che ci viene data è abbastanza semplice: dovrà passare un altro anno prima che ciascuno di noi venga scelto da uno dei trog. E, nel frattempo, dovremo lavorare la terra. Non sono più tanto sicuro di aver fatto bene ad abbandonare il mio clan. Le critiche di Snorri sono sensate, ma decido di evitare di esternare la mia delusione, limitandomi ad ascoltare con interesse la spiegazione. Chi si occupa degli altri compiti necessari al benessere di questa comunità? Provo a chiedere incuriosito, sperando di trovare un modo alternativo per passare l'anno seguente. Anche perché non sono tanto sicuro della gratitudine con cui verremo accolti... 

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"Sprecati? No! Lavorare la terra è opera degna dei più nobili di sangue e spirito" risponde, sempre sorridente, la vostra nuova guida "Kel Boldar vive in serenità e pace, ma solo grazie all'operosità del nostro bintrog. O pensate forse che il pane sulle tavole dei trog nasca dall'aria più sottile? Che le buone api colgano il nettare nelle profondità della nostra casa più antica? Metà della vita di Kel Boldar avviene qui fuori" 
Con un gesto della mano include la campagna ai due lati della strada. Ci sono campi, frutteti, orti e in lontananza vedete anche grandi greggi di pecore e caproni lanosi. Chinati tra le piante ci sono nani e anche umani e piccolo hoflin che lavorano sodo, alzando appena la testa al vostro passaggio.

"Voi siete giunti qui perché siete stati richiamati, e già questo vi onora. Ma non credete che prima di avere sia necessario dare? Un anno passa in fretta, e sono certo che sarà un anno ben piacevole per voi. Avrete una bella casa, cibo saporito ogni giorno, il sole che vi scalda la schiena e i piedi ben saldi nella terra dei vostri antenati. E poi, non temete: non dovrete passare questi mesi spaccandovi le ossa nei lavori più duri e umilianti" si produce in una risata "Per quelli ci sono già i braccianti e i servi. Avrete ruoli di responsabilità e compiti più vari e interessanti"

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Snorri Laikarakkin

Capisco... Dico annuendo, cercando di non dare l'impressione di essere eccessivamente deluso da questo modesto ruolo nelle nostre nuove vite. D'altronde, il nano ha ragione, non siamo certo schiavi e un anno passa in fretta, con gli stimoli giusti.

Vi ringrazio per tanto riguardo nei nostri confronti. Però devo chiedervi, possiamo considerarci cittadini di Kel Boldar in tutto e per tutto? Oppure, escluso il nostro obbligo nei confronti del vos... Nostro bintrog, la nostra libertà verrà limitata in qualche altro modo?

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Andr Ruhn

Nonostante ritenga il discorso della nostra guida solo un modo elaborato per addolcire il boccone avvelenato, rimango comunque soddisfatto dal finale: per lo meno avrò un compito lievemente stimolante in attesa che mi venga data la mia opportunità. Annuisco alle domande di Chazia e Snorri, aggiungendo in seguito a quest'ultimo Potremo visitare la fortezza durante i periodi di riposo? Non abbiamo avuto occasione di ammirare il suo splendore. 

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"Siete ancora dei wandak, amici miei. L'accesso a Kel Boldar non vi è ancora permesso, salvo inviti espliciti da parte di un suo abitante. Ma credo comunque che la vicinanza con la nostra avita dimora non possa che far bene ai vostri spiriti. Lavorerete un po' per poter finalmente mettere piede nelle sue sale, ma non è forse cosa onesta e sensata?" risponde la guida, aggiungendo subito altro per rasserenarvi "Non avrete molto tempo libero, comunque. Vi daremo una parte del villaggio da gestire e quando non sarete impegnati nel lavoro fisico avrete di certo turni e impegni da organizzare. Sotto di voi ci saranno contadini e braccianti che dipenderanno dai vostri ordini"

Chiacchierando raggiungete la base della bassa collina. Un tempo doveva essere erta e brulla, e a tratti si intravede ancora la sagoma originale là dove la nuda roccia sporge dal terreno. Ma decenni o secoli di lavori l'hanno trasformata in un declivio dolce e coperto di tenera erba. Un sentiero sale facendo due tornanti e rendendo la salita agevole e per nulla faticosa. Su ciascuna delle due curve si sviluppa una piccola terrazza di terra spianata dove sono posate delle panche e dei tavoli, sotto tettoie di legno e vicino a degli alti alberi. 

Salite fino al più alto dei due slarghi, che si trova subito sotto al villaggio stesso. Qui ci sono alcuni giovani nani intenti a parlottare tra loro e mangiare qualcosa. Al vostro arrivo vi vengono incontro sorridenti "Mio signore! Onorati ospiti!" vi saluta un bracciante con un largo cappello sgualcito e una camicia rattoppata. Ma a parte i vestiti dimessi ha un'aria sana e soddisfatta come quella di un gatto grasso. Né lui né gli altri nani che vi vengono attorno sembrano deperiti o stanchi "Abbiamo lasciato da parte del latte fresco e un po' di pane e carne per voi, se vi compiace. Poi condurremo gli ospiti ai loro alloggi" si rivolge direttamente a voi "li abbiamo ripuliti con gran cura stamattina, e spero che vi siano di gradimento. Un'intera casa è tutta per voi, ed è esposta ad est"

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Snorri Laikarakkin

Aaaah, il laborioso entusiasmo dei contadini! Quale gente spensierata ed in pace con se stessa ed il mondo che li circonda! Gli allegri e pasciuti braccianti che ci vengono in contro, quasi scaldano il mio cuore, specie quando ci comunicano del cibo che desiderano condividere con noi... Un idilio che quasi mi farebbe voler restare tutta la mia vita qui fuori, non fossi destinato a qualcosa di più grande rispetto agli umili incarichi di questi ingenuotti ignoranti!

Oh! Che bella sorpresa! Voi, miei cari signori, avete saputo provvedere alle due uniche cose alle quali Kel Boldar non ha saputo provvedere al momento! Ci avranno offerto un bagno, degli abiti, un clan ed un titolo... Ma ancora nessuno ha saputo offrirci un bel pasto e del calore nanico! Dico aprendo le danze, mentre, teatralmente, mi avvicino a braccia spalancate verso i lavoratori, come se fossero vecchi amici che non vedevo da tempo.

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Andr Ruhn

La risposta della guida mi lascia sentimenti contrastanti: l'idea di non essere ancora stato accettato non mi piace, ma per lo meno ho la certezza di avere un compito più interessante della cura dei campi. Decido però di annuire alle risposte dell'uomo, seguendolo in silenzio fino al villaggio: non voglio mostrarmi come riottoso o problematico. 

L'accoglienza nella nostra futura casa è nettamente migliore di quella che ci è stata riservata da Kel Boldar: dei giovani nani ci attendono davanti ad una tavola imbandita, offrendoci un ricco pasto. Vi ringrazio per la vostra gentilezza. Condividere del cibo è il miglior modo per far sentire un ospite a casa. Dico cortesemente all'uomo, lanciando intanto rapide occhiate agli altri braccianti: voglio capire quali siano i loro veri sentimenti nei nostri confronti. 

Master

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