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Capitolo 3 - Death on the Reik (Parte 3)


AndreaP

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Ludwig

Lo scontro era finito, il giovane guardò incredulo l arma meravigliosa che impugnava percependone la forza e la santità.

Sarebbe dovuto diventare una persona migliore, degna di impugnare degnamente e con onore una reliquia come quella.

Senza ulteriori indugi si diresse verso il meccanismo del ponte azionandolo, la sua nuova vita cominciava in quel momento  e la distruzione di quella roccaforte  del male ne avrebbe segnato il giorno.

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Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Sera [pioggia fine - inizio estate]

Mentre Gudrod poneva fine alla vita della guardia arresasi, mostrando che anche questa sotto l'armatura aveva un corpo marcio e corrotto, Ludwig si mosse verso il ponte levatoio e lo abbassò. In risposta a questo atto, dopo pochi minuti, la guarnigione del fortilizio centrale aprì il portone lato loro, interpretando che l'abbassamento del ponte indicasse l'arrivo di truppe. 

Il passaggio verso di loro era aperto.

@all

Spoiler

Mappa del castello: con l'azione di Ludwig tutto il percorso indicato dalla freccia verde è aperto. Resta chiuso il lato verso l'altra ala del castello (portone rosso e secondo ponte levatoio)
https://drive.google.com/open?id=1njwV_kkUG-d8m5TnbCrU0kTiWSSzbU4V&usp=drive_fs

Mappa piano dove siete
https://drive.google.com/open?id=1-YxpKTNLhyB3D8HgIHUapFZ15GVvegIU&usp=drive_fs

 

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Gudrod

"Ancora mi viene da ridere quando mi chiami così..." disse guardando il giovane "Romperlo non so quanto sia fattibile ma proverò a bloccarlo in qualche modo."

Il norsmanno cercò la migliore soluzione per rompere o bloccare il meccanismo magari infilandoci la gamba del tavolino o altro per fare leva e spaccare e nel mentre rispose a Mia "Affacciatevi e cercate di capire se c'è una vedetta dei ribelli. Potrebbe non essere necessario attraversare ora e per sicurezza dovremmo andare a trovare l'altra guarnigione altrimenti rischiamo di rimanere chiusi in una trappola mortale." indicò infine l'ambiente non ancora esplorato "Vediamo anche lì."

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Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Sera [pioggia fine - inizio estate]

Gudrod riuscì a far leva su un perno andando a disossare la ruota che trainava la catena e rendendola inutilizzabile: se non con un lavoro impegnativo, nessuno sarebbe riuscito a sollevare il ponte.

Intanto i compagni osservarono il fortilizio sull'altro lato
Le porte erano state aperte ma probabilmente pensando che qualcuno dal cortile interno venisse a dar manforte a chi lo presidiava: non si vedeva nessuno.


Scese le scale raggiunsero il ponte levatoio appena abbassato. Da lì potevano vedere il portone aperto e confermarono che nessuno era presente a presidiarlo. L'attenzione delle guardie sull'altro lato era probabilmente rivolta al cortile esterno in mano ai ribelli, e non vi era preoccupazione di una attacco dall'interno

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Jacob

La guardia si arrese, e la tensione si allentò per un attimo, il tempo di vedere l'ascia del Titano del nord calare come la falce del dio della morte su grano maturo.

Non fece in tempo a dire una sillaba

Asp...

Che tutto era finito. Ora i ribelli dovevano muoversi

Che facciamo adesso? Andiamo a prenderli per mano?

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Gudrod

"Cosa? Vi volevate fermare anche per un thè?" chiese indicando l'orrida guardia e immaginando la sua compagnia attorno al tavolo con thè e pasticcini.

"Andiamo!" riafferrò la sua ascia pronto a finire qualsiasi lavoro andasse fatto sia massacrare le guardie sia decapitare la bagascia.

Tutti

Spoiler

Prima avevo capito che andassero manovrati tutte e due le ruote dei fortilizi per aprire completamente il cancello. se ne basta una e ora i ribelli hanno libero accesso lasciamo che ci pensino loro. se invece hanno ancora bisogno di noi per entrare ci tocca aiutarli dall'interno

 

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Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Sera [pioggia fine - inizio estate]

Lasciando indietro Mia e Gudrod, Jacob e Ludwig si mossero sotto la pioggia battente verso il barbacane centrale giungendo senza problemi nel passaggio che portava all'altro ponte mobile chiuso

Delle due porte laterali una era chiusa, mentre la seconda era aperta mostrando una stanza con la scala che saliva. Non vi era nessuno. Del vociare si sentiva provenire dal piano di sopra.


@all

 

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Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Sera [pioggia fine - inizio estate]

Coraggiosamente Ludwig si appropinquò all'altra porta. Non udendo rumori la aprì: vi era una camera identica a quella opposta, con un tavolo e quattro sedie. In un angolo una cesta conteneva dardi per balestre e tre accette: sul tavolo bicchieri e una brocca giacevano affianco a piatti sporchi.

Anche qui una scala portava al piano di sopra. Non vi era nessuno ma dalla scala si udivano voci come da quella nell'altra stanza.

@all

 

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Ludwig

Fece segno al pirata di tornare indietro, gli era venuta in mente un idea ed avrebbe voluto condividerla con il gruppo

"Le catene sono vecchie, ce' un posto di guardia con delle asce, se blocchiamo le porte con tutto quello che troviamo, avremo tempo di spezzare le catene che tengono il ponte e farlo calare senza dover combattere nell immediato"

disse appena raggiunti i suoi compagni

"Ma dobbiamo fare in fretta prima che si insospettiscano"

 

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Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Sera [pioggia fine - inizio estate]

Lasciando indietro gli altri Gudrod e Ludwig sotto la pioggia tornarono nel fortilizio centrale e bloccarono alla belle meglio le due porte laterali

Quindi Ludwig, postosi sulle spalle di Gudrod, iniziò a lavorare con l'accetta per staccare la catena.

Fu quando quella di sinistra si staccò con grande rumore che dal piano di sopra si udirono delle voci e dopo pochi attimi qualcuno alla porta nord che provava aprirla e diceva dall'interno "Ehi che succede? perché è chiusa?"

@all

 

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Gudrod

"Cosa c'è vuoi farmi perdere il filo dell'ascia o me lo vuoi proprio far rompere?" disse mentre il ragazzetto armeggiava per portare avanti le sue idee. Cercò in fretta un qualsiasi oggetto che potesse risultare maggiormente utile per spezzare la catena, in caso di ricerca fallimentare guardò il meccanismo per capire quale potesse essere il punto migliore per romperlo o quantomeno avere lo stesso risultato.

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