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Tre Passi nel Delirio. Capitolo I : Le Voci nella Testa


Thorgar

Messaggio consigliato

@Caelisu Fuscus

Spoiler

Il lupo di Arkan è una predatore magico, di cui hai sentito dire qualcosa, ma di cui non sai molto. Sai giusto che è una bestia con poteri magici.

@Gaspa (te lo leggi quando torni)

Spoiler

Lupo di Arkan, meglio noto come "il flagello delle streghe". E' un predatore solitario, che solitamente vive in Hoenzollern, ma con l'arrivo dell'autunno si sposta nei territori più temperati del Saethwyr. Possiedono un ottimo fiuto, in grado di captare una preda anche a un kilometro di distanza. Vengono chiamati il flagello delle streghe, perché sono particolarmente ghiotti di sangue fatato. Come quello di changeling, folletti, dhampyr, licantropi e creature di questo genere. Sono Creature solitarie e ottimi cacciatori, dotati di alcuni poteri di schermatura magica, che li rendono molto difficili da individuare. Soprattutto per le creature prima citate. Possono seguire una preda a debita distanza per ore, grazie al potente olfatto,  e aspettare immobili prima di attaccare, di nuovo per svariate ore. Probabilmente aveva fiutato Aurora da un po' e approfittandone della notte, ad un certo punto spinto dalla fame ha deciso di attaccare, visto che lei non è rimasta mai sola. E' una specie di pseudo lupo magico, (corpo da lupo e viso quasi da mustelide) che caccia altre creature fatate.

 

@Attila

Spoiler

Il lupo di Arkan è un predatore magico, particolarmente ghiotto di sangue di creature fatate, come changeling, folletti o mezzi licantropi.

E' un predatore piuttosto temibile e solitario. Non ne sai moltissimo, ma ne hai sentito parlare. E' una bestia abbastanza rara.

 

@Ian Morgenvelt

Spoiler

Me ne stavo dimenticando, ma al tuo pg le parole Lupo di Arkan, non dicono assolutamente nulla.

 

Modificato da Thorgar
errori di battitura
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Aurora Revancha

Squadro Attila quando ci ordina di rimanere in silenzio e fermi, sorridendo peró in risposta alla domanda di Caelius, rispondendo a tutti appena vedo Attila comunicarci che non si senta nulla. Nessuna ricognizione: sono molto piú abili di noi nel muoversi in silenzio e nel nascondersi, entrando nel loro territorio li avvantageremmo e basta. Guardo poi Hanz quando mi spiega che non è nessuna creatura corrotta, ma un nornalissimo "lupo di Arkan". Un lupo affamato avrebbe puntato Attila, non direttamente alla mia tenda. E non hanno quell'aspetto. Ero ancora stordita dalla dormiveglia, ma non abbastanza da non vederlo chiaramente. Mi parli di questi lupi, soldato Hanz. Ammesso che fosse un normale animale, mi insospettisce che abbia puntato la mia tenda. Non escluderei che sia un messaggio dalle "Voci".

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Hanz

Vengono citati nel Malleus Gentium Fatarum, sono una particolare razza animale, del tutto naturale, con un istinto affinato per cacciare creature fatate, come licantropi, changeling, fate e simili; sono cacciatori solitari dotati di un ottimo fiuto e di alcuni piccoli poteri di schermatura contro le loro vittime preferite. È per questo che ha puntato prima lei, Cavaliere, rientrate in quella che posso definire “la sua dieta”. L’animale ha lo stomaco vuoto, quindi credo si tratti di un semplice attacco dovuto alla fame, era a caccia ed ha trovato una preda, nient’altro 

mentre parlo, sentendomi un po’ come quando da piccolo venivo interrogato da mio padre o dai miei maestri, getto dei rapidi sguardi ai miei compagni, per vedere le loro reazioni 

Dm

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Percezione +0 per capire come reagiscono a questa sciorinata, in particolare Attila

il libro l’ho inventato al momento, dimmi tu 

 

Modificato da Thorgar
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Attila

Faccio spallucce alla spiegazione di Hanz, io non ne so niente. La cultura non è mai stata il mio forte.

Adesso capisco perchè ha puntato direttamente lei e nessun altro

Il tuo retaggio ci creerà problemi, come ti ho già detto dentro le mura della Mano. Il mio tono è basso, anche se non mi sembra di percepire altri pericoli rimango in allerta

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Velkan Valerious

Come gli altri miei compagni vengo destato dall'allarme lanciato dal Soldato Blackwood. Sono l'ultimo dei mie compagni ad alzarmi in piedi e sfoderare la spada, poichè l'attacco è avvenuto mentre ero nel profondo viaggio nel cuore del mondo del sonno ristoratore che abbraccia tutti gli essere mortali. Da un rapido sguardo sembra che la situazione intorno  sia sotto controllo, è bastato un abile colpo del Soldato Balckwood a uccidere, sedutastante la fiera, che a quanto pare sembrava puntare direttemente alla tenda del Cavaliere Revencha. Mi avvico al corpo di quello che pare un grosso lupo dove i mie compagni sono posizionati, mi chino sulla bestia e ne osservo i dettagli, mi bastano appena pochi secondi per riconoscere la bestia per quello che in realtà è, ossia un Lupo di Arkan. Il giovane Hanz ne da una descrizione da manuale, degna di un masetro bibliotecario A quanto pare, il giovane non sembra tanto lo sprovveduto che da a vedere... Esatto quanto detto dal Soldato Hanz è tutto vero affermo alzandomi e rinfoderando la spada queste bestie sono note anche come Flagello delle Streghe, e prediligono prede nelle cui vene scorra sangue fatato. Anche se questo non è il loro territorio natio, visto il periodo non è raro che si avvistino tali fiere in queste zone, preferendo il clima invernale più mite del Saethwyr rispetto a quello rigido del Hoenzollern. Di norma queste creautura operano in maniera solitaria, è un caso estremamente raro che si riuniscano in branchi, quasi impossibile in questa zona. Quindi posso dedurre che ucciso questo esemplare, la minaccia pare sventata. Ma per sicurezza meglio raddopiare i turni di guardia. Io stesso posso coprire i prossimi due turni, per questa notte ho dormito il tempo sufficente. Detto questo mi avvio verso il mio giaciglio iniziando ad assicurarmi l'armatura. Alle parole di Attila smetto di eseguire le mie azioni e lancio un  torva occhiata prima in direzione dell'uomo poi verso Aurora aspettando una sua reazione a queste sue parole.

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@Hanz

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Per il libro va bene. Finché si tratta di queste piccole cose, che rendono solo più viva l'ambientazione, va benissimo. Allora, sostanzialmente non posso dirti come reagisce Attila, perché non posso sapere, come Fezza vuole farlo reagire. Per il momento ti sta ignorando. Vedi tu se Hanz vive l'essere ignorato in maniera particolare, o capisce che probabilmente il Soldato Attila ignora tutto e tutti e quindi non deve dare peso alla cosa. A tale proposito, come vedi ognuno sta reagendo in maniera diversa. Alcuni probabilmente non ti fileranno manco per sbaglio. Se invece stai studiando il suo comportamento (di Attila), non noti niente di insolito o che catturi la tua attenzione. Solo una cosa: che cosa vorrebbe dire Malleus Getium Fatorum? Il martello di...???? :) Il Malleus Maleficarum degli animali??

 

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Caelius Fuscus

Ci mancava solo il lupo delle streghe! Il male si sta annidando ovunque ormai, nessun luogo è sicuro e nessuna creatura innocente. 

Faccio spallucce ed accantono l’idea del giro di ricognizione. Ascolto la descrizione di un inaspettatamente entusiasta Hanz e le colte citazioni di Velkan, quindi mi avvicino per osservare meglio la creatura infernale. Spinto da un momento di curiosità mi accuccio e spalanco le fauci dell’animale per osservarne la dentatura affila. Mantengo i miei sensi allertati, sono pronto ad intervenire in caso di necessità, alla proposta di raddoppiare i turni di guardia aspetto un cenno dal mio Cavaliere e mi esprimo con il mio abituale modo sintetico  per manifestare il mio assenso: Velkan non ha tutti i torti mia signora, due paia di occhi vigili sono meglio di uno solo. 

@master

Spoiler

Faccio una prova di percezione per individuare minacce nei paraggi!

E provo a strappare una zanna dal lupo, voglio tenerla come trofeo e come indizio per eventuali future ricerche. Mi aiuto nell’operazione con un coltello, se un forte strattone non dovesse bastare  

 

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ho messo in azzurro i pensieri
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Aurora Revancha

Sorrido vedendo che tutti si preoccupano per le mie condizioni, tacciando il commento di Attila con un'occhiataccia. Apprezzo moltissimo la vostra fedeltà, uomini, ma mi sarei alzata di qui a breve. Grazie alla magia posso considerarmi già rigenerata. Manterremo i turni normali, ma io rimarró in vostra compagnia. Cosí che se dovessero arrivare altri pericoli mi possiate avvisare. Un predatore sviluppato per gli esseri del male... In passato sono stata fortunatissima a non incontrarlo, evidentemente. 

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Attila

Guardatemi male quanto volete, intanto se non ci fossi stato io non sarebbe ancora viva, non mi frega niente se é una figlia di strega, l'Inquisizione l'ha fatta Cavaliere e porterò a termine la missione. Con o senza di lei. Per questa volta é stata fortunata ma dovrebbe capire che il suo retaggio é quello che è. 

Faccio spallucce e mi rimetto a quello che decide Aurora facendo finta di niente. Sono ligio alle regole e non sgarro mai. 

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Atto I: Disordini a Lemieux

Aurora rimane sveglia a finire il turno con Attila. Il tempo passa lentamente. Poi è la volta del turno di Velkan. Il coraggioso Soldato dell'Hoenzollern finisce la veglia di questa travagliata notte, in compagnia del Cavaliere. Il sole sta sorgendo e vi svegliate tutti. Consumate una colazione frugale e tornate in sella ai vostri cavalli. Vi riportate sulla strada principale. Oggi si sta alzando un po' più di nebbia, rispetto alla giornata precedente. Dopo un paio d'ore, vi lasciate definitivamente alle spalle le colline e vi trovate nelle verdeggianti pianure del Saethwyr. Più la giornata avanza e più la nebbia si infittisce. I colori dell'autunno rendono il paesaggio piacevole e fate fatica a pensare, che il male possa annidarsi da qualche parte, in un posto così pacifico e tranquillo. Avanzate tra file di alberi su strade ricoperte di tappeti di foglie e vi godete il silenzio.

  Via tra gli alberi

Durante il pomeriggio, la nebbia continua a diventare più intensa. Il viaggio prosegue tranquillo, senza rallentamenti o pericoli.

Arrivata la sera, vi allontanate dalla strada come il giorno precedente e vi accampate. Memori dell'incidente con il lupo, raddoppiate i turni di guardia.

La notte procede serena e vi rimettete in marcia. Il terzo giorno il sole è totalmente assente e la nebbia ormai è davvero fitta. Quello che il giorno prima era un paesaggio piacevole, ora è diventato opprimente e un po' lugubre. I colori dell'autunno è come se fossero svaniti per incanto e l'atmosfera attorno a voi è pesante. Il silenzio sembra innaturale e i cavalli paiono lievemente nervosi.

Verso il pomeriggio, siete nei pressi della foresta, che costeggia una parte di Lemieux. 

@Attila

Spoiler

Hai l'impressione che l'autunno sia arrivato più in fretta qui. Come se nell'arco di un solo giorno, fosse progredito di settimane e la natura sia molto più avanti nel suo deperimento.

@Velkan

Spoiler

Hai l'impressione che l'autunno sia arrivato più in fretta qui. Come se nell'arco di un solo giorno, fosse progredito di settimane e la natura sia molto più avanti nel suo deperimento.

@Caelius Fuscus

Spoiler

Hai l'impressione che l'autunno sia arrivato più in fretta qui. Come se nell'arco di un solo giorno, fosse progredito di settimane e la natura sia molto più avanti nel suo deperimento.

Via tra gli alberi    Paesaggio

La nebbia e il surreale e insolito eccessivo silenzio, vi comunicano una sensazione spiacevole, come se questo posto vi stesse rigettando e vi comunicasse di andarvene. Non vi sentite desiderati e inconsciamente, cominciate a non sentirvi al sicuro. Arrivate a sera con la testa piena di brutti presagi e pensieri cupi.

Ripetete il solito rituale di allontanarvi dalla strada principale, cenate e inizia la guardia. Vi sembra costantemente di essere spiati e ogni sibilo di vento, vi sembra un messaggio mormorato in una lingua indecifrabile. Tutto attorno a voi sembra vivo e pulsante. Paradossale, visto che invece l'atmosfera sembra solo carica di morte.

Non dormite un buon sonno riposante come le due notti precedenti. Vi alzate e vi rimettete in moto quasi sollevati, di poter riprendere e abbandonare la vostra piazzola.

Dopo un paio d'ore, arrivate a Lemieux. Si rivela essere il classico piccolo paese del Saethwyr. Esattamente come ve lo eravate immaginato. Tante piccole case graziose, con tetti e finestre verdi. Decorazioni verdi e floreali sulla case. In altre circostanze, lo avreste considerato una vista riposante per gli occhi e lo avreste visto accogliente e pieno di vita. Ma non oggi. L'atmosfera in paese è pesante, tesa e carica di paura. Quando arrivate, alcuni paesani chiudono le finestre. Altri sprangano le porte. Alcuni si fermano a fissarvi e recitano preghiere ai loro dei, alzando gli occhi al cielo, in segno di ringraziamento. Sicuramente non state passando inosservati. Cominciate ad addentrarvi, quando alcuni popolani vi circondano e arrivano a toccare i vostri piedi, mentre siete a cavallo. E' l'inquisizione. Voci sollevate e cariche di speranza arrivano alle vostre orecchie. L'ordine del Grifone è qui.. Allora ci salveremo!! Dice uno. L'Ordine sistemerà tutto... Vedrete!! Dice un altro, rivolto ai compagni giunti insieme a lui. La gente vi sorride e vi fa strada, continuando ad assieparsi intorno a voi, facendo avanzare i vostri cavalli a fatica. Rappresentate uno spiraglio di luce, in una popolazione ormai impaurita e rassegnata al peggio. La gente si aspetta da voi un miracolo e voi glie lo dovrete offrire.

 

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Calius Fuscus

Dopo la prima notte ed i suoi nefasti avvenimenti il viaggio prosegue tranquillo, forse fin troppo non abbiamo incrociato un'anima viva in tre giorni di viaggio, chissà cosa ci aspetterà una volta arrivati a destinazione...sembra che un oscuro presagio incomba su tutti noi, quel lupo infernale...scuoto la testa per allontanare i pensieri negativi e mi concentro sulla preghiera, affidando la nostra missione agli Dei. La nebbia che ci accompagna durante il percorso sembra non volersene affatto andare, anzi, diventa sempre più fitta tanto che fatico a vedere ciò che si trova a pochi passi da me. Fortunatamente ho davvero un buon cavallo, che avanza docile e con passo sicuro scansando sassi e buche celate dalla foschia e che potrebbero facilmente azzopparlo brava bestia, meno male che almeno tu sai dove stai andando. Il terzo giorno di cavalcata è estenuante: ho la sensazione di essere seguito da una presenza oscura e complice la scarsa visibilità sono costretto a mantenere ogni mio senso in massima allerta per avvertire eventuali minacce in avvicinamento, ed arrivo a sera molto provato.

Quando arriviamo a Lemieux ci ritroviamo in un borgo che sembra essere stato maledetto dall'oscurità: i volti tesi dei paesani, la foschia che inghiotte le deboli luci delle lanterne, le finestre sprangate, l'atmosfera carica di inquietudine e timore...rimango stupito quando alcuni degli abitanti, anziché ritirarsi al nostro passaggio, si avvicinano a noi levando preghiere di ringraziamento al cielo e toccandoci gli stivali e le tuniche quasi fossimo reliquie viventi costoro hanno davvero bisogno dell'aiuto dei misericordiosi Dei. Dobbiamo essere degni emissari del cielo e riportare la Luce in questo luogo avvolto dalle tenebre! Non li deluderò, sono stato addestrato per anni proprio per affrontare momenti come questo. Il Sacro Ordine del Grifone per questa gente è l'ultimo baluardo contro il male che sta cavalcando su queste terre.

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Attila

Tempo di mèrda. Non mi spaventi, pensi che un pò di nebbia e l'aria lugubre mi faccia demordere. 
Un sorriso greve mi si palese sul volto quando ci addentriamo nel nuovo paesaggio e poi verso Lemieux. La gente è visibilmente preoccupata e sprizza gioia quando ci vede.. o almeno quando vede gli altri, io non credo di dar loro la stessa impressione, anche se mi reputo il migliore all'interno della squadra, ma questo i paesani non possono saperlo..
Poveracci.. anche io una volta ero come voi, ma per vostra fortuna siamo arrivati.

Non parlo. Come sempre.
Mi limito ad osservare le persone e lo status quo delle cose, per sincerarmi dello scorrimento lineare degli "impegni cittadini".
Non scendo da cavallo, da qui ho una visuale migliore sui popolani, e anche su Revancha, che dovrebbe fare la prima mossa presentandoci.

Guardo Fuscus, Hanz e Valerious. Con un gesto del capo, alzandolo leggermente guardo nuovamente Revancha e poi loro, come a comunicargli senza dire nulla che aspetto una mossa del Cavaliere.

 

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Velkan Valerious

La cupa e tetra nebbia che avvolge le terre che ci spingono verso la nostra meta rievoca in me cupi pensieri del passato. Per il resto dei due giorni di viaggio mi chiudo in me stesso rievocando i cupi atti appartenenti al passato. La sensazione di essere costantemente spiati e di non essere voluti in questa terra toccata dal male, si abbatte sul mio spirito, questo mi porta a chiudermi maggiormente in me, ricercando dentro nel profondo del mio spirtio temprato da anni di addestramento e battaglie, la concetrazione affinchè i mie sensi ed i poteri restino vigili, affichè un Male maggiore non ci trovi come sciocchi e spaventati topi di campagna, in questa eterna lotta noi non siamo le prede, ma i predatori.

L'arrivo al villaggio di Lemiux è ormai giunto, qui il clima di opressione si manifesta più pesante che mai, il terrore attanaglia il cuore dei paesani che vedono il nostro arrivo come la salvezza eterna contro il male che li affligge. Spingo il mio cavallo in testa alla fila al fianco del cavallo di Aurora, il forte castrone grigio di certo non indugia a farsi forza tra la folla se un paesano si frappone dinnazi a lui. Cerco di contenere la forza dell'animale facendo pressione sugli speroni e sulle redini, affinchè il destriero non investa un paesano e lo schiacci sotto i suoi possenti zoccoli. Vedendo che più avanziamo e più la gente si accalca sulla strada, e avendo paura di non risucire più a  contenere l'rruenza dello stallone ancora allungo, prendo la parola Credo che sia meglio che volgiamo verso quella locanda e mandiamo a chiamare il borgomastro, affinchè ci narri gli strani fatti che gravano sul villaggio, anche se la nostra presenza era annunciata stiamo dando troppo nell'occhio per i miei gusti. Il mio tono è quasi sussurato affinchè sia captato solo dai mie compagni e non dalla popolazione che ci circonda.

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Aurora Revancha

La notte prosegue tranquilla, cosa che mi lascia decisamente piú rilassata. Durante il viaggio, mi sento costantemente a disagio, come se fossi osservata da una presenza oscura, impressione che la foschia non aiuta a diminuire. Come quando gli emissari di mia madre erano sulle mie tracce... Non fuggiró come allora, peró! Nonostante provi a convincermi della mia forza d'animo, vengo costantemente ammantata dal dubbio, che sembra attanagliarmi man mano che la nebbia continua a salire.

Dopo una notte ben poco riposante, interrotta dai miei incubi ricorrenti, ci rimettiamo in viaggio, calcando velocemente la distanza tra noi e Lemieux. Arrivati al paesino, l'inquietudine non accenna a diminuire, come avevo sperato: sembra quasi essere un posto abbandonato, abitato da spiriti e simili creature. Accolgo con un sorriso rilassato la povera gente che sembra volerci accogliere come se fossimo angeli scesi dal cielo, cosa che distrugge parzialmente l'atmosfera. E poi i Lord Inquisitori vorrebbero continuare i loro giochi! Il nostro compito è qui, a fianco di queste persone, non a pugnalarci alle spalle nelle nostre fortezze. Annuisco alle parole di Velkan, per fargli capire di averle sentite, prima di fare cenno a tutti di fermarsi alzando la mano. Inizio poi a parlare con un sorriso rassicurante, usando un tono getile e sincero Abitanti di Lemieux, io, il Cavaliere Aurora Revancha, sono stata inviata dall'Ordine del Grifone assieme ai miei uomini per risolvere i vostri problemi ed eliminare il Male che si annida in queste terre. La vostra reazione festosa e speranzosa è tutto ció di cui il mio cuore abbia bisogno: finché sapró che voi rimarrete retti e pieni di fede negli dei avró la forza di oppormi a qualunque cosa che si metta sulla strada che vi porterà ad una nuova epoca di luce. Io e i miei uomini siamo intenzionati ad aiutarvi fin da subito, ma, abbiamo bisogno già ora del vostro piccolo, ma inestimabile, aiuto: indicateci una locanda e chiamate il borgomastro, cosí che la nostra indagine possa iniziare. Dico guardando i volti intorno a me, spesso scavati dal dolore, e concludo toccando l'elsa di Agragar Il Male non trionferà, vi do la mia parola.

Master

Spoiler

Diplomazia +7. Poi skippa direttamente alla locanda, ammesso i villici ci facciano passare :D

 

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Hanz 

il tempo non è dei migliori mentre ci muoviamo verso la nostra meta, e non faccio altro che passare i giorni stretto nel mio mantello e sperare di arrivare il prima possibile. Quando arriviamo e la folla ci viene addosso, il primo pensiero è girare il cavallo e svignarmela al galoppo, solo quando sento ciò che dicono mi ricordo che faccio parte di questo ordine. Seguo il gruppo, cercando di ignorare la gente che si affolla, e magari a non pensare che ogni tocco potrebbe tirarmi giù di sella per sfondarmi la testa a pietrate. Quando Aurora fa il suo discorso, cerco di rimanere serio e calmo, come credo dovrebbe apparire un inquisitore. E mi riprometto di fiondarmi nella locanda non appena la indicano

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La folla per qualche ragione, non risponde con grande entusiasmo alle parole del Cavaliere Revancha. Forse è la paura, forse qualcos'altro. Ma alcuni dei paesani che si erano radunati attorno a voi, vi guidano fino alla locanda e un paio si allontanano, per andare a chiamare il borgomastro. La locanda si chiama "La luna di Settembre." E' un bel posto, accogliente e pulito, anche se oggi l'atmosfera che si respira, non è delle migliori.  Vi viene incontro una giovane donna dai capelli rossi. E' spigliata e piuttosto avvenente. Voi siete gli Inquisitori, giusto?? E' da giorni che si aspettava il vostro arrivo. Io sono Vivienne, lieta di conoscervi. Vi saluta con un inchino e vi fa cenno di seguirla al piano superiore. E' molto rispettosa con voi, ma non sembra affatto intimorita, da ciò che rappresentate. Si mangia con gli occhi il Soldato Valerious. Prima di salire ordina al bardo di suonare qualcosa di allegro. In questi giorni gli affari vanno male,  ma converrete con me, che non posso deprimere i clienti, più di quello che lo sono già. Dobbiamo aspettare tempi migliori. Tutto passerà, dobbiamo solo avere la forza di arrivare a quel momento. Dice sorridendo.

Vivienne

Arrivati al piano superiore, vi mostra le camere. Avete una stanza ciascuno. Sono un po' piccole, ma il letto è comodo, le lenzuola sono fresche e ogni stanza è ben illuminata e molto pulita.

Avete un piccolo armadio, una sedia e un comodino, che può fungere anche da scrittoio. Spero che sia tutto di vostro gradimento. Esclama Vivienne, mostrandovi con una punta di orgoglio nella voce, le sue camere. Per essere molto giovane, ha già un'ottima attività ben avviata. Al contrario della ragazza, le cameriere sono tutte in soggezione ed evitano i vostri sguardi. Solo una biondina, lancia un paio di timide occhiate verso Hanz, ma ritrae subito lo sguardo, arrossendo.

Questo clima accogliente e cordiale per un attimo vi alleggerisce la mente dal viaggio e dal motivo per cui siete qui, quando arriva prontamente il borgomastro, per ricordarvelo.

Vi viene incontro un uomo sulla cinquantina, brizzolato, pizzetto a punta e baffi neri. Ha l'aria di una persona che sta dormendo poco e che è divorato da mille angosce. 

Voi siete gli inquisitori?? Siano lodati gli dei!! I suoi modi sono gentili e  sembra sollevato dalla vostra presenza. Si fa condurre dalla giovane in un posto appartato, dietro ai magazzini della locanda e la congeda. Io sono Lucien Monfort, lieto di conoscervi.  Non so proprio da dove cominciare... Giorni fa mandai una missiva alla vostra fortezza, per chiedere aiuto. Sapete il nostro villaggio è piccolo e tranquillo. Tutti conoscono tutti ed è il classico posto, dove non succede mai niente, figuratevi questo genere di cose. La sua aria è seria e sembra davvero preoccupato. Vi scrissi perché stavano sparendo delle persone. Ora abbiamo degli omicidi. La voce gli trema un po'. In principio furono i coniugi Turelle. Poi sparì Lucille. Erano solo spariti. Poi 3 giorni fa, cambiò tutto. Ritrovammo i coniugi Turelle al limitare del bosco. Il marito stava abbracciando la moglie e sono stati ritrovati insieme, con le bocche cucite. Stavano cominciando a decomporsi. Lo stesso giorno ritrovammo anche Philippe Bouchon. Al pronunciare questo nome, il borgomastro sobbalza e si appoggia al muro, portandosi una mano verso la bocca, come se volesse trattenere il vomito. Voi non avete idea.. Voi non potete neanche immaginare.. Vi guarda con aria triste e spaesata, piena di apprensione. Io sono una persona semplice, mai mi sarei aspettato nella vita di dover .. Oh dei... Non vi sembra un debosciato, eppure è davvero scosso, come che sia al limite, di quello che può sopportare. 

Fa un passo verso di voi vi guarda tutti negli occhi, in preda alla paura. Voi.. Voi dovete fermare questa cosa, qualsiasi cosa sia!! Chi ha fatto questo va fermato.. Queste cose non dovrebbero mai accadere.. 

Si fa forza e si riprende. Perdonatemi se sono caduto in preda allo scoramento. C'è qualcosa che mi volete chiedere?? Sembra tornato lucido e pronto a rispondere alle vostre domande. La sua mente però sembra ancora troppo sconvolta. Forse dovrete aiutarlo a ragionare lucidamente, per avere una più chiara esposizione dei fatti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Caelius Fuscus

Ascolto il Cavaliere che tenta di confortare la piccola folla di contadini impauriti, ben conscio del fatto che una manciata di parole può fare ben poco per restituire a quella gente ciò che ha perso. Dobbiamo passare ai fatti, metterci in marcia, fiutare la preda e mordere i calcagli delle creature delle Tenebre che camminano per queste terre, scovarle e cancellarle per sempre. Questa gente ha bisogno di sentirsi al sicuro e protetta, e l'unico modo per convincerli che sono al sicuro è conficcare su un palo la testa di chiunque sia che controlla le "Voci" e piantare il palo nel mezzo della piazza di Lemieux.

Quando entriamo alla locanda mi sento un po' meglio: il pessimismo mi abbandona, sciolto come la neve al sole. L'atmosfera nell'edificio è comunque pesante ma il caminetto acceso, la musica del bardo e le parole gentili della ragazza che ci accompagna mi riscaldano un po' il cuore e le membra.

Quando incontriamo il signor Monfort, tuttavia, la cupezza che mi avvolgeva ritorna alla carica. Quest'uomo descrive scene orribili ed inquietanti, opera senza dubbio di qualche mostro dell'oscurità o -peggio ancora- di un paesano posseduto dalle tenebre. Come sempre, gli emissari del male compiono le atrocità più indicibili contro la povera gente, contro i deboli, contro coloro che non sanno come fare a combatterli. Maledetti...dobbiamo fermare questi abomini!

Rifletto per qualche istante sulle parole dell'uomo e poi prendo la parola: Signor Monfort, si calmi e non abbia timore: il nostro arrivo terrà alla larga le tenebre e non ce ne andremo da qui fino a quando il male che opera in questo villaggio non sarà sgominato. Ci aiuti con le nostre indagini, ciò che sa potrebbe essere un prezioso punto di partenza per noi. Signor Monfort, cerchiamo di capire innanzitutto cosa legava le tre vittime: i coniugi Turelle ed il signor Bouchon avevano forse qualche cosa in comune?

@Master

Spoiler

Cerco di essere il più diplomatico possibile, per quanto me lo concedano le mie statistiche per lo meno.

 

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Le parole del Soldato Fuscus sembrano aiutare il borgomastro, a calmarsi sempre di più. No, che io sappia no. Ne loro ne Lucille. Dovete trovarla, magari è ancora viva!! Le sue parole sono cariche di speranza, ma non di convinzione. 7 giorni fa sparirono i coniugi Turelle. Appartengono ad una casata decaduta di nobili qui del Saethwyr. La loro casa è a sud. E' la casa più grande e lussuosa del paese. In quella casa vive da sola la loro povera figlia, Ligeia, straziata dal dolore. E' da giorni che esce pochissimo. Philippe Bouchon è un mercante. Lavora alla sede degli arrivi mercantili. I coniugi Turelle hanno lavorato nel commercio per anni, ma non so, se hanno mai fatto affari con Bouchon.

Lucille invece... Un paio di lacrime scendono dal volto dell'uomo. Lucille è una ragazza minuta e dolce, con i capelli neri e gli occhi azzurri. Arrivò pochi mesi fa e vive in una capanna al limitare del paese. Aveva pochi amici, essendo un po' riservata. Ma lavorava sodo ed era ben voluta da tutti. Aiutò nei campi, fece un po' da cameriera alla locanda, lavorò alla sede degli arrivi mercantili.. Fece davvero tanti lavori.. Stava risparmiando, per comprarsi un carico di lana ed andarlo a vendere alla fiere qui vicino e cominciare così, a fare su qualche soldo.. Fa un profondo respiro e prende una piccola pausa.

Tutto iniziò 7 giorni fa, con la scomparsa dei coniugi Turelle. Era strano che una coppia lasciasse casa e figlia, senza dire una parola. Quindi scattò l'allarme e cominciarono le ricerche nei boschi circostanti. Due giorni dopo scomparve anche Lucille. Dal nulla, anche lei. E poi 3 giorni fa... Dopo tutta la fatica che aveva fatto per riprendersi, il borgomastro viene attraversato da un altro scossone, che lo riporta ad appoggiarsi alla parete. 3 giorni fa ritrovammo i coniugi Turelle al limitare del bosco, abbastanza vicino al ruscello, vicino al cottage della vecchia Margrete.. Non so come apparvero. Avevamo battuto ogni centimetro e apparvero così schiocca le dita e assume un'espressione esterrefatta dove la sera prima non c'era nulla.. Il borgomastro compie il simbolo di Valera nell'aria. Questa cosa non ha senso!! Comincia di nuovo ad agitarsi. E poi la stessa mattina, trovammo il corpo di Bouchon.. Oh dei, abbiate pietà di noi!! Si ferma di nuovo un attimo.

 

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Hanz 

non che mi aspettassi una festosa esultanza, ma almeno qualche piccolo coro allegro si. La locanda non è niente male, di certo meglio di molti cespugli sulla strada, e la proprietaria mi fa pensare che arrotondi l’incasso in qualche modo.

il borgomastro, come prevedibile, non ha la minima idea ne da dove cominciare a descrivere, ne cosa descrivere, lascio che siano gli “esperti” a condurre l’interrogatorio, almeno fino a quando non viene citata la casa in disparte di Lucille. Mi drizzo come una corda tesa, anche se sento un brivido lungo la schiena. Devo tossicchiare un paio di volte e quasi cacciarmi dalla gola le parole Mi perdoni signor borgomastro, sono Hanz. Ho studiato a lungo questo genere di cose. Posso domandare di vedere le case degli scomparsi? Inoltre sa se qualcuno potrebbe avercela per qualcosa contro uno qualsiasi di loro? 

Nonno perdonami. Si, sto usando ciò che mi hai insegnato per catturare forse una sorella, ma se ha fatto cose del genere, non credo che l’avresti lasciata andare

Spoiler

Anche io tiro fuori tutta la mia diplomazia; ah, percezione +0 sia sulla proprietaria della locanda che sulla biondina che mi guardava

inoltre conoscenze varie +15 arcane e natura, +4 le altre, per sapere se nel paesino può esserci qualcosa d’interessante ai fini magici, come ubicazione o altro

 

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