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[Toplakar Nai] Il tempo e gli uomini


Il Signore dei Sogni

Messaggio consigliato

Amayara

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Mentre rifletti sul da farsi, vedi che la silhouette della torre più vicina ha ripreso a muoversi, per poi fermarsi. Riflettendo osservi che è un Falco. Stava ferma da un po' di secondi quando senti un sibilo nell'aria: vieni trafitto e vedi due frecce volare. Riacquisti subito il controllo: sei stato colpito alla spalla e alla pancia da due frecce diverse. Credevi di esserti nascosto bene, ma le sentinelle hanno buoni occhi. Fai subito un rapido controllo: le frecce sono penetrate più in profondità di quello che ti aspettavi dalla tua dura pellaccia. L'essenza cola biancastra dalle due ferite.  

Tiri

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Prova di Nascondersi: 12+13 = 25. Superata dall'Osservare dell'avversario (considerando la penalità di -10 per la distanza di 30m). TpC delle frecce: 29 e 23 (su CA colto alla sprovvista). Danni: 4+7 (RD inclusa)=13. 

 

Jhyarazad

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Studi il libro degli incantesimi: lo stile lascia a desiderare. Il modo che quel maghetto aveva di scrivere gli incantesimi tradisce un addestramento quantomeno nozionistico, privo di quell'armonia, di quella reale comprensione del fenomeno magico che invece Al-Akhba vi insegna da sempre e che fa di voi maghi superiori alla maggior parte degli altri. Ogni scritto magico fatto da un elementalista è diverso da uno scritto da un altro, a seconda del modo personale che ogni mago ha di approcciarsi alla magia. E la sua scrittura è brutta.

Considerazioni estetiche a parte, il suo libro è interessante, più o meno: c'è Dardo Incantato, che ormai conosci a memoria, ma anche altri che non conosci: vedi Identificare, anche se non avete trovato le perle giuste nel negozio; riconosci anche Comprensione dei Linguaggi. Ti lambicchi il cervello su una mezza pagina, che credi essere inclusa nella Comprensione, quando invece era una Lettura del Magico scritta attaccata. L'ultimo incantesimo non lo conoscevi: il titolo che il mago gli dava era "Fiamma della Verità", e da quel che capisci accende una candela di una fiammella che ondeggia o si spegne a seconda se l'interlocutore che hai davanti dice una bugia. Servono candele trattate con una cera particolare, che al momento non avete. 

Altri

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Jhyarazad si mette a studiare uno dei libri prelevati dall'abitazione del maghetto. E' preso dal lavoro per un minuto

 

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Se lui perlustra io starò qua. 
Constato ad alta voce, sedendomi. 
Dopo qualche minuto di noia, mi avvicino al sacco dove abbiamo messo i vari oggetti magici e inizio a testarne svogliatamente un paio, partendo dal pugnale rileva-div e continuando con la scimitarra. 
"che noia, la prossima volta lo faccio io un giro di perlustrazione" 
Penso, sempre più annoiato 

@dm 
 

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provo a tagliarmi col pugnale, per vedere se ha qualche particolare effetto contro i div, poi lo infilzo per terra e provo ad allontanarmi piano piano, per vedere fino a che distanza mi identifica. 
Poi passo ad esaminare la scimitarra, provo a tirare qualche fendente e a ferirmi, per capire se ha capacità particolari. 

 

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Amayara

Dm

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Da una trentina di metri riesco ad osservare bene l'insediamento dei Kheri. Sto riflettendo se tornare indietro o provare ad avvicinarmi ancora un po' quando una delle sentinelle mi colpisce in pieno con una freccia.
Miseriaccia ***** **** **** **** **** ***** che razza di occhi ha quello!? Mi immobilizzo per un attimo, ma rimanere non è una buona idea, così come provare a fare un arrosto di pollo. Adesso me ne devo andare, la prossima volta mangerò volatile arrosto per cena penso furioso. Cercando di apparire un po' più goffo di quanto non sia provo ad andarmene, salvo poi buttarmi nella prima depressione del terreno e verificare che non mi stia seguendo nessuno.

Se necessario attendo una ventina di minuti, poi ritorno al campo per raccontare quanto ho visto

 

 

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Amayara

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Scappi goffamente, ti nascondi in una buca per immagini venti minuti (nell'Iberim non esiste il tempo in senso stretto, quindi i Div hanno sempre un po' di difficoltà nel valutare il tempo che passa), ma non succede niente. Alla fine torni dagli altri, ma arrivi e non trovi nessuno. Sentendoti lievemente... a disagio, cerchi intorno e ad un tratto vedi una corda praticamente attaccata ad un sasso alto. Capisci che si sono rifugiati lì.

Shiabi

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Il pugnale ti rileva fino a dieci metri, per il resto non ha altri effetti. I tagli delle scimitarre sono meno attenuati del solito [stimi che oltrepassino 5 punti di RD, ma le ferite sono sempre non letali]. 

Dopo un po' il sole cala del tutto e la luce si spegne, quindi decidete di accamparvi sfruttando il Trucco della Corda. Prendete una corda che avevate con voi e la incantate. Interrompendo l'autolesionismo di Shiabi entrate tutti dentro (dove il Div comunque continua a tagliarsi). Il tempo passa (saranno passate due ore e mezza da quando Amayara vi ha lasciati) e il demone ancora non torna, finché ad un tratto Shiabi sussulta e dice che finalmente è arrivato (i maghi nel buio dell'ambiente esterno non vedevano niente). L'omaccione è sporco di terra e tiene in mano due frecce (notate due fori, uno sulla spalla, uno sulla pancia). Una volta da voi getta le frecce sul pavimento: hanno la punta macchiata di una sostanza bianca. Allora il demone inizia a raccontarvi: si era in un primo momento inerpicato su un'erta strettissima tra rocce minacciose, e dopo un'ora raggiunse una piccola montagnola oltre la quale non si vedevano rocce. Raggiungere la sommità non stato semplice, poiché la strada si inclinava a perpendicolo e presentava pericolosi cumuli di sabbia e pietre sparse, ma ce la fece, pur lentamente. Aveva trovato il limite esterno di quello strano e contorto gruppo di colline: il terreno portava direttamente in avanti e leggermente in basso, giungendo ad un varco di due pareti naturali. Quel valico conduceva all'accampamento dei Kheri. Si dice che al di qua del valico c'è uno spiazzo di pochi metri dove è piantato un paletto a cui è legata una lunga cima, ma continuando si apre un minaccioso strapiombo grigio, come se la montagna fosse stata tagliata da una coltellata. Al di là del varco il sentiero continuava, sempre poco agevolmente e incassato tra grandi cumuli rocciosi, e dopo una ventina di metri si apriva sul pianoro circolare dei Kheri. Lo spiazzo ha diametro di una cinquantina di metri ed è circondato da rocce che formano una barriera, ed è comunque rialzato di parecchi metri rispetto al deserto. In totale la barriera di rocce copre tre quarti di circonferenza, e ai vertici della semicirconferenza rocciosa, come osservatori, sono poste due torri esili e alte, terminanti con una cupola bizzarra; erano gli edifici più vicini a dove stava. Dietro alla torre più a destra c'erano paio di edifici. Quello subito dietro è stranissimo, ha una struttura quasi organica, a scamorza, che nascondeva dietro una piccola cupola a base esagonale con una sorta di parafulmine. A sinistra di quest’ultimo c’è l’edificio più grande dell’accampamento: un cilindro di venti metri di diametro ed alto una decina scarsa, con sei abbozzi di torre e una piccola cupola color crema, con una tinta rossiccia verso la sommità. È ricoperto di ceramiche che formano bande blu e bianco crema. Lo stile è nettamente in contrasto con quello degli altri edifici, che invece sfruttano superfici curve, organiche, minacciose. Alcune arcate cieche a sesto acuto ne adornavano i lato, così come alcune decorazioni rosse totalmente scolorate dagli agenti atmosferici. La presenza di una doppia fila di strette finestre ogivali fa supporre che ci siano due piani. La cupola ha un’apertura che dà sulla cima dell’edificio, sulla quale ci sono degli oggetti che non riesci a identificare (sembrano bracieri). Si vede che qualcuno sale abitualmente anche perché c’è una piccola balaustra che serpeggia sinuosa lungo i bordi. L’ultimo edificio è a sinistra della fortezza, e riprende i motivi organici delle torri e della “scamorza”: assomiglia a un cilindro, con una “testa” più piccola in cima, il tutto ondulato e senza aperture.

Gli abitanti erano poco meno pittoreschi: sulle torri c'erano due silenti vedette, poi due Sciacalli erano intenti a stendere alcune uniformi bagnate sotto la supervisione di un Gatto. Altri due sciacalli erano seduti sulle rocce lungo la linea delle due torri, scherzando tra di loro. Ad un tratto un quinto Sciacallo apre il portone di metallo e entra nella fortezza, emergendo un paio di minuti dopo seguito dall’Ibis. Di colpo gli altri si misero sull’attenti: gli Sciacalli smisero di stendere i panni e di scherzare. L’Ibis portava una lunga veste color porpora, e reggeva un bastone dall’estremità ricurva. Un Falco emerso da chissà dove gli disse qualcosa, indicando il cielo. Dopo poco l’Ibis annuì interessato, ma ritornò nella fortezza (dopodiché tutti gli altri si distesero e ripresero le loro attività). Mentre rifletteva su tutto questo, una sentinella gli lanciò due frecce colpendolo, malgrado si trovasse a trenta metri, nonostante il Div avesse avuto cura a nascondersi. Dopo essersi accorto di essere stato scoperto, Amayara racconta che tagliò la corda simulando un'andatura goffa e ferita, per non far intuire il suo addestramento soprannaturale. Tuttavia ebbe cura di cercare di evitare di essere seguito: si buttò in una buca del terreno ad attendere al varco eventuali inseguitori. Dopo per mezz'ora di attesa riemerse dal terreno e tornò a voi. 

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Tutti

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Mi son dimenticato di aggiungere (:bash:) che la postazione dei Kheri comunica con il deserto attraverso due salite: la prima è dritta, agevole e segue una direzione parallela alle montagne, è larga sei/sette metri e si apre sul punto in cui il valico si apre sullo spiazzo (semi)circolare dell'accampamento. Rispetto ad Amayara, che si trovava a sinistra dell'accampamento, era la più lontana delle due (quindi si apriva all'estremità destra dello stesso). L'altra è parallela alle montagne, ma è meno ampia (Amayara ne occuperebbe tutta la larghezza) e soprattutto meno agevole, visto che è più ripida e con più rocce affioranti. Questa si trova alla destra dell'accampamento, la più vicina ad Amayara.

Ricapitolando, l'accampamento comunica con il resto del mondo con tre strade: una che passa in un valico e conduce alla pianura interna, una ampia che parte dalla sua destra, segue l'andamento del confine delle montagne e collega i Kheri al deserto, una terza, meno facile, che collega l'accampamento al deserto, ma con verso opposto alla seconda.

 

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Amayara

Sbuffo alla richiesta del mago, ma almeno riguarda il fare qualcosa, piuttosto che attendere che un paio di magonzoli vadano in giro per la città a perder tempo.
"Le vedette hanno occhi aperti e frecce appuntite. Più del solito" aggiungo, lanciando uno sguardo eloquente a Shiabi "ma sono poche. Con un diversivo potremmo eluderle e via, ma la pianificazione strategica non è il mio forte. Mi piace di più l'infiltrazione quando si tratta di questo tipo di assalti. Inoltre c'è quella testa di ibis che continua a farmi pensare, sembrava un tipo importante e pericoloso, almeno non da sottovalutare. Infine mi hanno visto, quindi sanno che c'è qualcuno che gironzola intorno al loro accampamento. Saranno ancora più in allerta e questo non facilita il compito. Ricapitolando, siamo inferiori di numero, gli ingressi all'accampamento sono pochi, sorvegliabili ma distanti e non sappiamo a cosa andiamo incontro. Suggerimenti strategici?" chiedo a Shiabi, che sembra essere il più esperto in materia tra noi quattro

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Ascolto attentamente il resoconto, sorridendo agli ammiccamenti di Amayara, e quando mi danno la parola rispondo: 
"Mi sembra abbastanza probabile che facciano uso di qualche sistema di sicurezza per controllare chi si avvicina, un umano a trenta metri di distanza non di dovrebbe scorgere così facilmente. Potrebbero aver addestrato qualche animale, o avere qualche sentinella di pattuglia fuori che ti è sfuggita, o ancora utilizzare qualche metodo magico. Fatto sta che se ti hanno visto da nascosto con tutte le probabilità vedranno anche noi. 
Ci serve un diversivo, per far concertare la loro attenzione in un diverso punto, permettendo a noi di passare. 
Io posso creare un'immagine illusoria, ma è decisamente poco, voi maghetti cosa offrite?" 

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Airees

Dopo aver riposato, seppur non troppo comodo, mi risveglio riposato e pronto per una nuova giornata

Tornando alla domanda di Shiabi, io posso creare immagini illusorie molto più credibili e reali, potrei rendere tutti quanti invisibili oppure creare un bel diversivo attaccando una parte dell'area dalla distanza per poi ritirarmiin fretta mentre il resto di noi penetra nell'accampamento, raggiungendovi in un secondo momento

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Amayara

"Mmm sai capo, mi piace molto l'idea di entrare da invisibili dentro l'accampamento e scatenare il putiferio. Un po' meno il doversi affidare solo alla magia, ma bisogna pur adeguarsi. Solo una cosa, il volatile sull'ingresso che dà sulle rocce è mio. Stasera voglio mangiare pollo arrosto" mi metto in piedi, a fatica viste le dimensioni ristrette del rifugio magico

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  • 3 settimane dopo...

Intanto, su della carta che avevate con voi, Amayara traccia un abbozzo di mappa dell'accampamento

Mappa.

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Mappa Kheri.jpg

Quelle cerchiate di rosso sono le torri. Per il resto, l'edificio con la parte dorata è quello più grande, quello con lo stile contrastante con gli altri. La costruzione scura in alto a destra è la cupoletta a base esagonale, quello immediatamente sotto è l'edificio "a scamorza", mentre l'ultimo, quello bianco più a sinistra, è quello con la "testa". Comunque avete le immagini di tutti gli edifici meno quello principale nel topic di servizio

 

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Guardo attentamente entrambi, poi espongo la mia strategia. 
"Potremmo usare varie illusioni, mi spiego, sia io che Airees possiamo simulare delle immagini del nostro gruppo, ma mentre le mie saranno imperfette, lui si impegnerà per farli più fedeli possibili, inizialmente perderanno tempo dietro quelle che scopriranno ben presto essere le mie illusioni, per poi spostare l'attenzione verso le illusioni di Airees, il tutto mentre noi sgattaioliamo dentro da invisibili. 
Che ve ne pare? Potrebbe essere un bel piano per entrare, certo, affermeremo la nostra presenza, ma se non sbaglio già sanno che c'è qualcuno, quindi..." 

concludo, aspettandomi una risposta al mio piano

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Airees

Potrebbe funzionare ma, per poter creare e mantenere attive delle illusioni il più veritiere possibile, ho bisogno di tenerle in vista dico dopo aver ascoltato il piano proposto da Shiabi

Se non hanno animali che potrebbero fiutare la nostra presenza meglio entrare invisibili e basta

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Amayara

Ascolto il piano di Shiabi e le correzioni proposte dal capo, annuendo "Sono d'accordo, l'illusione è un buon piano d'emergenza, ma altrimenti darebbe alle sentinelle qualcosa per cui allertarsi. Buono se si vuole allontanare una sentinella,  che so, piazzando una buona illusione del sottoscritto nascosto in malo modo. Già ieri mi avevano notato aggirarmi dalle loro parti, se mi notano ancora potrebbero decidere di andare a vedere un po' più da vicino di chi si tratta. Certo, potrebbero anche decidere di ridurre a una groviera la mia illusione, ma almeno si saranno distratte, no? E comunque, una volta che si saremo avvicinati non saranno più un grosso problema, dovremmo metterle fuori gioco in meno di una decina di secondi. Tolte di torno le sentinelle, ci sono i sorveglianti che agiranno, magari una creatura extraplanare in più al vostro servizio non farebbe male, no? Questo intratterrà gli sciacalli il tempo necessario per permetterci di gestire le sentinelle in tranquillità. Quindi, ricapitolando: voi maghi fate le vostre magie e trovate un aiutante extra, entriamo da invisibili, si può provare a distrarre le sentinelle con un'illusione che mi somigli, una volta vicini alle sentinelle inizia la festa. Magari si può rendere la cosa più interessante con un appostamento alla struttura del loro capo, ma queste varianti le possiamo valutare sul momento. Che ve ne pare?"

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Jhyarazad

Ascoltando gli altri parlare, il mago fa un riepilogo delle sue forze.

Grande Nai, questa missione si prospetta interessante.  Se hanno un segugio ci sgamano subito, ma dalla descrizione di Amayara non sembra.

A tema di illusioni, così come Airees io non mi sono mai specializzato; ciononostante anch'io conosco le Illusioni base, sebbene non possa occultarvi con un'Invisibilità di nessun tipo. Comunque non sottovaluterei poi il capo: ricordate la descrizione di coso... del corvo? Raccontava che l'Ibis con un incantesimo ha instillato in loro una grande paura. Beh, ovviamente erano solo dei grossi idioti che non sapevano nulla sulle tattiche per resistere ai condizionamenti mentali, ma secondo me dobbiamo prepararci a tutto. Dopodiché sospira: Malefici Kheri! 

Detto ciò si accoccola nella sua piccola porzione di spazio. 

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Dopo qualche minuto inizia a levarsi un venticello di buona intensità dalle montagne verso il deserto: solleva la sabbia e crea un rumore di sottofondo utile per non essere sentiti. Buono. Vi mettete in cammino costeggiando il fianco della montagna per evitare di essere visti dai Falchi. Man mano che vi avvicinate il vento aumenta leggermente d'intensità e l'aria si fa più fresca. Ma a turbarvi un attimo è la sabbia, i cui granelli sono sempre meno sensibili ai turbini del vento, come se fossero "incollati" al terreno. Il vento porta con sé alcune note musicali, ma troppo flebili perché capiate qualcosa. Le rocce della montagna, prima di arenaria rigata dal vento, diventano più regolari, meno graffiate ma più innaturali, come una faccia su cui sono state spianate le rughe.

 

Quando siete arrivati all'ultima piega dell’ambiente che garantisce una buona visuale per le illusioni e un buon occultamento, iniziate con i preparativi dell’azione. Jhyarazad tira fuori un lembo di lana di pecora nera e inizia a formare l'illusione di Amayara (prima si forma una specie di prisma rettangolare di colore marrone scuro, poi ne crescono altri cinque più piccoli e man mano si modellano in modo da formare il torso, gli arti e la testa di Amayara, mentre contemporaneamente il colore si diffonde realisticamente su tutta l'illusione, dopodichè lo stesso procedimento si ripete un'altra volta, usando poligoni leggermente più grandi, per formare un doppio strato d'illusione per rendere al meglio la tridimensionalità dell'immagine. Tutto avviene nell'arco di pochi secondi) e Airees provvede a rendervi invisibili, lanciando a ripetizione lo stesso incantesimo (usando le palline di gomma trafugate dal negozio di magia, visto che il maghetto diceva fossero una cosa spettacolare). In pochi secondi siete tutti invisibili. Siete tutti più o meno abbastanza abituati alla sensazione, quindi la scomparsa della spazialità delle braccia, delle gambe, del torso, della testa non vi crea problemi. Eccetto il fatto che non sapete dove si trovano gli altri. Ma a questo problema ovviate tenendovi per mano: Amayara in testa, Airees secondo, Jhyarazad terzo, ultimo Shiabi. Siete al limitare del passaggio stretto e ripido, contate di essere nell’accampamento in un paio di minuti (l’invisibilità dura meno di dieci minuti). Intanto l’Amayara falso si inerpica con poca maestria tra le rocce, per rendere verosimile lo stato di una persona che per giorni ha fatto su e giù tra quelle montagne.

 

Ad un tratto la silhouette della vedetta si riscuote dal torpore e dice qualcosa ad un Kheri là sotto. Il vento porta echi e frammenti di brani di conversazione: la sentinella esclama qualcosa con annoiato interesse; una voce più soffiata e acuta replica con degli ordini; qualche considerazione curiosa da parte del falco, ed ecco un paio di frecce che volano all’indirizzo dell’illusione (una manca il bersaglio di un metro, l’altra colpirebbe un lembo del vestito). Jhyarazad è abile a governare l’illusione, ma forse reagisce con diacronia di qualche decimo. Nel frattempo iniziate a correre discretamente, per evitare di sollevare troppa polvere (il vento comunque aiuta, e la sabbia “pesante” anche).

Giungete in mezzo minuto al passaggio stretto tra le rocce. E’ necessaria molta attenzione, visto che gli arti invisibili non permettono di afferrare bene le sporgenze della roccia ai fianchi, né di trovare la sabbia meno franabile; un handicap grave, considerando che il sentiero è assai accidentato e pericoloso per le rocce franate che lo intralciano. In generale è come se le montagne tentassero di respingere gli stranieri dai segreti dei loro abitanti. Le note di prima nel frattempo sono diventate una musica distinta, e probabilmente proviene dall’edificio con la cupola dorata. E’ una musica di arpa, ma di un’arpa repellente: una singola nota viene ripetuta, ora sola, ora sopra accordi acquosi e dissonanti, ora di nuovo sola. Comunque, vi siete avvicinati abbastanza da riuscire a distinguere bene l’abitatore della torre.

La sentinella è rimasta a fissare l’illusione, che ora arranca impaurita tra i massi, con ancora l’arco in mano. Udite distintamente esporre i suoi dubbi al Kheri di prima (che a questo punto presumete essere un Gatto): “Iz epes modne do!” (una punta di timore) “Vas?” (replica con disistima) “Di narish hat nisht reagirn vi ki imajand” (tradisce preoccupazione) “Erklert beser” (replica asciutta) “Zeyn muvmants geven dileyd” (parla con dell’agitazione, poi pausa) “…Hmmm… Kuk in es! Es kenen zeyn an iliuzye!” (impartisce un ordine, ma è diventato anch’esso preoccupato). Il Falco sull’altra torre si mette anch’esso sull’attenti, mentre quella di prima scocca un altro colpo. Jhyarazad si ferma e le sue mani  avvinghiano le vostre. Amayara-illusione evita la freccia con un balzo scattante, forse eccessivo per la sua mole e le sue apparenti condizioni. “Es iz an iliuzye!” “…Drek!” (imprecazione, seguita da passi) “Alemen, flink!” (sentite tutto l’accampamento alzarsi, scendere sul piazzale, radunarsi) “Dortz iz an iliuzye, aun aoyb dortz iz an iluze es iz a arkanist az makhnt! Alemen, greyt tsu shlakht! Es iz a arkanist ere!” “…klein gut, ober, Falk es iz narish” (aggiunge con disprezzo).

Il percorso non è più in salita ed è più facile percorrerlo. Fate pochi metri e trovate lo slargo. Davanti a voi vedete uno spiazzo senza nessun edificio, ma davanti a voi c’è la torre dove il Falco ha tirato le frecce all’illusione. E’ alta poco meno di venti metri, e presumete che abbia un’entrata che dà sull’accampamento. Il Falco comunque sta guardando tutto intorno, meno che sotto di lui (e a giudicare la conformazione dell’edificio [vedi immagini TdS] dubitate che possa guardare sotto di lui. Tuttavia non è quel Falco che vi preoccupa: tutto l’accampamento è in fermento e si sta sparpagliando a cercare qualcosa (o qualcuno?). Alla ricerca partecipano una decina di Sciacalli; un Falco (non sulla torre) è uscito dalla cappella esagonale e richiede spiegazioni, furioso; un Gatto va a parlare con lui, mentre il Gatto di prima dirige le operazioni urlando ordini; un terzo Gatto, timoroso, entra nell’edificio con la cupola dorata. Gli Sciacalli procedono in gruppi da tre, ma la cosa più grave è che annusano alacremente ogni cosa. Non sembrano essersi ancora accorti di voi, ma verosimilmente è questione di tempo. La musica per arpa lascia strada a quello che sembra uno strumento ad arco indemoniato, ma fa pochi passaggi e si spegne dopo un accordo contrariato.

Tutti

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Sul Topic di servizio ho messo i suoni che sentite avvicinandovi

 

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