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Dov'e' il vecchio Gioco di Ruolo matita, carta e fantasia


Messaggio consigliato

Ti faccio notare che richiede per forza un account...

ops... allora qua. Comunque il discorso era che non è affatto semplice

Non commettete sempre l'errore di focalizzarvi sull'esempio specifico anzichè guardare al significato intrinseco con cui quell'esempio è stato fatto. L'utilizzo di elementi di scenario all'interno di un combattimento è un metodo molto importante per togliere ai giocatori l'idea di combattere su una griglia n*n asettica.

la risposta vale in generale: sarà anche un elemento importante ma se le regole lo rendono controproducente tramite 1) l'incertezza sulla difficoltà a causa delle regole inventate dal master 2) la scarsità degli effetti, allora i PG tenderanno a non usarli, ed infatti è proprio ciò che succede. Quanto al gettare sabbia negli occhi... sarà facile? avrà effetto? e il mio compagno che ha preso combattere scorretto che l'ha preso a fare se io potessi fare di meglio senza?

Per l'appunto una volta ho letto un tale che diceva che ogni talento nuovo non era uan cosa in più che potevi fare ma una cosa in meno (perché senza non puoi più farlo).

...chiedo venia, basta alle affermazioni di cambiare gioco di ruolo se il modo di utilizzare il sistema da parte di alcuni si differenzia dal modo in cui voi concepite il sistema stesso.

e se invece il modo di utilizzare il sistema da parte di alcuni si differenzia da quanto le regole promuovono? Guarda che non sono io ad aver aperto il topic gridando che chi usa le miniature è un ******** e che quello non è vero GdR

Il sistema è un mezzo che permette di raggiungere uno scopo, se riesco a farlo il sistema funziona, punto e basta!

no, il sistema è un mezzo che deve aiutare a raggiungere uno scopo, se tu ne hai un altro (scopo) quanto meno non lamentarti che il sistema non funziona.

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Per l'appunto una volta ho letto un tale che diceva che ogni talento nuovo non era uan cosa in più che potevi fare ma una cosa in meno (perché senza non puoi più farlo).

Quindi stai dicendo che più libri il master permette di usare, meno sono le cose che i personaggi possono fare? Inaudito!

Ormai ho capito che la mia visione (condivisa da altri) e la tua visione (condivisa da altri ancora) sono diverse, ma sai qual'è il fattore comune di cui non dobbiamo scordarci?

Entrambi ci divertiamo a giocare a DnD!

Certo, tu ti troveresti male nel mio gruppo così come io mi troverei male nel tuo, ma questo è un altro paio di maniche.

P.S. Per quanto riguarda l'uso della planimetria, io ne faccio un largo utilizzo. Sono poche le eccezzioni per cui ne faccio a meno.

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Quindi stai dicendo che più libri il master permette di usare, meno sono le cose che i personaggi possono fare? Inaudito!

Io la vedo in questo modo (parlo della terza edizione):

introdurre un nuovo talento è vero che riduce le possibilità di azione di un personaggio che non ha quel talento. Per esempio, combattere senz'armi permette ad un personaggio di effettuare un attacco in mischia a mani nude e senza quel talento un personaggio in pratica non può fare un attacco a mani nude (dato che si prenderebbe un ado che facilmente andrebbe a segno e quindi renderebbe inutile il tentativo). Quindi un personaggio che non ha quel talento vede ridotta la sua libertà di azione del gioco.

Allo stesso tempo però il talento combattere senz'armi permette ad un combattente (per esempio un guerriero) di essere in grado i utilizzare i pugni come vere e proprie armi mentre un altro personaggio che non prende quel talento non sarà in grado di farlo. E quindi il personaggio che prende il talento vede ampliate le proprie opzioni di gioco.

Quindi secondo me un talento riduce le opzioni di gioco ma al tempo stesso le amplia. Dipende dal punto di vista. E dipende anche da che importanza si da alla specializzazione dei personaggi nel fare qualcosa meglio (anche molto meglio) di altri

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Per l'appunto una volta ho letto un tale che diceva che ogni talento nuovo non era uan cosa in più che potevi fare ma una cosa in meno (perché senza non puoi più farlo).

Vero fino ad un certo punto, ossia, solo in casi molto particolari...

In effetti, molti talenti permettono di fare cose che chiunque potrebbe fare... e quindi, in una certa ottica, limitano la capacità di azione...

Tuttavia, un master dovrebbe permettere di fare lo stesso la cosa, in un variante dell'azione meno efficacie di quella che permette il talento

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Io semplicemente non permetterei un talento così ridicolo... Gli direi di sceglierne un altro sensato.

Giustissimo, ma esistono anche alcuni casi un po' più complessi...

Il problema sta nel fatto che nei manuali di espansione non hanno mantenuto la stessa politica del MdG:

Lì c'era la manovra disarmare, disponibile per chiunque, ed il talento disarmare migliorato, per renderla più efficace...

In altri manuali, invece non hanno scritto la varinate manovra, ma solo il talento...

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Quindi stai dicendo che più libri il master permette di usare, meno sono le cose che i personaggi possono fare? Inaudito!

no, perché nei libri non ci sono solo talenti e non tutti i talenti servono per introdurre azioni. Sto dicendo che certi talenti riducono le possibilità di azione, ma non sono l'unica aspetto da guardare e non è neppure detto che sia male.

Inoltre principalmente stavo dicendo che le possibilità di azione dipendono dalle regole, il che ci porta a dire che

1) le regole contano

2) l'interpretazione è legata alle regole

3) le regole influenzano l'incidenza nella storia dei PG

4) e nello specifico che se non fai scalare i danni delle azioni improvvisate nessuno le userà più

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Ormai ho capito che la mia visione (condivisa da altri) e la tua visione (condivisa da altri ancora) sono diverse, ma sai qual'è il fattore comune di cui non dobbiamo scordarci?

Entrambi ci divertiamo a giocare a DnD!

Inoltre principalmente stavo dicendo che le possibilità di azione dipendono dalle regole, il che ci porta a dire che

1) le regole contano

2) l'interpretazione è legata alle regole

3) le regole influenzano l'incidenza nella storia dei PG

4) e nello specifico che se non fai scalare i danni delle azioni improvvisate nessuno le userà più

Devo dire che in principio avevo sottovalutato la cosa, la nostra visione non è diversa, ma diametralmente opposta! Credo che siamo l'uno l'antitesi dell'altro in quanto la mia lista puntata sarebbe:

1) La trama conta, è la storia che deve fare da padrona.

2) L'interpretazione rende più viva la trama ed è universale al sistema

3) L'interpretazione influenza l'iterazione dei PG con la trama

4) Non gioco alla 4ed, quindi questo punto equivale a parlarmi del sesso degli angeli.

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Ok, ragazzi,

la discussione ha esaurito il suo senso, visto che ci sono almeno una pagina e mezzo almeno di OT.

Prego:

a) smetterla con gli ot;

B) di segnarsi gli argomenti interessanti e aprire topic a duopo;

Se Adol74 vuole intervenire per riportare in topic la discussione, magari aggiungendo altra carne al fuoco, altrimenti la discussione ha avuto la sua fine, quindi entro 24 ore si chiude.

[edit]

Come da richiesta dell'autore il topic viene chiuso.

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