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About This Club

Ma basta avere un pò di brio
  1. What's new in this club
  2. Nehtri Sono d'accordo con te dico a Boruma dobbiamo risolvere la questione con i nostri mezzi Però mi pare sincero penso tra me e me
  3. Selestia Non sono mai passata per una di quelle porte! E se non ci sono rischi e pericoli, non vedo perché non si possa fare.
  4. Boruma Continuo a ritenerlo troppo pericoloso: il viaggio in mare ci permetterà di raggiungere lo stesso obiettivo senza inimicarci un Reggente. Dico ai miei compagni dopo le parole di Alab'rat, aggiungendo Ma non posso decidere per tutti. Voi cosa ne dite?
  5. La Triade <<Raduna i sopravvissuti allora, sacerdote. Che dalla Morte nasca nuova vita, come è giusto che sia e come è normalità nella Realtà.>> risponde Eukesk parlando con voce normale, portando il braccio guantato sulla fronte dell’umani, benedicendolo con delicatezza. @master
  6. Il sacerdote risponde con una timida, rinnovata, fierezza alla domanda di Eukesk, cercando di non lasciarsi intimidire dal suo corpo martoriato "Sì: la maledizione delle Onde è un fardello di cui solo noi possiamo farci carico. Chi viene da fuori non capirebbe troppe cose, finirebbe per esserci di intralcio o peggio, si crederebbe legittimato a costringerci a cambiare." Gli altri Cacciatori annuiscono alle parole del sacerdote ed uno di loro, anziano ed esperto, aggiunge: "E' il motivo per cui non troverete mai più una ambasciata di Qaanox, qui. Quei ficcanaso ignoranti, che Ukara mi perdoni, pensavano di saperla lunga e di poterci aiutare, ma lo facevano con nessun riguardo per le nostre tradizioni. E gli altri non sono tanto meglio..." "Rispedirli nella loro isola è stata la migliore cosa che il Vicario Ordovis avesse mai ordinato... Peccato non abbiano opposto resistenza, hehehe." Ridacchia un'altro guerriero, decisamente più giovane ed impulsivo. Il sacerdote riprende parola "Rieleggere un'altro vicario... E' presto per pensarci, visto che devo ristabilire il contatto con gli altri sopravvissuti del clero, ma effettivamente si dimostrerà una questione piuttosto annosa. Tutti i candidati sono morti e la gerarchia è stata spazzata letteralmente via dal vecchio Vicario... Vorrebbe forse proporsi come... Come garante per l'elezione del nuovo Vicario? Era dalla costruzione della torre che una Potenza non dava la sua diretta benedizione al Capo della Chiesa! Sarebbe un grandissimo onore, mio signore! E darebbe nuova legittimità alla rinata Chiesa!" E' chiaro che il sacerdote si sia fatto prendere un pò troppo dall'entusiasmo, considerata la quantità di parole che sta mettendo in bocca ad Eukesk. Nel frattempo, Alab'rat risponde a Boruma e Polyd, sempre nel tentativo di convincerli ad agire. "Le nostre capacità sono limitate, o Potenza. Il ruolo di noi Alabwab è quasi completamente organizzativo e di sorveglianza, ma nella pratica ci è concesso di fare ben poco, visto il delicato lavoro a cui il nostro signore è dedicato. Non vorrei mai disturbare Colui che sorveglia i Cancelli, ma devo assicurarmi di poterlo aiutare in qualsiasi modo... O quantomeno mandare qualcuno con il potere di farlo. D'altronde, non devo rendere nota la mia presenza se mi rendo conto di non essere necessario o se la mia presenza potrebbe risultare di disturbo. Per quanto riguarda il Varco che useremo, non sarà uno di quelli che separa Arkh da... Il resto, ma bensì uno di quelli che Alabwaabat stesso ed i suoi inviati usano per spostarsi velocemente. A meno che la situazione non si dimostri ancora più grave di quanto dovrebbe essere, la gente di Werth non ha nulla da temere... Adesso possiamo andare? Avete solo da guadagnare dall'apertura di un varco per il Conclave." Mentre la conversazione con l'imperscrutabile seguace di Alabwaabat procede, Boruma può vedere il Capitano borbottante della Demeter contare le monete per comprare di che mangiare per la ciurma...
  7. Boruma Ovviamente gli uomini della Demeter saranno lieti di ricompensarvi per il vostro sacrificio. Concludo, guardando i marinai in maniera eloquente: noi abbiamo bisogno di queste provviste, ma la situazione di Werth non è certo migliore della nostra. La spiegazione di Alab'rat è sincera: non sta nascondendo altro. Non che sia necessario: la sua confessione è già decisamente grave. Se i mortali fossero indipendenti dai Reggenti, questa situazione non sarebbe mai successa. E, soprattutto, siamo sicuro che l'apertura di una Porta non causi conseguenze alla gente di Werth? Il tuo compito è importante, Alab'rat, ma nulla può giustificare le sofferenze di una città intera. Chiedo all'Alabwat, scrutandolo in attesa di una risposta.
  8. La Triade <<Il dominio di Werth è in cotale e preferite egualmente combattere da soli?>> domanda a voce bassa Eukesk al gruppetto, avvicinandosi leggermente ai cacciatoti ed al Prete, osservandoli. <<Avete forse bisogno che qualcuno elegga un nuovo Vicario? Chi fra di voi ha più lottato, chi fra di voi ha più sofferto?>> la combattente appestata osserva attentamente il prete com cui stava parlando. Polyd osserva incuriosito il servo. <<Curioso…ma non è vostro compito evitare che l’opera del Custode venga inficiata? Non c’è il rischio che c’ho possa disturbarLo mentre la Sua attenzione è completamente assorbita nei di Lui compiti?>>
  9. E' chiaro che il sacerdote preferirebbe negare le preziose provviste ai marinai, ma non può certo dire di no ad un Reggente. "Certamente mio signore, faremo il possibile." Alab'rat risponde prontamente alle domande di Boruma, "Talvolta, il nostro signore ci concede il permesso di attraversare dei varchi sicuri per viaggiare più rapidamente, ma è un permesso che va rinnovato dopo ogni incarico concluso con successo. Al momento, però, ne sono sprovvisto. Tutti noi ne siamo. Tutti tranne i Reggenti... Ed è per questo che mi servite: dovete aprire la porta, mentre io devo solo indicarle la destinazione..." spiega pazientemente lo scheletrico individuo per poi continuare, "Il nostro signore è solito assentarsi per lunghi periodi di tempo, ma questa volta... La situazione si è fatta allarmante. Durante questi periodi di tempo, era solito lasciare sue immagini residue, che davano indicazioni e concedevano permessi per l'utilizzo delle porte... Ma ora, sembra essere completamente assorbito da un qualche incarico a Sud del Conclave, un incarico che richiede tutta la sua concentrazione. A tal punto che non può più comunicare con noi, né fare operazioni di manutenzione... Sto agendo indipendentemente, è vero, ma lo faccio per capire quale tipo di problema stia assorbendo così tanto la sua attenzione." "Vi avverto, però. Io non ho nessun lasciapassare, dovrò quindi forzare parzialmente la magia della porta per riuscire a darle la direzione che desidero. Ci vorrà tutto il resto della giornata e la notte, quindi non è necessario che mi seguiate tutti. Mi basta che solo uno di voi tocchi la porta per aprirla e permettermi di lavorarci." @Ian Morgenvelt xTutti
  10. Selestia Mi tengo in disparte lasciando che siano i miei aprenti a gestire il tutto. Di certo hanno più esperienza di me.
  11. Boruma Questa volta il nostro aspetto viene riconosciuto e sembra essere sufficiente a placare la folla. Quindi le Mareggiate sono gli attacchi di quei mostri. Abbiamo combattuto anche noi contro degli uomini infetti. Ci troviamo qui per puro caso: Werth era solo una tappa in un viaggio più lungo. Dico al sacerdote, aggiungendo Se non vi crea troppo disturbo, sarebbe possibile avere delle altre scorte di acqua e cibo per permettere a questi uomini di continuare il loro viaggio? Hanno affrontato anche loro la Mareggiata, in fondo. Concludo, voltandomi quindi verso Alab'rat quando ci offre di passare attraverso una Porta. Il suo atteggiamento supponente non è un problema. Ma questo comportamento... Sono abbastanza certo che il Guardiano non sia solito offrire passaggi attraverso le sue Porte. La tua missione richiede di raggiungere il Conclave con una fretta tale da giustificare l'apertura di una Porta? E il tuo signore ti ha concesso un simile dono? Concludo, leggendo intanto il suo Spirito per comprendere le sue motivazioni. Master
  12. Quando Nehtri mostra il suo vero aspetto quasi demoniaco per via della sua pelle nera e della sua sottile corazza di magmatica, e Boruma mostra il suo unico scudo e simbolo inequivocabile del suo retaggio divino, l'animosa folla si silenzia. Alab'rat, invece, si zittisce quando si rende conto che la sua schiettezza ha rasentato il blasfemo. Vi lascerò scendere e risolvere questa situazione, allora. Aspetterò la fine dei convenevoli per parlare, ma sappiate che riguarda direttamente il Guardiano dei Cancelli. Immagino che i nostri obbiettivi coincidano, e se non lo fanno, sospetto che la mia missione sia più importante. Fa un inchino sconnesso, poi si mette in disparte, in attesa. Il sacerdote, invece, risponde alla vostra richiesta: "Non vi faremo attendere oltre, miei signori! A voi ed ai vostri uomini sarà garantito porto sicuro fin quanto vorrete!" Esclama, mentre la folla ammansita sembra già iniziare a calmarsi e a mettere via le armi. Dopo che siete tutti scesi, l'uomo di chiesa vi si avvicina, con il capo chino: "Non avrei mai creduto che avrei visto con i miei occhi la Dolce Selestia, Colei che porta la Follia, l'Amico dei Mortali e la Morte della Ragione. Sono costernato dal disturbo che potrei avervi provocato, e se avessi saputo che tale perfezione era imbarcata su tale volgare vascello, la Chiesa si sarebbe assicurata di offrirvi una ospitalità degna della vostra stirpe." Premette, poi aggiunge. "Ma l'ultima Mareggiata ci ha colpiti nel bel mezzo di Capodanno. Niente che i Cacciatori di Werth e la Chiesa non abbiano potuto gestire, anche se a caro costo. Cose di tale volgarità di cui non dovreste neanche preoccuparvi. E' stata solo una delle tante Mareggiate per cui Werth è tanto celebre nella sua sfortuna." Continua cercando di rassicurarvi, poi però aggiunge, "E a nome della Chiesa di Werth, sono mortificato, un povero sacerdote non dovrebbe accogliere ospiti tanto illustri ma... Il Vicario è morto. Il Vicario assieme agli Otto Cardinali e tutto il suo pontificato. Una tragedia dalla quale ci riprenderemo, ma che ci ha lasciato disuniti. Supereremo tutto questo." "Un bel casino, il Vicario non ha saputo resistere al Richiamo delle Onde. Ha massacrato tutti i presenti nel suo bel palazzo e si è lanciato dalla finestra..." dice uno dei guerrieri in pelle nera, per quanto lo dica con un cinismo malcelato. "Ma non prima di essersi trasformato in una grassa Lampinae mangiauomini... E a quattro zampe." Aggiunge l'altro. Il prete sembra immune alle volgari parole dei due Cacciatori: evidentemente, il momento in cui un uomo chiesa cede al Richiamo delle Onde, perde ogni forma di sacralità e rispetto. "Miei signori, posso chiedere cosa vi porta qui? Spero non sia per farvi carico delle nostre miserie, poiché ci è stato insegnato che non fanno altro che rafforzarci. Vi chiedo umilmente di non farvi disturbo..." "L'uomo di chiesa ha ragione, non dovreste. Qui a Werth si dovrebbe trovare una porta. Porta che, in una notte di lavoro, dovrei riuscire ad aprire per portarci al Conclave." Interrompe Alab'rat, il quale era sempre stato presente e vede questa occasione per spiegare il suo piano, ma non ancora le sue intenzioni. Nel frattempo i marinai, Capitano ed il suo entourage riescono a scendere e a godere della solida, sicura, terra ferma. Si concedono qualche tempo di pausa prima di cominciare ad organizzarsi per occupare qualche casa abbandonata o mettere su un accampamento da qualche parte.
  13. Boruma Con Selestia (E rifiuto queste vili accuse su Boruma) La situazione a riva non è bella: la folla che si è radunata viene trattenuta a stento dall'uomo che sembra essere un sacerdote e i segni di devastazione sono evidenti su tutta l'isola. Non è un buon modo per essere ascoltati. Prima ci spiegherai quale missione tu debba svolgere, poi decideremo se prestarti aiuto. Dico ad Alab'rat, il cui atteggiamento supponente inizia ad infastidire anche me. Mi avvicino quindi alla balaustra, mostrando il mio scudo al sacerdote come ulteriore prova della mia identità. Forse possiamo trovare un modo per aiutarci a vicenda: noi abbiamo bisogno di scorte per continuare il viaggio e voi avete un problema che possiamo provare a risolvere.
  14. Nethri Tieni a freno la lingua, non stai parlando con dei tuoi simili dico spazientita verso l'alabwab. Credo che si ricrederà mostro le mie vere sembianze Non disturberemo più del necessario, ma necessitiamo di sapere che cosa è successo.
  15. Selstia con Boruma (che manco s'è accorto di aver tenuto a lungo la mano sul seno di sua sorella... ma va bhè...) sotto coperta...
  16. La Triade Ci giriamo tutti per guardare il servo di Colui che osserva i Portali, facendogli un leggerissimo segno di saluto col capo: tutti e tre dobbiamo rispetto alla Potenza, poiché non saremmo potuti fuggire qui senza la sua intercessione. Sto per parlare, ma ci interrompiamo: per primi gli altri devono parlare e siamo assai curiosi. Ciò non toglie che con un leggero movimento della testa andiamo a zittire il rumore del fuoco e provvedo ad aumentare la voce in imponenza di chi parlerà...
  17. @Ian Morgenvelt e @Albedo La sacerdotessa rimane interdetta alle parole di Polyd, le quali sembrano inquietarla profondamente, nonostante faccia del suo meglio per non darlo a vedere. Il viaggio prosegue calmamente: man mano che vi avvicinate, altre navi emergono dalla nebbia, ma non sono altro che relitti semi affondati o piccole imbarcazioni alla deriva, la cui ciurma è composta solo da cadaveri degli stessi infetti che vi hanno assaliti. Hanno provato a fuggire. Lo scenario è abbastanza cupo: tra le poche imbarcazioni che ora è possibile ritrovare, parecchie tra queste sono danneggiate mentre altre hanno preso fuoco, e sembrano in procinto di colare a picco. Da qui, la città sembra essere diventata una città fantasma: la celebre torre dell'orologio di Werth vi dà il benvenuto, ancora intatta nonostante tutto; ai suoi piedi innumerevoli edifici grigi e apparentemente privi di vita. Di alcuni di questi non rimangono che scheletri anneriti: segno che c'è stato pure uno o più tentativi di appiccare un serio incendio. La larga via che va a ridosso del porto è costellata di falò; corpi di uomini, di cavalli e dimostri e di barricate improvvisate, costruite con mobili e carrozze in legno. Ad accogliervi, però, non c'è solo uno scenario spettrale ma anche una folla di guerrieri in armature di pelle nera e popolani infuriati. Chiaramente umani e sani di mente, anche se non lucidi. Nonostante ciò, il capitano dà l'ordine di attraccare, per nulla intimorito. Ha gli dei dalla sua. I marinai obbediscono, mettendosi a lavoro per dare inizio allo sbarco. Di fronte alla folla, potete vedere un umano in abiti talari, il quale sembra essere l'unico capace di tenere a bada la mandria di uomini infuriati alle sue spalle. Prende parola, la sua voce magicamente amplificata da quello che sembra un piccolo collare in metallo arcano. Stranieri! In nome della Chiesa dei Reggenti di Werth devo chiedervi di prendere il largo! Mi dispiace non potervi offrire l'ospitalità che meritate, ma l'ultima Mareggiata ci ha messi a dura prova. Qui non c'è niente per voi: né cibo, né acqua, né medicamenti. Vi supplico di andarvene, poiché temo di non poter tenere sotto controllo i miei concittadini od i miei Cacciatori, una volta che metterete piede a terra. La sua voce è ferma, ma non aggressiva, nonostante vi stia ovviamente minacciando. I marinai si guardano a vicenda spauriti, mentre il Capitano e la Sacerdotessa si voltano verso di voi. Un Alabwab, che né Nethri né la Triade hanno mai sentito parlare, osa rivolgersi schiettamente a Boruma e Selestia Scendere è imperativo. Mi aspetto che voi risolviate la faccenda velocemente, in un modo o nell'altro. Il tempo è poco, e potrò parlarvi meglio in cammino.
  18. Boruma Piego lievemente la testa quando mia sorella parla di una ferita non curabile, ma la sua spiegazione è sufficiente a far svanire i miei dubbi. Oh, giusto. Lei non si è mai trovata in una situazione simile: uccidere non è mai semplice, anche se si tratta di un mostro come quelli che abbiamo affrontato. Mi dispiace, sorellina: uccidere un mortale non è mai un compito semplice, anche per persone come me o Nethri. Non devi vergognarti per i tuoi sentimenti: nessuno nasce come un guerriero esperto. Dico a Selestia, aggiungendo Capisco che ora tu voglia solo restare da sola e riposarti, ma altre persone hanno bisogno di te. Ed è nostro dovere aiutarle: al contrario loro, noi abbiamo gli strumenti per risolvere i loro problemi. Cerca di farti forza, sorellina: quando avremo rassicurati la famiglia ti lascerò da sola. Ci possiamo pensare noi altri a gestire le operazioni di sbarco.
  19. Selestia Seguo Boruma in silenzio fin sotto coperta. Grazie. Ma la ferita che ho non curabile con i miei poteri. Afferro la mano di Boruma. Perchè è qui. Sollevo al sua mano e la premo al mio petto. Io non ho mai ucciso nessuno, non ho mai causato la morte di nessuno... fino ad oggi. Ha poca importanza per me se fossero morti, civili o altro. Erano dei mortali a cui IO ho tolto la vita, pur avendo altre opzioni. Mi spingo contro la mano di Boruma. Io non sono come te o nostra sorella. Per cui uccidere è normale o l'unica possibilità. C'è sempre un'altra possibilità... e poi vengo anche sgridata. ormai non posso farci nulla. È esperienza anche questa, anche se ne avrei fatto volentieri a meno, però può essere utile per migliorarmi e controllarmi di più.
  20. Boruma Va tutto bene? Sei forse stata ferita anche tu durante lo scontro? Chiedo a mia sorella mentre ci dirigiamo sottocoperta: il suo atteggiamento apatico non è normale. Non dovresti trascurare le tue ferite. Aiutare gli altri è importante, ma non puoi farlo se anche tu hai bisogno di riposare.
  21. Selestia Alle parole di Boruma annuisco con un gesto della testa. Mi alzo e lo seguo sotto coperta.
  22. La Triade <<Non esiste azione a cui non corrisponde giusta reazione, sacerdotessa. Presto o tardi si ottiene ciò che si merita.>> risponde Polyd con una espressione di gioia solare.
  23. I marinai si mettono subito a lavoro. La nave, stancamente, riprende ad avvicinarsi verso la costa. Di lì a poco sarebbero arrivati al porto dell'isola. Nel frattempo, la sacerdotessa risponde alla domanda di Nethri, approfittando dell'allontamento del Capitano il quale si era avvicinato alla prua per cercare di scrutare il porto, per quanto possibile. "Da quel poco che lo conosco, il Capitano è un uomo che ha amore solo per se stesso, sua figlia e la sua posizione. A volte penso che non tema neanche gli dei, finché non se li trova davanti, certo..." dice scrutandolo con fastidio, "Ama circondarsi di gente capace, ma che non ha alternative. Io sono finita qui perché... Non sono più ben voluta nella mia vecchia congregazione e mi ha dato l'opportunità di imitare il mio signore grazie ai suoi viaggi. E lo stesso vale per il guerriero di Taoiseach, che vorrebbe la mano di sua figlia ma che è costretto a pagare la sua dote servendo come guardia del corpo. Tuttavia... Non credo voglia il male altrui. E' solo troppo egoista per interessarsene."
  24. Nethri Osservo la scena senza intervenire. In fondo i mortali hanno sempre bisogno di un segno, altrimenti chiunque potrebbe spacciarsi per noi. Mentre il capitano da ordini ai suoi uomini mi avvicino alla sacerdotessa é sempre così? domando indicando il capitano oppure siamo noi a causargli questo malessere?
  25. Boruma La nebbia non aiuta il mio tentativo, ma gli "inviati" di Werth si allontanano in mare, dandoci modo di attraccare in ogni caso. Non so quanto sarebbe servito, capitano: non mi sembrano molto disposti a ragionare. Non ci resta che sperare che una volta a terra vada tutto per il meglio. Dico al capitano, cercando poi Selestia sulla nave: ho già sentito le mie ferite rimarginarsi e ho visto i marinai stare meglio, ma la famiglia Taldoran potrebbe avere ancora bisogno dei suoi doni. Sorellina, potresti venire assieme a me sotto coperta? Le chiedo quando la trovo, aggiungendo Voglio assicurarmi che gli altri passeggeri stiano bene. Quel capitano... Non penso che farà qualcosa per aiutarli, non dopo aver visto come si è comportato durante lo scontro.
  26. La piccola ciurma dell'altra nave rimane in silenzio. Poi i vari membri cominciano a chiaccherare tra di loro, per decidere il da farsi: è chiaro che non vogliano farvi scendere, né che trovino molto convincente Boruma. E' già sufficientemente assurdo che i figli dei Reggenti siano scesi da Itosa, che poi si trovino su una nave mercantile proprio nel momento del bisogno di questi poveri marinai è semplicemente ridicolo. La nebbia fitta non aiuta, e di Boruma vedono solo i suoi capelli di fuoco, cosa abbastanza comune in una nave di Eefret. "CHE STR*NZATA! GIRATE A LARGO, ABBIAMO GIA' ABBASTANZA PROBLEMI. SE ATTRACCATE, SARANNO GUAI." Detto questo, la nave continua ad andare a largo. Il Capitano si rimette a gridare, "MA DOVE STATE ANDANDO?!" I membri della piccola imbarcazione rispondono quasi all'unisono, recitando un breve ma efficace motto di quella che potrebbe essere la loro organizzazione "A CACCIA!" Il vecchio Eefret poi vi guarda, la sua espressione è difficile da decifrare "Forse sarebbe... Stato meglio mostrare più polso. Spero che non ce ne sarà bisogno una volta attraccati, dove potranno vedervi in viso." poi si rivolge ai suoi ufficiali ancora in vita: "Forza, rimettete gli uomini a lavoro. Dite loro che tra poco arriveremo al porto. Poi, se le potenze lo vorranno, potremmo finalmente recuperare." E, detto questo, la nave si mette in partenza. @Ian xTutti
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