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  1. Cosa c'è di nuovo in questa gilda
  2. Anaytim Mi copro le orecchie quando sento il grido di Anak, lanciandogli poi uno sguardo timoroso. La porta sembra però essere aperta: non mi faccio altre domande e mi getto dentro, chiudendola assieme agli altri. Salgo circospetta nel salone, guardando poi stupita la figura davanti a me: sembrerebbe proprio uno degli Dei Meccanici! Buongiorno a lei, signore. Possiamo sapere dove ci troviamo? Chiedo con deferenza alla figura metallica quando mi riscuoto dalla sorpresa. Veniamo da lontano: non conosciamo queste terre e la guerra che le piaga.
  3. Lo straordinario strillo di Anak genera un'onda di caotica confusione. Colpisce più la "vostra" fazione che l'altra, ma anche i partigiani della Regina si scostano lasciando la porta temporaneamente libera. Vi avvicinate lesti e scoprite con un certo sgomento che il portone è, invero, solo accostato. Visto che intanto i due gruppi si stanno rimettendo in riga e vi guardano entrambi con un certo astio, decidete di entrare ed evitare uno scontro. Richiudete la porta dietro di voi, cercando qualcosa per bloccarla, ma da fuori giungono di nuovo grida e rumore di battaglia. Impegnate a lottare tra loro, le due fazioni vi lasciano perdere. Vi trovate nel grande atrio di un palazzo, l'interno corrisponde bene all'esterno. Ci sono stendardi alle pareti, un grande tappeto a terra, una serie di panoplie e armature alla base e in cima ad una grande scalinata che conduce a un largo balcone che si affaccia sul salone stesso. Gli stendardi sono con gli stessi colori delle due fazioni esterne, ma qui intervallati tra loro in successione regolare. "Os-pi-ti? In-at-te-si, ma non in-de-si-de-ra-ti" declama una voce metallica, preannunciando l'arrivo di uno strano individuo vestito in modo elegante, con calze bianche, pantaloni corti, giacca con le code, e un insieme di lamelle, cerchi e molle là dove dovrebbe esserci una testa. Un volto fisso, artificiale, fissa il vuoto.
  4. Anak Non mi sembra una idea malvagia dico facendo un passo avanti tappatevi le orecchie aggiungo prima di lanciare un grido acuto
  5. Anaytim Guardo perplessa lo scontro tra le due fazioni: non mi sembra che uno di loro sia definibile "barbaro". E non sembra neanche che sia una vera guerra. Forse possiamo limitarci a spaventare l'altro schieramento con qualche trucchetto, per avere campo libero sulla porta. Dico a Ranesh.
  6. Ranesh "Ma questi sono tutti pazzi. Non stanno neanche combattendo per davvero...", sussurro ai miei compagni: "Che facciamo? Mi pare non sia necessario versare del sangue, perlomeno".
  7. Arrivate in vista della porta. Sui suoi gradini si sta già tenendo un principio di scontro tra le due truppaglie. Lance e pertiche malfatte, scudi rabberciati, mazze e armi improvvisate. Le grida si levano alte "Per il Re! Per la Corona!" dal vostro lato, e "Per la Regina! Per la Corona!" dall'altro. La mischia è in realtà poco densa, i soldati si tengono a distanza con le armi ed evitano di scontrarsi davvero. Ciascun gruppo prova ad usare la mera massa per sospingere via l'altro.
  8. Akhenaken Quando vengo svegliato quasi sibilo, saltando quasi dal letto con la mano alla falce. Poi mi avvedo di dove sono e chi mi ha svegliato e passatami una mano sul pelo della testa mi scuso un poco. L’orecchio destro freme. <<Certo. Andiamo, andiamo.>> mi ritrovo a pensare con quanta facilità mi abbiano comprato.
  9. Ranesh "Eccomi, eccomi...", dico, ben poco convinto, costringendomi a raccogliere le armi, per poi muovere verso questa sgradita novità.
  10. Anaytim Le cure di questi "uomini della Corona" si rivelano provvidenziali: non solo riesco a recuperare dalle ultime fatiche, ma sento svanire l'insicurezza che mi aveva colpita dopo la stanza della sfera. E, soprattutto, sento gli Spiriti tornare a farsi sentire. I festeggiamenti durano poco, però: a quanto pare, i famosi "barbari" stanno provando ad assaltare la porta. Non proprio il migliore degli scenari, ma almeno possiamo raggiungere la porta. Dico ai miei compagni, estraendo quindi il mio scettro cerimoniale.
  11. "Allora venite, i nostri medici da campo faranno qualcosa per le vostre ferite. Ci rifocilliamo, e tentiamo un approccio alla Porta" Vi guida in una tenda un po' più grande delle altre, dove ci sono già cinque persone ferite su dei lettini. Due individui si avvicinano, sono coperti da abiti un tempo bianchi ma ora malamente rappezzati e molto sporchi. Sul volto portano uno spesso strato di garze/stracci/bende che lascia scoperti solo gli occhi. Nonostante l'aspetto poco rassicurante sono competenti in quello che fanno, e vi prestano un primo soccorso. DM Vi viene anche assegnata una baracca tutta vostra, e una gamella a testa per il rancio. Non è molto saporito, principalmente quello che sembra pesce bianchiccio e un po' gommoso, accompagnato da un brodo oleoso e amaro. Ma vi dà le energie che stavate rapidamente esaurendo. Riuscite anche a sonnecchiare un po'. Dentro la Torcia di Zaffiro non c'è il regolare trascorrere del dì e della notte, quindi non sapete quanto tempo sia passato quando l'ufficiale viene a svegliarvi. "All'erta, presto! Il nemico sta tentando un approccio alla Porta! Dovremo scacciarlo, prima di poterla studiare di nuovo" dice allarmato.
  12. Ranesh L'esaltazione di questo individuo mi preoccupa, ma le parole di Anaytim sono sensate, nel loro essere subdole: i fanatici sono spesso facili da ingannare. "Ovviamente", annuisco a mia volta, per rafforzare le dichiarazioni del mio compagno.
  13. Anaytim Possiamo fare un tentativo, quindi. Forse possiamo guardare il problema da un altro punto di vista e aiutarvi a risolverlo. Dico speranzosa quando l'uomo non sembra volerci impedire di raggiungere la porta. Ovviamente vi consegneremo la Porta: non possiamo tradire la vostra ospitalità.
  14. Anak Certo rispondo cogliendo la palla al balzo per questo ci siamo rifugiati da voi
  15. "Ah, se foste in grado di farlo! Purtroppo nessuno ad oggi c'è mai riuscito, o non saremmo qui a combattere. Ma siamo certi che saremo noi, gloriosi servi del Re, a prevalere" risponde il soldato. Poi aggiunge a favore di Anak "Si, abbiamo dei medici da campo. Siete incappati nelle truppe del nemico?"
  16. Anak Possedete dei guaritori qui? domando ben poco interessato al perchè le due fazioni si stiano combattendo
  17. Anaytim La spiegazione degli uomini mi lascia confusa, soprattutto quando ci offre di unirci alle truppe di questo presunto Re. Se riuscissimo ad aprire la porta, consegnando così il palazzo alla Corona, potremmo entrare anche senza dover combattere questi barbari di cui parlate? Chiedo agli uomini, sperando di trovare una scappatoia: non sono venuta qui per combattere in una guerra apparentemente senza fine.
  18. "Il passaggio? Quello è il motivo del nostro conflitto, il premio ambito dal popolo eletto" risponde il soldato, la pelle verdastra è macchiettata da punture di insetti dei letti e ha profonde occhiaie, ma si rianima quando parla "purtroppo i barbari nemici desiderano violare la sacralità della Porta e lordarla con le loro sozze mani. Ma se resterete con noi e vi unirete alle truppe prima o poi riusciremo ad avere la meglio sul nemico e ad entrare dentro!" Poi però si rivolge a Ranesh e spiega meglio la situazione "Noi siamo leali sudditi del re. Per suo decreto dobbiamo aprire la Porta ed entrare nel palazzo per consegnarlo a sua Maestà. Purtroppo il vile nemico ha intenzioni meno nobili e ci ostacola da parecchio tempo. Ma non cederemo il passo! Mai!"
  19. Akhenaken Gli altri hanno già fatto le domande che avrei voluto fare. Io quindi mi metto a guardare un poco i dintorni, curioso ad esempio del commento sulle spie ed i loro colori.
  20. Anaytim Sì, siamo stranieri: non abbiamo nessun colore. Dico dopo le parole di Ranesh, affrettandomi a chiarire la nostra posizione: voglio evitare problemi di qualsiasi genere. Possiamo passare oltre il vostro campo ed entrare in quella porta? O i decreti lo vietano?
  21. Ranesh "Siamo stranieri. Talmente tanto stranieri che nemmeno so cosa sia la gloriosa truppa della corona...", rispondo, a mia volta sospettoso.
  22. Vi avvicinate all'accampamento senza nascondervi, e abbastanza in fretta vi notano diverse persone. Ci sono sguardi di sospetto, un poco di tensione, poi un uomo con in testa una specie di elmetto rovinato e dipinto malamente vi si avvicina "Se siete stranieri siete i benvenuti. Se siete spie, allora dovete per decreto indossare i vostri colori. Ma si, credo siate solo stranieri. Cosa vi porta qui?" poi mentre uno di voi sta per rispondere si stringe nelle spalle "non che ci importi. Eh no. A meno che non siate qui per arruolarvi nella gloriosa truppa della corona!"
  23. Ranesh "Bene. Siamo d'accordo. Andiamo", borbotto.
  24. Anaytim O forse non c'è un vero significato, come altre cose qui dentro. Dico ad Akhenaken, annuendo poi alla proposta dei miei compagni. Non mi piace stare in mezzo a tutte quelle persone, ma almeno non dovrebbero cercare di ucciderci, al contrario degli altri "ospiti" di questo luogo.
  25. Anak non mi sembra che stia avendo successo rispondo a Akhenaken comunque andiamo nel villaggio, magari trovo qualcuno che mi dà una ricucita
  26. Akhenaken <<Forse lo scopo di questo “piano” è far cessare il confronto tra questi due…popoli, per così dire.>> rispondo pensieroso. <<Concordo comunque. Entrare nei villaggi è un’ottima idea, comprenderli potrebbe aiutarci.>>
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