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Checco

Circolo degli Antichi
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  1. Le hai mai giocate per davvero? Io sì, al tavolo, per anni e la loro semplicità non è paragonabile alla 5e. E se le hai giocate e le hai trovate difficili, mi piacerebbe saperne di più perché saresti il primo che mi dice una cosa del genere. Io sto parlando del fatto che tu scrivi (dedicandoci una senzione) che la 5e è un D&D adatto a chi ha poco tempo: io ho mosso una critica al riguardo...perché sarei off-topic? A vent'anni non avevo di questi problemi e dedicavo al GdR un porzione di tempo che adesso mi pare inimmaginabile. Io e il mio gruppo di gioco abituale siamo ora tutti quarantenni e, nella maggior parte dei casi, il tempo che riusciamo a dedicare al gioco oltre a quello effettivamente giocato al tavolo è davvero irrisorio, per non dire nullo: ciò, crea diversi problemi. Ciò detto, io parlo ovviamente soltanto in base alla mia esperienza personale: quando ho letto che la 5e sarebbe un gioco adatto a chi ha poco tempo mi sono cadute le braccia. Ripeto: la mancanza di tempo è uno dei motivi per cui non ci gioco più. Ci abbiamo provato (tra l'altro, è un regolamento che apprezzo), ma il tempo è stato tiranno e ci siamo resi conto che forse le stesse esperienze alla DnD le avremmo potute avere con altri giochi o addirittura riprendendo in mano le edizioni più vecchie. Beh...ha funzionato. Comunque, non preoccuparti, non intaserò oltre il "tuo" topic.
  2. Parli delle altre edizioni dell'Advanced? O di D&D in genere? O ti stai riferendo alla 3.X etc.? Perché francamente il discorso cambia, e di parecchio. Pochi minuti???? Boh, sarò io che sbaglio qualcosa allora....
  3. Silent, complimenti (come al solito) per la passione che metti nei tuoi articoli! Leggendo questa seconda parte, ho la conferma che, evidentemente, rispetto al gioco di ruolo io e te abbiamo 2 concetti di semplicità molto diversi! Ciò detto, quando ho però letto che reputi che la 5e sia mi sono trovato totalmente in disaccordo e sinceramente anche un po' spiazzato/incredulo nel leggerlo. Poi, per carità, magari resta soltanto un "problema" mio e dei giocatori con cui gioco/giocavo, ma uno dei motivi che mi ha spinto a mollare la 5e è stata proprio la mancanza di tempo.
  4. Sì a entrambe le domande, ma le avventure sono pensate per AD&D1e. http://www.dmsguild.com/product/141690/Classic-Dragonlance-BUNDLE http://www.dmsguild.com/product/182424/Atlas-of-the-Dragonlance-World-1e
  5. Checco ha risposto a Lord Karsus a un messaggio in una discussione D&D 5e personaggi e mostri
    Io li ho apprezzati, anche se uno degli elementi che preferisco della 5e resta la bounded accuracy. Ma tieni presente che sono parecchio di parte, nel senso che a leggere i consigli di Brillacciaio (assolutamente validi, per carità!) mi stava venendo il mal di pancia...
  6. Checco ha risposto a Plettro a un messaggio in una discussione D&D 5e personaggi e mostri
    Io ti consiglierei di vederla così: un personaggio con 18 all'intelligenza non è necessariamente più intelligente di uno con un punteggio di 3; semplicemente, nelle situazioni di stress in cui l'intelligenza è messa alla prova, il personaggio con 18 eccelle mentre quello che ha 3 è un vero disastro. Lo stesso criterio è applicabile alle altre caratteristiche e potrebbe anche offrire qualche spunto interessante per l'interpretazione del personaggio.
  7. La quinta edizione ha diversi vantaggi: è il DnD attualmente supportato, le regole base sono gratuite, ha un impostazione moderna e aperta ai supporti digitali e ha un sistema equilibrato a metà strada tra la "leggerezza" dei DnD più datati e la "pesantezza" di quelli più recenti. Il discorso è che mentre in passato non c'erano alternative (o, se c'erano, erano difficili da trovare), adesso ce ne sono a dozzine e tutte alla portata di un click del mouse e alcune di queste alternative regalano una piacevole esperienza alla DnD pur non avendo 177 pagine di regolamento. Se poi il logo "D&D" stampato sul manuale è un qualcosa a cui non si può rinunciare, allora concordo sul fatto che la quinta edizione sia senza dubbio più user-friendly (e, secondo me, anche semplicemente più bella) rispetto alle sue più recenti incarnazioni e mi sentirei assolutamente di consigliarla.
  8. Personalmente (e parlo da chi oramai ha fatto il giro di boa dei 40 anni e viaggia lentamente, ma inserobailmente verso i 50...), la mia “permanenza” nel GdR non è di certo dovuta alla 5e. La 5e è certamente più semplice se comparata al DnD 3.x (e per certi versi anche al cosiddetto ”2.5”), questo sì, ma è comunque un gioco complesso e in cui il solo regolamento “core” ammonta a quasi 1000 (mille!) pagine… Chiariamoci, reputo che per come sia stata scritta e impostata, la 5e rappresenti attualmente la migliore edizione di DnD di sempre (ribadisco: è un parere assolutamente personale), ma ciononostante non la considero assolutamente un gioco di ruolo semplice e, davvero, “out there” ci sono oramai secchiate gargantuesche di alternative, alcune secondo me anche molto valide. My 2¢.
  9. L'idea non è assurda di per sé, è assurda nel contesto: usi la 3.5 e stai arbitrando personaggi del 5° livello e da un punto di vista meccanico non puoi ignorare questo aspetto. Tanto vale ignorare del tutto l'aspetto meccanico (tipo la "scheda personaggio" per un dio) e andare completamente a braccio.
  10. Grazie per l'info @SilentWolf...posso al limite capirlo per gli Arcani Rivelati ecc. ecc., ma per le Basic Rules lo trovo francamente assurdo...
  11. Ho una domanda: ma le basic rules in italiano?
  12. Francamente, reputo che un discorso del genere regga soltanto per taluni giochi (in particolare quelli con i personaggi che possono essere potenzialmente"buildati"). In linea di massima, mi trovi d'accordo ed è anche per questo motivo che non gioco più con determinati regolamenti.
  13. Checco ha risposto a Spizz a un messaggio in una discussione D&D 5e personaggi e mostri
    Sempre sul MM...variant: dragons as innate spellcasters.
  14. Checco ha risposto a Spizz a un messaggio in una discussione D&D 5e personaggi e mostri
    Sul MM...è un adult white dragon.
  15. Presumendo tu stia parlando della prima edizione e volendo prestar fede a questa wiki (d'altronde, io non ho più accesso al manuale cartaceo da un'eternità...), in realtà pare sia vero il contrario: con l'aquila puoi usare tutte le armi tranne quelle contundenti. Il motivo penso sia una (presunta e comunque, secondo me, debole) associazione tra la tipologia dei danni che può infliggere l'animale e quella delle armi.
  16. Checco ha risposto a DB_Cooper a un messaggio in una discussione D&D 5e regole
    A325 Scusami, ma sinceramente non penso di aver ben capito le tue perplessità. A uno stadio passivo, l'incantesimo ti consente di "sentire" la magia in un raggio di 9 m da te (non contando potenziali barriere che potrebbero ostacolarlo). A uno stadio attivo (cioè al costo di un'azione) e sempre nei limiti di portata visti sopra, puoi individuare a vista anche l'ubicazione delle auree magiche e la loro eventuale scuola di magia di appartenenza. Che tutto ciò poi possa essere effettivamente utile, inutile o quant'altro è un altro discorso.
  17. Questo passaggio, secondo me, non è molto chiaro: la nota tabella d20 di cui si parla è (presumo le intenzioni siano queste...) il cosiddetto ACS o Alternative Combat System che, di fatto, diverrà successivamente la base del sistema di combattimento canonico di D&D. Sostanzialmente, si poteva/può usare un sistema di combattimento (Chainmail) o l'altro (l'ACS), ma l'adozione dell'ACS non si riduce nell'usare semplicemente un d20 invece che 2d6 o di cambiare una tabella di riferimento, di fatto modifica anche l'intero sistema di iniziativa...perché? Prima di tutto perché nei 3 libretti non è contemplato un sistema di iniziativa, tantomeno per chi intenda utilizzare l'ACS (e, se è per questo, la parola "initiative" è proprio assente nei 3 manualetti...). In buona sostanza, con l'ACS il sistema di inziativa è affidato ad alcune indicazioni (a volte sepolte nell'ahimè caotica e disorganica presentazione del materiale) e, in particolar modo, al giudizio dell'arbitro, oltre che ad alcune fonti "esterne" (in particolare le F.A.Q. contenute nel Vol. 1 No. 2 della Strategic Review), e ciò rientrava/rientra pienamente nello spirito della 0e: potrei fare diversi esempi su alcuni possibili sistemi adottabili (basati su quanto letto in giro per la rete e su come gioco io al tavolo), ma francamente non so quanto ciò possa essere considerato in topic dal momento che questa è una panoramica dell'iniziativa in tutte le edizioni e non limitata alla 0e (e poi magari non interessa a nessuno ) e quindi mi fermo qui.
  18. Checco ha risposto a DB_Cooper a un messaggio in una discussione D&D 5e regole
    A325 Per la durata dell'incantesimo, "senti" la presenza di magia entro la portata dell'incantesimo, ma se "spendi" un'azione allora potrai anche visualizzare le auree emanate da ciò che è incantato e conoscere l'eventuale scuola di magia coinvolta, se presente.
  19. Checco ha risposto a DB_Cooper a un messaggio in una discussione D&D 5e regole
    A322 Di per sé il disingage non offre movimento extra. A323 DMG, p.271.
  20. Come per altri, per me dipende dal gioco: se esso prevede un sistema a classi, tendenzialmente parto prima dalla classe e poi sviluppo il resto. Presumo intenda che in giochi in cui la classe riveste un ruolo preponderante nella definizione generale di un personaggio, è inevitabile che tale classe limiti un po' il campo d'azione e indirizzi il background a includere inevitabilmente determinati aspetti rispetto a altri.
  21. Quoto in toto KlunK e a questo punto non capisco la tua insistenza nel voler dare loro degli indizi a tutti i costi... Hai esordito nel tuo primo post scrivendo che hai iniziato da poco a giocare, beh, spero allora tu possa accettare un consiglio da chi ha un po' più esperienza di gioco giocato rispetto a te: i personaggi dei giocatori magari faranno esattamente come ti aspetti, ma non darlo mai per scontato...fidati.
  22. E se poi non ci vanno? Dici di volerli lasciare estremamente liberi e allora, secondo me, dovresti farlo per davvero! Non pianificare nulla di specifico: raccogli delle idee se ciò ti è d'aiuto e poi dissemina gli indizi lungo il cammino dei personaggi, sforzandoti di farlo in maniera coerente. Per esempio: non stabilire a priori che l'informatore sia un "venditore di informazioni" ma pensa prima di tutto a quale possa essere l'informazione in sé e inseriscila in gioco senza snaturare la libertà che intendi dare ai giocatori. Magari l'informatore è un umile e onesto domestisco del collezionista che avvicina per strada i personaggi dicendo loro che una sera ha inavvertitamente scorto il suo "padrone" spargere una strana polvere nera sugli oggetti della sua collezione: sembrava parlasse in una lingua gutturale e aveva come delle braci al posto degli occhi....il domestico ha paura...ha paura e cerca nei personaggi un appoggio: loro ne sanno qualcosa? Cosa sono quegli oggetti? Stanno forse facendo del male al suo "padrone"? Ecc. ecc.
  23. La 5e è uscita quasi 4 anni fa...credo proprio sia opportuno portare pazienza....
  24. Di quale edizione parliamo? Te lo chiedo, perché in quinta edizione esistono proprio delle procedure ad hoc, progettate per la gestione dei “tempi morti”. Inoltre: hai sviluppato la città in qualche modo? Potresti provare a coinvolgere i personaggi negli intrighi politici che serpeggiano tra le fazioni cittadine o lasciare che si “perdano” tra i profumi e la folla del bazaar, dove potranno stringere conoscenze preziose (o pericolose…) o, perché no, scoprire qualcosa di inaspettato (un oggetto legato al passato o che forse potrebbe essere importante per il futuro?). O ancora: in città, c’è magari un’arena per gladiatori? Ma certo che c’è…è gestita da quel mago pazzo che si diverte a ficcarci le esotiche creature che tiene ammassate nei sotterranei della sua torre…! Ma i personaggi avranno il fegato di combattere nell’arena e di conquistare l’ambito premio per la vittoria? O preferiscono partecipare al torneo organizzato dal Conte? Sono tante le specialità in calendario: la prestigiosa giostra, il tiro con l’arco, la lotta e perfino delle gare di indovinelli….! Insomma, puoi inventari davvero di tutto! Io farei partire i personaggi da una banalissima taverna e quindi li lascerei liberi di muoversi in città come meglio credano…insomma, gestirei la cosa per lo più improvvisando.