L_Oscuro

Andimus, servo in ritiro "Togliamoci da qui! Lo sapevo che non poteva andarci bene... Ci è andata di lusso fin troppe volte ultimamente." Aggiunse il servo laconico. Andimus era consapevole che la malasorte era l'unica costante della sua vita. Però, sapeva anche di avere le competenze necessarie per quel lavoretto. "In effetti... In effetti posso andare io a cercare lavoro. Ho esperienza, e il mio vecchio abito di servizio dovrebbe andare bene." Non era forte né di spirito né di carne, e l'espressione rassegnata con cui disse quella frase era oltremodo esplicita.

Goldmoon "Forse... Muovendoci di notte, mentre loro sono accampati?" Azzardò la sacerdotessa.

Loren e Shelatan Avete trascorso quasi un'ora a decifrare la collana, e alla fine intuite che avete fatto bene a tenerla celata. Si tratta infatti di una collana delle palle di fuoco, con ancora un paio di perle utilizzabili, e certamente venire scoperti con un oggetto del genere comporterebbe un reato non da poco. Uscite dalla locanda cercando di capire cosa fare dopo, quando notate in disparte il giovane halfling che vi indica ad una donna di strada, qualche metro più in là. Già immaginate guai in arrivo, mentre la donna arriva, ma guardandola avvicinarsi, capite presto che non correte pericoli. Si tratta di una ragazza, ma la vita di strada l'ha invecchiata anzitempo. Si torce le mani mentre vi parla, e notate un livido sotto l'occhio destro e qualche escoriazione qui e lì, sotto i vestiti lerci e sgualciti. "Martem dice che pagate dragoni, dragoni buoni, se qualcuno ha informazioni sull'esplosione di stamattina... Ecco, io ho visto l'assassino!" Sembra che non menta, quindi concordate un compenso che per voi pare minimo, ma per questa donna rappresenta una piccola fortuna. "Non era umano! Era una marionetta senza fili, come quelli della sfilata del Giorno delle Meraviglie... Un automa, insomma... Ha lanciato qualcosa dal tetto, e c'è stata l'esplosione!" Non pare che sappia altro, e non potendo ricavarne altro, la lasciate andare, con altre informazioni e certamente altre domande. Dopo poco, tornano prima Emmet, e pochi minuti dopo Jayla e Jayden.

Ivellos, elfo ranger Ascolto quanto ha da dire Shihab, e mi limito ad aggiungere. "Avrei indagato comunque per conto mio, la cosa mi incuriosisce. Quindi contatemi per l'operazione."

Il gigante pare ragionare su quanto detto da Daardendrien, cercando di capire se il dragonide stia mentendo o meno. Per meglio dire, è sicuro che stiate mentendo, ma evidentemente non sa quanta verità c'è nelle vostre parole, e quanta menzogna. Alla fine, pare aver deciso di credervi parzialmente, dato che fa un gesto annoiato e mentre guarda fuori da una larga finestra, dice "Bene, così sia allora. Avete tolto dai giochi alcune teste calde in seno al culto del drago. Che mi dite di Glazahel? È coinvolto nella cospirazione ai miei danni? È vostro alleato? Lui è il rappresentante culto più alto in grado qui al castello, e alla luce di quello che mi avete detto, dovrei convocarlo e metterlo al corrente della cosa!"

Emmet alla stazione della Guardia Cittadina, comincia il suo interrogatorio ai cadaveri, cercando di carpire quante più informazioni possibili. Ovviamente comincia coi tre cadaveri sospetti, i due Zentharim e lo gnomo, e riesce ad ottenere informazioni piuttosto importanti. I due Zentharim, Wern Malkrave e Bashekk Ortallis erano sulle tracce dello gnomo per recuperare un artefatto in possesso dello gnomo stesso. Entrambi erano sotto i comandi di un certo Urstul Floxin, un capobanda Zenth di un certo livello e che era con loro durante l'attacco, ma che evidentemente è sopravvissuto alla palla di fuoco. La loro base è una Villa presente nel quartiere Settentrionale, in Via Saerdonum, poco distante dal Vicolo Teschioditroll. Oltre a farsi descrivere questo loro capo, ha cercato di escludere Starsong dal fattaccio, ed effettivamente pare che non lo conoscessero nemmeno. Quando passa ad interrogare lo gnomo, scopre che si chiama Dalakhar, ed ha sottratto l'artefatto chiamato Pietra di Golorr ad un beholder chiamato Xanathar, rubandolo direttamente dalla sua tana, nei dungeon sotterranei della città. Il furto gli è stato commissionato da quello che per lui è l'unico e vero Lord Svelato di Waterdeep, Lord Dagult Neverember. Il padre del vostro amico Renaer! Gli altri morti sembrano confermare quanto già avete scoperto, di punto in bianco dal tetto sulla vostra locanda, è partita la palla di fuoco che ha causato la morte di tanta gente, colpendo lo gnomo che era a pochi metri dalla porta della locanda. Nessuno pare aver visto chi ha lanciato la palla di fuoco.

Vi rimettete in viaggio, ben consapevoli che la torre rappresenterà per quelle terre ciò che la montagna solitaria ha rappresentato per le terre circostanti. Una nuova desolazione sorgerà nei prossimi anni, e probabilmente tra un secolo o due quel drago rappresenterà un problema per il nord. Ma per il momento, la minaccia più impellente, il Re delle Forche, è stata debellata. Siete segnati nel corpo, ma soprattutto nello spirito. Cicatrici profonde nelle vostre anime vi accompagneranno per il resto della vostra vita, ma quantomeno i popoli liberi resteranno tali. La vostra prima tappa è Erebor, dove Re Dain, ascoltato il vostro resoconto, resta soddisfatto di come è andata la missione. Capite che la notizia del drago non lo lascia tranquillo, ma la disfatta del Re delle Forche compensa pienamente la cosa. Venite riccamente ricompensati con oggetti di squisita fattura nanica, oro e gioielli, oltre all'amicizia di Erebor e la promessa di essere sempre benvenuti nel reame nanico. Proseguite quindi il viaggio verso sud, tornando a Valle, dove chiedete ed ottenete facilmente un colloquio con Re Bard ed il so consiglio. Spiegate tutta la situazione al sovrano, raccontando la vostra avventura nel nord, e sebbene il drago impensierisca il sovrano, che solo pochi anni prima ha visto coi suoi stessi occhi cosa è in grado di fare un drago ad una città, la notizia della distruzione de Re delle Forche lo solleva oltremodo. Vi viene offerta la possibilità di far parte della guardia cittadina di Valle, oltre ad alcuni appezzamenti di terra sottratti alla desolazione, così da potervi finalmente stabilire e riposare, dopo tanto vagare e tante avventure, oltre alla riconoscenza e l'amicizia del re e di Valle. Quando finalmente è sera, vi ritrovate nella dimora di famiglia di Lifstan, soli, davanti a una cena sostanziosa, lavati e con abiti comodi. Vi guardate negli occhi, consapevoli che le vostre imprese hanno contribuito a rendere la Terra di Mezzo un posto migliore, anche solo un po'. E forse questa consapevolezza vale la pesantezza che avete nel cuore.

Ricordo bene che una volta son stato tramutato in uno scimmione gigante... Ma tipo trasformare il buon BBB in una bestia volante? Così vado a prendere quello stronzacchione

Jimi, chitarrista Il satiro si sentiva decisamente più leggero... Più disidratato, diciamo. "Bene, come dico sempre, prima il piacere, poi il godere, e poi se proprio si deve, il dovere. Direi che adesso possiamo andare... lì... A fare quella cosa..." Il musicista non ricordava quasi mai in cosa consistevano i lavoretti, non prestava molta attenzione. C'era il loro impresario per quelle cose.

Quando venite ricevuti nella sala grande di Blagothkus, notate che l'atmosfera è tesa. Praticamente nessun membro del culto del drago è presente, ci sono solo il gigante e la sua corte, e la cosa pare mettere a disagio i presenti. "E ditemi un po', è per questo che oggi non c'è nessuno del culto qui, a imporre la loro ingombrante... ma benvenuta... presenza? E soprattutto, se questi erano i piani del Culto, come mai voi, che a quanto pare siete ben in alto nei ranghi, avete tradito i vostri compagni per aiutarmi?"

Mentre vi adoperate per aprire le porte per lasciare un ricordino al Grande Verme, Caranthiel cerca nella nicchia nascosta. L'elfa trova un bottino decisamente allettante: oro, gioielli, statue in oro massiccio... Ci sono svariate centinaia di soldi d'oro di valore, anche se trasportare tutto attraverso le terre degradate che vi separano dalla Montagna Solitaria potrebbe essere decisamente difficoltoso. Nel frattempo avete liberato il corridoio, anche se intuite come il crollo nella parete causato del drago abbia certamente compromesso la trappola sonora ideata dagli antichi nani, e siete quasi certi che pur col vento favorevole, non si creerà la corrente altrimenti devastante.

Salve, io ora sono tornato dalle vacanze. Quando riprenderemo sarò pronto e attivo. Grazie per la dritta

Ivellios, elfo ranger Finalmente si comincia a parlare una lingua che capisco bene. Presto attenzione alla storia degli sciacalli e del capo villaggio morto dal corpo tanto allettante.

Buongiorno! Solo per avvisarvi che sono rientrato dalle ferie e torno attivo sul forum.

Elluin Waesvaris, elfo investigatore "Non mi piace..." Sussurro a Karadan. "Dobbiamo ripiegare dagli altri... lasciare questo posto. Questo è un lavoro per sacerdoti e chierici. Gli spiriti vanno purificati." Dico facendo un paio di passi indietro.

ciao a tutti! le mie vacanze sono terminate, quindi torno attivo qui sul forum!

Postato! Io sono rientrato testé dalle vacanze, quindi sono nuovamente attivo qui sul forum. Facciamo come preferite tutti, se la maggior parte è in vacanza possiamo mettere in pausa, altrimenti, io ci sono!

Burnon Bearded Boston, nano barbaro Quel diavolaccio pare mettere in difficoltà Taylor, e poi lancia un attacco efficace contro Talien. Pur restando concentrato sul mio scontro, chiedo agli antenati di vegliare su di lui. Potendo fare contro il tizio volante, almeno sfoltisco le fila degli orchi!

Jimi, chitarrista "Uhm... direi che possiamo provare una sortita sull'isola, no? Il tempo lo abbiamo, no?" Aveva un'irrigidimento tra le cosce che necessitava di essere sgonfiato il prima possibile. "Se andiamo con una barca nostra, possiamo fare serata e tornare in autonomia, no?"

Illius, mago "S.sì! A.andiamo oltre! Ce.erchiamo di.di su.superare le sta.atue!" Il mago era poco convinto che ce l'avrebbero fatta, ma meglio provarci che restare stritolati tra due fuochi!

Mary Red Dole, ladra umana La piratessa era talmente impegnata a combattere, che si accorse troppo tardi dell'altro avversario nell'armadio. "Controllate che non cene siano altri!" Urlò ai compagni mentre continuava ad attaccare il suo avversario, spostandosi di modo da non venire però accerchiata.

Shelatan e Loren alla locanda Decidete di lasciar andare l'halfling, che prende i soldi che gli avete offerto e va via. Adesso vi ritrovate con qualche informazione in più e una collana palesemente incantata in qualche modo. Pensate che Rishaal, il dragonide d'oro del vicolo che lavora alla biblioteca, potrebbe aiutarvi a identificarla, dopotutto siete rimasti in buoni rapporti. Jayden e Jayla dal ricettator... gioglieglier... orafo Lo gnomo si sofferma sul petto di Jayla, poi allunga le mani a prendere i 20 dragoni. "Va bene... va bene... potrete tornare a prendere la collana tra due giorni... con gli altri 20 dragoni... e te la faccio indossare io... aggiustandotela per bene, però!" L'innuendo dello gnomo è palese... Emmett, colui che sussurra ai cadaveri Ti bastano pochi minuti per individuare la stazione della Vigilanza Cittadina dove sono stati portati i cadaveri, e quando arrivi, alcuni sacerdoti hanno appena completato un rituale di Riposo Inviolato per preservarli durante le indagini. Quando porgi all'ufficiale in comando i documenti di Mirt, lo sguardo che ti riserva è di sorpresa misto a scherno poco celato. "Quindi ti occuperai... tu... delle domande da parte degli Arpisti? Va benissimo... accomodati!" E ti guida nell'obitorio, dove un gruppetto di chierici è in attesa. Le undici salme sono di fronte a te. "Con chi cominciamo ad aprire il canale di comunicazione per il regno dei morti, messere?" Ti chiede uno dei chierici quando capiscono che sarai tu a iniziare le danze.

Il drago si prende qualche istante per pensare. Lunghi, lunghissimi istanti. Momenti in cui vedete palesemente passare per la mente del drago modi cruenti per trucidarvi, tra le altre cose. Poi il momento passa, e il drago sembra schioccare le labbra annoiate. "Dopotutto... vi siete dimostrati ben disposti, avvisandomi del pericolo... Andatevene. Ora! Il tempo di andare a controllare l'oro fuso, e al mio ritorno ucciderò chiunque sia ancora nella torre!" E senza neanche attendere una vostra risposta, lo vedete scendere dalla torre. Pochi secondi, e sentite un'altra scossa di terremoto: il drago si è infilato nelle fucine interrate.

Alla locanda "Ho visto i miei amici morire..." Dice il ragazzino, e finalmente lo vedete mostrare un'emozione che non sia rassegnazione: la tristezza. "Ho avuto fortuna, con la coda dell'occhio ho visto una sfera rossa luminosa venire dal tetto sopra la locanda abbandonata, e istintivamente mi sono ficcato nel barile. Pensavo fosse un sasso, un proiettile, mai immaginavo esplodesse in quella maniera..." Al palazzo di Mirt "Ma tu guarda che combinazione! Il mio affare riguardava proprio l'esplosione al vicolo Teschio di Troll!" Mirt è a metà tra l'ammirato e il sollevato. Prende una pergamena, vi scrive qualcosa sopra, poi lo sigilla col suo anello. Il tuo occhio allenato riconosce in quell'anello qualcosa di magico, o almeno meccanico. Poi, ti porge la pergamena sigillata. "Porta al tempio questo lascia passare, ti faranno assistere all'interrogazione dei defunti. Potrai anche fare delle e domende, se lo riterrai opportuno. Poi vieni a riferire a me. Io mi risparmierò un'incombenza, e tu potrai dimostrare di essere degno di fiducia per gli arpisti!" Dal ricettatore Lo gnomo agita una mano, come a scacciare gli sberleffi dei due gemelli diversi, poi osserva le pietre. Poi osserva anche le bocce di Jayla, per un secondo in più del dovuto, poi aggiunge. "Non vi chiederò dove le avete rubate. Perché le avete rubate certamente! Ma posso occuparmi di tutto io, e mi terrò una delle gemme come pagamento. Prendere o lasciare!"

Gli occhi del drago si fanno sottili. Osserva la catena a terra, poi il cadavere che ospita il Re delle Forche. "Servo di Sauron! Credevi mi sarei fatto mettere in catene di nuovo?" Con un ruggito, le fauci si spalancano, lasciandone uscire le fiamme venefiche. Le urla dello Spettro le sentite con con le orecchie, non con la mente, ma con il vostro spirito, un grido inumano che vi lacera dall'interno. Gli orchi, i goblin e il troll scappano immediatamente, abbandonando la torre. Quando le fiamme si placano, del cadavere non resta traccia, la gabbia è fusa e sentite nel vostro cuore che il Re delle Forche non percorre più la Terra di Mezzo. Il drago guarda poi l'intera compagnia. "Bene... E cosa abbiamo qui? Uno spuntino per ripagarmi del disturbo di essere giunto fin qui per nulla?"