In quest'ottica, però, non diventa "metagioco", e quindi un "problema", qualunque situazione in cui i giocatori prendono una decisione per il personaggio usando la propria testa? D'altronde, se il giocatore non prendesse mai una decisione ma si limitasse a tirare dei dadi e seguire delle prescrizioni predefinite, a cosa servirebbe il giocatore stesso? Starebbe davvero giocando? Il modo di essere del personaggio per me è un output della giocata, non un input. Comunque va benissimo che tu abbia delle preferenze tra gli approcci 1,2,3,4,5,6: ce le ho anch'io, è normale. Il punto dell'articolo non è che sia sbagliato avere preferenze, è che sia sbagliato dire che alcuni di quegli approcci "sono ruolare male" o "non sono vero gioco di ruolo".