Concetto Base: Il lupo della Banlieue
Marcel, l'ultimo dei volti adottati da Ysengrin, ha reso la periferia parigina il suo territorio di caccia: egli si aggira famelico per le metropolitane, i condomini sovraffollati, le bische clandestine e le zone turistiche alla ricerca, non di carne umana, ma di facile e immediato guadagno... Scippi, furti, truffe, rapine, il vasto curriculum del "Lupo della Banlieue" lo rende estremamente conosciuto nell'ambiente come un vero e proprio tuttofare criminale.
Problema: La maledizione di Reynald
Ysengrin è stato scritto con un solo scopo: essere la caricatura di chi vive accecato dall'avidità subendone le conseguenze (non c'è da stupirsi se proprio Marcel sembra non rendersene conto).
Ai tempi dell'Ysengrimus riuscì a fregare un pezzo di lardo a Reynald la volpe e da allora è diventato il bersaglio preferito del ben più astuto ingannatore, venendo maledetto proprio da quest'ultimo.
Adesso Ysengrin svolge il ruolo dell' "Ingannatore Ingannato": per quanto possano essere ben congegnati, buona parte dei piani di Marcel li si ritorceranno contro in un modo o nell'altro, presto o tardi.
Persino i suoi successi sono destinati a durare poco o a venire "bilanciati" da disgrazie, lievi o gravi che siano.
Aspetto: Macchia Ostinata
Non si sopravvive ad una vita di sventure senza una buona dose di determinazione, follia ed un pizzico di sovrannaturale: Ysengrin ne ha passate di cotte e di crude fin dal primo giorno in cui è nato, è stato passato a fil di spada, scuoiato vivo, picchiato, accoltellato, avvelenato, investito, buttato in un lago con una pietra al collo, ha preso fuoco, è stato schiacciato da una cassaforte, è caduto in un tritarifiuti industriale, è stato seppellito vivo, strangolato, risucchiato nell'elica di un aereo e molte altre disgrazie orribili e truculente.
Nonostante tutto, però, Marcel è sempre riuscito a sopravvivere a prescindere dalla situazione: non importa quanto le sue terminazioni nervose sfrigolino, il suo corpo stanco è una sacca di sangue e determinazione destinata a non svuotarsi mai e per quanto fragile è destinato a ripararsi e persistere. Una macchia ostinata.
Non si sa esattamente come avvenga il processo di rigenerazione, a volte basta lo scorrere del tempo, altre volte qualche medicazione approssimativa, altre volte ancora è capitato che Marcel si risvegliasse improvvisamente (e tutto intero) nel luogo dell'incidente, specie in seguito alle morti più truculente.
Il motivo però è chiaro: Ysengrin è il cattivo da punire e ridicolizzare, e la sua opera di nascita, un pezzo di satira medievale, non ci andava per niente piano con le punizioni... Per lo spasso del pubblico, si è sempre dovuto rialzare per affrontare le nuove e cruente disavventure che lo aspettavano.
Si presume che niente possa uccidere il Lupo della Banlieue, se non una potente magia.
O un buon finale.
Aspetto: Senza Vergogna
Ysengrin sarà anche il peggiore degli Ingannatori, ma un Ingannatore rimane: esperto conoscitore delle numerose discipline del brigantaggio, della truffa e della ruberia (funestate dalla sua celeberrima sfortuna e avidità), il Lupo della Banlieue sa bene quanto importante sia cogliere costantemente alla sprovvista le sue vittime e per farlo è capace di ricorrere alle tattiche più ridicole e impensabili.
Non che Marcel sia un genio criminale, semplicemente ha degli standard talmente bassi che può ricorrere a strategie a cui nemmeno un criminale di bassa lega ricorrerebbe: anche i più miserabili desiderano mantenere una parvenza di dignità, qualità umana che il Lupo, semplicemente, non brama.
In fondo ha solo da guadagnarci, preferisce che la gente lo indichi come un vigliacco piuttosto che un traditore, specie quando sarebbe più corretto definirlo un vigliacco E un traditore.
Legame: Una Famiglia Frammentata (Charles Loup)
Da quando Reynald si è dedicato alla Mascherata piuttosto che alle disgrazie di Ysengrin, il Lupo ha trovato un nuovo avversario: Charles Loup, ispettore della Sûrete di Parigi ed ex-Lupo Cattivo.
La nascita di questa nuova rivalità potrebbe definirsi l'ultimo grande scherzo che la Volpe ha riservato a Marcel, una crudele beffa atta a frammentare ulteriormente la già difficile situazione della morente Famiglia del Lupo.
Dopo millenni di leggende, miti, fiabe e racconti passati da personaggio comprimario, si può dire che la figura del Lupo sia una delle più complesse, in quanto caratterizzato da una moltitudine di personaggi e caratteristiche estremamente diverse tra loro.
Tutte queste incarnazioni formano ufficiosamente "La Famiglia", un semplice segno di riconoscimento (sotto forma di un preciso aroma impercettibile ai più) che permette ai suoi membri di riconoscersi istintivamente: un tempo La Famiglia formava una vera e propria organizzazione, ma adesso è solo una semplice reminiscenza di un passato lontano e compianto da pochi. E' sempre stato difficile andare d'accordo per dei cugini tanto diversi e con la Mascherata non c'è più bisogno di proteggersi reciprocamente.
Fatto sta, che il rapporto tra Marcel e Charles non è composto da semplice inimicizia, ma è più complesso: mentre Ysengrin prova quasi amarezza per come il Lupo Cattivo si sia snaturato in modo così drastico, Charles cerca di sbarazzarsi del problematico cugino, non uccidendolo ma bensì educandolo "sul campo" al rispetto della legge (con arresti, multe e lavori socialmente utili) per dissuaderlo dal suo stile di vita distruttivo.
Storia, spoiler: non è breve.