Sto leggendo dal capitolo 1 su Google Books.
Lo stile è snello e sopprattutto veloce, in fin dei conti piacevole da leggere.
Ci sono comunque alcuni errori di stile:
- L'uso esagerato e improprio gerundio, i personaggi fanno continuamente qualcosa facendo sempre qualcos'altro. Non che sia un grave errore, ma da fastidio, specie per il numero di volte in cuibè usato.
- Troppi avverbi (dal cap 1: "disse speditamente", "pulsò velocemente", "il dirigibile si muoveva con moderata velocità", "saltellava impazientemente", "la guidò con fermezza")
- Troppi aggettivi (dal cap 1: "conferivano un aspetto autoritario", "la sua figura austera" etc). Troppo astratto, non aiuta la visualizzazione. Ad esempio il passo: "Osservando [gerundio!] l'orizzonte limpido [aggettivo astratto!] e sereno [aggettivo astratto!], il capitano era ritto in piedi nella sala di comando. La sua figura austera [aggettivo astratto!] si rifletteva nella gande vetrata del ponte del ponte dal quale si godeva di un'ampia visuale del cielo di Ansorac: poche nubi [qui prima si racconta del cielo limpido poiblo si descrive: errore!]" potrebbe essere reso così "Il capitano era nella sala di comando, in piedi. Schiena diritta, il petto in fuori e le braccia conserte. La testa in alto verso la vetrata del ponte, da cui si godeva di una visuale quasi completa del cielo di Ansorac." Nel secondo caso hai RACCONTATO al lettore che è "autoritario", nel secondo hai MOSTRATO che ha una gestualità sicura e fiera, il che spesso è associato con l'autorità. Non puoi infatti mostrare visivamente che qualcuno ha un aspetto autoritario, se vuoi che il capitano sia autoritario fagli mollare un ceffone al primo mozzo che contesta un ordine.
- Errori sulla gestione dei dialoghi: (dal cap1: "-Benvenuti nella Fossa dei Leoni... signori- parlò una mezzaleonessa" qui ci sono sei (sei!) righe di discorso prima di capire chi sta parlando. Bastava fare "-Benvenuti nella Fossa dei Leoni- disse una mezzaleonessa -... signori-").
- Il mega infodump sul M.A.S.E. e Manowar a poche pagine dall'inizio è un bloccone indigesto.
- Nessun rispetto per lo show don't tell (Cap 1: "in molti punti della città le guardie cercavano di portare ordine nel caos della folla" è RACCONTATO, mentre qualcosa del tipo "Un ragazzino mise un piede sopra la recinzione, ma una guardia lo spintonò di nuovo fuori, nessun muscolo facciale impegnato a esprimere i sentimenti di quel gesto. Un signore dai capelli bianchi spintonò una donna magrissima ai lati della coda, così una guardia gli afferrò la giacca e gliela strappò, mentre con un calcio sulla coscia lo spinse fuori dalla fila": indipendentemente dalla qualità di questo mio edit, questo è quello che si intende per MOSTRARE. Stesso fatto, il primo senza il secondo con dettagli visivi, ne risulta una minore o maggiore immersione del lettore. Naturalmente stesso fine della regola che prevede di ben calibrare avverbi e aggettivi.
- Penso che ci sia anche un problema di punto di vista. La gestione del punto di vista non l'ho ancora ben capita come tecnica di scrittura quindi non mi esprimo.
Insomma penso che il romanzo, da un punto di vista stilistico, abbia bisogno di un profondo lavoro di editing.
Da un punto di vista del wordbuilding, mi sembra abbastanza classico. Personalmente apprezzo molto le contaminazioni di fantascienza all'interno di un romanzo fantasy (parlo dei M.A.S.E.), ma dei "cristalli attivatori di energia" mi sembra qualcosa di già visto e rivisto.
Perché chiamare un personaggio Kronos? Perché? Perché?
Sono un worldbuilder, posso prendere carta e penna e mixare tedesco e atzeco e creare nomi come Atlein, Exkless, Ozto, Kwalker, Xitlesein, Einexetler. A mio parere la coerenza linguistica da molto realismo a una ambientazione fantasy.
Ho apprezzato particolarmente il nome Tolkeniano "Manowar".
I miei due cent.