Io preferisco seguire 3 regole fondamentali della narrazione, usate tanto nel Gdr, quanto nel cinema, nei romanzi, nei fumetti, nei videogiochi, ecc.
EVITA LO STEREOTIPO: anche se può sembrare la risposta giusta, soprattutto perchè fornisce facilmente idee da utilizzare, lo stereotipo risulta prevedibile, banale e tende ad annoiare, se non crea addirittura fastidio. Ciò che è stereotipo è talmente tanto usato ed abusato, che tutti lo sanno ricnonscere al volo e, anche se alla gente piace la familiarità, ama in particolar modo l'essere sorpresa, intrigata ed emozionata. Se presenti ai tuoi giocatori un tizio tutto vestito di nero con un'aria truce, loro sapranno subito che è il cattivo della storia (a meno che - come spiegherò dopo - non giochi proprio con lo stereotipo per prenderli alla sprovvista); se crei il classico eroe senza macchia e senza paura, sapranno già cosa aspettarsi da lui. Lo stereotipo usato nella sua purezza non contribuisce al gioco, anzi aumenterà le probabilità che i tuoi giocatori si annoino. Anche se pure l'originalità ad ogni costo può essere un male, punta sempre con il creare PNG almeno in qualcosa non prevedibili, interessanti, significativi, emozionanti, capaci di coinvolgere i giocatori nel gioco e a divertirli. Ovviamente, ricorda sempre che sono i PG ad essere i protagoonisti della tua campagna, non i tuoi PNG. Ricorda poi che lo stereotipo può diventare improvvisamente tuo alleato, se impari a capire come modificarlo per trasformarlo in qualcosa di innovativo.
CARATTERIZZA I TUOI PNG IN MANIERA DA RENDERLI MEMORABILI: non sono mai i nomi a dare un'identità ai personaggi e nemmeno gli stereotipi: sono quei piccoli dettagli capaci di renderli unici, di renderli vivi, di renderli indimenticabili. I personaggi che catturano l'attenzione (cosa fondamentale perchè poi li si possa ricordare, a prescindere dal tempo in cui rimangono in scena) sono quelli che presentano una caratterizzazione che li distingue da tutti gli altri. Base essenziale per la progettazione di un personaggio, ovviamente, è quello di creargli un passato, una personalità, degli ideali, dei sogni, dei difetti e degli obbiettivi, ma sono i piccoli dettagli a fornire la vera scintilla di vita: un segno particolare dell'aspetto (nei, cicatrici, taglio di capelli, forma della faccia, stazza, ecc.), un particolare tipo di vestiario, un modo di parlare, gestualità e linguaggio non verbale (tic, modo di muovere le mani, il tipo di postura spesso usata, espressioni facciali particolari, ecc.), comportamenti particolari, particolari usi o abitudini di vita e così via. Ad ogni tuo PNG fornisci sempre una manciata di tratti particolari, che li distinguano dalla massa. Se possibile, evita di usare tratti casuali, ma fai sempre in modo che essi siano coerenti con il personaggio, che contribuiscano a raccontarne la storia, la personalità, le abitudini. Se un PNG viene incontrato spesso e subisce come i PG una crescita personale durante la campagna, i suoi tratti possono anche crescere con lui (non è assolutamente una cosa obbligatoria), svilupparsi, cambiare, venire sostituiti da altri o essere sommati a tratti nuovi: anche querste modifiche è meglio se non siano casuali, ma è preferibile che abbiano senso con lo sviluppo del tuo PNG. Un modo semplice per trovare questi dettagli è trarre spunto dalle storie che hai modo di seguire: telefilm, film, fumetti, videogiochi, romanzi, storia del nostro mondo, ecc. Un'altra possibile fonte d'ispirazione è il nostro modo reale: osserva le persone attorno a te, cogli i dettagli del loro comportamento, della loro gestualità, della loro personalità, del loro modo di parlare e sfrutta ciò che noti come fonte d'ispirazione. Un'ultimo trucco è quello di modificare lo stereotipo, ritoccarlo o addirittura sovvertirlo non solo per creare PG interessanti partendo da una base nota, ma anche per prendere alla sprovvista i tuoi giocatori. Lo stereotipo, per quanto banale, rimane una fonte di sipirazione facile da ricavare. Se lo si prende e lo si modifica in qualche dettaglio, si ha la possibilità di introdurre in gioco un PNG abbastanza diverso dallo stereotipo da riuscire a risultare interessante. Ovviamente, quante più modifiche farai allo stereotipo, tanto più il PNG risulterà originale e imprevedibile per i giocatori. Un trucco spesso usato, infine, è quello di sovvertire completamente il ruolo di uno stereotipo, così da prendere alla sprovvista i giocatori e intrigarli attraverso una strada inaspettata: se i giocatori, ad esempio, danno per scontato che il tizio vestito di nero sia il cattivo, tu fai in modo che scoprano che in reealtà è il buono. Se giochi con le aspettative dei giocatori, comunque, ricorda sempre che in questo caso è fondamentale il tempismo, per sapere quando e come inserire il colpo di scena il cui scopo è quello di spiazzare i giocatori.
MOSTRA, NON RACCONTARE: il modo migliore per accrescere il coinvolgimento dei giocatori e per aumentare il loro interesse verso un PNG (come verso qualunque altra cosa) è quello di mostrare, quando possibile, invece che raccontare. Raccontare una cosa significa che TU Master in un certo momento ti impegni a descrivere qualcosa: descrivere il fatto che il nano è ciccione, descrivere brevemente quello che il nano fa o dice. Mostrare, invece, significa far agire direttamente il PNG, farlo parlare attraverso le sue parole, i suoi gesti, le sue azioni: il nano appare ai giocatori ciccione perchè non riesce a passare attraverso una stretta porta o perchè dopo 10 metri di corsa si ferma con il fiatone; recitando le parole del nano, il master ne mostra concretamente la R moscia o la strana cadenza di chi spesso è ubriaco; il nano è senza una gamba perchè va in giro con una stampella, perchè si lamenta sempre del dolore alle braccia quando deve camminare troppo e perchè quando piove digrigna il volto per il dolore alla gamba fantasma. Se cercherai il più possibile di mostrare il PNG, piuttosto che essere tu raccontare chi è e che fa, riuscirai a fare in modo che i tuoi giocatori riescano a percepirlo maggiormente come un personaggio vero, credibile, memorabile.