VERSIONE CORTA
VERSIONE LUNGA
Lady Haresia, in qualità di regina, deve conservare un comportamento pacato e impeccabile, degno del titolo che possiede.
Non si scompone dunque di fronte alla vostra discussione e il suo volto non lascia trapelare alcuna emozione.
Qualunque sia il suo giudizio nei vostri confronti, voi non riuscite a scorgere alcun indizio sul suo volto.
Solo una volta la regina ha abbandonato (per un solo istante) quella maschera perfezionata da anni di galateo...
...si è offerta come vostra maestra?
Contrarietà. Ecco cos'è apparso sul volto di Haresia. Oloth è riuscito a percepirlo.
La regina torna a mostrarsi serena. Saggia il tempo che avete a vostra disposizione, poi risponde a Oloth: voglio raccontarvi di una pratica esclusiva di Faisson. Siamo in grado, noi maghi di questa di città, di estrapolare le anime dal corpo degli esseri umani, elfici, nanici...
Usiamo lo spirito come energia per le nostre magia.
Ovviamente si tratta di una pratica che usiamo raramente poichè è crudele quanto pericolosa.
A Faisson chiunque può usare la magia, come se fossimo in una grande foresta.
Ci serviamo delle anime per creare incantesimi potenti... mmm ...no, ho scelto male il termine. Ricomincio... ci serviamo delle anime per creare incantesimi particolari. Non voglio parlarvi troppo di questo argomento.
Mi limiterò solo a dirvi questo: io sono in grado di estrapolare lo spirito da un corpo, trasformare quell'anima in un incantesimo per poi reinserirla nel corpo. A questo punto, la persona si trasforma in un incantesimo vivente.
Talissa apparteneva alla casata Naharic. Era una potente casata ma è stata sedotta dall'avidità... così i suoi membri hanno iniziato a tramare alle mie spalle e a quelle dei consiglieri. I Naharic sognavano un colpo di stato, una rivoluzione... ma le loro trame sono state scoperte.
I cospiratori sono stati giustiziati e il resto dei Naharic hanno perso lustro e potere.
Ho ucciso Talissa per poter estrarre l'anima, trasformarla in un incantesimo per poi rimetterla nel corpo. Talissa è rinata come incantesimo vivente e ora è la mia serva. Caro Oloth, Talissa si è proposta a te come insegnante di magia per poter ottenere la libertà.
Se avessi accettato la sua richiesta io non potevo trattenerla... poichè le leggi della gilda del Corvo superano la volontà di un re.
La regina si alza.
Astilla, Selexia e Aurline fanno la stessa cosa, per rispetto.
Lady Haresia si rivolge proprio a quest'ultima. Le dice che conosce la sua vera identità e le suggerisce di non rivelarla ai ministri, di conservare il suo travestimento. La strega dei ghiacci è sorpresa pensa: ma come ha fatto a...? Ah, già! Talissa, le deve aver detto tutto quanto di noi.
La regina ha un'ultima nota per voi prima di andar via: voglio solo ricordarvi che sarà la mia autorità a tenervi in vita di fronte ai ministri. Menzionare scaramucce tra di voi, nella sala del trono, non gioverà alla vostra posizione.
Ora preparatevi, incontreremo i ministri e quando la riunione sarà finita potremo tornare a parlare tranquillamente tra di noi... solo tra di noi.
-.-.-.-
Dopo aver mangiato e riposato, vi siete lavati e cambiati.
Uscite dalla locanda privata e vi rimettete in marcia per il castello. Durante il tragitto avete l'opportunità di vedere e conoscere ancora di più Faisson. Scoprite che la città ha un vero e proprio "culto per la spada".
Tale arma viene creata da innumerevoli fucine e venduta quasi in ogni bazar e negozio.
E' strano, quasi paradossale, che la "città magica" sia anche la prima città nella produzione di spade.
Da quello che avete capito, occorrono molti uomini per creare una spada di Faisson: il fabbro maestro, un apprendista (giovane ma forte nel fisico), almeno altri due o tre lavoratori nella fucina, un sacerdote per benedire la lama, un maestro che si preoccupa solo del manico, un maestro di incisioni, un maestro per assemblare tutti i pezzi della spada, un maestro per lucidarla, affilarla e per correggere eventuali imperfezioni e per finire un maestro che esamina il lavoro finito.
Sho (che è tornato vicino a voi dice): le vere spade di Faisson, quelle forgiate dai gran maestri, sono molto costose. Prendete tutte le case di una via di Faisson, unite il loro valore monetario e avrete il prezzo base di una spada.
Inutile dire che la consegna di queste opere d'arte al proprio acquirente si svolge attraverso un rituale solenne.
Durante la vostra marcia incontrate una statua di una divinità minore.
Non viene venerata a Eltheria ma solo a Faisson e in alcune regioni a sud di nazioni straniere. La statua è grande come quattro uomini e rappresenta una donna che mostra i suoi dodici seni. Sho, ancora una volta, vi dice: lei (indica la statua) è Lusht, Dea della passione e del sesso. I proprietari di bordelli hanno degradato la sua immagine e la descrivono come la Dea delle puttane, degli eccessi e delle perversioni... mentre i bacchettoni dei chierici di Isokrat cercano di "ridimensionarla" in una Dea dell'amore dolce e innocente.
Lusht, l'autentica Lusht, è l'impersonificazione dei desideri carnali e della gioia attraverso l'amore fisico con un'altra persona... o con più persone.
Viene anche detta la Dea dei colori, la dominatrice dei sensi e la madre che risveglia la natura.
Sulla testa, la statua ha due corna di cervo che le sono state mozzate quasi alla loro base.
Astilla lo fa presente e Sho continua: un tempo Lusht veniva raffigurata con quelle corna... poichè era venerata in una città moooolto particolare. Abbiamo dovuto recidere le corna modificando la sua immagine... poichè quelle stesse corna ora adornano la maschera di quella strega.
Astilla continua: cosa intendete con moooolto particolare? Di quale città parlate?
Sho osserva la sua regina in attesa di ordini. Lady Haresia moriva dalla voglia di raccontarvi tutto quello che Sho vi ha detto... ma deve spacciarsi per un'ancella e perciò è costretta al silenzio. Si limita solo ad annuire.
Sho quindi ha il permesso di raccontarvi questa seconda parte della storia: proprio sotto di noi, sulla terra di Eltheria, si trovano i resti di una città distrutta.
In realtà era un paesino... ma questi sono solo dettagli.
In quella città, che venerava Lusht e molti altri Dei, circa centi anni fa nasceva colei che oggi tutti temono. Piccola curiosità: è propria in quella città che lei incontrò per la prima volta lord Armac.
Il nome di quel borgo era Legasia ma oramai è nota a Faisson come la "città di sotto". Lei fa così paura che siete costretti a modificare le iconografie dei vostri Dei. Si. La risposta di Sho è così semplice eppure testimonia tutto il terrore che l'Uguf può evocare in una comunità.
Dovete prendere una nave per raggiungere il castello, poichè si trova sulla sommità dell'uovo (facciata esterna ovviamente).
Il castello è, come tutta Faisson, grande, bizzarro e variopinto.
Un infinito numero di torri, dalla grandezza e altezza diversa, non fa altro altro che aggiungere altro caos alla struttura. E' proprio questo caos che rende il castello bello quanto suggestivo.
Venite accolti con il massimo degli onori: squilli di trombe d'argento, tappeti rossi e tutti coloro che vivono a palazzo (o quasi tutti) vi vengono incontro per salutarvi. Hanno disposto intenzionalmente le ancelle più belle nelle prime file, sono state vestite con gli abiti più sgargianti e profumate con gli oli più pregiati. Venite investiti da mille fragranze e colori.
Uno sfarzo che definireste "esagerato" anche per un castello.
Astilla veste un abito rosa e bianco, al collo sfoggia il simbolo della sua gilda (come richiede l'etichetta).
Aurline invece ha un vestito lungo e scuro e questo la intristisce. Negli ultimi anni ha vissuto da reietta, da mendicante e da fuggiasca. Ha passato molti notte sognando di rivivere un giorno da regina, visitando altri castelli e altri corti, con i suoi abiti cerimoniali di metallo scintillante e di stoffe azzurre.
Purtroppo per lei, anche questa volta è costretta a vestire i panni di una donna che non è lei.
Selexia invece indossa un abito prevalentemente rosso, con i bordi neri e un serpente verde disegnato sull'ampia manica sinistra.
Il braccio destro invece è completamente scoperto poichè anche lei deve mostrare il simbolo della sua gilda (del Corvo).
Raggiungete la sala del trono.
Si tratta di una stanza complicata: ha una forma simile a una "goccia allungata". Il marmo che la compone ha il colore del sangue, dell'oro e di tutte le sfumature possibili tra queste due tonalità. Un balcone interno abbraccia tre lati della stanza.
Il trono ha uno schienale alto e snello. E' posto sulla sommità di una scalinata dai gradini rotondi e sempre più piccoli man mano che innalzano.
Ai lati del trono trovano degli spalti disposti come quelli di un anfiteatro.
Tutti i ministri si sono radunati in questa stanza e hanno preso posto sugli spalti. Sfoggiano i loro abiti migliori e i loro vessilli. Per voi, quei simboli, non hanno alcun significato. Vedete un cinghiale ricamato su una spalla, un pesce inciso su uno spallaccio, una torre e molti altri simboli nobiliari.
Una donna è seduta sul trono.
Ha capelli rossi, un fisico statuario e una bellezza fuori dal comune. Lei doveva impersonificare la regina di Faisson.
La vera regina le comanda di alzarsi e di lasciargli il posto.
La finta Haresia obbedisce. Era solo un'ancella, la più bella di tutto il castello. Sono stati i ministri a sceglierla per impersonificare la regina. Apparentemente tutto ciò può sembrare un gesto per onorare lady Haresia... ma lei sa benissimo che è solo un crudele scherno nei suoi confronti.
Haresia infatti non è alta e non viene notata per la sua bellezza, cosa che accade quasi si posa lo sguardo su quell'ancella. I ministri, scegliendo quella donna come finta regina, hanno solo voluto sottolineare ad Haresia la sua "mediocrità", la sua mancanza di fascino prorompente.
Ogni difetto nel fisico di Haresia, tutti insignificanti e invisibili, ora appaiono evidenti in confronto a quella donna che sta abbandonando il trono.
La regina sorride tra se e se.
Ci vuole ben altro per ferire la sua autostima. Si siede sul trono e aspetta che l'ancella vada via. Il suo passo infatti attira l'attenzione di tutti gli uomini della stanza. La giovane va via e la regina può iniziare il suo discorso: miei lord, è passato molto tempo dall'ultima volta che ci siamo radunati tutti quanti in questa sala. Ora... eccoci qui, tutti quanti, nessuno escluso. Ci siete persino voi, lord... la regina inizia a menzionare e a scherzare con alcuni ministri.
Sono battute che non potete capire, poichè non conoscete i trascorsi tra la regina e quei nobili.
Haresia però smette quasi subito di scherzare. Racconta a tutti i presenti del re teschio e delle vostre (dis)avventure, menzionando anche l'Uguf... che da questo momento in poi verrà nominata usando semplicemente la parola "lei".
Infine vi presenta uno alla volta. Sho, che è vicino a voi, l'aiuta a ricordare tutti i vostri nomi.
L'uomo accenna a una riverenza ogni volta che si rivolge alla sua regina.
Haresia ha finito il suo discorso.
Ora tutti i ministri conosco la vostra storia. Uno di loro, un tipo anziano e dal fisico possente, si rivolge a voi: perchè il re teschio non vi ha catturati anche se ha avuto più una ghiotta occasione?
Risponde la regina per voi: è ciò che vogliamo scoprire. Complimenti, mio lord, è la domanda più importante a cui dobbiamo trovare una risposta.
Tra quel doveroso complimento si nasconde un concetto molto importante. Voi siete importanti per il re teschio... eppure lui si rifiuta di catturarvi.
Un secondo ministro si alza e rivolte a tutti voi: qual'è la vostra opinione riguardo a tutta questa storia? Voi avete incontrato il re teschio, voi avete incontrato anche lei per ben due volte. E soprattutto... cosa avete intenzione di fare? Volete nascondervi? Volete liberarvi dal fardello di essere chiavi? O magari volete combattere il nuovo signore del Buio?
Avete capito che questi ministri non amano perdersi in chiacchiere.
Un terzo ministro si alza e, senza aspettare una vostra risposta, dice: ma siamo sicuri di iniziare questo colloquio prima di guarire quel nano?... Indica Hinox ...perchè parlare di cose molto delicate se occhi indiscreti ci stanno guardando?
La regina sembra essere completamente a suo agio, nonostante si trovi in un covo di serpi (o almeno è così che ha dipinto i ministri).
Ha piegato una gamba per poter offrire un poggio al suo gomito, in modo da posare la sua testa sulla mano chiusa a pugno. Si complimenta con questo terzo ministro per poi rivolgersi a tutti: sul nano grava una maledizione, ma non dovete temere. Questa sala è benedetta e nessuna divinazione può raggiungerci.
Se volete, miei lord, posso rimuovere adesso l'incanto che grava su Hinox... così saremo tutti più tranquilli.
Haresia si rivolge al nano: voi cosa dite? Vogliamo spezzare il maleficio? Dovrò fare un rituale magico su voi... è una magia complicata ma vi assicuro che sarà rapida e indolore.
La regina, per darvi un quadro completo della situazione, vi spiega cos'ha Hinox.
Attraverso quei fori, la strega dei gufi ha "infuso" una magia nel cervello di Hinox.
Ciò le permette di spiarvi in ogni momento e di lanciare altri incantesimi attraverso il nano (incantesimi di cui ignorate gli effetti).