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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 07/06/2016 in tutte le aree

  1. Il discorso sui talenti che non dovrebbero impedire azioni a chi non li possiede è molto importante, ricordo i problemi che mi aveva creato Autorità quando ho iniziato a giocare: chiunque volesse dei seguaci doveva prenderlo? Il boss poteva avere più scagnozzi di quelli concessi da Autorità? Nemmeno a me piacciono i +1 ai tiri d'attacco, avrei preferito il classico +1 alla caratteristica, non fosse che perché il +1 consente di alzare ancora il tiro d'attacco quando la caratteristica è già a 20, in barba alla BA e all'assenza di ottimizzazione. La meccanica di considerare entrambi i dadi in caso di vantaggio o svantaggio invece è molto elegante, mi sarebbe piaciuto vederla in tutti i Mastery Feat. I Tool Feat sono carini. Non sono certo della loro effettiva utilità, ma sicuramente troveranno qualche giocatore interessato. Mi sembrano molto nello spirito dell'edizione.
  2. Error 404 Druid not found
  3. come comporrete il gruppo e come affronterete le difficoltà non è una cosa in cui voglio entrare potete mettervi d'accordo o meno... ma nn ci saranno "sconti"
  4. Dico la mia su questo Arcani Rivelati. Innanzitutto credo che siamo già di fronte al Playtest Pubblico della prima espansione meccanica maggiore di cui aveva parlato Mearls nei risultati al Sondaggio di Marzo, quantomeno Playtest di una sua parte. É possibile, infatti, che, senza che c'è ne rendessimo conto, già da un pò i designer ci hanno sottoposto un bel pò di regole che andranno a far parte di questo più grosso supplemento (personalmente, pura congettura, ne prevedo l'uscita fra un anno, un Anno e mezzo): la Classe Mistico e la Psionica, nuove Sottoclassi e ora nuovi Talenti. Riguardo a questi Talenti, devo dire che sono molto soddisfatto della logica di design sottostante alla loro creazione. Mi piace molto il ragionamento di Mearls e credo si vada nella giusta direzione, soprattutto con i Talenti sugli strumenti. Ovviamente non si tratta di soluzioni perfette e bisognerà aggiustare un po' di cose. I Talenti sulle Armi mi piacciono molto, perchè aiutano il PG a specializzarsi un pò, anche senza il bisogno necessariamente per il Guerriero di prendere il Battle Master. Mearls sta cercando di aiutare il Champion a diventare più interessante per vie traverse. Il problema è che così rientra un pò dalla finestra il Guerriero 3.x che, per risultare interessante, ha bisogno di selezionare una lista di Talenti. La logica dei Talenti di D&D 5e e le varie Sottoclassi, comunque, rendono questa circostanza meno preoccupante che in altre edizioni, quanto piuttosto una nuova opportunità. Pure io, infine, sono d'accordo con la sostituzione del +1 agli attacchi con un +1 a una Caratteristica. Trovo, invece, che i Talenti sugli Strumenti siano una soluzione geniale. Gli Strumenti sono un'ottima idea della 5e che, in effetti, meriterebbe maggiore attenzione e uno spazio maggiore in gioco. Anzi simili Talenti servono proprio a ricordare che il Combattimento non è l'unica esperienza ottenibile da D&D e a ridurre il rischio di una nuova deriva di design verso il min-max più selvaggio. Detto questo, quei Talenti non sono perfetti. Consiglierei ai designer di fornire ad essi capacità generiche come quelle che si vogliono dare alle Armi. Ad esempio un Talento sugli Strumenti da Alchimista dovrebbe contribuire a migliorare gli effetti di qualunque sostanza alchemica base, non solo la Potion of Healing.
  5. @Dmitrij @OcramGandish @Dracomilan Preciso che tutti i pg possono muoversi: la paura è durata solo pochi secondi
  6. 1 punto
    Da quello che ho visto nei commenti penso che SamWincester possa gestire tranquillamente un mago . Oppure invertite i ruoli , tu mi sembri più sveglio del tuo dm . ( scusate l' Ot ma leggere che un dm toglie il furtivo ad un ladro è troppo assurdo )
  7. Vai che torna il Dream Team io-Cronos-Pippomaster-Menog!
  8. mi sto leggendo il manuale in questi giorni e sembra interessante se riesco a trovare il tempo materiale per giocare qualcosa diverso da un pbf parteciperei volentieri
  9. 1 punto
    Mi sono divertito tantissimo, mi sta davvero piacendo il gioco e non vedo l'ora di rigiocare Peró se il master non la smette di togliere le cose allora lo mando a pascolare la capre
  10. In realtà quello è un aspetto di cui si prende cura il gioco, non c'è bisogno di sforzi extra da parte del DM. E poi anche i combattenti finiscono le risorse (i pf) credere che non abbiano un esaurimento solo perché la spada non si consuma è un errore in 5e come in 3e.
  11. no ma puoi spendere un talento per prendere due tratti sul background scrivetemi un messaggio privato inventa tranquillamente qualsiasi ubicazione geografica che vuoi, poi vedo io come aggiustarti
  12. ho già utilizzato gli archetipi e devo dire sono stati una manna dal cielo; ho provato a naso, ma ho sempre la sensazione che i mostri siano troppi semplici da eliminare. Se potessi spiegarmi comunque le tabelle mi faresti un favore, così da essere pronto ad una evenienza simile anche in futuro per salti superiori ai 2 GS. La wiki la utilizzo già ed è fantastica anche durante la sessione di gioco. Grazie
  13. 1 punto
    Sono buoni incantesimi , ricordati di mettere intelligenza alta per avere incantesimi bonus . Vuoi specializzarlo oppure lo lasci generalista? . Quando leggo ste cose mi viene la pelle d'oca . Spero tanto che nonostante questo sia per te una bella esperienza . Ricordati anche che puoi trascrivere incantesimi da pergamene e altri grimori nel tuo grimorio ( sempre che il dm ti faccia trovare qualcosa )
  14. Stavo sollevando alcune questioni per vedere come la CA contro nemici con livelli di classe rispetto ai mostri è molto differente. Già in altra discussione si parlava delle differenze di CA. Presumo anche che tanti giochino con gli oggetti magici. Io stavo analizzando la situazione contro nemici coi livelli di classe, non contro i mostri del manuale dei mostri (dove a sto punto diventa facili colpirli a livelli alti). E contro chi è imbottito di oggetti e incantesimi (che sia pg o png) risulta molto difficile colpire se il bersaglio è di livello alto. E quel +1 può dare un aiuto senza rovinare i principi costituenti dell'edizione. Insomma, testavo le casistiche specifiche (casi migliori e casi peggiori) per analizzare in discussione con voi la cosa.
  15. In realtà è una scelta di design del produttore del software. Dato che le firme possono contenere vari elementi che possono deformare la visualizzazione del sito e appesantire la navigazione da mobile, hanno deciso di non visualizzarle.
  16. @The Stroy Scusami non ho capito cosa intendi. Davvero non ti è mai capitato di aver terminato gli slot e di trovarti nell'impossibilità di riposare o in situazioni analoghe?
  17. Il tipo "maschera" rientra negli oggetti che occupano lo slot del viso, ce ne sono un po' sul magic item compendium
  18. 1 punto
    Buon Giorno a Tutti Anche io nel mio piccolo mi diletto a disegnare. Se vi fa piacere mettero di tanto in tanto alcune delle mie illustrazioni Non ne ho molte digitalizzate ma , pian piano spero di averne di più
  19. Probabile che il face lo faccia io.
  20. I calcoli sono corretti, ma non tengono conto dei mostri e non ne capisco il punto. Comunque il mio problema con questi talenti è proprio che quell'11 senza oggetti magici e incantesimi diventa un 12. In ottica di ottimizzazione un 5% è difficilmente sacrificabile. Per design, in 5e non dovrebbero esistere "sacrifici" di questo tipo. In ottica di BA, il Bound dell'11 non dovrebbe essere superato permanentemente senza oggetti magici. Per questo dico che i Mastery Feat non sono coerenti col resto del gioco.
  21. Guarda che posso vedere che hai modificato il messaggio, eh... Poi: al limite sei tu che non hai capito cosa intendo. Proverò a esprimermi in modo più semplice: 1) I Mastery Feat non rompono il gioco, ma sono incoerenti rispetto al suo design generale, e questo secondo me è un errore 2) Il principio "rafforzare X indebolendo il resto" è la base del minmax, una pratica che si è già dimostrata sbilanciata in casi come quello emblematico di Ubercharger Ora per favore abbassiamo i toni
  22. probabilmente data l'avventura piratesca credo di farlo con il mistero delle onde divinità penso Gozreh
  23. Intanto il BAB non esiste, non puoi usare i termini tecnici a casaccio, se no si creano dei qui pro quo come quello sugli allineamenti. In secondo luogo, è un discorso che si è fatto e risolto all'inizio dell'edizione: numericamente, i PG hanno grossomodo le stesse possibilità di colpire con un'arma, la differenza fra combattenti e incantatori la fanno altre cose (privilegi di classe e pf innanzitutto). Fa parte della bounded accuracy e del funzionamento della competenza - poi può non piacere, ma il gioco funziona così. Sbagliatissimo. In 3.5 un Ubercharger da 10.000 danni /round sa fare una sola cosa, ma ti sfido a definire lui o qualsiasi altro one-trick-pony "bilanciato". Certo, con questi talenti non siamo nemmeno vicini all'idea, ma il principio di fondo è identico e rappresenta una imprfezione.
  24. Il discorso che fai sulle scelte è giusto, ma è anche un perfetto esempio di minmax: non estremo, certo, ma che comunque sarebbe meglio evitare.
  25. @Zaorn non fraintendermi non dico che siano brutti in maniera assoluta anzi sono ciò che la maggior parte della gente chiede. Il mio è un gusto personale, una delle cose che odiavo della 3.x erano proprio tutti quei talenti uguali tra loro che si limitavano ad un +1 a questo o +1 a quello, o manovre specifiche. Personalmente una delle cose che mi piace di più di questa edizione è proprio il fatto che i talenti aggiungano meccaniche piuttosto che meri bonus e soprattutto mi piacciono molto di più quei talenti che non vanno ad aggiungere al combattimento che per quanto riguarda i miei gusti è già davvero ampio nella 5ª ripeto non dico che non debbano esserci anzi. È solo un gusto personale che so andare in contrasto con quelli della maggioranza. Giusto per uscire fuori tema solo per una riga della 3.x odiavo proprio i talenti da +x e con requisiti nidificati enormi, e odiavo con tutto me stesso le classi di prestigio, ed entrambi sono molto richiesti per la 5 quindi figurati
  26. Se fosse ammessa genericamente "un'arma semplice" si potrebbe prendere Voto di Povertà e portare con sé una balestra pesante che costa 50mo. Oppure avere una mazza pesante +5 infuocata energia luminosa...tanto è un'arma semplice no? A me sembra scontato che se non puoi avere nessun bene materiale, non puoi avere neanche un'arma che abbia un valore. Diciamo che puoi considerare che il valore totale dell'equipaggiamento dovrebbe essere 1mo. Stai confondendo armi semplici con armi leggere mi sa.
  27. 1 punto
    Chiedi al dm di ignorare il limite delle pagine (toglie il furtivo vuoi che non tolga una fesseria come questa? ) . A quanto ho capito anche il dm è un neofita , non sarebbe meglio iniziare con qualcosa di leggero come la 5 edizione? . Gli incantesimi vanno scelti e dosati con molta attenzione . Scegli prima gli incantesimi che limano i punti deboli del tuo mago (come armatura magica).
  28. Scusa se non ho più risposto, mi ero perso il post. A questo punto, se è il tuo pg che fa da governante, beh, essere un regnante giusto o ingiusto dipende da lui. Io sarei per pene pecuniarie, lavori forzati e in casi estremi la detenzione, commisurata sulle decisioni di chi giudica (spesso nel medioevo giudicava il monarca o chi ne faceva le veci). Inoltre hai citato tutte divinità buone o tendenti a valori positivi. Non dimentichiamo l'esilio. E non dimentichiamoci che ci sono tanti incantesimi punitivi, tipo trasformare il condannato in animale (non mi ricordo il nome dell'incantesimo) e tante altre cose più simpatiche. Esempio ti trasformo in mucca e ti spremo il latte per un anno.
  29. Mi spiace nel caso in cui, ancora una volta, mi trovassi a girare intorno alla domanda che ci stai facendo. Purtroppo non posso farci molto: sento sempre il bisogno di collegarmi a situazioni che siano per me il più possibile concrete e credibili, e il meno possibile astratte. Ti dico come gestirei la cosa io: inserirei entrambe le circostanze, facendo in modo che le norme e le consuetudini giudiziarie siano divere da luogo a luogo. Dopotutto è questo che in genere è sempre accaduto, soprattutto e proprio quando ci sono circostanze spinose come quella da te descritta. In una certa provincia un signore locale decide che per lui non ha senso che la comunità elfica si trovi privilegiata per via della longevità, quindi sceglie di modificare la legge in modo che ogni sentenza veda gli anni di prigionia moltiplacati per 10 quando riguarda un elfo. In una importante città vicina, invece, il Capitano di Giustizia, incaricato dal duca di gestire in maniera inopugnabile la sua legge nel luogo, decide che la sentenza deve per tutti ugualmente corrispondere esattamente alla colpa. Per questo motivo, decide che ognuno pagherà lo stesso prezzo in base alla colpa commessa, indifferentemente dalla razza della persona processata. Inserire leggi diverse in luoghi diversi può essere l'occasione di sperimentare sul campo le conseguenze di simili decisioni giudiziarie, avendo l'opportunità di ottenerne anche interessanti spunti di Roleplaying. Non solo è sensato che luoghi diversi scelgano di introdurre leggi diverse, ma il fatto stesso che esistano diversi metodi di punizione può consentire agli abitanti di quel mondo di poter confrontare le conseguenze prodotte da quei metodi. E così si ha l'occasione di trattare magari anche il tema dell'eventuale polemica raziale: che cosa direbbero gli Elfi o i nani, a scoprire che in un certo luogo i reati da loro commessi sono puniti più gravemente di quelli commessi dagli umani? Lo considerebbero giusto? Oppure lo considerebbero iniquo e offensivo? Si sentirebbero cittadini/sudditi di serie B? Si ribellerebbero all'autorità che pretende di trattarli differentemente dalle razze "giovani", oppure accetterebbero la decisione come giusta per via della loro diversa percezione del tempo? E gli umani, come reagirebbero a un comportamento violento e ribelle delle razze longeve? Gli umani che vivono nei luoghi in cui la pena è uguale per tutti, come giudicherebbero la legge di in un luogo vicino in cui alle razze longeve s'infliggono pene maggiori? Riterrebbero una simile decisione riprovevole e ingiusta, oppure la considererebbero giusta, tanto da decidere di lottare affiinchè una simile legge fosse introdotta anche dove vivono loro? Secondo me non è tanto importante discutere se sia giusto o meno introdurre un metodo o l'altro, quanto trattare in gioco le implicazioni di simile scelte, che sono più complesse e serie di quello che può sembrare al primo sguardo. Non so se, poi, queste mie considerazioni sono considerate OT. Nel caso mi scuso. Purtroppo, dare una risposta secca alla tua domanda, Ithilden, non mi viene facile, perchè in realtà per me dipende molto dalle necessità di gioco o dalle tematiche che voglio giocare. A seconda della campagna che m'interessa giocare, può essermi più utile decidere in un modo o in un altro. Posso dirti che, se l'idea è di giocare una campagna politicamente corretta come quelle tipiche di D&D, allora inevitabilmente ha più senso utilizzare il sistema tradizionale, ovvero la pena rimane la stessa a prescindere dalla razza. L'altro caso tende, invece, a introdurre inevitabilmente implicasione tipiche delle campagne politicamente scorrette: ingiustizia, rivolte, sopprusi, pregiudizi, discriminazioni, vessazioni, ecc.
  30. Ok, ora sono curioso! @New One e @GammaRayBurst vi andrebbe di provare un AP? Mastero io, a meno che non vi proponiate voi. L'idea è di provare un AP pensato per 4 (a caso) in 2 (molto ottimizzati) e vedere dove si rompono le cose. Da scegliere sarebbe l'AP, che dipende un po' da quale avete giocato / masterato. Ovviamente, con 2 pg molto ottimizzati intendo anche ottimizzati fra loro, sennò non credo possa funzionare. Se ci state entrambi vado direttamente al TdS senza passare dal via!
  31. Se volete, visto che studio Storia, vi posso elencare come nel medioevo effettivamente punivano i colpevoli (in effetti in quel periodo non si aveva una concezione della prigione come l'abbiamo noi oggi e, spesso, i criminali venivano puniti con pene diverse dalla prigione). Questo, come spiegherò più avanti, può aiutare a saltare a piè pari il problema del più anni o anni uguali per tutti. Esilio: il modo più semplice (e più comunemente usato) per togliersi dalle scatole i criminali era cacciarli via dalla comunità, che nel medioevo significava perdere tutto. I beni venivano confiscati e tutta la comunità riceveva l'ordine di ripudiare l'esiliato, il che significava perdere amici, alleati, contatti e magari anche l'assistenza della propria famiglia. Questa pena era inflitta in genere ai criminali comuni e agli oppositori politici, mentre a coloro che commettevano atti più gravi capitava ben di peggio. Nel caso dei crimini minori, comunque, le autorità locali potevano decidere anche di infliggere pene diverse dall'esilio. Prigionia: più raramente i criminali venivano tenuti in prigione come risultato di una condanna, come succede invece al nostro tempo. Nella maggioranza dei casi i prigionieri erano tenuti in carcere semplicemente nell'attesa che fosse concluso il processo a loro carico. Non bisogna mai dimenticare che tenere un prigioniero in carcere è costoso, perchè è necessario mantenerlo. Nel medioevo non c'era il minimo interesse a tenere in vita i prigionieri, nemmeno se ancora in attesa di giudizio, proprio perchè erano costosi (e non si avevano ai tempi i soldi che si hanno oggi) e perchè li si considerava una feccia di cui si faceva volentieri a meno. Per questo motivo, era comune che le condizioni dei prigionieri fossero pessime e che essere portato in prigione fosse di fatto una condanna a morte. Non raramente, infatti, i prigionieri morivano per fame, sete, malattia o a causa dei carcerieri stessi (che, non di rado, li picchiavano), prima ancora che la loro condanna o liberazione fosse stata decisa. Caso particolare di prigionia era quello dei nobili, in genere prigionieri di guerra. A meno che disprezzati e/o condannati per qualche crimine nefando, i nobili erano tenuti prigionieri in stanze di castelli o torri, tenuti in condizioni minimamente decenti, confacenti al loro status, ed erano spesso ridati indietro alla loro famiglia o alla loro fazione in cambio di un riscatto. Altre volte, i nobili - in genere i figli di questi ultimi - erano tenuti prigionieri presso la corte nemica, cresciuti da quest'ultima e usati come ricatto per tenere a bada gli oppositori politici (o questi ultimi ubbidivano, o gli ostaggi morivano). Tuttavia, non poche volte è accaduto che anche i più grandi re siano morti di stenti in prigione, dopo essere stati catturati dai nemici. Ordalia: letteralmente "giudizio di dio" era un'antica pratica secondo la quale il sospetto criminale era sottoposto direttamente al giudizio divino. Il giudice, in accordo con il clero locale, poteva decidere di lasciare a dio la sentenza, esponendo il colpevole a una prova: se egli l'avesse superata, ciò avrebbe implicato che dio era dalla sua parte, dunque, che egli era innocente; al contrario, se la persona avesse fallito la prova, ciò avrebbe implicato che dio era contro di lui e, quindi, che egli era effettivamente colpevole. Le ordalie più tipiche nel medioevo erano quelle dell'acqua (acqua bollente gettata sulla vittima) e del fuoco (una parte della vittima esposta alle fiamme o alle braci), anche se ce n'erano di ogni tipo. Di norma, com'è ovvio, la persona risultava colpevole. Duello di Dio: era simile a un'Ordalia, ma riguardava un combattimento e la classe nobiliare. Per via delle pressioni della chiesa e della rinascita dello stato, verso la fine del medioevo questo tipo di pratica scomparve. In ogni caso, quando un nobile era accusato di qualche crimine, poteva invocare il giudizio divino e combattere per difendere il proprio onore (oppure nominare un campione che combattesse al proprio posto). Il vincitore sarebbe stato colui che dio aveva ritenuto nel giusto, quindi da tutti poi ritenuto innocente dall'accusa. Punizione pubblica: alle autorità pubbliche non interessava tanto il determinare un'equa giustizia, quanto il poter usare le sentenze come strumento esemplare per consolidare il proprio potere. Le sentenze, insomma, erano un modo per dimostrare a tutti chi era il capo e cosa succedeva a chi violava l'ordine sociale voluto da quel capo. Per questo motivo, nel medioevo era comune che le punizioni venissero inflitte pubblicamente, in piazza, così che tutti potessero trarne esempio e sentirsi avvertiti. Inoltre, le punizioni pubbliche erano anche un mezzo per far sentire la comunità sicura, in quanto si mostrava a tutti che l'autorità c'era, era forte ed era pronta a punire che minacciava la pace. Proprio perchè dovevano essere esemplari, le punizioni pubbliche erano spesso violente, cruente e atroci. Alcune, come la messa alla berlina (il condannato era messo ai ceppi in piazza, dove tutti potevano vederlo e deriderlo), erano punizioni relativamente lievi, anche se significa rimanere esposti alle intemperie, dunque alle malattie, e a eventuali maltrattamenti di qualche malintenzionato. Altre, invece, erano vere e proprie torture pubbliche, come il taglio di parti del corpo, lo spellamento, la fustigazione o l'utilizzo di macchine da tortura come la ruota. A praticare questo tipo di punizioni, ovviamente, era un aguzzino professionista stipendiato dall'autorità locale, il Boia. Condanna a morte: per i crimini più gravi (tra cui il tradimento politico e l'eresia), il criminale veniva spesso e volentieri condannato a morte. La sentenza di morte era pubblica, come le altre punizioni, proprio perchè doveva essere di esempio. Tra i metodi di uccisione più diffusi c'erano l'impiccagione, il rogo (tipicamente usato per punire gli eretici), la tortura fino alla morte e lo squartamento (la vittima era legata a dei cavalli, che venivano fatti correre fino a che la persona veniva fatta a pezzi). Faida: tipica delle popolazioni germaniche dell'alto medioevo, poi scomparsa perchè tendeva a provocare più caos che risoluzioni (i parenti della vittima iniziavano a covare vendetta e, presto, avrebbero iniziano una faida contro la famiglia che per prima l'aveva praticata, istingando quest'ultima a volerne eseguire un'altra ancora, ecc.). La Faida si basava sul Diritto di Soddisfazione: l'antica legge delle popolazioni germaniche riteneva giusto che ogni persona potesse pretendere soddisfazione per un torto subito dalla persona che aveva commesso quel torto o dalla sua famiglia. La comunità stessa era, in genere, giudice che avvalorava la legittimità della faida, anche se l'ultima parola spettava al signore locale. Se la faida era considerata legittima, chi aveva subito il torto o la sua famiglia potevano vendicarsi contro il colpevole o contro la famiglia di quest'ultimo, imponendo loro di pagare lo stesso prezzo del torto subito. Proprio perchè potevano coinvolgere famiglie intere, le faide potevano tramutarsi in veri e propri bagni di sangue portati avanti per generazioni. Se interessa seguire questo tipo di sistema giudiziario, anche se magari stemperandolo dai toni più crudi e violenti, si può notare come il poroblema posto in questo topic viene automaticamente meno. Si può decidere, infatti, che la prigionia sia la punizione più raramente inflitta ai colpevoli, motivo per cui diventa meno importante determinare se alle creature più longeve sia necessario attribuire più anni. Alla maggioranza dei colpevoli, siano essi umani, elfi o nani, i processi potrebbero infliggere pene come l'esilio, l'ordalia e la punizione pubblica. Anzi, introdurre un sistema giudiziario molto punitivo come quello medievale, potrebbe anche scoraggiare i PG dal commettere alla leggera azioni di cui potrebbero pentirsi.
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