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Sistema Realistico, verosimile o irrealistico?


Ospite DeathFromAbove

Messaggio consigliato

Death, io in linea di massima sono d'accordo con te. Ma perdonami, sarà l'esaurimento dovuto ai nuovi orari, ma non ho ben capito la tesi fondamentale del topic! ^_^"

Concordo sulla distinzione che fai, e concordo anche sul fatto che il combattimento difficile vinto "perché ho tanti PF" sia la soluzione, come dici, "più noiosa". Ho detto spesso che ritengo il combattimento di D&D migliorabile. Però non vedo questo, al di fuori del combattimento, come cambi le carte in tavola. Perché le decisioni in game (al di là di quelle puramente tattiche e combattive) diventano meno rilevanti? Perché le 100 guardie non dovrebbero avere paura di una palla di fuoco (rifacendomi all'esempio della sola presenza del mago)?

Io semplicemente credo che, in D&D, troppo spesso si estenda senza ragione l'inverosimiglianza a cose che non ne hanno motivo di essere, solo perché siamo abituati erroneamente a vederla in un certo modo. Ma forse ho capito male il tuo discorso.

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Principali partecipanti

Ospite DeathFromAbove

La tesi del topic è:

Vorrei sondare un pò il terreno per vedere come la comunità D&D intende un sistema di gioco realistico, verosimile od irrealistico.

Ecco. Io credo che un sistema ben fatto, logico e lineare porti ad una soddisfazione maggiore, in gioco ed alla possibilità di divertirsi tutti.

PP compresi.

Voi, che ne pensate?

Che esperienze avete?

Spoiler:  

Jack,

per rispondere al tuo esempio, dovrei far partire un flame ;-)

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Beh D&D non è Cthulhu, non è GURPS ma un sistema dichiaratamente fantasy... Sposare il fantasy col realistico mi sembra assurdo... Certo che ci saranno dei limiti ma penso siano assolutamente fini al gioco. Poi possiamo al limite parlare del dettaglio che un DM vuole inserire nella sua campagna (il che si traduce in lavoro) ma non di "realismo".

Per il gioco che descrive la realtà storica il sistema di D&D è inadatto, consiglio Gurps... Comunque ce ne sono altri.

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Ospite DeathFromAbove

bhè, dai...

dipende da cosa tu ricerchi da un GdR.

Se è un sistema "irrealistico" avrà quantomeno i pregi dei sistemi irrealistici.

Non intendevo dire che D&D è fra i peggiori.

Volevo sostenere che l'esperienze di gioco sono varie, ed anche chi reputa D&D il peggio del peggio, avrà le sue motivazioni.

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Ecco. Io credo che un sistema ben fatto, logico e lineare porti ad una soddisfazione maggiore, in gioco ed alla possibilità di divertirsi tutti.

Io resto dell'idea che dipenda molto da cosa cercano i giocatori. Un sistema troppo logico e realistico può sviluppare un'atmosfera più "eletrizzante" e "adrenalinica", ma non tutti i giocatori desiderano questo, o per alcuni può essere "troppo" adrenalinica

Secondo me dire che qualcosa può divertire tutti è un assunto un po' esagerato

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Ospite DeathFromAbove

Io resto dell'idea che dipenda molto da cosa cercano i giocatori. Un sistema troppo logico e realistico può sviluppare un'atmosfera più "eletrizzante" e "adrenalinica", ma non tutti i giocatori desiderano questo, o per alcuni può essere "troppo" adrenalinica

Secondo me dire che qualcosa può divertire tutti è un assunto un po' esagerato

Il problema è che molti non conoscono la differenza.

E, senza aver "sperimentato", si spaventano quando parli di regolamenti Verosimili o Realistici, e molte idee "errate" sovvengono nella menti di molti...

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  • 1 mese dopo...

Forse Jack posso risponderti io...

In D&D un bravo giocatore è chi si sceglie la migliore combinazione di talenti classi abilità oggetti magici... E' lui che uccidera le miriadi di nemici per salvare la principessa che è stata catturata dai predoni malvagi o è lui che ucciderà il drago per salvare la principessa che è stata catturata dalla suddetta bestia...

Quindi il sistema di gioco premia la miglior build...

OVVIAMENTE N.B.:

Questo non ha assolutamente a che vedere con discorsi del tipo:

- Alla fine conta il ruolo e quello lo decide il master

- ho eliminato 3/4 dei talenti dei manuali base, dimezzato i PF e inserito 400 Home rules e adesso funziona alla perfezione

Anche se mia nonna aveva le palle era un flipper!

Inoltre meglio non parlare della profondità dei combattimenti in D&D!

Giocatore1: "attacco il nemico" roll roll 15+10 = 25

DM: "colpito dimmi i danni..."

e così via...

E anche qua non facciamo sproloqui strani del tipo che un giocatore potrebbe e dovrebbe dire così:

G1: "estraggo la spada, e effettuando una rapida schivata a sinistra, per scansare il colpo che sta sopraggiungendo, cerco di tirare un fendente alla gamba del mio avversario..."

DM(impietosito dal vano tentativo di arricchire il gioco): "ti concedo un +2 sul colpire perché ti sei messo d'impegno..."

e così via

e non appigliamoci a scuse come: "ho implementato una serie di regole che premiano i giocatori che si impegnano nella descrizione della loro azione nel dettaglio"

D&D non lo prevede..... PUNTO...

Non ho ancora avuto la possibilità di PROVARE ( solo letti purtroppo) giochi come quelli consigliati da Death ma cercando di mantenere una buona apertura mentale arrivo a capire che D&D non è il peggiore tra i GDR... Ma non sta neanche nella media di quelli fatti bene....

E inoltre quoto Death: molte persone ogni volta che si parla male di D&D per PARTITO PRESO iniziano a difenderlo senza dare motivazioni logiche e senza neanche aver preso visione dei suddetti "altri giochi"...

P.S.: Death oramai ho spulciato tutto l'Hero System in quegli stralci di tempo che ho avuto da quando ne abbiamo discusso sul thread apposito, ormai mesi fà ^^, grazie per tutte le indicazioni che mi avevi dato

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Ma scusa...

fatto male per cosa?

fatto male secondo chi?

D&D risponde a certi gusti e apre certe possibilità.

per certe persone sarà fatto benissimo, no?

Secondariamente: se può essere vero che certe persone esaltano D&D vendendo forse in lui più di quello che è, mi pare che il tuo discorso pecca dal lato opposto. Riduci D&D ad una piccola e meschina parte delle sue potenzialità...

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Per me questa è la classica discussione che finisce a dogmi...

La verità, abbastanza scontata di per sè, è che se è pur vero che il sistema dà molto la sua impronta al gioco (come potrebbe essere altrimenti?), è pur vero che l'impronta "finale" la danno il DM ed i giocatori, praticamente rendendo ogni "gruppo" un po' storia a sè. Se ci sono 100 persone che giocano allo stesso gioco (che sia D&D o altro...) vedrete che ognuno la vedrà sempre in modo più o meno diverso.

Non che mi entusiasmi intervenire, ma ci terrei particolarmente a commentare quanto scritto da kottin...

In D&D un bravo giocatore è chi si sceglie la migliore combinazione di talenti classi abilità oggetti magici... E' lui che uccidera le miriadi di nemici per salvare la principessa che è stata catturata dai predoni malvagi o è lui che ucciderà il drago per salvare la principessa che è stata catturata dalla suddetta bestia...

Quindi il sistema di gioco premia la miglior build...

Mah. E' il modo in cui giochi tu o i tuoi amici, forse.

Il modo in cui giocano molte altre persone, probabilmente.

Non è il mio, per esempio. E come me, molti altri...

Se tutti ragionassero come quanto hai scritto sopra non ci sarebbero mezz'elfi in D&D 3.x, così come non ci sarebbero un sacco di talenti, classi di prestigio, incantesimi e via dicendo...

Ho visto molti giocatori (e l'ho fatto io stesso) "penalizzare" il proprio personaggio per soddisfare dei "bisogni" di scena o di gioco. Non è forse D&D anche questo? D&D rimane comunque un gioco di ruolo...

OVVIAMENTE N.B.:

Questo non ha assolutamente a che vedere con discorsi del tipo:

- Alla fine conta il ruolo e quello lo decide il master

Qualsiasi GdR ha un ruolo e decide il master.

Come ho già scritto sopra, sono i giocatori (e il DM) che decidono che piega prende il gioco.

Posso giocare con 2 gruppi diversi a D&D e magari con il primo gruppo fare puro hack 'n slash in un dungeon mentre con il secondo lunghissime sessioni diplomatiche a palazzo.

Qualcuno direbbe che uno dei due non è D&D? (Sono sicuro che sì, ci sarà qualcuno, per questo queste discussioni "dogmatiche" non mi piacciono :-D).

Inoltre meglio non parlare della profondità dei combattimenti in D&D!

Giocatore1: "attacco il nemico" roll roll 15+10 = 25

DM: "colpito dimmi i danni..."

e così via...

Anche qui... dipende con chi giochi.

Vampiri (che a detta di tutti è fichissimo, gdrissimo e tutto il resto) può essere ridotto ai minimi termini come hai scritto tu. Stesso dicasi per CoC, Cyberpunk e praticamente il 90% dei GdR...

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Do le mie risposte:

gioco realistico: gioco che cerca di avvicinarsi il più possibile alla realtà, es se mi dai una spadata e mi prendi non è che vado avanti come se niente fosse...

gioco verosimile: prendo alcune cose fittizie (es magia) e cerco di inserirle in un sistema di gioco con la maggior coerenza possibile.

gioco inverosimile: prendo tutti gli elementi che voglio e li assemblo come mi pare, es qui gli oggetti lanciati non cadono ma salgono, mentre i pg rimango attaccati al terreno perchè le regole sono così. Punto.

Personalmente vedo d&d come un gioco verosimile con una certa tendenza all'inverosimile, che se su alcuni aspetti c'è quasi da inorridire:lol: in generale permette di dare libero sfogo alle fantasie più sfrenate.

OT: quoto in toto azar

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Ospite DeathFromAbove

Il sistema è il cuore del gioco.

Il GM ed i giocatori possono piegare il regolamento fino ad un certo punto.

Se il sistema prevede che lanciarti dal 30° piano sia fattibile ed il DM decreta che sei morto, sta applicando un'HR (di buon senso).

Il regolamento è un "contratto" fra i giocatori ed il GM.

Quindi sistema e giocatori si influenzano vicendevolmente ma se intendono utilizzare il sistema "nativo" non potranno andare oltre.

Quindi il sistema "applica" un "mood" particolare alle storie che fanno uso di quel specifico sistema.

Le classiche avventure di un sistema, con sfere di energia, maghi di qua e draghi di la, con un'altro sistema si potrebbero trasformare in un thriller medievale con "apparizione" di demoni ed altro.

Ed anche se con un regoalmento X puoi fare queste cose, l'eseprienza di gioco sarà filtrata dalle regole.

Combattere 4 cavalieri in armatura può avere un impatto emotivo diverso, se le (eventuali) ferite possono metterti in difficoltà.

Azar,

riusciresti a raccontare una storia medievale horror con D&D ed ottenere lo stesso risultato che avresti utilizzando Ars Magica?

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Per me questa è la classica discussione che finisce a dogmi...

La verità, abbastanza scontata di per sè, è che se è pur vero che il sistema dà molto la sua impronta al gioco (come potrebbe essere altrimenti?), è pur vero che l'impronta "finale" la danno il DM ed i giocatori, praticamente rendendo ogni "gruppo" un po' storia a sè. Se ci sono 100 persone che giocano allo stesso gioco (che sia D&D o altro...) vedrete che ognuno la vedrà sempre in modo più o meno diverso.

Mah. E' il modo in cui giochi tu o i tuoi amici, forse.

Il modo in cui giocano molte altre persone, probabilmente.

Non è il mio, per esempio. E come me, molti altri...

Era proprio quello che cercavo di dire col mio post... Non prendere le interpretazioni possibili di ogni master e il modo di giocare di ogni gruppo... Non tiriamo fuori la storia dell'"impronta finale" la dà il DM e i giocatori... Io col mio gruppo ( che nonostante la loro ristrettezza mentale quando si parla di provare altri GDR, mastero orgogliosamente) giochiamo molto di ruolo, cerco sempre di incentivarlo, e i miei giocatori passano lunghe parti di sessioni a ruolare... Qual'è il punto che con tutti i miei giri di parole cercavo di sottolineare? Che D&D non premia le scelte in combattimento del mio gruppo, ma premia la build migliore, D&D non consente loro di gestire la vita dei loro PG all'infuori del combattimento se non per poche e scarne abilità, D&D non consente di dare REALE PERSONALIZZAZIONE ai loro personaggi... Per arrivare a giocare un ruolo di buon livello ( e soprattutto farlo supportare dal sistema), e fare sentire che il loro personaggio aveva spessore e vita, con i miei giocatori relativamente novellini, ho dovuto applicare una serie infinita di "patch" ( diciamolo in gergo informatico)... Ho supervisionato molto da vicino la creazione dei personaggi dei miei giocatori, e invece che dirgli scegliete la classe che preferite, ho chiesto loro come preferivano combattere, che conoscenze preferivano avere, quali pregi e difetti avevano i loro pg... Alla fine con ognuno ho proposto un metodo per raggiungere il loro scopo... Spesso ho dovuto incrociare le classi, crearne di nuove, modificarne preparare talenti ad hoc, riscrivere mezzo manuale del giocatore, consentirgli particolari bonus perché nel background succedevano certe cose e malus per altre, e non farli cadere nella tentazione delle cosidette "timmy cards"( per chi non sa di cosa parlo c'era una discussione relativa a questo anche in questo forum) purché tutti fossero soddisfatti del loro pg... Notate che ho parlato molto di classi,talenti ecc. e ci tengo a specificare che alla fine, D&D si sta dimostrando limitato anche perché è un wargame e non mi consente di gestire nessun'altro aspetto della loro vita...

Un'altro problema del fatto che D&D basa la potenza del PG sulla build che ha realizzato e non sull'ingegno nel giocare la situazione, è che molti novellini che magari al ruolo badano poco iniziano a sentirsi frustrati da un PG che non funziona come dovrebbe ( almeno rispetto agli altri)...

Tutto questo sproloquio per dire si, sto giocando a D&D bene anche con giocatori che al ruolo ci danno un occhio di riguardo, ma che pensano pure a tirare mazzate... Ma non è un'impresa facile ( quindi non dite cose del tipo che conta solo il ruolo e che solo quello soddisfa veramente il PG perché purtroppo non tutti ragionano così soprattutto non in D&D che 9/10 del manuale sono istruzioni per il combattimento)

Se tutti ragionassero come quanto hai scritto sopra non ci sarebbero mezz'elfi in D&D 3.x, così come non ci sarebbero un sacco di talenti, classi di prestigio, incantesimi e via dicendo...

Ho visto molti giocatori (e l'ho fatto io stesso) "penalizzare" il proprio personaggio per soddisfare dei "bisogni" di scena o di gioco. Non è forse D&D anche questo? D&D rimane comunque un gioco di ruolo...

Stai parlando evidentemente di giocatori molto maturi, sono sinceramente contento che ci sia chi è disposto a farsi 20 livelli da guerriero mezzelfo, rinunciando ad oggetti magici, perché il suo sogno è giocare un guerriero mezzelfo ( per l'appunto) che si basa solo sulla propria forza... ( e non accetto scuse che può usare il voto di povertà, perché LUI non vuole essere povero...)

Qualsiasi GdR ha un ruolo e decide il master.

Come ho già scritto sopra, sono i giocatori (e il DM) che decidono che piega prende il gioco.

Posso giocare con 2 gruppi diversi a D&D e magari con il primo gruppo fare puro hack 'n slash in un dungeon mentre con il secondo lunghissime sessioni diplomatiche a palazzo.

Qualcuno direbbe che uno dei due non è D&D? (Sono sicuro che sì, ci sarà qualcuno, per questo queste discussioni "dogmatiche" non mi piacciono :-D).

Qua non hai centrato assolutamente quello che volevo dire io... Anzi hai detto una banalità... Mi hai appena detto che posso utilizzare D&D per combattere e per ruolare... Non ho mai cercato di negare questo... Sto cercando di specificare in cosa D&D pecca e cosa dovrebbe migliorare ( molto)...

Anche qui... dipende con chi giochi.

Vampiri (che a detta di tutti è fichissimo, gdrissimo e tutto il resto) può essere ridotto ai minimi termini come hai scritto tu. Stesso dicasi per CoC, Cyberpunk e praticamente il 90% dei GdR...

Non ho neanche nominato nessuno dei GDR che hai detto tu... La mia era una critica generale a qualunque GDR non consenta di aumentare la profondità dei combattimenti all'infuori del provo a colpire / lancio i danni... E il fatto che un arciere su una collina abbia +2 di TxC non è profondità tattica né un fatto che aumenta il modo in cui ci si cala nel combattimento...

Poi ti ho fatto un esempio di come noi amiamo complicarci la vita cercando di dare spessore al combattimento... Ma ti ho dimostrato che senza MOOOOOLTE house rules D&D non mi consente in alcuna maniera di premiare i giocatori che non vogliono limitarsi a tirare il D20 e 2d6+6 ogni volta che attaccano...

Con questo non voglio scatenare una flame war... Sono stato lettore distaccato e silenzioso di moltissime guerre del genere...Molte erano insensate e la gente continuva a ripetersi le stesse identiche cose... Ho voluto dire la mia una volta... Mi sono spiegato male al primo colpo spero di essermi chiarito meglio adesso... Non voglio risposte riguardanti al fatto che D&D lo posso giocare così o cosà... Guardatelo da osservatori esterni e ditemi la falla reale nel mio ragionamento ma non voglio che semplicemente ripetiate la solita, banale solfa:"noi giochiamo bene così va bene così ti posso dimostrare che con tal DM D&D acquista profondità ecc."... Sto giudicando il sistema obbiettivamente, perché un buon master può fare acquistare profondità anche a un GDR con un regolamento di 5 pagine...

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Azar,

riusciresti a raccontare una storia medievale horror con D&D ed ottenere lo stesso risultato che avresti utilizzando Ars Magica?

Uh...riusciresti a raccontare una storia fantasy alla "dragonlance" con Ars Magica e ottenere lo stesso risultato che avresti utilizzando D&D?

nel senso... ovviamente D&D è uno strumento privilegiato per il fantasy "heroic" (arcimaghi con poterazzi, divinità, regni governati da eroi assurdamente potenti...) ma questo non significa che D&D è fatto solo per picchiare senza spessore. Mi pare che Dragonlance sia una bella storia fantasy (poi va a gusti chiaramente) con personaggi dotati di un certo spessore.

o no?

E se voi continuate a dire: non dovete considerate solo i giocatori seri e maturi!

io dico: non dovete considerare solo i giocatori novellini o perditempo.

Il sistema è lo stesso per tutti, utilizzato sia da novellini che da maturi, da chi ama picchiare e basta (che non sono per forza i novellini) e chi invece ha anche pretese narrative (che non sono per forza i maturi). Ma se il sistema prevede che giocatori maturi ci giochino e ci possano giocare (senza nemmeno stare a fare chissà quali HR) conservando nelle loro storie uno spessore narrativo e interpretativo non vedo perchè continuare ad affermare che D&D neghi l'interpretazione e la narrazione.

Ovviamente il sistema favorisce storie di un certo tipo e con un certo sapore (che può essere più o meno verosimile ma sicuramente spesso "irrealistico"). Ma questo, a mio parere, non tocca la qualità del gioco in sè.

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nel senso... ovviamente D&D è uno strumento privilegiato per il fantasy "heroic" (arcimaghi con poterazzi, divinità, regni governati da eroi assurdamente potenti...) ma questo non significa che D&D è fatto solo per picchiare senza spessore. Mi pare che Dragonlance sia una bella storia fantasy (poi va a gusti chiaramente) con personaggi dotati di un certo spessore.

o no?

Mmm... Ma guarda che D&D non è privilegiato. E' solo più conosciuto.

Perchè il fantasy che definisci ''heroic'' lo puoi fare stupendamente anche con GURPS o Rolemaster, per dirne due classici. O con The Burning Wheel per dirne uno NW.

E d&d, concordo, non è fatto SOLO per picchiare senza spessore.

Non è IMPOSSIBILE fare altro: è solamente poco curato.

Poi, non ho letto tutta la discussione, ma spendo i miei due centesimi sui miei gusti in fatto di ''realistico, irrealistico, bla bla...''

Io sono per i giochi realistici.

Ma bisogna stare attenti: un gdr, il suo regolamento e il suo sistema NON POSSONO SIMULARE IL REALE. Neppure in modo grezzo.

Non si può pensare che un regolamento SIMULI le dinamiche del mondo reale: è una cosa impossibile e che va solamente a creare un sistema pesante inutilmente.

Io sono per il regolamento REALISTICO, ma con ciò intendo dire che il regolamento deve assicurare il più possibile COERENZA in game.

Io giocatore devo (voglio) poter confidare nel regolamento affinchè ad un FATTO segua una CONSEGUENZA, in modo logico e conforme alla mia esperienza (Pg).

Questa coerenza è ciò che io reputo al di sopra di ogni altro elemento, in fatto di importanza.

E non importa nulla che il mio PG riporti danni ''fisicamente simulativi del mondo reale'', oppure caschi da 100 metri perdendo solo qualche PF.

Questo è un discorso molto più ''piccolo'' e meno rilevante.

Anche il regolamento più ''favoleggiante'' può essere realistico. Ma non simulativo.

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Mmm... Ma guarda che D&D non è privilegiato. E' solo più conosciuto.

Perchè il fantasy che definisci ''heroic'' lo puoi fare stupendamente anche con GURPS o Rolemaster, per dirne due classici. O con The Burning Wheel per dirne uno NW.

E d&d, concordo, non è fatto SOLO per picchiare senza spessore.

Non è IMPOSSIBILE fare altro: è solamente poco curato.

sì, concordo.

Ma bisogna stare attenti: un gdr, il suo regolamento e il suo sistema NON POSSONO SIMULARE IL REALE. Neppure in modo grezzo.

Non si può pensare che un regolamento SIMULI le dinamiche del mondo reale: è una cosa impossibile e che va solamente a creare un sistema pesante inutilmente.

Io sono per il regolamento REALISTICO, ma con ciò intendo dire che il regolamento deve assicurare il più possibile COERENZA in game.

Io giocatore devo (voglio) poter confidare nel regolamento affinchè ad un FATTO segua una CONSEGUENZA, in modo logico e conforme alla mia esperienza (Pg).

Questa coerenza è ciò che io reputo al di sopra di ogni altro elemento, in fatto di importanza.

E non importa nulla che il mio PG riporti danni ''fisicamente simulativi del mondo reale'', oppure caschi da 100 metri perdendo solo qualche PF.

Questo è un discorso molto più ''piccolo'' e meno rilevante.

Anche il regolamento più ''favoleggiante'' può essere realistico. Ma non simulativo.

concordo anche in questo. è ciò che io definisco "verosimile".

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Ospite DeathFromAbove

Uh...riusciresti a raccontare una storia fantasy alla "dragonlance" con Ars Magica e ottenere lo stesso risultato che avresti utilizzando D&D?

Senza il benchè minimo dubbio.

Anzi, lo farei alla grande.

Potrei rispecchiare pregi e difetti dei gemelli come nessun sistema D&D potrebbe.

Potrei ricreare la magia che "prosciuga" Raistlin e la forza sovraumana di Caramon.

E potrei modellare i draconici come le vere mostruosità che sono.

MMMmmm....

però la critica dei PG senza spessore non è mossa, almeno in questo post, a D&D.

Se non erro cercavo di esprimere l'idea che anche altri sistemi, che possono sembrare pesanti o "killer", sono più che adatti a raccontare le storie che raccontate con D&D.

Senza togliere che i PG abbiano spessore anche con il regomento di D&D.

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Senza il benchè minimo dubbio.

Anzi, lo farei alla grande.

bhè...Qui mi pare che, dopo averci detto tante volte di non considerare D&D in modo personale e casereccio ma di considerare solo quello che è previsto dal manuale...stavolta sei tu che consideri un utilizzo di Ars Magica lontano dal suo manuale:

Ars Magica prevede un'europa medievale mitologica, ambientata in un oscuro medioevo piuttosto storico. Dove gli esseri incantati si tengono pelopiù nascosti in profonde foreste o brughiere e dove la magia è appannaggio di antiche consorterie ermetiche viste con timore o sospetto dalla media società... dove ci sono le fate, Dio e il diavolo, e dove i giocatori sono incentivati alla cogestione di un rifugio/castello/curtis abitato da varia gente medievale riunita intorno ad alcuni rari "magi". niente a che vedere con dee-drago a 5 teste, montagne di fuoco che cadono sul mondo, nazioni di nani ed elfi, campioni non-morti che assediano città mentre nel cielo si affrontano eserciti di cavalieri a cavallo di draghi e gruppi di eroi tornano dalla luna per fermare lo sterminio degli dei...o sbaglio?

Se non erro cercavo di esprimere l'idea che anche altri sistemi, che possono sembrare pesanti o "killer", sono più che adatti a raccontare le storie che raccontate con D&D.

Senza togliere che i PG abbiano spessore anche con il regomento di D&D.

Su questo sono assolutamente d'accordo.

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Ospite DeathFromAbove

bhè...Qui mi pare che, dopo averci detto tante volte di non considerare D&D in modo personale e casereccio ma di considerare solo quello che è previsto dal manuale...stavolta sei tu che consideri un utilizzo di Ars Magica lontano dal suo manuale:

Ars Magica prevede un'europa medievale mitologica, ambientata in un oscuro medioevo piuttosto storico. Dove gli esseri incantati si tengono pelopiù nascosti in profonde foreste o brughiere e dove la magia è appannaggio di antiche consorterie ermetiche viste con timore o sospetto dalla media società... dove ci sono le fate, Dio e il diavolo, e dove i giocatori sono incentivati alla cogestione di un rifugio/castello/curtis abitato da varia gente medievale riunita intorno ad alcuni rari "magi". niente a che vedere con dee-drago a 5 teste, montagne di fuoco che cadono sul mondo, nazioni di nani ed elfi, campioni non-morti che assediano città mentre nel cielo si affrontano eserciti di cavalieri a cavallo di draghi e gruppi di eroi tornano dalla luna per fermare lo sterminio degli dei...o sbaglio?

Non sbagli.

Io mi riferivo al sistema di regole puro.

Evirato :-p dell'ambientazione.

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