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Il Paladino Ideale


Black God

Messaggio consigliato

Ok ok..la prima cosa che penserte leggendo il titolo di questo tpoic è : 'wow un altro flame!'..ma non è ovviamente questa l'intenzione.

La seconda cosa è..'mah..è la SOLITA discussione sul perchè si sceglie il paladino invece che un altra classe'..la terza potrebbe essere dunque 'mah..si diranno le stesse cose e alla fine si parlerà solo di giustizia eccetera eccetera..'.

Insomma un po' di luoighi comuni vengono in mente.

Ho utilizzato l'opzione cerca e non ho trovato nulla che interessasse il discorso come vorrei impostarlo io.

Insomma la questione che pongo io è: ' com'è possibile ruolare il paladino quando l'ideale del paladino risulta logicamente non-ruolabile?'

Insomma, mi chiedevo perchè tenere questa classe quando in realtà non può essere giocata nel pieno del suo potenziale.

Come invece accade per i bardi per i guerrieri per i maghi per chennesoio...

Perchè mettere l'ideale paladino così irruolabile e non cambiare invece la classe alla radice mantenendo le stesse possibilità ma senza incatenare il paladino all'idea di 'quello che fa un po' quello che gli pare anche se non può' oppure al 'che rompi***ioni'..

L'ideale di paladino vuole che esso rispetti sia le norme morali che le norme giuridiche..eppure mentre la 'morale' di un paladino non può essere 'votata' al male o non può avere inclinazioni di questa sorta, capita spesso che la legge non sia del tutto 'umana', o meglio: votata al bene nel 100% dei casi, dunque non ha compromessi.

Capitano dune questioni, spesso, in cui sarebbe meglio non avere un paladino ma qualcuno che non stia a pensare 'hei..se faccio questo mi puniscono..ma se faccio quat'altro sono fregato comunque'..

insomma..sappiamo che se non c'è un master molto indulgente le soluzioni sono due o tre:

-la storia dopo un po' diventa monotona perchè non muore nessuno e nessuno viene imprigionato per non creare scompensi emotivi al paladino.

-il paladino non è più paladino dopo tre sessioni in cui ha ucciso tre persone ed è stato imprigionato..

-il paladino diventa guardia nera e fa fuori tutti, ma tutti tutti, senza lasciare vivo nessuno oltre a sè per poi ri-votarsi al bene e dire'oooh..finalmente ora posso agire per il bene senza nessuno che mi rompe le *alle'..

Stessa cosa per il mentire..spesso si deve mentire per permettere ad una vita di essere preservata..ma il paladino non può morire dovento preservare comunque una vita..è impossibile!

Oltre a questo un paladino in teoria non deve uccidere se non assolutamente costretto..e secondo un ragionamento un po' approfondito nemmeno in quel caso.

Dovrebbe solo menare e porgere alla legge il mascalzone..che esso sia guardia nera o ladro di mele.

Eppure si assiste spesso al classico paladino che dice: 'hei..era malvagio..ho DOVUTO farlo secco'..(quando in realtà l'unico dovere del paladino sarebbe legato alla legge e alla bontà..)

cosa che non ha senso..siccome sentirsi in oblligo di uccidere è comportamento da guardia nera non da paladino..

sperando che l'argomento sia chiaro lascio ora a voi spianare la discussione in quanto molto annosa..

pechè non cambiare il paladino se tutti lo giocano come non dovrebbe mai essere?

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La domanda è la seconda..ed il perchè della domanda stà nella prima..cioè..

siccome non è possibile ruolare il paladino nel pieno delle sue potenzialità..perchè ruolarlo con dei compromessi? non si potrebbe cambiare il paladino in sè?

scusate se c'è qualcosa di poco chiaro..ma sono due giorni che ne stiamo discutendo in chat ogni tanto..e quindi sono saltate fuori molte questioni..le quali poi rientrano tutte nel discorso..

(come quella delle bugie o del salvare vite in ogni caso etcetc).

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Nessuno ha mai detto che sia semplice ruolare BENE un paladino. E' una classe difficile. Secondo mè é ruolabilissimo. Vero, spesso non ha la libertà d' azione di una altro pg Legale Buono (magari un guerriero), ma forse, in queste sue limitazioni, i giocatori con pg paladini ci vedono il bello della classe stessa. Certo, non é neanche un componente con cui é facile andare d' accordo (ho a memoria tutte le discussioni fra un Paladino e un Ladro CN nel mio gruppo:rolleyes:).

Se si potrebbe ipotizzare un paladino alternativo, me lo immaginerei LN (ma tedete al buono). Un pg che fà solo giò che é giusto secondo la legge. Ma forse si perderebbe un pò dell immagine del paladino senza macchia e senza paura.

:bye:

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Ok, non essendo d'accordo sulla prima (secondo me, infatti, è possibile ruolare un Paladino), non posso rispondere alla seconda.

Lascio rispondere altri, a questo punto. ;-)

no va beh Ela..puoi anche mettere la tua opinione e basta..si cerca anche di capire se è davvero irruolabile oppure sbaglio interpretazione io...è discussione non altro..;-)

Nessuno ha mai detto che sia semplice ruolare BENE un paladino. E' una classe difficile. Secondo mè é ruolabilissimo. Vero, spesso non ha la libertà d' azione di una altro pg Legale Buono (magari un guerriero), ma forse, in queste sue limitazioni, i giocatori con pg paladini ci vedono il bello della classe stessa. Certo, non é neanche un componente con cui é facile andare d' accordo (ho a memoria tutte le discussioni fra un Paladino e un Ladro CN nel mio gruppo).

Se si potrebbe ipotizzare un paladino alternativo, me lo immaginerei LN (ma tedete al buono). Un pg che fà solo giò che é giusto secondo la legge. Ma forse si perderebbe un pò dell immagine del paladino senza macchia e senza paura.

eppure io sto parlando che è difficile ruolarlo BENE..io penso che NESSUNO ruoli il paladino come dovrebbe essere..perchè ci sono sempre dei compromessi da raggiungere..ed i compromessi ad un paladino non dovrebbero essere permessi..(e fa anche rima:lol:)..

Insomma..se devi seguire la legge la segui..eppure spesso si fa così..'ah beh..io agisco come mi pare..e poi tanto mi redimo..chissene'--

ma questo non è ragionamento da paladino..siccome la prima preoccupazione di un paladino dovrebbe essere quella di non infrangere per nessun motivo la legge..nè uccidere per nessun motivo..e stà a lui trovare la soluzione senza dover ripiegare sulla redenzione postuma..

Perchè non è così scontata..

E dunque i compromessi compromettono il paladino..(scusate il gioco di parole..)..e lo rendono impossibilitato della sua massima espressione..di pulizia e ordine in senso completo..

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Secondo me il Paladino, è perfettamente interpretabile come qualsiasi altro personaggio. Il fatto sta che in realtà esistono mooooooolti tipi di paladini, ed è una semplificazione eccessiva ridurli tutti in un unico tipo.

Il codice morale del paladino che tu proponi è quello classico, il più noto ed eclatante diciamo, ma non è detto che tutti i paladini in tutte le società del mondo fantasy siano legate a questo stereotipo.

E' difficile trattare questo argomento, in quanto è alquanto astratto e ci vorrebbero degli esempi, ma ti assicuro che ho letto molti libri nei quali si possono ritrovare dei personaggi che possono essere considerati paladini, ma non agiscono come il paladino da te stereotipato. Bevono e vanno a donne, e se necessario mentono a fin di bene, ma in ogni modo servono sempre la chiesa.

Alla fine il paladino deve rispettare il suo allineamento come tutti i personaggi, ma è misura del paladino stesso decidere in quale occasioni il codice debba essere ferreo ed in quali no.

Certo tra tutti i paladini esisteranno anche quelli di cui parli tu, e allora sarò il gruppo a doversi fare in 4, distrarre il paladino in alcune occasioni in cui il suo intervento potrebbe essere dannoso.

tu dici:

...siccome la prima preoccupazione di un paladino dovrebbe essere quella di non infrangere per nessun motivo la legge..nè uccidere per nessun motivo...

Ne sei sicuro? Il paladino a mio avviso incarna la legge e quindi alcune decisioni le può prendere anche sopra partes, per quanto riguarda all'uccidere invece...

...ma cosa sono i paladini? guerrieri o Hippy?

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Personalmente credo che i problemi esposti in questo topic non stiano in piedi...

Cominciamo con

com'è possibile ruolare il paladino quando l'ideale del paladino risulta logicamente non-ruolabile?

Falso, il paladino è ruolabilissimo, tanto vero che nel mio gruppo ce ne sono addirttura 2, e di fedi diverse (uno pelor e l'altro st chtubert per rifarsi a grayhawk e semplificare anche se giochiamo in mystara). E sebbene ci siano stati nel gruppo PG buoni,neutrali,caotici, ci sono state sì delle discussioni, ma mai così gravi.

L'ideale di paladino vuole che esso rispetti sia le norme morali che le norme giuridiche..eppure mentre la 'morale' di un paladino non può essere 'votata' al male o non può avere inclinazioni di questa sorta, capita spesso che la legge non sia del tutto 'umana', o meglio: votata al bene nel 100% dei casi, dunque non ha compromessi.

Il codice dice di rispettare l'autorità legittima, un usurpatore anche formalmente è dalla parte della legge non verrà mai accettato dal paldino

E se è in contrasto con la legge del paese (es. c'è la pena di morte per chi ruba una mela) o combatte la legge ingiusta, o cambia aria...

Stessa cosa per il mentire..spesso si deve mentire per permettere ad una vita di essere preservata..ma il paladino non può morire dovento preservare comunque una vita..è impossibile!

Il paladino non mente è vero, ma ciò non significa che non debba morire.

Semplicemente dice la verità, ma poi si oppone con le sue forze alla morte della persona, sempre che la persona lo meriti.

Oltre a questo un paladino in teoria non deve uccidere se non assolutamente costretto..e secondo un ragionamento un po' approfondito nemmeno in quel caso.

Questa dove te la sei sognata? Nel codice di condotta no dice nulla di tutto ciò...Anzi, dice di punire chi opprime o minaccia gli innocenti

Se un tizio si rende partecipe di un omicidio, il paladino lo stenderà senza magari ucciderlo, e consegnarlo alle guardie

Se un demone semina il panico in una città(o anche solo per il fatto che sia a portata di spada), il paladino lo UCCIDERA' senza problemi e senza rimorsi.

E in genrale, se si tratta di una persona, eviterà di ucciderla, farà il possibile per non ucciderla, ma se capita di certo una tragedia

se parliamo di mostri come demoni,diavoli per definizione malvagi, di certo non meritano la pietà...

La verità, e qui concludo, è che mi sembra di capire che il paladino non possa convivere nel tuo sistema di gioco, dove i malvagi sono ovunque, i neutrali alla fine si comportano come malvagi , e i buoni come caotici. Questa mi pare l'unica motivazione per cui il paladino non possa esserci...

Oppure sarò solo io che in 5 anni di gioco non ho mai avuti i problemi che hai tu? Al massimo è il gruppo che non va bene al paladino, non viceversa

P.S. che poi il paladino non sia facile da ruolare è un altro conto, ma con i poteri che si ritrova vorrei ben vedere...

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Innanzitutto mi dispiace non poterti reputare in quanto devo ancora dare in giro un pò di repute,ma ti faccio davvero molti complimenti per questo topic davvero interessante,di grande attualità e di problematiche reali.;-)

E' davvero complesso,cercherò di essere chiaro,premettendo che parlo per esperienza e che non voglio sembrare con la verità in tasca.

Quello descritto da te è il Paladino ideale.

Ma come ti dicevo il Paladino ideale non esiste,o per meglio dire è inattuabile,una utopia.

Il Paladino è,credo,l'unica classe che non ha un collegamento tra la sua descrizione e la sua interpretazione.

Interpretarlo per come è descritto è impossibile,a mio avviso.

Lasciando stare il parte rompicocomeri del paladino,che a mio avviso è la meno importante bisogna soffermarci sulle questioni alla base della sua figura,sulla sua descrizione.

Come ben dici,il Paladino agisce seguendo alcune regole,e ogni azione deve rendere conto alle regole,alle leggi e al codice.

Ma hai aggiunto un elemento fondamentale:la morale.

Spesso non la si tiene conto ma è una componente essenziale del comportamento paladinico.

Tutte queste cose messe insieme legano l'agire il paladino e limitano il suo raggio d'azione a un corridoio ristretto a un punto tale che,se dobbiamo comportarci davvero come si deve,un paladino deve interrogarsi sull'etica anche per andare in bagno e dirsi"o no con i miei scarti organici deturpo e inquino questo ambiente,è un atto malvagio"

Ovviamente sto esagerando...ma nemmeno così tanto:-)

Ecco che arriviamo al secolare problema del cosa un paladino può fare o non può fare,cosa è giusto e cosa è sbagliato,su dove si può chiudere un occhio e su dove no.

Capitolo uccidere:come ben dici uccidere è un atto sempre malvagio,idealmente parlando un paladino dovrebbe menare e portare il cattivo davanti alla giustizia...

Oppure la vita di molte persone è in pericolo,una piccola bugia potrebbe salarli ma il paladino non può mai mentire e quindi le mette in pericolo,se muoiono il paladino ha seguito il codice ma ivite umane sono andate perdute...

Un paladino ruolato per quello che è porta a due conclusioni:o in poco tempo si smette di essere paladini,oppure gli impedimenti che sappiamo risulterebbero talmente forti che il paladino diventi quasi una forza del Male,non potendo agire come nel caso della bugia.

Conclusione:hai ragione,il paladino non è una classe ruolabile in quanto l'ideale è irrealizzabile sul campo pratico.

Come si risolve la cosa?

A questo,la mia opinione è:avvicinarsi il quanto più possibile all'ideale.

Come?Facendo una scala delle priorità.

Mi spiego.

Un paladino racchiude molte cose.

Analizziamolo.

Un paladino ha delle responsabilità su elementi come Bene,Legge,Codice,Prossimo,Morale

Deve lavorare seguendo certe regole,comportarsi come dice il Codice.

Ma ci sono alcuni punti che è impossibile conciliare quei 5 elementi,,perchè ci sono pericoli che bisogna affrontare in un certo modo,ma il Codice non lo permette,ma ci sono bisogna uccidere,ma la morale non lo permette,c'è una controversia che porta a infrangere la legge,ma è per il Bene ecc...

La soluzione che propongo è che siccome è impossibile agire coerentemente con tutti gli elementi citati bisogna capire,caso per caso cosa è più importante.

Quindi se mi trovo davanti a una Guardia Nera,so che non è giusto ucciderla,ma DEVO farlo,quindi uccido.

In questo modo ho servito il Bene,La Religione,il Prossimo,La Legge(?),il Codice,ma non la Morale...in questo caso la morale va per ultima,in quanto nella circostanza agire secondo Morale sarebbe stato molto più deletereo.

Comunque personalmente parlando,quello dell'uccidere è la cosa minore,io sono un intransigente,io distruggo il Male senza pietà,ai malvagi non devo niente se non l'onore del mio spadone,non applico Morale a chi non ha Morale.

Ma ammettendo che sbaglio,propongo,e personalmente attuo,la soluzione sopra spiegata.

La mia filosofia sul paladino è chiara,e sta nella mia firma,io sono un servo,agisco per il Bene e per il Prossimo,se la Morale,la Legge,il Codice stesso

mettono in pericolo i primi due elementi,agisco contro Morale(uccidendo)contro la Legge e il Codice(mentendo se è il caso).

Questo ovviamente comporta delle conseguenze personali,ma preferisco pagare di persona che far pagare altri al posto mio.

Se il codice mi impedisce di salvare una vita,e capita spesso,infrango e pago io ,ma non ho anime sulla coscienza,aver agito per il Bene del prossimo curerà qualsiasi dolore che avrò dopo sulla mia pelle.

Un paladino che ha paura di salvare una vita per non perdere il suo status e i suoi poteri innanzitutto è un egoista e poi non è un paladino,perchè servirebbe se stesso prima che il Bene e gli altri.

Voi di certo mi risponderete:"il Paladino è il codice,se lo infrangi non sei un paladino".

Avete ragione,non mi si chiami più Paladino,però chi come me è chiamato a certe responsabilità NON PUO e ripeto NON PUO' permettersi il lusso di non scegliere.

Ogni paladino DEVE scegliere sempre,tra Codice e Bene,tra Bene e Legge,tra i suoi doveri e cosa in realtà e giusto.

Sempre...tutti i giorni...

ci sono situazioni in cui non si ha il tempo di ragionare,di capire come non si vada in contraddizione tra quello che sei e quello che fai,e quando capitano queste situazioni,rimane una cosa da fare,seguire l'istinto e il cuore,poi accetto qualsiasi conseguenza,ma agire per il Bene curerà ogni mia sofferenza.

Io ragiono così,sono conscio del fatto che in certi punti il mio discorso non sono le classiche cose che si sentono da un paladino,ma sono tutte cose che ho concluso dopo mille esperienze sul campo.

Il Paladino deve difendere con la stessa energia,tenendo sullo stesso piano il bene,la legge il codice,il prossimo e la morale,ma questo è impossibile quindo ogni paladino farà una scelta,deciderà cosa è più importante e agirà di conseguenza.

Oppure fai la Guardia Grigia e sei a posto:-D

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nono..non è un problema mio..

come detto dal titolo io ragiono in base al paladino indeale..

Non ho un gruppo dove gioco da paladino..anzi non gioco neppure..è una questione puramente di ragione..

cioè..

sarà anche vero che il paladino non riconoscerà un usurpatore..ma chi glielo dice che è un usurpatore?

dopodichè come dice e spiega bene godric è l'avvicinarsi all'ideale lo scopo reale..e fin qui siamo tutto ok..

almeno dal mio punto di vista..

ma allora, proprio per questo, perchè non cambiano la classe rendendola meno complessa..e non dico per i poteri..ma solo per rendere più 'fluida la giocabilità' del paladino..

Non dico di far diventare il paladino un 'io ti spacco la faccia perchè adesso posso'..

ma dico solo di porre diversi vincoli che non siano quelli della LEGGE in totale..

perchè la legge in totale potrebbe anche non essere benefica..e quindi portare il paladino, in nome della legge, ad agire per il male..

questo intendevo con l'irruolabilità del paladino..e godric l'ha capito bene..(siccome ne abbiamo discusso direttamente in chat;-)).

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Hanno provato con la Guardia Grigia,guardala e vedi se risponde alle tue domande,ma il problema si sposta di piano...perchè parliamo di una classe base e di una (bellissima a mio avviso)cdp.

Se non si vuole farla,come cambiare?

Ma prima ancora...si può cambiare senza far perdere l'immagine del Paladino?

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io la vedo così...se ti piace ruolare L-B puoi fare il paladino CLASSICO

se no ci sono anche delle varianti di paladino come quello del caos (sto andando a memoria) che C-B

io penso che il paladino sia comunque una persona e quindi può sbagliare,vere delle esitazioni,che lo rendono appunto umano...

Secondo me da master è bello vedere un pg paladino in crisi perchè indeciso se scegliere il bene o la giustizia.Poi è normale che qualcuno dei due elementi prenda il sopravvento...

Almeno questo è il mio modestissimo parere

Don Merry...

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' com'è possibile ruolare il paladino quando l'ideale del paladino risulta logicamente non-ruolabile?'

Non è così. Il paladino è sempre ruolabile, ma non sempre può cavarsela, appunto perché la legge può essere asservita al male mentre lui deve essere parimenti fedele al BENE e alla LEGGE. Le tensioni che si creano in queste situazioni sono volute, proprio per rendere la giocabilità del paladino unica.

perchè non cambiare il paladino se tutti lo giocano come non dovrebbe mai essere?

Il paladino è "BENE&LEGGE" ad ogni costo, non solo "BENE" ad ogni costo. E quando le due cose vanno contro il paladino deve comunque seguirle entrambe al meglio delle sue possibilità; anteporre il bene alla legge è un comportamento neutrale, quindi un personaggio del genere non può essere un paladinoò

Come ti hanno già detto, tra varianti della classe base e classi di prestigio i suoi orizzonti possono essere cambiati di molto, ma il paladino base resta quello stereotipo che non sempre può cavarsela.

Subire le conseguenze dell'infrazione del codice di condatta fa parte dell'essere paladino. Chi non vuole infrangerlo perché segue altri ideali semplicemente non faccia il paladino standard ma un'altra classe, oppure ampli la base con una classe di prestigio particolare.

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Non voglio scrivere un papiro, ma vorrei comunque spiegare perchè, secondo me, un Paladino, anche “ideale”, è sempre ruolabile.

1) se uno si attiene strettamente alle regole, fa a volte confusione, in quanto tra tutti i materiali / manuali disponibili, alcuni articoli dicono il contrario di altri.

Bisogna quindi ben delineare il contesto, averlo chiaro a livello di regole e di interpretazione, non solo per il DM, ma per il giocatore.

2) Un Paladino è un umano (o, comunque, mortale). Il paladino ideale segue l’ideale del bene e della legge. Ma a parte concetti chiari come “Individuazione del Bene” e “la legge 90.A”, ci sono molte aeree grigie dove il Bene e la Legge non sono proprio chiari.

Si può quindi giudicare facilmente il Paladino su aspetti CHIARI della Legge e del Bene, ma non sul resto. E il resto è un buon 60% delle situazioni.

Soprattutto per il “bene”. Ciò che è bene per me non lo è per forza per te. E via dicendo. Insomma, su molti punti, è a discrezione dell’onesta morale del Paladino.

3) Un Paladino, essendo umano, può sbagliare. Non è che al primo errore, pufff, perde lo status. Un Paladino perde lo status magari al primo errore voluto (dipende dai DM), ma non se non lo fa apposta.

Un Paladino può pensare di fare il Bene e sbagliare, e fare in realtà il Male (o impedire il Bene di compiersi). In questo caso, potete dire che il Paladino ha agito male ?

Si.

Potete dire che il Paladino ha agito in modo diverso che quello di fare trionfare il Bene e perseguirlo sempre ?

No. Assolutamente no. Tutto il contrario.

Infatti essendo umano, il Paladino non è un principio divino di giustizia. Incarna anche l’errore umano, ma qualcuno che comunque cercherà sempre, con tutto se stesso, di fare il bene. E se si rende conto di fare il male, per un suo errore non voluto, farà di tutto per ricuperare i danni.

Finché un Paladino si comporta cosi, e fa di tutto per investire tutto se stesso in questo campo, agisce, e ruola, perfettamente.

Infatti, per ampliare questo ultimo punto, mi auto quoto, di un post su un altro forum…

Nel seguire un percorso da EROE, e per eroe si definisce qualcuno sempre PER il Bene (un pò come un Paladino), non viene esaminata la dimensione personale, dell'eroe stesso, che è secondo me fondamentale.

Mi spiego meglio: la definizione di eroe parte dal presupposto che l’eroe difenderà, e sarà un campione preso da esempio, per quanto riguarda il bene, sempre. Infatti parlano di talenti eroici.

Ma in questa frase, c’è da capire che per riuscire nell’intento, l’eroe stesso prenderà delle decisioni proprio per proseguire, e seguire sempre, la via dell’Eroe.

Nel manuale, si parla sempre delle azioni, e se queste sono giuste (bene) o sbagliate (male), ma MAI della psiche dell’eroe stesso, dei suoi pensieri, e della loro influenza sulle sue azioni.

Infatti, secondo me, l’aspetto interiore dell’eroe è la chiave di lettura primaria e fondamentale, perché è lui che vaglia ogni sua decisione: un eroe potrebbe decidere di fare un viaggio sulle montagne per trovare un erba per salvare un malato, mentre un altro potrebbe decidere di andare in città per comprarla da un erboristeria.

Chi ha ragione ?

In questo caso entrambe le soluzioni sembrano valide. Ma prendiamo il caso dove in realtà, l’eroe non è del posto e non conosce molto la città (proviene appunto dalle montagne). Lui sa che in montagna c’è l’erba, ma ci metterà una settimana per ricuperarla (il che crea qualche rischio per il malato). In città lui sa che c’è un erboristeria, e ci metterà 3 giorni a raggiungerla (il che salva il malato di sicuro).

Però, lui, non essendo della città, non sa che in realtà quest’erba è illegale per legge, e quindi non la troverà. Mentre in altre città dov’è stato, non ha mai avuto problemi a trovarla in erboristerie varie.

Molto probabilmente, l’eroe andrà in città, sicuro di trovare l’erba… e non la troverà. Partirà dunque per le montagne, ma avrà perso almeno 3 giorni, e guarda a caso, per il malato questi 3 giorni sono stati importanti, perché al ritorno, è troppo tardi per salvarlo.

L’eroe è in colpa ?

Sicuramente si sentirà in colpa, perché non aveva la matematica certezza di trovare l’erba in città (ma anche se fosse stata in una città di sua conoscenza dove l’erba è in vendita, non c’è mai la matematica certezza, giusto ? in fondo, magari l’erba avrebbe potuto essere terminata per vari motivi…), e perché una sua decisione ha causato la morte di un poveretto.

Ma l’eroe ha fatto un azione malvagia ?

Sicuramente no: l’eroe ha cercato di salvare, al meglio, il malato, e ha scelto la città perché 3 giorni erano un tempo che dava sicurezza sulla salute del malato (una settimana implicava alcuni rischi), e perché in ogni città dov’è andato, ha sempre trovato l’erba, quindi non pensava che avrebbe avuto problemi sotto questo punto.

Quindi l’eroe ha fallito (a salvare il malato), ma non si può dire che abbia fatto un azione malvagia.

Ora però considerate lo stesso eroe, solo leggermente più cauto, o, se volete, paranoico…

L’eroe prima di partire per la città si rende conto che magari, per sfiga, potrebbe essere che l’erboristeria non abbia l’erba, e chiede alla gente di un villaggio (sulla strada per la città) se in città potrà trovare l’erba. E lì scopre l’amara verità: l’erba è fuori legge.

A questo punto, l’eroe cambia rotta e va verso le montagne, non perdendo quindi tempo prezioso e salvando il malato.

In quest’ultimo caso, l’eroe è lo stesso, solo che il fatto di pensare un po’ di più gli ha permesso di seguire un'altra strada. Ma il fatto di “pensare” non rende qualcuno “buono” o “malvagio”. Ed è questo il punto al quale voglio arrivare: secondo me, più una persona è intelligente, e quindi più si pone delle domande, più le variabili che influenzeranno una sua determinata scelta saranno numerose, e quindi, più difficile sarà per lui fare la scelta giusta e “per il bene”, in quanto è anche probabile che tali variabili finiscano per contraddirsi a vicenda.

Porsi troppe domande non ha mai aiutato nel fare scelte, e quindi, per un eroe, sembra più puro quello che SA cosa fare (magari perché è ignorante, e quindi ad ogni problema ci sono poche opzioni praticabili) che uno che magari per cautela e per non sbagliare vaglia attentamente ogni situazione, ponendosi mille domande e dubbi.

L’eroe stupido finirà con fare degli sbagli, ma sarà sempre considerando un eroe.

Quello intelligente magari a volte si strapperà i cappelli non trovando LA soluzione, e spesso si allontanerà della strada semplice dell’eroe stupido, perché “il dilemma è molto più complesso di quanto sembri”. Magari creando anche una situazione di stallo, dove l’indecisione potrebbe essere fatale. E a questo punto l’eroe intelligente DOVRA’ scegliere, ma con un fardello pesante, anzi, pesantissimo: quello di sapere che la strada che ha deciso di percorrere non è quella giusta: è quella “meno sbagliata”.

Quindi la mia domanda è la seguente: come la mettiamo, il discorso dell’eroicità (o del paladinato), in questa nuova ottica ?

È secondo me una bella domanda, e prima di continuare, mi piacerebbe avere vostre opinioni al riguardo.

P.S: notare che nell’esempio del malato e delle erbe, l’eroe intelligente potrebbe essere stato sviato da un contadino malvagio (che gli mente dandogli l’informazione, che può essere “si, l’erba c’è”, o il contrario), e che l’eroe magari se ne sarebbe potuto accorgere (magari con un percepire intenzioni) SE ci avesse pensato.

Insomma, la situazione può sempre essere più complessa di quello che sembra

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(Spero) presto, mi troverò ad interpretare un Paladino, ed ho a lungo rilfettuto su questo personaggio. Sembrerà banale, scontato, o forse stupido, il mio ragionamento, ma penso che interpreterò il mio personaggio cercando di uccidere meno persone possibili: tendenzialmente nessuno.

Solo che, siamo realistici: è un mondo in cui la gente muore facilmente. Troppo facilmente. Un Paladino non dovrebbe andare mai contro la legge, e l'etica del bene. Eppure, credo sia una persona che, per arrivare al bene, è disposta a tutto, anche ad uccidere.

Il tiranno malvagio, il personaggio puramente malvagio, o chiunque rifiuti di convertirsi alla casua del bene, chiunque rifiuti di arrendersi, chi possa cotituire una minaccia per il bene, deve essere ucciso.

Niente azioni illegali, nè vili, nè torture, ovviamente, ma credo che questo personaggio dovrebbe essere comunque pronto ad uccidere chi è malvagio.

Insomma, non dico un tizio che al grido di "Pentiti!" uccide chiunque, ma io l'ho sempre visto come una persona pronta a tutto, per cui il fine giustifica sempre i mezzi. Purchè il fine sia nobile, legale e buono ed i mezzi non si discostino dalla legge.

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Innanzitutto mi dispiace non poterti reputare in quanto devo ancora dare in giro un pò di repute,ma ti faccio davvero molti complimenti per questo topic davvero interessante,di grande attualità e di problematiche reali.;-)

CUT QUA E LA

sono completamente d'accordo... un paladino che si trattiene da aiutare il bisognoso onesto, per paura del codice granitico che si ritrova....

Non è un paladino ma un pavido opportunista

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guardate io non ho letto l'intero topic perché è enciclopedico...

Posso solo dire che questo problema della difficoltà di ruolo del paladino, esiste.

Per questo nel mio gruppo tra le classi base si mettono anche i paladini modificati dell'unhearted arcana.

Semplicemente un paladino non può impersonificare sia la legge che il bene assoluti perché spesso vanno in contrasto, e un giocatore a volte vorrebbe ruolare un paladino malvagio e votato a divinità malvagie.

Quindi la possibilità di scegliere tra:

paladino della legge ( legale buono) ( quello originale) -> paladino solito che combatte contro i nemici della legge( ovviamente combatte per un sistema giusto non tirannico)

paladino della tirannia ( legale malvagio) (Unhearted arcana) -> fedeli a sistemi di governo tirannici

paladino della distruzione (caotico malvagio) (UA) -> paladino che come massimo ideale mette la devastazione incontrollata ( sarebbe una guardia nera messa come classe base cosa che trovo giustissima, dato che se io voglio ruolare un PG di questo tipo sono obbligato a fare alcuni livelli da paladino buono, a scapito di quello che voglio realmente...)

paladino della libertà (caotico buono) (UA) -> il robin hood della situazione che se ne infischia dei governi e combatte per il bene superiore

Questa distinzione tra i paladini oserei dire che semplifica di molto le cose, consente a tutti di fare il PG che preferisce e non crea conflitti nel ruolo

OVVIAMENTE E' TUTTO IMHO :-)

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