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Capitolo 5. La Shaffenfest


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Mitterfrühl  2512 i.c. - Ora di pranzo [parzialmente nuvoloso - metà primavera]

@Maus, Lulù e Dieter

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Di nuovo i tre amici si mossero alla ricerca degli altri: pareva uno sforzo incredibile, dato il caos che regnava nella festa.

Ma forse Bogenaur, Dio protettore di quella città, li stava guardando poiché dopo poco videro gli amici uscire dallo stand del venditore di Brandy Bretone che già in precedenza avevano incrociato

Octo, Andiums e Gruttag stavano reimmettendosi nella folla dopo aver visitato l'ultimo stand quando videro davanti a loro gli altri tre compagni. Anche loro parevano averli visti.

Il gruppo finalmente si stava riunendo. Fu in quel momento che una donna, vestita in abiti Stigiani, si affacciò da una tenda e guardando Maus disse fredda con forte accento di Silvania "Nei tuoi occhi vedo un luogo oscuro, un luogo stretto e umido. Lì la morte attende una tua visita" e senza aggiungere altro rientrò nella tenda. Su questa vi era un cartella che Octo e Dieter subito lessero "Megret la Mistica"

@all

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Gli abiti stigiani vedeteli come abiti zingari, mentre l'accento di Silvania (una delle provincie minori dell'Impero) è un accento balcanico/slavo


 

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Dieter

"Ecco, lo sapevo che portavi iella, cuginetto!", ridacchiò Dieter, per poi sputare scaramanticamente in terra (meglio non rischiare, di certi tempi!).

"Allora, eravate andati a farvi fregare dal mangiarane?", chiese poi agli altri compagni, facendo riferimento ad una delle pochissime cose che aveva sentito dire dei Bretoniani e che era ovviamente convinto fosse una grande verità assoluta. 

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Dieter

"Maus, dammi retta... devi proprio smetterla di restare a bocca aperta ogni volta che ti parla una donna. Ci mettono meno di niente a fregarti a dovere!", sentenziò Dieter, in tutta risposta all'interrogativo del cugino, nei cui confronti si sentiva investito dei sacro doveri della verità assoluta e della protezione familiare. 

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"Ma...e se fosse vero che sa del mio incontro con la morte?" ribattè sentendosi combattuto tra il credere a quelle cose e la paura di non approfittare per sapere una cosa così importante. 

"Che dici?" chiese poi rivolto a Lulu. Erano le due persone di cui si fidava di più e voleva sapere cosa ne pensasse. Lei, nonostante sapesse del suo forte debole non si era mai approfittata. Dieter lo aveva sempre consigliato al meglio in quanto sapeva che non brillava certo per scaltrezza ed acume.

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Octo

è risaputo che questi Stigiani abbiano il terzo occhio e mi sembra anche palese il riferimento all'organo femminile del piacere: un posto stretto ed umido!

sorrido a Maus per poi continuare per sdrammatizzare oppure forse una delle tane dei topi? ma quelle sono meno pericolose di alcune donne! A me la Mistica ha convinto, vorrei entrare ed ascoltare cosa ha da dire! Chi entra con me?

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Andimus

Il vecchio servo stava per esultare.

"Ma allora siete viv..."

Quando venne interrotto dalla stigiana.

"Grandi sciagure..."

Si limitò ad aggiungere, senza avere il coraggio di dire ad alta voce che avrebbe accompagnato Octo, ma limitandosi a fare un timido passo nella sua direzione.

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Lulu Lamour 

Io sono d'accordo con Octo e conosco con certezza un posto come quello che ti farebbe passare tutte le tue paure. Stai con me e non ti accadrà mai nulla disse avvinghiandosi al suo braccio e impedendogli di entrare dalla stigiana. Se davvero quella sapesse predire il futuro sarebbe una donna ricca e non una poraccia che vive in una tenda. Lasciala perdere che è meglio e andiamo a trovare un barbiere per Andimus, vi siete dimenticati che qualcuno lo cerca?

Modificato da shadizar
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Dieter

"Vuoi entrare, Octo? Allora ti accompagno, mentre Lulu insegna a Maus un paio di cose su come gira il mondo", Dieter assunse un falso contegno.

"E tu stanne fuori, cuginetto, che tra due donne, bisogna sempre scegliere quella che non parla a vanvera! Cioè, per quanto possibile, chiaramente...", concluse, soffocando a fatica la risata che avrebbe voluto lasciar esplodere. 

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Gruttag

"Maus, a parte il fatto che tutti sanno che
dalle ciarlatane è bene chiudere le tasche e aprire gli occhi,
mentre dalle fattucchiere è meglio chiudere gli occhi e aprire la bara 
,
ti darò il consiglio che mi ha dato mio zio prima che partissi per fare il barcaiolo in città."

Il nano si assicurò che l'attenzione di Maus fosse rivolta a lui perché la saggezza degli avi non andasse sprecata
"Non sai cos'ha sotto la gonna,
chiunque ti dica 'son donna'.
Sol della razza cerca sottane,
perché son le nane che son tutte tane.
"

E con ciò si tacque con uno sguardo furbesco e sigillandosi le labbra con le dita, come a non far scappare altri segreti degli antichi.

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Mitterfrühl  2512 i.c. - Ora di pranzo [parzialmente nuvoloso - metà primavera]

Lasciando fuori Lulù, Gruttag e Maus, Dieter e Octo entrarono seguiti un passo indietro da Andimus

@Veggente

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La tenda all'interno era arredata con un tavolo con sopra una sfera di cristallo e due sedie davanti. Da un braciere usciva un forte odore di incenso mentre dal palo che sorreggeva la struttura pendevano fiori secchi e aglio. Un tappeto grigiastro ricopriva il pavimento mentre una lampada ad olio posta sul fondo dava l'unica luce dell'ambiente

Dietro al tavolo stava seduta la donna, avvolta in uno scialle

"In tre, siete in tre" disse "bene vediamo cosa vi riserva il futuro."

La donna parve pensarci un momento scrutando la sfera: poi retraendo gli occhi all'interno delle palpebre disse con voce cupa "Vedo un uomo oscuro, che non è quello che sembra. Attenti a un grande e ricco uomo. Lui porterà un grande pericolo. Il segno della rosa è rosso, colante di sangue."

Poi parve riprendersi "Questo è quello che mi dice la sfera oggi. Domani il messaggio potrebbe essere diverso."

Poi allungando la mano aggiunse "15 penny"

 

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Lulu, Gruttag e Maus 

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Vuoi forse dire che tutti i maschi della tua razza che mi son venuti a cercare speravano fossi più virile? Chiese la giovane al nano.

Comunque come ti senti dopo tutte quelle scazzottate? Vuoi che andiamo dalla guaritrice o te la senti di aspettare gli altri?

 

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Andimus

@veggente

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Andimus sbatté le palpebre un paio di volte.

Non aveva capito... 

"Ma... in che senso, scusate? Cioè... vale per me? Per lui? L'altro...? Cioè... Quale Rosa? Una rosa bianca? Una gialla? Una rossa?
Non è che posso guardare anche io nella sfera?"

Disse alla donna, cercando di tirare anche lui gli occhi indietro per capire come si faceva.

 

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Gruttag

Lulu, Gruttag e Maus 

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Il nano si fece vermiglio sotto la barba mentre la donna gli parlava dei suoi pari razza che, per un motivo più che evidente, erano andati da lei. Provò a giustificarsi "Era solo il consiglio di mio zio. Io non ne ho idea di quanto più 'tana' siano le nane delle umane." ciò detto, si fece ancora più colorito. Decise di sviare il discorso rispondendo alla seconda domanda. "Ho un dolore fisso qua dietro, poco sotto la scapola. Sono atterrato  male. Ma se non facciamo altre risse ce la faccio a reggere, per oggi. Aspettiamo loro, altrimenti come ci ribecchiamo?"

 

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Dieter

A farsi fregare da una indovina

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"Aspetta, aspetta, aspetta... come funziona? Un solo vaticinio, ma paghiamo per tre?", intervenne invece Dieter, ben più interessato all'aspetto concreto e materialistico della faccenda, rispetto allo spaesato e dubbioso Andimus. 

"Guarda che ci ha già pensato il prete di Morr a dirmi che vado a finire male e almeno non ha fatto un giudizio collettivo...".

 

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Mitterfrühl  2512 i.c. - Ora di pranzo [parzialmente nuvoloso - metà primavera]

@Veggente

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@Octo

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Octo avvertì uno strano movimento dei venti quando la donna lesse la sfera. Non era il distinto fluire di un singolo vento, come a lui avevano insegnato, ma un leggero soffio di un intrico di venti

La sfera era completamente opaca e non mostrava nulla 

La veggente rispose "Questo è quello che mi ha indicato la sfera. Vale per uno o per tre? Solo voi potete saperlo. Come ho detto ogni giorno si leggono e si mostrano cose diverse. Questo è tutto"  concluse

 

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Mitterfrühl  2512 i.c. - Ora di pranzo [parzialmente nuvoloso - metà primavera]

@Veggente

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"Non so di cosa parli, ragazzo" disse con sicurezza la donna "io leggo il futuro, non so niente di venti." 

"Ora andatevene: altri clienti vogliono conoscere il proprio futuro" aggiunse indicando la porta    

 

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