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Capitolo 3. Nel cuore dell'Impero


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Gruttag

Non era certo di essere bravo in questo genere di cose, come forse lo considerava Dieter. Sapeva solo una cosa.
Se doveva finire coinvolto in una zuffa, il posto migliore in cui stare era proprio vicino a Dieter e Maus.

"Sono con voi." disse a bassa voce, seguendo i due piu' velocemente possibile per non perderli nella nebbia.

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Aubentag 26 Jahrdrung 2512 i.c. - Sera [nuvoloso - metà primavera]

Dieter, seguito dai compagni, corse indietro verso i due uomini stesi a terra. In giro non pareva esservi nessuno

I due avevano due dardi da balestra, abilmente conficcati nella nuca e nella schiena sotto la scapola: due colpi ben fatti che dimostravano l'abilità di chiunque avesse impugnato l'arma

Indossavano vestiti da lavoratori e mantelli. Ad un primo sguardo in pugno non avevano armi

L'attenzione dei compagni si rivolse intorno per capire se vi fosse qualcuno o si vedesse chi avesse sparato ma sulla banchina l'unica cosa presente era la fitta nebbia.

Modificato da AndreaP
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Dieter Halb

"Me*da...", imprecò Dieter. 

"Regolamento di conti fra criminali... o un anonimo benefattore che ci ha appena salvato il c*lo, per qualche motivo?

Qualcuno vede qualcosa?", chiese poi  provando anche a dare un'occhiata migliore ai due corpi. 

"Non abbiamo molto tempo, però. O facciamo in fretta, o questi li buttiamo davvero nel fiume... non voglio problemi con le guardie".

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Dieter Halb

"Mi sono fatto la stessa domanda, amico. E mi sono dato la risposta più semplice: quando si tratta di guardie, se non c'è un colpevole a mano, se ne inventano uno... Comunque, voglio solo capire chi erano, questi due. Se possibile", spiegò Dieter, continuando a perquisire i cadaveri. 

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octo

Quello che sembrava un agguato a loro era in verità un agguato ai loro inseguitori, il mistero solleticava molto octo. 

L Apprendista decise di seguire gli altri e verificare con i suoi occhi cosa era successo ai due aiutando Dieter a frugare.

Spoiler

40/40 

 

Modificato da Octopus83
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Aubentag 26 Jahrdrung 2512 i.c. - Sera [nebbia - metà primavera]

La nebbia fitta nascondeva tutto e in giro non pareva esservi nessuno: Gruttag, tuttavia intravide, più indietro, una barca ormeggiata ad un molo in cui pareva esservi una luce; chiunque fosse a bordo forse poteva aver visto cosa era successo

Mentre i compagni si guardavano intorno Dieter, aiutato da Octo iniziarono a perquisire i cadaveri

Appena voltati i due corpi, i due si resero conto di averli già visti: erano gli strani figuri che al loro arrivo ad Altdorf avevano accolto Andimus con strani segni. Addosso avevano due pugnali e 3/19 nei borselli. Fu solo con una più attenta perquisizione che, nel lerciume di due corpi che non curavano l'igiene personale, gli amici si resero conto che sul pettorale destro i due avevano tatuata una mano color porpora.

Intanto Josef, rimasto indietro con Lulù richiamò i compagni "Non perdiamo tempo." disse "andiamocene. Non voglio essere il prossimo bersaglio, e la barca non è lontana"
 

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Lulu' Lamour 

Le piaceva stare con quei ragazzi, si sentiva sicura e felice per la scelta comune di rivoluzionare le loro vite. Adesso però andava chiedendosi se avessero fatto bene a rinunciare alla quieta sicurezza del loro villaggio per quel posto così pericoloso. 

Andiamo ragazzi, disse alzando la voce, non possiamo più far nulla per quei poveri disgraziati.

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Andimus

Il servo in ritiro era rimasto di guardia, ma forse ancora scosso per la baruffa in locanda, non riuscì a restare concentrato.

Fu Dieter a porre la sua attenzione sull'identità dei due corpi, in cui riconobbe il comitato di benvenuto per lui, o per meglio dire, per il riccone che gli somigliava!

"Credo che il tizio cui assomiglio abbia cari amici disposti ad uccidere, pur di proteggerlo..."

Osservò mentre si riunivano e proseguivano per la loro strada.

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Aubentag 26 Jahrdrung 2512 i.c. - Sera [nebbia - metà primavera]

Guidati da Josef gli amici, lasciati i corpi a terra, si mossero per raggiungere la barca
La nebbia li avvolgeva totalmente, mentre gelida penetrava nei vestiti bagnandoli.

Finalmente i barcaiolo si fermò davanti ad un molo e salì sulla barca li attraccata. Nell'oscurità si riusciva solo a vedere che a poppa vi fosse una specie di castello: e fu lì che il barcaiolo si infilò aprendo una porta.

Subito la luce calda di una lanterna inondò i compagni.

Al di là vi era una stanza con un tavolo, 4 sedie e una stufa Intorno a tavolo vi erano un uomo ed una donna che reggeva fra le braccia un infante: sul tavolo vi erano dei bicchieri e una bottiglia.

"Ragazzi questi sono Wolmar e Gilda, con la loro bimba Elsa" presentò Josef "loro lavorano con me da due anni e sono la mia famiglia. Loro sono amici che ho incontrato in taverna" aggiunse indicando il gruppo "Forse vi ricordate di Gruttag"

Wolmar e Gilda sorridendo fecero loro posto prendendo delle casse e delle da usare come altre sedie, mentre Gilda tirava fuori da uno stipo altri bicchieri

@Gruttag

Spoiler

Gruttag aveva già visto i due, e li ricordava come brave persone seppur taciturne. La prima volta che li aveva incontrati Gilda era incinta.

 

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Gruttag

Alla vista dei due, e soprattutto dell'infante, la faccia del nano passo' dal pallido e cupo al rubizzo e solare. Una lieta scoperta pareva chiudere quella giornata. La prospettiva di un brindisi al neonato era solo uno dei motivi, per giunta il minore, per il quale sorrideva.

"Ma che splendida fagottona, questa bimba, che la sua vita sia lunga come quella di un nano e prospera come quella di una regina. Le mie felicitazioni ad entrambi voi genitori."  ando' a stringere vigorosamente la mano di Wolmar. Per quanto lo conoscesse poco, quella novita' meritava un po' di espansivita'. 

*Tutti sanno che i neonati tolgono il sonno ma portano fortuna.* penso' il nano sfiorando le piccole dita della bimba senza tuttavia toccarle.

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Octo

la vista della giovane famiglia mi riscalda il cuore, ma il primo giorno nella città ci ha regalato fin troppe emozioni Grazie per l'ospitalità, la famiglia è il bene più prezioso in questo mondo crudele! il pensiero va alla mia di famiglia e soprattutto a mia sorella che ha avuto diversi problemi, soprattutto da chi doveva portare gioia e speranza in casa.

mi accomodo ad una delle sedute ma non prendo nulla da bere che non sia acqua non ho intenzione di consumare i loro viveri, già ci hanno offerto un posto al coperto.

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Aubentag 26 Jahrdrung 2512 i.c. - Sera [nebbia - metà primavera]

Dopo un veloce scambio di saluti i compagni si accomodarono alla ricerca di un po' di tepore. Gilda mise in tavola un decotto di erbe insieme a del pane.

"Purtroppo abbiamo avuto una serata complicata" disse Josef tirando fuori da uno stipo la terza bottiglia di vino della serata "e abbiamo dovuto lasciare la taverna. Questi amici dormiranno sulla barca con noi"

Poi voltatosi verso il gruppo "Purtroppo lo spazio non è molto. Di là c'è la stanza dove dormiamo noi" aggiunse indicando l'altra porta. "Voi dovrete adattarvi qui: toglieremo il tavolo e le sedie, e vi darò delle coperte. Salvo che qualcuno di voi non vogli dormire fuori, ma con quesa nebbia non mi pare la serata"

"Domani noi faremo il carico e poi partiremo per Bögenhafen. Voi che avete intenzione di fare?"

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Dieter Halb

Dieter, improvvisamente stanco per gli eventi della giornata e della sdella, accolse volentieri il tepore e la familiarità dell'ambiente. 

"Grazie a tutti, siete fin troppo gentili...", salutò con un cenno del capo, per poi presentarsi direttamente. 

Alla domanda di Josef, si scoprì interdetto, rendendosi conto, per la prima volta, della loro effettiva situazione. 

Invece di rispondere, guardò in volto i compagni: era vero ciò che aveva udito? Era stato un viaggio inutile? E cosa avrebbero, dunque, deciso di fare?

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Ospite
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