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TdG La Guerra del Nulla


Voignar

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Il cameriere ritorna, portandovi la vostra cena. Mangiate in tranquillità, parlando tra di voi, e quando siete sazi tornare alla residenza del Triarca, dove la servitù ha provveduto ad attrezzare delle camere per voi

Il giorno successivo, vi dirigete al luogo stabilito per l’incontro; non avete problemi a trovare il corteo del Triarca, una piccola di una mezza dozzina di persone, compresi il Triarca stesso, suo figlio Stentore e la moglie, alcune guardie e pochi servitori. Il Triarca, che al contrario della sera prima indossa una corazza di bronzo decorata, sopra una tunica rossa con decori neri, con al fianco una lunga spada ed un pugnale, a giudicare dai manici non sono armi cerimoniali Spero che la notte vi abbia portato consiglio. Ultime domande prima che andiamo a parlare in assemblea? 

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Vi presenterò come un unico gruppo, quindi è meglio se rimanete tutti uniti. risponde il Triarca a Remiel, per poi far cenno alla piccola processione ed incamminarsi verso il teatro.

Una volta entrati, accompagnati da un rullo di tamburi ed uno squillare di trombe, vi ritrovate a sfilare davanti a file e file di gradinate disposte a semicerchio; le prime cinque file sono occupate da uomini vestiti di rosso, abbellite da drappi decorati con gli stemmi dei Triarchi che rappresentano; sono occupate da una moltitudine di uomini in armi, tutti con armature ed armi decorate, accompagnati da guardie che vestono la classica panoplia dei fanti akrysiani.

Dalla quinta fila in su, fino all'ottava, c'è una moltitudine di toghe, mantelli e altre vesti strane, dei colori più vari, ogni gruppo come rappresentanza di un diverso tempio. Riconoscete le vesti scure e le maschere dei sacerdoti di Tadros, più oltre quelle candide e dorate del clero di Eladda, ed anche la profusione di verdi e marroni usate dai seguaci di Nyarla.

Il Triarca che accompagnate si dirige verso la tribuna centrale, prendendo posto assieme al suo corteo, facendovi cenno di sedere sulla gradinata subito dietro la sua. Un sacerdote di Eladda da inizio all'Assemblea, invocando la luce della sua dea su di voi, e poi esponendo in breve il motivo della discussione. Una volta finito, Stentore si alza e si dirige sul palco, raccontando in breve come e quando vi siete incontrati, del fatto che siete stati fondamentali nel ritrovare una reliquia rubata dalla città, e come vi siate in più occasioni dimostrati elementi validi. Termina dicendo Ma, poiché è meglio ascoltare la viva voce di coloro che hanno provato sulla loro pelle gli eventi di cui si narra, domando a loro stessi di alzarsi e di prendere posto in questa sacra assemblea, così che possano esporre dinanzi a voi cosa hanno visto ed il grande pericolo che incombe su tutti noi

nel silenzio generale, Stentore vi fa cenno con la mano di raggiungerlo, puntando in particolare Alkidamas

NdM: ovviamente potete intervenire tutti; piccola nota sul teatro "greco": i posti in prima fila erano i posti più importanti, riservati alle più alte cariche dello stato, voi siete esattamente sulla seconda fila, subito dietro i Triarchi e le loro famiglie 

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Alkidámas

Mi accorgo dopo un istante che tutti mi guardano, faccio per alzarmi ma cambio idea, mi blocco a metà e ritorno a sedere. Deglutisco, inizio un suono come se iniziassi a parlare, ma lo strozzo. Ho mai visto qualcuno parlare seduto? Sembra arrogante?  Mi convinco, mi alzo, faccio un passo verso il palco. Posso andare sul palco? Forse no, mi blocco, mi scivola leggermente il piede ma non perdo l'equilibrio. Respiro profondo. Puffff. Sento qualcuno che ride? Vedo solo ora che Stentore mi sta facendo cenno con la mano di raggiungerlo sul palco, e mi affretto a raggiungerlo.

Stimati nobili, sacerdoti, cittadini. Tossisco per la corsetta, ma riprendo subito a parlare. Siamo qui ad Akrys, a parlare all'assemblea, ed è un onore che non credevo avrei vissuto in vita. Parlo all'assemblea, parlo per supportare una causa che non è la mia, ma la vostra. Parlo per convincervi che il nemico arriva, e per convincervi a non sottovalutare il nemico che arriva. Prendo una pausa, respiro, e poi continuo con più sicurezza.

Sottovalutare sarebbe facile. Akrys è l'esercito più famoso e potente del mondo. Come vedete sono un elfo, e lo abbiamo imparato bene. E il nemico? Goblin e hobgoblin al di là delle montagne, al di là del Valico del Troll: non sono mai stati un pericolo - come non sottovalutarli? Sono una moltitudine infinita, ma non sono organizzati. Sono come la bonaccia - nelle teorie atomiche di Pernadime le singole parti dell'aria vanno veloci nella bonaccia quanto durante la tempesta, ma andando ognuna in direzione contraria la vela non si tende e la nave non si muove. Mentre parlo mi rendo conto che forse sto perdendo il pubblico... possibile che non conoscano l'opera di Pernadime?

Ma le cose possono cambiare rapidamente. I venti si allineano, e la tempesta spezza la vela. Si vede dalle piccole cose, come l'acqua che si increspa intorno alla barca. Per prima cosa, abbiamo trovato i piani per l'invasione in atto. Mostro le carte. Sono in arrivo a breve. Siravice, il capovillaggio di Parva, le ha visionate, e concorda che siano autentiche. Il Triarca indico il nostro protettore le ha corroborate separatamente. Non solo goblin, ma satiri e centauri. Quanti sono? Sono organizzati? Pensando potesse avere informazioni dirette, abbiamo cercato e acquistato uno schiavo hobgoblin che viveva nei territori sino alla settimana scorsa. Si è venduto liberamente. Introduco Kresk, accennando a mezza bocca pagato 35 monete d'oro di tasca nostra per poi preseguire a voce alta Potete fargli domande liberamente, ha vissuto i preparativi. Un culto goblin ha unito le tribù: invece di combattere tra loro, marciano insieme. Gli hobgoblin si sono riuniti a sud. I capi sono stati sostituiti con capi fedeli. La moltitudine che prima andava a caso, marcia compatta, allineata. Il vento si alza, la vela si gonfia, e siamo qui a chiedere a Akrys di essere Akrys. Dopo la bonaccia il vento che spezza gli alberi maestri si alza, piega la nave. Togliete la vela e tirate fuori i remi, perché c'è da menare le mani.

Noi non siamo qui per noi, siamo qui solo perché è nostro dovere morale fare la cosa giusta. Cerco con gli occhi Arellio e il padre di Ealla.

Spoiler

Uso il 16 su un eventuale tiro per persuadere l'assemblea.

 

 

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Remiel Polymetis

Volgo un cenno di approvazione al discorso di Alkidámas, sorpreso che potesse avere una tale dialettica dopo il silenzio del giorno prima. Chissà quante volte aveva rielaborato quel discorso, prima di farlo all'Assemblea.

Dopodiché, osservo le reazioni degli uomini sulle varie fila, cercando di comprendere meglio quale sia il sentimento comune a seguito di tale discorso.

Spoiler

Percezione +2

Intuizione +0, ma uno ci prova

 

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Il discorso di Alkidamas riscuote un discreto successo di pubblico, perché si sollevano ben più mormorii di quanti non ne avesse generato quello di Stentore. Non paiono esserci domande tra la folla, ed anzi già uno dei chierici vestiti di rosso si alza, invocando a gran voce che si raduni l'esercito per marciare sul Valico.

Nel marasma di voci che danno la loro approvazione, se ne solleva e si impone una che si rivolge ad Alkidamas sul palco, ripetendo la domanda abbastanza volte perché dopo un poco si faccia il silenzio Capita fin troppo d'uopo, questa banda di avventurieri, che già mi si dice siano stati insigniti di grandi onori a parlare è un uomo basso, grassottello, vestito in abiti candidi ed eleganti davvero, dopo anni di lunga pace, finalmente si prospetta all'orizzonte la tanto agognata guerra. E chi ci dice, signori dell' Assemblea, che non siano stati proprio costoro ad istigarla? E non parlo di questi avventurieri, che è cosa risaputa siano individui soliti a compiere qualsiasi atto purché pagati; parlo dei Triarchi, che da troppo oziano nei loro palazzi, privi di stimoli se non i ricordi della gioventù e scaramucce che devono ritenere simili a liti. Nobile Alkidamas, e anche voi, suoi compagni, siate così gentili da spiegare il come, ed il perché, voi abbiate scoperto di questa prossima invasione 

Alkidamas 

Spoiler

Il gruppo dei sacerdoti di Eladda è troppo lontano per riuscire a distinguere bene i volti, ma noti qualcuno di abbastanza simile ad Arellio ed alla giovane paladina che lo accompagnava annuire per tutto il tuo discorso, per poi sussurrare nell'orecchio di uno dei sacerdoti con le vesti più bordate d'oro, di sicuro uno dei più eminenti. 

Non sapendo quale dei due sia il padre della bambina tiefling, che per ovvie ragioni non è presente, non puoi capire chi dei due Triarchi sia quello a cui avete salvato la figlia. Noti che entrambi annuiscono, quello a sinistra, più giovane, quasi euforico, mentre quello a destra, più attempato, con aria quasi cupa  

Remiel

Spoiler

Il grosso della folla pare partecipe, chi perché euforico di una guerra, come alcuni dei templari, chi perché angustiato per le sorti della città. In generale, ti pare di notare che il discorso abbia fatto buona presa su tutti 

Vur 

Spoiler

Riconosci che a parlare è il mercante che hai incontrato alla festa in casa di Stentore 

 

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Alkidámas

Ascolto e accolgo gli applausi. Alkidámas l'oratore. Quasi sorrido, quando il mercante inizia a farmi domande a cui non mi sono preparato. Ma la domanda finale mi interessa accademicamente. Beh, non lo so in effetti perché abbiamo scoperto i piani di invasione. C'è chi crede al fato, chi al caso. Goblin d'avanguardia attaccavano i mercanti, e Siravice di Perva ci ha invitati - previo pagamento - a liberare il passo. Abbiamo fatto il nostro dovere, e trovato i piani di invasione nella grotta dei goblin. Che gli Dei abbiano deciso di proteggere la città, o che sia stata la cupidigia dei goblin che non hanno saputo aspettare a razziare, o che sia stato il nostro valore a decretare il fallimento dell'attacco a sorpresa, non mi è dato saperlo.

Alzo tre dita. Se, tocco il primo dito con l'altra mano perché, tocco il secondo e da chi e finisco toccando il terzo dito siano stati aizzati, purtroppo non mi è dato saperlo: vedo talvolta il futuro, ho il dono degli auguri, ma non il passato. Ma non serve il dono per vedere che i goblin stiano arrivando, e vanno comunque fermati. Se c'è un incendio, non credo abbia senso cercare il piromane e fargli un processo mentre la casa brucia. Suggerisco di cercare chi avesse appiccato il fuoco dopo aver spento l'incendio.

Penso per un istante, e poi aggiungo. Però avete ragione, non potremmo saperlo se qualcuno ci avesse ingannato, per definizione: se lo sapessimo, non ci avrebbe ingannato. Annuisco soddisfatto, quasi dimentico del perché della domanda originale.

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Vur

riconoscendo il grasso e simpatico mercante.. credo l'unico che mi abbia trattato decentemente insieme a suo figlio gli sorrido salutandolo con la mano in maniera poco vistosa, ma resto zitta non interrompendo il discorso del mio compagno.  

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Oh, quindi si tratta di null'altro che d'una fortuita coincidenza! esclama il mercante, tra il mormorio di quanti gli sono seduti più nelle vicinanze, mercanti come lui mi fa piacere sentire che vi siano ancora ecisti così pronti al benessere dei loro villaggi. Ma, mi pare di ricordare, questo Siravice non fu uomo che fece molto penare questa città? Abbiamo forse dimenticato le sue folli azioni? Devo forse rammentare a questa assemblea che, quel Siravice, agli ordini dei Triarchi, spesso agì più come un brigante, che come un soldato? adesso il mormorio è più palese, e tutti vedete un sorriso di trionfo quando i suoi occhi si posano su Vur Per loro stessa bocca, questi avventurieri hanno confermato di non essere altro che nuovi Siravice, gente pronta a prendere le armi contro chiunque, purché i Triarchi versino loro denaro. Perché, elfo, non racconti come avete massacrato dei satiri nella sacra foresta? Chi è stato il vostro mandante? Loro stessi, vantandosene, come se non fosse cosa in spregio alle leggi cittadine, hanno detto chiaramente di aver ucciso dei satiri, per appropriarsi, dicono, di vino che questi ultimi possedevano. Non so quale dio li abbia fermati ma, sempre dalla loro bocca è uscita questa blasfemia, affermano che erano pronti perfino a cibarsi delle carni di quanti avevano ucciso! A costoro, dunque, ci affidiamo per difendere le nostre famiglie? A cannibali assetati di sangue ed oro?

Adesso il mormorio nel settore dei mercanti è palese, e chiaramente indignato. I Triarchi non si smuovono, mentre alcuni dei gruppi di sacerdoti iniziano a parlottare tra di loro 

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Remiel Polymetis

Mi alzo in piedi di scatto "Un momento. Non usciamo dal seminato! Proprio il nobile Alkidamas prima ha parlato di un'alleanza: goblin, centauri e satiri. Proprio adesso avete sentito le sue parole! Dovremmo unirci. E prepararci. Il dubbio, il dubbio è giusto, e anche io ne ho avuto e ne ho ancora, da quando me li hanno presentati.

Se ciò che dite è successo, allora questi uomini spiegheranno i motivi delle loro azioni. Ma se, di nuovo, si tratta di un'alleanza coi goblin e sono stati attaccati, allora si tratta solo di legittima difesa. 

Non permettete che la vostra mente venga offuscata da deboli motivazioni, il cuore di ognuno di noi deve rimanere saldo e retto. Ciò di cui stiamo discutendo è di un'invasione, di cui ci sono mostrati piani e un testimone. 

Se ci prepareremo e non ci sarà nessuna invasione, poco male. Avremo le membra forti. Ma se non ci prepareremo e l'invasione ci sarà davvero, allora neanche noi, che siamo i più forti combattenti che esistono, potremo farcela se non ci organizziamo a nostra volta, in un rapporto di forze come quello che è prospettato.

In questa luce, qualsiasi forza in più non può essere che un aiuto."

Spoiler

Spero di non aver scritto qualche ca*ata 😅 

 

Persuasione +3

Conosco questo mercante? Cosa so di lui? 

 

Modificato da Daimadoshi85
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Alkidámas

Sono preso alla sprovvista, e mi ritrovo a balbettare per qualche secondo. Siravice un brigante? Per fortuna Remiel, colto da furia sacra, prende la parola e trovo il tempo di ricostruire le idee, riprendere il filo. Sento solo di sfuggita il discorso di Remiel, e sono sicuro che un giorno potrò ridere del suo riferirsi a me come il "nobile Alkidamas"... un giorno lontano, quando non sarò più terrorizzato da questa situazione. Ma ho tempo di costruire la mia risposta. Con attenzione cerco di costruire una maschera di esagerato finto stupore, prima di riprendere la parola.

Mi chiedi chi sia stato il nostro mandante, nell'andare dai Satiri? Mi dici che siamo andati di nostra spontanea volontà ad uccidere satiri, come se ne trovassimo qualche giovamento?

Continuo con la maschera di esagerata indignazione. Sbuffando, e alzando le mani al cielo, continuo. Cerco Clearto con lo sguardo.

Questi sono i primi mercanti che protestano quando vengono trattati troppo duramente i briganti che li assalgono! Perché siamo andati dai satiri chiedete? Siamo andati dai satiri chiamati da un amico di Clearto, un mercante. I satiri avevano rubato il suo carico e rapito il figlio. Abbiamo intimato con onore ai Satiri di arrendersi e restituire il carico e l'ostaggio: non è nostro diritto essere giuria e boia, lo capisco bene. Ma non erano semplici banditi: oltre al carico, avevano rubato e custodivano una delle Lance Scarlatte. E hanno preferito attaccarci, piuttosto che restituire il rubato. Immagino che a quel punto avremmo dovuto chiedergli scusa, e pregarli di continuare ad attaccare i mercanti lungo la via. Senza interrogarci del perché i Satiri si sentano ora in diritto di derubare i mercanti, proprio prima di un'invasione alle porte. Guardo Vur. E sì, la mia compagna li ha minacciati di mangiarli. Li ha minacciati di cavargli gli occhi. Non è bello, ma le minacce si usano per far perdere coraggio. Non vuol dire che volesse veramente mangiare un satiro la mia voce va sempre più a calare mentre finisco questa frase, che termino a mezza bocca con un ...o almeno credo. appena udibile dalle prime file.

Faccio per andarmene al mio posto, ma fatti due passi vedo quello che ho visto questa mattina nel fuoco, vedo tutti i futuri possibili, e capisco che devo finire il discorso. Senza smettere di camminare, faccio un giro e torno sul palco, come una guardia che avesse fatto un giro di ricognizione. Riprendo con il tono di star chiudendo il discorso Parlare all'Apella è un onore e un onere, mi spaventa, non sono abituato, non me lo sarei mai aspettato nella mia vita. Lo faccio senza guadagnarci una moneta di rame. Se domani la città venisse invasa, tra le case distrutte non ci sarà la mia e non saranno i miei negozi ad essere saccheggiati. Tra gli schiavi uccisi, non ci saranno i miei, né verrò io né le mie figlie fatti schiavi. Eppure sembra che, tra noi, sia io che abbia tutto da perdere, che vi prego di salvarmi la vita. Sembra che sia io a dovermi scusare se ho fermato i briganti che rapivano mercanti. Alzo le mani. Certo, può essere che io sia stato ingannato: non lo posso sapere. Ma non sarò io a pagarne il prezzo, né se ho ragione né se ho torto. È la vostra città, se non vi interessa a voi di salvarla, figuratevi se vi devo pregare di farlo.

Spoiler

Uso il 3 di portento per il tiro di persuasione del mercante, nel caso provasse ancora ad arringare la folla contro di noi.

 

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Vur 

OK OK HO SENTITO ABBASTANZA BALLE  PER OGGI! Faccio tuonare la mia voce per prendere il discorso dopo quello  Alkidamas mi alzo guardandomi intorno guardo con disprezzo quasi palpabile il mercante... Che sembrava essere l'unico di decente durante la festa.. Ed invece no.. Era solo un lurido imbecile dalla bocca larga. Sentite, si sono una mercenaria.. I miei compagni a modo loro lo sono. Facciamo le cose per soldi..perché? Perché é uno stramaledetto lavoro come un altro.. Come dovrei campare sennò? Come dovrebbero campare i miei compagni... Eh? Come se fossimo dei vegetali? Scusate ma io le radici non c'è le ho. Stringo i pugni dal nervoso il mio tono é palesemente arrabbiato non so chi sia Siravice, ma non credo sia un brigante e se lo fosse a quest'ora sarebbe morto o in prigione da un pezzo. Comuqne.. Per la questione dei satiri eravamo stati ingaggiati per salvare le scorte di vino per la festa si esatto quelle che vi siete scolati senza ritegno alla festa, almeno chi è stato invitato. In più avevano rapito il figlio del mercante. Cavolo se non lo avessimo salvato se lo sarebbero mangiato, per non parlare di come hanno rubato una delle lancie divine.. Che io ho personalmente estratto, credetici o no quella cosa parla e ci ho anche discusso. Faccio un respiro profondo portandomi i capelli all'indietro e stringere più forte il nodo allentato della mia coda di cavallo. A quei satiri avrei fatto di peggio, quali minacce? Ce si erano minacce ma lo avrei anche fatto.. Se non di peggio gli avrei appesi al contrario spellandogli vivi e avrei mozzato le loro teste uno ad uno e le avrei portate qui. SE FOSSE STATO MIO FIGLIO QUELLO LEGATO, O SE FOSSE STATO IL VOSTRO QUELLO LEGATO AD UN ALBERO VICINO AD UN PENTOLONE SCOMMETTO TUTTO QUELLO CHE AVETE CHE AVRESTE FATTO COSE PEGGIORI A QUEI BASTARDI FIGLI DI PUTTANA INCULA ALBERI. La fronte mi si riempie di vene, urlo così forte che anche quelli all'esterno mi sentiranno. Poi siamo venuti qui.. Non sono nemmeno stata ricompensata adeguatamente... Potevo andarmene.. Ma non l'ho fatto... Porca vacca se non l'ho fatto. Sono rimasta qui, perché? Perché quando questi odiosi, questi luridi esseri inferiori.. Chi vi dice che si fermeranno qui? Eh? Che finiranno dopo aver raso al suolo tutto quello che si muove, chi non lo dice che andranno a Nord dalla mia famiglia a fare lo stesso? O magari da qualche altra famiglia... Magari un vostro lontano parente, vorreste davvero che questa cosa dilagasse stando fermi Senza far nulla? IO NO! NON LO ACCETTO cavolo NON LO ACCETTO, NON MI FACCIO METTERE I PIEDI IN TESTA DA NESSUNO PENSA QUALCHE GOBLINOIDE DA DUE SOLDI. Mi ingoio i litri di saliva che mi stanno uscendo dalla bocca. Si dice che sia meglio prevenire che curare.. Perché dovrei far infettare una ferita quando la posso curare subito.. E poi passiamo a te indico il mercante tu supponi supponi dici cose.. Fai.. Adesso suppongo io qualcosa su di te. Chi non mi dice che non hai fatto una qualche sorta di alleanza con loro..eh?magari per qualche alleanza mercantile assicurata.. Un bel lotto di terreno più grande di quelli che hai e una vagonata di soldi? Quelli strappati dalle mani cadaveriche di quelli qui dentro. Stai solo provocando zizzinia in giro per i tuoi porci comodi.  Mi siedo ho la gola secca mai parlato per così tanto per cose così stupide. E PORTATE DELLA cavolo DI ACQUA PER LA LEGGENDA! ho la gola secca.. 

Modificato da MasterX
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  • 2 settimane dopo...

La risposta di Alkidamas riesce in fretta a ricomporre la situazione, ma poi le parole di Vur fanno cadere il gelo su tutta l'assemblea. Il discorso della goliath è di certo appassionato e travolgente, ma è palese che le sue grida non fanno una buona impressione, in particolare la parte relativa al come avrebbe punito i satiri. 

Ad alzarsi e prendere la parola, adesso, è un'anziana sacerdotessa che porta le vesti di Nyarla. Seppur vecchia, la sua voce risuona chiara e limpida quando parla Credo non ci siano altri dubbi, al prendere o meno le armi, e sono l'ultima a voler prolungare questa assemblea per più del tempo necessario. E tuttavia, mi scuotono e preoccupano le parole di questa Vur: se ha una famiglia nel nord, come possiamo sapere che alcuni suoi membri non marcino con gli hobgolin? Se un suo fratello, un padre o una madre, prenderanno le armi contro di lei, a chi andrà la sua lealtà? Ed anche le blasfemie che pronuncia, le crudeli sevizie che enumera, anche queste mi danno di che pensare. Una volta nella mischia, nel sangue e nel dolore, chi ci garantisce che non agirà come ha raccontato? Chi conosce questa goliath, chi può parlare in sua difesa, garantendoci che non si tratta solo di una sadica assetata di sangue? è palese che la sacerdotessa si stia rivolgendo al resto del gruppo  

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Alkidámas

Ascolto le parole della sacerdotessa con attenzione, aspetto che qualcuno prenda la parola, ma mi rendo conto che devo parlare io.

Beh, onestamente, non credo di poter garantire alcunché, sicuramente non posso garantire non sia assetata di sangue. Faccio spallucce. Primo, perché la conosco da pochi giorni, l'ho incontrata qui a Akrys. E secondo, perché in questo periodo non ha fatto niente per farmi pensare non sia assetata di sangue, se questa è la vostra preoccupazione. Faccio una pausa, e quasi sembra che voglia terminare così il mio intervento, ma poi riprendo la parola. Non siamo oratori, non siamo nobili, né di nascita né di spirito. Vur è un soldato, e credo che effettivamente non le dispiaccia il sangue. La guardo, come per confermare. Raramente l'ho visto menzionato come un problema per le truppe nei manuali di strategia. Non ricordo di battaglie perse perché i soldati odiavano troppo il nemico, o perché le spade erano troppo affilate. Ridacchio. Forse vi può convincere che l'ho vista estrarre la Lancia Scarlatta di Tecreo dalla roccia, e non sia stata fulminata? Ha sorpreso me per primo! Sorrido, guardando la sacerdotessa... poi sospiro, scuoto la testa e ritorno serio. Credo che marziale sia un termine più adatto rispetto a sadica: cerca la guerra e lo scontro. Non ricordo sia visto come un problema a Akrys. È qui davanti a voi per convincervi a marciare contro il nemico: sarebbe un comportamento bizzarro da parte di chi non vuole che accada niente agli invasori che vengono dal nord. Lascio un secondo alla platea per accettare il discorso, poi distrattamente aggiungo, mentre mi siedo. Mi preoccuperei delle motivazioni di chi si oppone a schierare le truppe, piuttosto di chi vuole il sangue del nemico in modo troppo vemente.

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Vur 

Garantisco io per me! mi rialzo di nuovo non ho bisogno di nessun'altro, e visto che vi piace tantissimo fare il giochino di "punta il dito a chi" lo faccio anche io se non vi dispiace. chi mi dice che i tuoi parenti lontani o magari degli amici di lunga data non stiano con il nemico adesso a marciare verso di noi o magari tu sei un'altra spia "cHi Mi GAranTisce"? imitando la voce di lei facendo le parentesi con le dita senti signora te lo dico con tutto il rispetto che mi è rimasto, sono arrivata qui e non ho fatto che aiutare, io e i miei compagni siamo venuti fin qui per darvi informazioni importanti riguardo a questa prossima invasione e non fate altro che sputarci addosso. Questo mi fa intuire che era meglio non dirvi nulla, io mi mettevo a fondo campo mentre guardo questa bella citta farsi prendere a calci nel sedere dai musi verdi. pausa , sono troppo fomentata e se fossi una traditrice , come intuite voi non avrei aiutato a riportarvi il vino.. me lo sarei bevuto insieme ai fauni e tanto meno vi avrei riportato una delle vostre lance dorate, la avrei usata contro di voi no? Almeno mettete delle fondamenta nelle vostre stupidi insinuazioni delle "prove concrete" cosa che a quanto pare siete accorta signora. dico in tono saccente mi state solo facendo perdere un mucchio di tempo e mi state letteralmente rompendo le scatole. Quindi adesso possiamo tutti per cortesia decidere il piano di attacco di come contrattaccare il nemico , stabilire delle difese , chiamare rinforzi o che ne so? cose utili insomma non stare qui a gingillarci. mi risiedo e portate dell'acqua porca di quella miseria. ho sete! o almeno indicatemi dove posso prenderla e ci vado da soli. 

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