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Legale buono: perché è diversamente fortunato


Zaorn

Messaggio consigliato

Sono da telefono, ho poco tempo e troppo da dire, quindi dirò il minimo indispensabile cercando di esprimere la mia esperienza da giocatore di diversi Paladini.

Quello che ti è concesso fare dipende molto, ma molto dal DM. Per questo, come per molte classi, io ne parlo prima.
Quando ho preparato il mio ultimo pg, Lauren Agrham, un paladino Buono Legale con la classe rivisitata da me e dal DM, la prima cosa che ho fatto è stato chiedere "Che tipo di campagna sarà?".

Per tanta gente questa cosa non va fatta assolutamente (SPOILER!1!1!UNOUNOUNDICIONEONEUELEVEN!!!11!!!!11), mentre secondo me è essenziale. Quando mi è stato detto che il mondo sarebbe stato uno abbastanza dark e gotico, con influenza dai giochi "lovecraftiani" (Darkest Dungeon, Bloodborne e simili), che gli allineamenti sarebbero stati definiti ma abbastanza vaghi per come è strutturato il tutto (per dire, il mio Punire funziona indifferentemente su tutto ciò che voglio, capite da voi che tipo di mondo è) ho strutturato l'ordine cavalleresco del mio paladino in modo che il suo spaccare una testa o due di troppo e nascondere i miei sigilli sacri non mi provochi la perdita di poteri istantanea (secondo un mio amico, un paladino non nasconde mai il simbolo sacro, nemmeno se un'intera nazione lo attaccherebbe a vista, per dire).

Insomma, si cerca di far si che sia giocabile, con le limitazioni giuste e personalizzate in modo che funzionino in quel mondo. Certi DM non avrebbero permesso al mio caro Lauren di prendere e spaccare la testa ad un nemico ormai sconfitto e svenuto senza nemmeno prima parlagli, giusto? Perché bisogna dare la pietà a tutti se la meritano, giusto?
Il mio PG invece, per BG e carattere suo, non da pietà a certa gente. Sei un umano che ha scelto di servire immondi e dei malvagi? Morto a priori, senza possibilità di discuterne. Possibilmente in maniera cruenta (=lo spadone sulla testa). Il DM approva tutto questo, in coerenza con il mondo e con il personaggio.

E da qui, passo alla seconda questione: perché la gente non apprezza questo allineamento? 

Io rispondo così: sono dei marmocchi che, come ha già detto SilentWolf, giocano in maniera balorda e per fare casino, senza interpretare e senza provare a dare una profondità ai propri personaggi, convinti che essere "legali" implica rispettare ogni singola legge alla lettera e senza pensare, mentre essere caotici vuol dire fare quello che si vuole a priori. Ancora peggio l'essere buoni. 
Io, come DM, ho specificato che la mia attuale campagna sarebbe stata abbastanza epico/eroica, non ho accettato pg inadatti. Ho il barbaro casinista e il ladro che si è perfino fatto strada nella mafia di una città, ma sono comunque personaggi che per un motivo o per l'altro, poi, sono eroici.
Quindi funzionano, pur essendo Neutrali Caotici e criminali. E perché funzionano? Perché sono pensati per funzionare nel contesto e non solo per esistere  a parte, separati dal resto del mondo di gioco.

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26 minuti fa, Aeveer ha scritto:

perché la gente non apprezza questo allineamento? 

Io rispondo così: sono dei marmocchi che, come ha già detto SilentWolf, giocano in maniera balorda e per fare casino, senza interpretare e senza provare a dare una profondità ai propri personaggi

Mi sembra un po' limitativo, frettoloso e superficiale come pensiero, no?

Mi sembra che tu stesso lo dica

26 minuti fa, Aeveer ha scritto:

Quello che ti è concesso fare dipende molto, ma molto dal DM.

Mi sembra che anche tu concordi che il tuo rapporto con l'allineamento e la classe dipende molto dal DM. Il tuo, mi sembra di capire, ti ha concesso tante cose, ti ha dato tante libertà e ti ha dato un allineamento che non risulta poi una vera e propria prigione.
Senza considerare che a te piace fare il LB, mentre altri vorrebbero fare un paladino di Corellon Larethian CB... per esempio! Tu non avevi un personaggio simile? Un paladino standard non potrebbe esserlo.

27 minuti fa, Aeveer ha scritto:

(per dire, il mio Punire funziona indifferentemente su tutto ciò che voglio, capite da voi che tipo di mondo è) ho strutturato l'ordine cavalleresco del mio paladino in modo che il suo spaccare una testa o due di troppo e nascondere i miei sigilli sacri non mi provochi la perdita di poteri istantanea (secondo un mio amico, un paladino non nasconde mai il simbolo sacro, nemmeno se un'intera nazione lo attaccherebbe a vista, per dire).


Ecco... già vediamo paladini totalmente differenti tra loro. Mi sembra che la tua conclusione non sia conseguenza della tua stessa esperienza...

Modificato da ithilden
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Scusate, ma mi sembra che tra tutti quelli che """""difendono""""" gli allineamenti (che sia lo specifico legale buono oppure no) nessuno lo utilizzi senza darne una personale interpretazione. Non c'è nulla di male ovviamente, ma se la premessa del topic è ancora valida, cioè capire come mai ci siano così tante persone a cui gli allineamenti non piacciono o sembrano non funzionare, la risposta non potrebbe essere nel fatto che effettivamente NON funzionano? È un po' come dire che certo, la vernice bianca è perfetta per colorare il cielo in un quadro, basta aggiungerci del blu. Ma a questo punto la vernice non è più bianca, ed è normale che chi invece l'ha usata così com'era per colorare il cielo si lamenti del fatto che il quadro non ha dei colori realistici... o sbaglio?

Modificato da Drimos
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Ci riprovo, sentiti tanti pareri, a vedere se riusciamo a cercare una conclusione al thread che possa servire per i posteri!

Riprendo un mio post della pagina precedente e lo rendo più comprensibile!

In rosso le correzioni.

 

In generale per andare d'accordo intorno al tavolo io riassumerei che resta importante dare a inizio avventura una definizione di bene, male, legge e caos laddove fosse necessario. Altrimenti decidere comunque delle linee guida al posto degli allineamenti, correlandole alle divinità (se ne esistono nell'ambientazione), dove comunque l'ultima parola spetta al master.

Il master dovrebbe far si che i codici morali e comportamentali dei vari personaggi siano comunque definiti almeno a grandi linee da background e/o allineamenti ecc... e che essi siano compatibili con l'avventura da affrontare così che nessuno tra virgolette abbia veri svantaggi o vantaggi nel corso dell'avventura, privilegiando lo sviluppo anche caratteriale dei personaggi non solo dal punto di vista meccanico, aiutando chi è alle prime armi e ha paura di commettere incoerenze con il background o la divinità che ad esempio segue il suo personaggio, oppure correggere quei giocatori che commettono "murderhoboi" (o come *beep* si scrive) o magari creano personaggi molto piatti. Anche perchè nelle campagne dove c'è una componente di interpretazione alta, ho notato che ci si diverte di più. E penso che possa essere considerato un dato di fatto.

 

E' una conclusione condivisibile?

Avete capito tutti? (ammetto che a volte mi spiego male che scrivo di fretta)

 

PS: ero stato avvertito, ora ho capito cos'è la guerra sugli allineamenti. Potremmo non entrarvi più nel merito?

PPS: a qualcuno non ho risposto, non per maleducazione, ma per non continuare discorsi su incomprensioni o cose non inerenti al topic. Quando avrò tempo chiarirò o qui o per messaggio privato, ora vorrei creare qualcosa di costruttivo.

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Forse stavolta ho capito, ma continuo a non condividere. Io come Master non voglio essere giudice ultimo degli allineamenti. Non voglio perché, prima o poi, a meno di giocare con tinte decise, nelle sfumature di grigio dovrò usare la mia idea di etica e morale e questo lo trovo arbitrario e iniquo. Non si può essere contemporaneamente giudice e boia, facendo a volte processi alle intenzioni e a volte dicendo che il fine giustifica i mezzi, e il Master secondo questo ragionamento dovrebbe fare entrambe le cose in caso di dubbi.
Allo stesso modo non desidero dover mettere per iscritto un sistema di giudizio non arbitrario e completamente codificato, per evitare queste situazioni dubbie perché sarebbe un lavoro lungo e noioso. Non trovo dia abbastanza benefici da giustificarne la fatica.

Infine, non sono d'accordo con la frase "nelle campagne dove c'è una componente di interpretazione alta, ho notato che ci si diverte di più." e quindi non lo trovo un dato di fatto, ma questo esula dal discorso primario e necessiterebbe di un'analisi separata.

Modificato da Drimos
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1 ora fa, Drimos ha scritto:

Scusate, ma mi sembra che tra tutti quelli che """""difendono""""" gli allineamenti (che sia lo specifico legale buono oppure no) nessuno lo utilizzi senza darne una personale interpretazione. Non c'è nulla di male ovviamente, ma se la premessa del topic è ancora valida, cioè capire come mai ci siano così tante persone a cui gli allineamenti non piacciono o sembrano non funzionare, la risposta non potrebbe essere nel fatto che effettivamente NON funzionano? È un po' come dire che certo, la vernice bianca è perfetta per colorare il cielo in un quadro, basta aggiungerci del blu. Ma a questo punto la vernice non è più bianca, ed è normale che chi invece l'ha usata così com'era per colorare il cielo si lamenti del fatto che il quadro non ha dei colori realistici... o sbaglio?

Il punto è che io che difendo l'allineamento trovo che il sistema funzioni, deve solo essere usato nel modo giusto.
Per fare il paragone del quadro sarebbe come se tu mi dici "nessuno dei colori primari è adatto per colorare il prato, lo coloro bianco e faccio che sia neve", mentre io dico "se usi i colori nel modo giusto, mischiando blu e giallo viene fuori un verde adatto al prato". Due soluzioni valide entrambi, ma la prima mi pare un'occasione sprecata.

Senza contare che eliminarli in 3.5 vuol dire modificare tutte le meccaniche ad esse collegate.

35 minuti fa, Zaorn ha scritto:

E' una conclusione condivisibile?

Sì, ma per quella che è la mia esperienza praticamente in qualsiasi avventura che ho giocato, questi concetti erano talmente ovvi che non ricordo di discussioni su cosa sia bene/male o legge/caos.

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7 minuti fa, KlunK ha scritto:

Il punto è che io che difendo l'allineamento trovo che il sistema funzioni, deve solo essere usato nel modo giusto.
Per fare il paragone del quadro sarebbe come se tu mi dici "nessuno dei colori primari è adatto per colorare il prato, lo coloro bianco e faccio che sia neve", mentre io dico "se usi i colori nel modo giusto, mischiando blu e giallo viene fuori un verde adatto al prato". Due soluzioni valide entrambi, ma la prima mi pare un'occasione sprecata.

Senza contare che eliminarli in 3.5 vuol dire modificare tutte le meccaniche ad esse collegate.

Sì, ma per quella che è la mia esperienza praticamente in qualsiasi avventura che ho giocato, questi concetti erano talmente ovvi che non ricordo di discussioni su cosa sia bene/male o legge/caos.

Scusa Klunk, l'ho inserita perchè volevo mettere d'accordo anche chi non usava allineamenti oppure non dava per scontato cosa fossero tali definizioni.

Ti piace? :)

Almeno il thread non rimane tra i millemila che rimangono senza conclusioni!

@Drimos: Questa frase era per chi, come te, ha quel pensiero (legittimissimo e motivato).

Altrimenti decidere comunque delle linee guida al posto degli allineamenti, correlandole alle divinità (se ne esistono nell'ambientazione), dove comunque l'ultima parola spetta al master.

Se vuoi arricchisci il mio testo come preferisci, così mi aiuti a migliorare le conclusioni del thread, se ti fa piacere aiutarmi e lasciare qualcosa.

Modificato da Zaorn
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E ho risposto: fare un lavoro del genere è un'impresa colossale perché deve tener conto di tantissime variabili. Le linee guida avranno sempre eccezioni, e se non vengono contemplate allora ci si trova in situazioni strane. Pensa solo alla domanda "il fine giustifica i mezzi?": qualsiasi decisione tu prenda, ci saranno conclusioni che non sono "umane", perché come umani decidiamo per conto nostro cosa è giusto e sbagliato e i punti di vista variano.

E, come master, non voglio l'ultima parola, così come giocatore non vorrei la avesse il master.

@KlunK

Cita

Il punto è che io che difendo l'allineamento trovo che il sistema funzioni, deve solo essere usato nel modo giusto.

Secondo quale criterio il tuo modo è "giusto"? Io non lo trovo tale. Anzi, penso che molti possano dire di non trovarlo giusto, perché tu dici di dare un'interpretazione caso per caso in base alla percezione che ne ha il DM. Che è la definizione esatta di arbitrario.

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2 minuti fa, Drimos ha scritto:

E ho risposto: fare un lavoro del genere è un'impresa colossale perché deve tener conto di tantissime variabili. Le linee guida avranno sempre eccezioni, e se non vengono contemplate allora ci si trova in situazioni strane. Pensa solo alla domanda "il fine giustifica i mezzi?": qualsiasi decisione tu prenda, ci saranno conclusioni che non sono "umane", perché come umani decidiamo per conto nostro cosa è giusto e sbagliato e i punti di vista variano.

E, come master, non voglio l'ultima parola, così come giocatore non vorrei la avesse il master.

Per favore, puoi inserire nel testo una frase che possa andare bene come premessa per far andare d'accordo i player su questa questione per chi interpreta il gioco alla tua maniera?

Quanto basta per giocare in armonia con personaggi caratterizzati.

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"Nessun personaggio è obbligato a seguire un'interpretazione che abbia effetti meccanici, né questa interpretazione deve essere impedita o scoraggiata fuori dal gioco da altri se non dal giocatore che lo interpreta, finché tutti i giocatori si sono anticipatamente accordati su un limite di comportamento distruttivo che questa libertà può causare e che non deve essere superato."

È buttato giù molto velocemente, ma dovrebbe andare.

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31 minuti fa, KlunK ha scritto:

Il punto è che io che difendo l'allineamento trovo che il sistema funzioni, deve solo essere usato nel modo giusto.
Per fare il paragone del quadro sarebbe come se tu mi dici "nessuno dei colori primari è adatto per colorare il prato, lo coloro bianco e faccio che sia neve", mentre io dico "se usi i colori nel modo giusto, mischiando blu e giallo viene fuori un verde adatto al prato". Due soluzioni valide entrambi, ma la prima mi pare un'occasione sprecata.

Il tuo paragone sarebbe corretto se il verde adatto al prato fosse univoco per chiunque. Tuttavia, dato che il sistema, per funzionare, deve essere interpretato, è impossibile che tutti diano univocamente la stessa interpretazione. Quindi qualcuno ci metterà un po' più di blu e qualcuno ci metterà un po' più di giallo, perché ad ognuno sembra più giusto un determinato tipo di verde.
Cosa succede quando uno che ci mette più blu e uno che ci mette più giallo giocano insieme? Succede che il sistema non funziona, perché non può soddisfare entrambi i giocatori contemporaneamente. O meglio, può soddisfarli, ma bisogna trovare un accordo, modellando il sistema per adattarlo alle proprie esigenze. E "funziona perché lo modifico completamente" vuol dire che non funziona.
Cosa succede quando è il master a metterci più blu e il giocatore a metterci più giallo? Che se il master è convinto che il sistema funzioni ed è convinto che la sua visione sia quella giusta, il giocatore è insoddisfatto e non ha modo di far valere le proprie opinioni.

Ma poi, Klunk, il semplice fatto che in questa discussione ci siano utenti con diverse concezioni sugli allineamenti non dimostra necessariamente che sia impossibile decretare arbitrariamente il "modo giusto" di usarli? Perché se sostieni che ci sia un "unico verde adatto per il prato", stai implicitamente escludendo l'esistenza di persone che vedono un "verde adatto" diverso dal tuo. E ti assicuro che né io né Drimos né greymatter siamo dei bot (non posso metterci la mano sul fuoco per SilentWolf, ma sarebbe un bot davvero fatto bene).

Modificato da Nathaniel Joseph Claw
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12 minuti fa, Drimos ha scritto:

"Nessun personaggio è obbligato a seguire un'interpretazione che abbia effetti meccanici, né questa interpretazione deve essere impedita o scoraggiata fuori dal gioco da altri se non dal giocatore che lo interpreta, finché tutti i giocatori si sono anticipatamente accordati su un limite di comportamento distruttivo che questa libertà può causare e che non deve essere superato."

È buttato giù molto velocemente, ma dovrebbe andare.

Grazie @Drimos!

In generale per andare d'accordo intorno al tavolo io riassumerei che resta importante dare a inizio avventura una definizione di bene, male, legge e caos laddove fosse necessario. Altrimenti decidere comunque delle linee guida al posto degli allineamenti, correlandole alle divinità (se ne esistono nell'ambientazione), dove comunque l'ultima parola spetta al master.

Stabilite le linee guida, ogni personaggio interpretato può muoversi all'interno delle stesse in totale libertà, compatibilmente alle sue propensioni, libertà ovviamente limitata da comportamenti che possono risultare distruttivi.

Il master dovrebbe far si che i codici morali e comportamentali dei vari personaggi siano comunque definiti almeno a grandi linee da background e/o allineamenti ecc... e che essi siano compatibili con l'avventura da affrontare così che nessuno tra virgolette abbia veri svantaggi o vantaggi nel corso dell'avventura dati dal suo codice morale, privilegiando lo sviluppo anche caratteriale dei personaggi non solo dal punto di vista meccanico, aiutando chi è alle prime armi e ha paura di commettere incoerenze con il background o la divinità che ad esempio segue il suo personaggio, oppure correggere quei giocatori che commettono "murderhoboi" (o come *beep* si scrive) o magari creano personaggi molto piatti. Anche perchè nelle campagne dove c'è una componente di interpretazione alta, ho notato che ci si diverte di più. E penso che possa essere considerato un dato di fatto.

 

Qualcuno offre di meglio?

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16 ore fa, Nathaniel Joseph Claw ha scritto:

Il tuo paragone sarebbe corretto se il verde adatto al prato fosse univoco per chiunque. Tuttavia, dato che il sistema, per funzionare, deve essere interpretato, è impossibile che tutti diano univocamente la stessa interpretazione. Quindi qualcuno ci metterà un po' più di blu e qualcuno ci metterà un po' più di giallo, perché ad ognuno sembra più giusto un determinato tipo di verde.
Cosa succede quando uno che ci mette più blu e uno che ci mette più giallo giocano insieme? Succede che il sistema non funziona, perché non può soddisfare entrambi i giocatori contemporaneamente. O meglio, può soddisfarli, ma bisogna trovare un accordo, modellando il sistema per adattarlo alle proprie esigenze. E "funziona perché lo modifico completamente" vuol dire che non funziona.
Cosa succede quando è il master a metterci più blu e il giocatore a metterci più giallo? Che se il master è convinto che il sistema funzioni ed è convinto che la sua visione sia quella giusta, il giocatore è insoddisfatto e non ha modo di far valere le proprie opinioni.

Ma poi, Klunk, il semplice fatto che in questa discussione ci siano utenti con diverse concezioni sugli allineamenti non dimostra necessariamente che sia impossibile decretare arbitrariamente il "modo giusto" di usarli? Perché se sostieni che ci sia un "unico verde adatto per il prato", stai implicitamente escludendo l'esistenza di persone che vedono un "verde adatto" diverso dal tuo. E ti assicuro che né io né Drimos né greymatter siamo dei bot (non posso metterci la mano sul fuoco per SilentWolf, ma sarebbe un bot davvero fatto bene).

Rispondo a te, ma vale anche per @Drimos dato che la domanda è la stessa.

Certo che ci sono tonalità diverse di verde e di visione degli allineamenti, ma:

  • Sono sfumature. Ripeto ancora che non ricordo di avere mai avuto discussioni serie sugli allineamenti. Proprio perché non viene usato come un sistema rigido dove appena sgarrri vieni bastonato, ognuno può accettare di fare un passo verso un compromesso.
  • Se si hanno idee abbastanza differenti, basta decidere prima una visione comune dei vari allineamenti. E non si può dire "non trovo il compromesso" per dire che non si può trovare un accordo e quindi non usare gli allineamenti. Perché gli accordi si trovano su tutto: tono della campagna, ambientazione, livello di ottimizzazione, tipo di avventura ecc... Quindi non accusate di dover trovare impossibili compromessi o di arbitrarietà del DM l'utilizzo degli allineamenti, perché si applica a tutte le cose detto sopra. Se il DM vuole masterizzare un'avventura dark in Ravenloft e io voglio giocarne una con elementi steampunk in Eberron che faccio? O troviamo un compromesso, o accetto l'arbitrarietà della sua decisione. Quindi qual è il problema? Io penso che sia piuttosto che bolliate a priori come inutili gli allineamenti e non ci proviate neanche. E mi sta bene, è una regola come un'altra e posso decidere di eliminarla se non mi piace, ma abbiate l'onestà di ammetere che sia questo il motivo invece di dire che sono inutilizzabili e fallaci.
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1 hour ago, KlunK said:

 Perché gli accordi si trovano su tutto: tono della campagna, ambientazione, livello di ottimizzazione, tipo di avventura ecc... Quindi non accusate di dover trovare impossibili compromessi o di arbitrarietà del DM l'utilizzo degli allineamenti, perché si applica a tutte le cose detto sopra.

In realtà cercare il compromesso su quelle cose lì non funziona mai

Quello che succede nei gruppi che funzionano è che si sceglie un modo di gestire tutte quelle cose (tra cui l'allineamento), si chiarisce qual è questo modo che si è scelto, e quali altri modi di gestire la cosa non sono stati scelti, e tutti si concorda su quello. Non funziona cercare l'approccio "medio". Ci sono modi diversi di vedere l'allineamento, ma non puoi scendere a compromessi tra visione diverse - ne devi scegliere una.

Di consiglio di leggere questo post, che rappresenta anche la mia esperienza - sebbene, a differenza dell'autore, non giochi da trent'anni.

Modificato da greymatter
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39 minuti fa, greymatter ha scritto:

In realtà cercare il compromesso su quelle cose lì non funziona mai

Quello che succede nei gruppi che funzionano è che si sceglie un modo di gestire tutte quelle cose (tra cui l'allineamento), si chiarisce qual è questo modo che si è scelto, e quali altri modi di gestire la cosa non sono stati scelti, e tutti si concorda su quello. Non funziona cercare l'approccio "medio". Ci sono modi diversi di vedere l'allineamento, ma non puoi scendere a compromessi tra visione diverse - ne devi scegliere una.

Di consiglio di leggere questo post, che rappresenta anche la mia esperienza - sebbene, a differenza dell'autore, non giochi da trent'anni.

Ad ogni modo dite la stessa cosa in due maniere diverse, @KlunK probabilmente non ha mai dovuto discutere granchè sugli allineamenti coi suoi compagni di gioco, quello che è importante in tutti i gruppi è semplicemente stabilire bene cosa fare a inizio avventura, di certo se si dovranno fare dei sotterfugi non ha senso far creare un legale buono ad un giocatore, così come se è una campagna buona non ha senso buttarci dentro un drow brutto e cattivo nel party.

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1 ora fa, greymatter ha scritto:

In realtà cercare il compromesso su quelle cose lì non funziona mai

Quello che succede nei gruppi che funzionano è che si sceglie un modo di gestire tutte quelle cose (tra cui l'allineamento), si chiarisce qual è questo modo che si è scelto, e quali altri modi di gestire la cosa non sono stati scelti, e tutti si concorda su quello. Non funziona cercare l'approccio "medio". Ci sono modi diversi di vedere l'allineamento, ma non puoi scendere a compromessi tra visione diverse - ne devi scegliere una.

Di consiglio di leggere questo post, che rappresenta anche la mia esperienza - sebbene, a differenza dell'autore, non giochi da trent'anni.

Esatto, come fa notare Zaorn stiamo dicendo la stessa cosa. Il compromesso che intendevo è che tutti sono d'accordo su un modo di gestire le cose. L'alternativa è affidarsi all'arbitrio del DM, come si fa per altre cose, anche se si sarebbe voluta giocare in maniera diversa.

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8 minuti fa, KlunK ha scritto:

Esatto, come fa notare Zaorn stiamo dicendo la stessa cosa. Il compromesso che intendevo è che tutti sono d'accordo su un modo di gestire le cose. L'alternativa è affidarsi all'arbitrio del DM, come si fa per altre cose, anche se si sarebbe voluta giocare in maniera diversa.

L'allineamento è un'opinione, disallineata da sè stessa.

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E quindi aggiungo: secondo me meglio rimuovere il problema in modo che nessuno rischi di essere insoddisfatto. Perché se tolgo gli allineamenti non vieto a nessuno di giocare un personaggio con una personalità che sarebbe comunque inquadrabile negli allineamenti, ma il contrario non è possibile.

P.S. Ho notato ora come dicessi che nella 3.5 gli allineamenti siano molto radicati e quindi sia difficile giocare senza. A me è bastato dire che per gli effetti "allineamento opposto" equivalesse a "nemico", per le individuazioni si rivelassero solo gli esterni e il gioco ha funzionato perfettamente.

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Klunk, il semplice fatto che sia necessario trovare una visione comune sugli allineamenti rende il sistema di allineamenti una regola che non funziona. Se la visione comune non la trovi, che fai? Non puoi giocare? L'umanità sta cercando da secoli di capire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato e tu pensi che quattro persone intorno ad un tavolo possano trovare in una sera la risposta definitiva?

Prima di giocare, devi metterti a discutere sul funzionamento dei tiri per colpire? No, i tiri per colpire sono una regola, quindi funzionano in un determinato modo e basta. Prima di giocare, devi metterti a discutere sul funzionamento della CA? No, la CA funziona in un determinato modo e basta.
Se qualcuno non capisce come funzionino i tiri per colpire o la CA, è sufficiente fargli leggere il manuale o spiegarlo. Se qualcuno non capisce come funzionino gli allineamenti, non puoi spiegarglielo, perché ognuno può dare una spiegazione completamente diversa.

Il paladino può sacrificare un bambino per salvarne due? Tu puoi dire di sì, io posso dire di no, qualcuno può dire che può farlo solo in alcuni casi, qualcuno può dire che può farlo solo in altri casi. Situazioni del genere, con le regole che funzionano, non si creano. Se tiro 15 sul tiro per colpire e l'avversario ha CA 12, colpisco? Sì, sempre.

 

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