Vai al contenuto

Articolo: Esplorare Dungeon e l'arte della guerra


Messaggio consigliato

  • Supermoderatore

Esplorare Dungeon e l'arte della guerra

D&D Alumni del 21 Marzo 2014

Shannon Appelcline

La letteratura fantasy è piena di grandi armate che attraversano paesaggi medievali. Ne Il Signore degli Anelli (1954-1955) gli ent attaccano Isengard e gli orchi assediano Lorien, mentre nelle storie di Conan di Robert E. Howard (1932-1936) delle armate attraversano le terre hyboriane.

Nel contempo D&D si è solitamente concentrato su avventure più personali... ma di tanto in tanto ha anch'esso attraversato il confine con le grande battaglie del fantasy epico.

Chainmail, gli inizi: 1974-1983

Ai suoi inizi D&D era un wargame. Esso si era evoluto direttamente da Chainmail di Jeff Perren e Gary Gygax (1972) un gioco di combattimento tattico per miniature medievali. In Chainmail ogni miniatura rappresentava 10 0 20 uomini, ma alcune varianti “uomo a uomo” suggerivano regole per una scala 1:1. Ecco quindi una miniatura che poteva rappresentare un singolo personaggio – forse un mago o un eroe!

Dave Arneson usò regole di Chainmail modificate per i suoi giochi di Blackmoor, consentendo a personaggi singoli di combattere armate oppure andare all'avventura in dungeon, cosa che a sua volta contribuì a portare alla creazione del primo gioco di Dungeons & Dragons (1974). Nei suoi primi giorni D&D usava anche le regole di combattimento di Chainmail, cosa che implicava teoricamente che il primo OD&D consentiva una facile integrazione di combattimento individuale e di armate – ma molti giocatori usavano le regole di combattimento “alternative” di OD&D dato che la connessione con Chainmail era alquanto vaga.

war01.jpg

Mentre OD&D si evolveva tramite supplementi come Greyhawk (1975) e Blackmoor (1975) esso divenne davvero un gioco a sé stante – e sempre meno compatibile con Chainmail. Questo risultò nell'uscita di Swords & Spells di Gary Gygax (1976) un successore delle regole di combattimento di massa di Chainmail che usava alcune delle stesse regole di movimento e formazioni, ma che adattava il combattimento più direttamente da D&D.

Tuttavia il primo sistema di gioco di guerra di D&D ebbe vita breve. Dopo la sua pubblicazione OD&D fu reincarnato in AD&D (1977-1979) e D&D Base (1981). Questi nuovi giochi abbracciarono i personaggi individuali che resero unico D&D, lasciandosi alle spalle le armate e i giochi di guerra che erano l'eredità ancestrale di D&D; D&D non ritornò su questi campi di battaglia finché non divenne del tutto un gioco a sé stante, dieci anni dopo la sua creazione.

War Machine e il primo Battle System: 1984–1988

D&D Base fu la linea di maggior successo della TSR tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, ma fu dopo poco eclissata da AD&D. Questo fornì a D&D Base l'opportunità di esplorare stili di gioco più innovativi, a partire dal Companion Set di D&D di Frank Mentzer (1984). Queste regole consentivano ai giocatori di governare dei loro “domini” e contenevano anche il primo grande sistema di combattimenti di massa di D&D degli anni '80: “War Machine”.

Le regole di War Machine funzionavano a livello strategico. Ci volevano settimane per raccogliere delle armate che in seguito si muovevano su grandi mappe dove gli esagoni erano di 6 miglia ciascuno. Si trattava di un interessante variante del gioco di guerra tattico che era stato il cuore di sistemi di guerra di D&D in Chainmail e Swords & Spells.

war02.jpg

Tuttavia War Machine fu presto eclissato dal sistema di combattimenti di massa di AD&D. Anche se il gioco di guerra di Douglas Niles nacque sotto il nome di “Bloodstone Pass” fu pubblicato come Battlesystem (1985). Diversamente da Warhammer Fantasy Battle della Games Workshop (1983), Battlesystem non richiedeva ai giocatori di possedere delle miniature. Si trattava invece di una confezione con all'interno una serie di segnalini di cartone che rappresentavano una grande varietà di unità di fantasia.

Come era già successo con Swords & Spells le regole dei combattimenti di massa di Battlesystem erano state estrapolate dalle regole base di AD&D. Lo sviluppatore Niles disse che avevano cercato di “mantenere lo spirito e, per quanto possibile, attenersi alla lettera alle regole di gioco di AD&D”. In effetti Battlesystem fu venduto come un'espansione di AD&D e non come gioco a sé stante. Questa enfasi consentì la miglior integrazione di sempre in D&D del livello di gioco tattico e di guerra.

Anche se la TSR aveva progettato di supportare Battlesystem con miniature opzionali prodotte dal grande creatore di miniature Duke Seifreid la fabbrica di miniature della TSR chiuse proprio mentre Battlesystem veniva pubblicato. Nonostante ciò la TSR lo supportò fortemente durante il resto dell'era della 1° Edizione di AD&D, facendolo apparire in vari moduli.

TSR riutilizzò il nome originale del sistema di gioco per la prima avventura di Battlesystem: Bloodstone Pass (1985). Essa fu seguita dopo breve tempo da Mines of Bloodstone (1986) e Bloodstone Wars (1987), tra le più celebri avventure epiche della TSR.

Nel frattempo la TSR stava già raccontando una storia epica e di grandi guerra nelle sue avventure di Dragonlance quindi le regole di Battlesystem furono un'aggiunta naturale a quella linea di moduli. Dragons of War (1985) includeva una battaglia per tenere un passo mentre Dragons of Deceit (1985) introduceva la guerra aerea. Sia Dragons of Faith (1986) che Dragons of Triumph (1986) includevano materiale di Battlesystem.

Infine le regole di Battlesystem apparvero in alcune altre pubblicazioni, tra cui Swords of the Iron Legion (1988), The Book of Lairs (1986) e Red Arrow, Black Shield (1985). Quest'ultima avventura è degna di nota dato che si tratta di un'avventura di D&D Base che includeva una guerra epica che coinvolgeva buona parte del Mondo Conosciuto; essa includeva statistiche che supportavano sia War Machine che le regole di di Battlesystem – cosa che indicava come le regole di Battlesystem stavano ormai eclissando l'innovazione originale che era stata War Machine.

Da Battlesystem a War World: 1989–1995

Quando David “Zeb” Cook revisionò la 2° Edizione di AD&D (1989) ripulì e semplificò il sistema di gioco. Douglas Niles fece la stessa cosa quando ammodernò le regole di combattimento di massa di AD&D sotto la guisa di Battlesystem Miniatures Rules (1989). Come il nome stesso rivela queste nuove regole si concentravano anche sulle miniature; anche se la TSR non stava più producendo le proprie miniature una linea sempre in crescita era disponibile presso Ral Partha.

Sfortunatamente la seconda edizione di Battlesystem non ricevette mai la stessa attenzione che ebbe la prima. I libri crossover di AD&D erano meno frequenti e più dispersi. Era comunque ancora possibile trovare statistiche di Battlesystem in libri come Time of the Dragon di Dragonlance (1989), The Castle Guide (1990) e il set in scatola Castles (1990). Nel Tome of Magic (1991) venne persino introdotta una sfera di magia di guerra legata a Battlesystem.

war03.jpg

La TSR fece il suo ultimo grande tentativo di supportare Battlesystem nel 1991 con tre grandi uscite:

  • Horde Campaing (1991) rivisitava l'evento Forgotten Realms' Empires (1990) durante il quale un orda simile a quella mongola aveva invaso le terre civilizzate. Essa forniva i dettagli di tutte le principali battaglie dell'evento sotto forma di statistiche per Battlesystem.
  • Battlesystem Skirmishes (1991) forniva una terza iterazione delle regole viste nel manuale di Battlesystem ma ne riduceva la scala di modo che ogni miniatura rappresentava ora un personaggio invece che dieci. Questo fece effettivamente diventare Battlesystem un sistema di schermaglia semplificata di AD&D invece un sistema di combattimento di massa.
  • Infine la TSR pubblicò una nuova ambientazione che doveva focalizzarsi su Battlesystem e quindi supportarlo continuativamente. L'ambientazione venne chiamata in origine “War World” ma fu infine pubblicata come Dark Sun (1991).

L'idea di Dark Sun come di un mondo costantemente in guerra fu mantenuta nelle sue prime pubblicazione. In Freedom (1991) Battlesystem venne usato per le rivolte, mentre in Road to Urik (1992) aiutò a gestire in dettaglio una guerra tra città. Infine Dragon Kings (1992) fornì a guerrieri di alto livello la possibilità di reclutare truppe di Battlesystem. Dopo di questo Battlesystem svanì lentamente sia da Dark Sun che dal resto della linea di AD&D.

Hordes of Dragonspear Castle (1992) fu una delle ultime grandi pubblicazioni che supportò Battlesystem, anche se esso continuò ad essere menzionato su Dragon fino a Dragon 217 (Maggio 1995).

Durante i loro giorni più gloriosi le regole di Battlesystem fornirono una stretta integrazione tra battaglie epiche e lo stile di gioco di AD&D. Tuttavia la TSR non fu mai soddisfatta dal livello di successo del sistema. Quando Player's Option: Combat & Tactics (1995) fu pubblicato la TSR aveva chiaramente deciso che il sistema era giunto alla fine dei suoi giorni, visto che il manuale accessorio forniva regole proprie per il combattimento di massa.

Il mondo di Birthright (1995-2000)

Anche se la morte delle iterazioni del tattico Battlesystem segnava la fine di un'era per le battaglie epiche in AD&D essa apriva anche la strada ad altri approccio al gioco di guerra. War Machine aveva provato in precedenza che la guerra in D&D poteva essere giocata a livello strategico e fu a ciò che la TSR ritornò nei suoi ultimi giorni sotto forma del mondo di Birthright.

Birthright Campaign Setting (1995) fu alquanto innovativo per il fatto che i suoi PG non erano semplicemente eroi; invece essi erano sovrani che regnavano su dei propri domini. Il sistema di simulazione di Birthright forniva ai giocatori una serie di “azioni di dominio” che essi potevano usare per influenzare il futuro del proprio regno – e una di queste azioni era “dichiarare guerra”.

war04.jpg

Questo consentiva una sorta di integrazione differente tra un sistema di gioco di guerra e D&D. Laddove Battlesystem consentiva ai giocatori di influenzare le battaglie Birthright si concentrava invece sulle battaglie che influenzavano i domini governati dai giocatori. Le unità rappresentavano circa 200 soldati, non solo dieci, e i turni duravano una settimana ciascuno!Anche se i giocatori potevano interagire con le battaglie lo potevano fare solo in gruppi. Birthright era principalmente basato sui regni – e quindi era legato a quelle battaglie epiche che si trovano in molti libri fantasy.

Birthright fu supportato durante il 1997 con circa trenta tra manuali accessori e romanzi. Esso ritornò con alcuni ultimi PDF durante il 2000. In generale esso fu applaudito come uno degli approcci più innovativi di D&D al gioco di guerra.

I giorni delle miniature: 2001- Ad oggi

Nel 21° secolo la Wizards of the Coast produsse vari giochi di guerra a schermaglia di stampo fantasy. Chainmail (2001) era basato sulle regole della 3a Edizione. Esso fu aggiornato come D&D Miniatures (2003) che offriva un gioco più semplificato per la 3° Edizione. Con l'avvento della 4a Edizione (2008) D&D Miniatures fu revisionato con una nuova edizione delle sue regole (2008). Dopo che la linea Miniatures terminò nel 2011 Dungeon Command (2012) ne prese il posto per offrire un ennesimo approccio al gioco di schermaglia. Ogni gioco fu supportato da delle miniature: non verniciate per Chainmail e già verniciate per tutti gli altri.

war05.jpg

Nonostante questi giochi usassero delle regole semplificate di D&D essi non furono integrati nel normale gioco di D&D come War Machine, Battlesystem e Birthright. Invece essi erano giochi differenti maggiormente focalizzati sulla guerra. Vi fu un tentativo di crossover: il Miniatures Handbook (2003) che includeva delle regole per classi da signori della guerra per la 3.5 e alcune regole per convertire mostri di D&D in miniature di D&D. Si trattava comunque di un'integrazione alquanto limitata; nel 21° secolo le battaglie epiche si concentravano sulle battaglie di miniature invece che su inclusioni di gioco di ruolo.

Da quarant'anni ormai D&D ha giocato con l'arte della guerra. La grande varietà di sistemi di gioco di guerra suggerisce che vi sono molti modo per simulare le guerra del fantasy epico – e che vi è un continuo interesse nel fare ciò. Alcuni di questi supplementi di gioco di guerra sono ora disponibili su DnDClassics.com, su tutti le linee di Dark Sun e Birthright, che offrono due visioni nette e distinte delle battaglie epiche in D&D negli anni '90.

Shannon Appelcline

Shannon Appelcline gioca di ruolo da quando suo padre gli ha insegnato D&D Basic nei primi anni '80. Egli è l'editore capo di RPGnet e l'autore di Designers & Dragons – una storia in quattro volumi dell'industria del gioco di ruolo narrata una compagnia alla volta. Shannon ringrazia gli utenti di RPGnet per aver consigliato alcuni ottimi articoli di Dragon e aver fornito varie informazioni sulla storia della rivista.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...

  • Risposte 2
  • Creato
  • Ultima risposta

Principali partecipanti

Principali partecipanti

Nota: per le miniature, in genere, "painted" si traduce con "colorate", e quelle già colorate dalla fabbrica (realizzate tipicamente in plastichina colorata che regge poco i dettagli, come nel caso delle miniature di D&D o di HC) vengono dette "predipinte".

Questo perché noi modellisti cerchiamo di considerarci artisti anche quando siamo enormi nerd. :D

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora

×
×
  • Crea nuovo...