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Le regole per il perfetto Druido


Pixie

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Principali partecipanti

Nella 4° Mystra e' morta, ma la magia no

Nella quarta i colpi d'ascia si danno con costituzione:mad:

No, seriamente, non parliamo della quarta che mi bannano, mi sono tenuto lontano da discussioni sulla quarta per un motivo.

Nella terza edizione, se non sbaglio, si dice che quando una divinità muore i suoi dimoni rimangono, anche se incustoditi, ed essi passano (per conquista o per accordo, non saprei) ad un' altra divinità (vedi tutte le divinità della morte che si sono susseguite nei forgotten). Quindi i domini rimarrebbero comunque "custoditi" d qualcuno, che può avere idee (e allineamento) diverse dalla divinità precedente.

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Ma i domini non sono la vita, la morte, la natura. Sono le sfere di influenza e di potere della divinita' e nessuna racchiude in se' tutta la natura, ma solo degli aspetti di essa

Scusa, non capisco.

Un dio (quale che sia) ha avuto il potere di creare la natura ma poi (o lui o il suo successore) non ha il potere di controllarla?Ripeto che ha poco senso.

Definisci cosa intandi allora con dominio e sfera di influenza: per me vedere scritto dominio: vita vuol dire che ha davvero il dominio della vita. Così come Obad- hai ha davvero il controllo sui 4 elementi e sulla vita animale e vegetale. Un dio che ha nella sua sfera di influenza il mare (dal manuale degli dei e semidei) potrebbe avere come domini acqua, aria e viaggio.

Quindi egli influenzerà il mare (sua area appunto di influenza) controllando l'acqua e l'aria e facilitando (o impedendo, a seconda dell' indole del Dio) i viaggi.

Se il dominio fosse un aspetto e non il vero controllo, che motivo avrebbero i mortali di affidarsi agli dei?

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Il motivo di affidarsi agli dei e' che loro hanno un'influenza sul corso degli eventi e possono modificare tale venti.

Cmq qui si va troppo in la'. il druido non serve degli dei, attinge il suo potere e i suoi incantesimi dalla Natura stessa. Sono molto piu' simili ai maghi che ai chierici. Mica tutti i maghi servono un dio e non hanno poteri in piu' rispetto ad un mago ateo o che disprezza gli dei.

Un druido potrebbe benissimo distruggere e perseguitare tutti i chierici e i templi delle divinita' legate alla natura, ma i suoi poteri rimarrebbero immutati.

Metti che il druido Gordo LM vuole vendicare un oltraggio alla natura, distruggendo un villaggio, ma li' presente c'e' un chierico di Obad.hai che glielo impedisce (per qualche motivo). Grodo va fuori di melone e rade al suolo il villaggio, crocifigge il povero chierico e lo usa come bersaglio delle sue freccette. Dopo di che', non contento, fa i suoi bisogni corporali sull'altare di Obad-hai, ed altri atteggiamenti scarileghi. Perdera' i suoi incantesimi e poteri di druido? No, se si mantiene in linea con il credo druidico, perche' i suoi poteri non dipendono dal dio, anche se questo volesse vendicarsi di Gordo

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Ti faccio notare che ho già scritto prima che:

Da notare che non sto dicendo che la concessione del potere è diretta come nel caso dei chierici, anche perchè la venerazione stessa non è così diretta: è come su un diverso canale, tanto è vero che i chierici della natira non acquisiscono le stesse capacità dei druidi e viceversa.

Tuttavia gli incantesimi che un druido lancia sono divini e ha la possibilità di utilizzarli solo ed esclusivamente se non infrange il credo druidico, quindi a me paiono proprio lontani dai maghi, che possono utilizzare i proprio poteri a piacimento, e molto più vicini ai chierici e alle loro restrizioni.

Metti che il druido Gordo LM vuole vendicare un oltraggio alla natura, distruggendo un villaggio, ma li' presente c'e' un chierico di Obad.hai che glielo impedisce (per qualche motivo). Grodo va fuori di melone e rade al suolo il villaggio, crocifigge il povero chierico e lo usa come bersaglio delle sue freccette. Dopo di che', non contento, fa i suoi bisogni corporali sull'altare di Obad-hai, ed altri atteggiamenti scarileghi. Perdera' i suoi incantesimi e poteri di druido? No, se si mantiene in linea con il credo druidico, perche' i suoi poteri non dipendono dal dio, anche se questo volesse vendicarsi di Gordo

Premettendo che Gordo, essendo LM non può essere un druido, ma vabbè :-)

Tu dici che non li perde? Dunque, la sua vendetta andava contro il villaggio; è impossibile che il chierico non si fosse opposto al danno che i villici stavano causando alla natura, visti i dogmi di obad-hai. Egli inoltre è un altro guardiano delle terre boschive (" si occupano delle terre selvagge oltre che di loro stessi", "servono come protettori della natura, operando vendetta quando la loro protezione è insufficiente o tardiva" dal manuale degli dei e semidei), quindi la sua uccisione non porta a nulla di buono sicuramente. Già da qui il tuo esempio non regge più, ma andiamo avanti: ammettiamo che il chierico sia buono e che abbia risolto la questione parlamentando, mentre il druido non è affatto d'accordo. Una volta distrutto il villaggio che motivo ha di compiere atti sacrileghi contro una divinità della natura, i cui chierici proteggono le terre boschive esattamente come i druidi? semplice: nessuno. E' andato fuori di melone, e i suoi gesti, anche se indirettamente , hanno danneggiato la natura. Via i poteri.

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Per me invece il fatto che abbia trucidato chierici di divinità della natura, o addirittura altri druidi, non è un motivo valido per privarlo dei poteri. Ci sono molti culti con faide e lotte intestine, vedi Talona...

Se un druido non va contro la natura in sé non ha motivo di perdere il Potere.

Nei reami la faccenda cambia molto. Qualunque incantatore divino deve avere una divinità che gli concede il Potere; un druido deve avere una divinità con qualche legame con gli aspetti naturali del mondo e deve rispettarne i dogmi.

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Qui si sta andando un pò fuori tema:

Un Druido non ha nulla a che vedere con i chierici quanto non ha nulla a che spartire con i maghi.

La tipologia di magia del druido è simile a quella divina e trae il potere dalla natura, il fatto che esistano divinità della natura non incide affatto con i poteri del druido.

Poi se piace pensare che gli dei abbiano creato il mondo va bene non commento ma possiamo pensare che gli dei siano eroi ascesi al piano superiore d'esistenza piuttosto che essere onnipotenti, tantè vero che sono tuttaltro che onnipotenti gli dei di D&D.

Un dio in D&D può influenzare il suo DOMINIO non può controllarlo al 100%

il druido non serve degli dei, attinge il suo potere e i suoi incantesimi dalla Natura stessa. Sono molto piu' simili ai maghi che ai chierici. Mica tutti i maghi servono un dio e non hanno poteri in piu' rispetto ad un mago ateo o che disprezza gli dei.

Un druido potrebbe benissimo distruggere e perseguitare tutti i chierici e i templi delle divinita' legate alla natura, ma i suoi poteri rimarrebbero immutati.

Questo è verissimo

Metti che il druido Gordo LM

Questo è impossibile , un druido deve essere Neutrale su almeno uno degli assi.

Un druido può più o meno avere una fede ma difficilmente un druido abbatterà eliminerà o peggio un luogo sacro ad una divinità per almeno due motivi:

1 Non ne trarrebbe nessun vantaggio

2 a meno che non danneggino una foresta sacra o distruggessero impunemente un rigoglioso bosco per quale motivo un druido dovrebbe intervenire, dato comunque che anche i viventi , umani elfi ecc fan parte del mondo dei naturale e quindi passabili di protezione?

Insomma l'indole di un druido è tanto complessa quanto vuole farla apparire il giocatore di tale druido, forse è pure una delle classi più complesse da interpretare, solo una cosa deve essere chiara , come gli elementali non hanno divinità a concedergli i poteri (ma li hanno per natura) gli stessi druidi ottengono i poteri dalla natura stessa che li circonda.

Poi Homerulezzando potete far perdere i poteri anche perchè porcheggia su Obad Hai ma è una Home Rule e basta.

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Non è obbligatorio nemmeno per un chierico dipendere da una divinità e dai suoi dogmi, fuori dall'ambientazione Forgotten Realms; questo lo sappiamo tutti.

Quindi chi concede i poteri a un chierico che prende i suoi poteri a una filosofia? E chi glieli dovrebbe togliere?

Io considero la questione dei chierici e della magia divina diversamente; dopotutto, non in tutte le ambientazioni gli dei sono così presenti nella vita di tutti i giorni da "andare a rompere le finestre degli atei, durante la notte" come gli dei del Mondo del Disco. Per come la vedo io, un chierico prende i poteri dalla sua fede, che lo porta a piegare i poteri della magia alla sua forza di volontà e alle sue convinzioni. Una sorta di sintonizzazione superiore sul senso e l'organizzazione profonda della realtà. Altrimenti non si spiega come facciano i chierici senza divinità a lanciare incantesimi (e che incantesimi) perché devoti alla "legge" o alla "giustizia" o appunto alla "natura". Perdere gli incantesimi, in un'ottica simile, non deriva dall'intervento diretto di una divinità che ti punisce, ma dall'incapacità di mantenere la propria fede e con essa il legame privilegiato con la realtà - il chierico malvagio che perde il suo fanatismo, il chierico buono che commette un grave peccato, ecc.

E' una visione più simile a quella di Dragonlance, anche se non del tutto assimilabile ad essa. Di sicuro non va bene per Forgotten Realms, dove Mystra si incarica personalmente di impedire di accedere alla trama anche ai maghi e agli altri dei!...

E' meno lineare e semplice del classico pantheon che regala incantesimi ai chierici, ma l'opzione ha un suo senso, in quanto risolve una serie di incoerenze legate ai druidi e ai chierici senza divinità.

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Non è obbligatorio nemmeno per un chierico dipendere da una divinità e dai suoi dogmi, fuori dall'ambientazione Forgotten Realms; questo lo sappiamo tutti.

Quindi chi concede i poteri a un chierico che prende i suoi poteri a una filosofia? E chi glieli dovrebbe togliere?

Io considero la questione dei chierici e della magia divina diversamente; dopotutto, non in tutte le ambientazioni gli dei sono così presenti nella vita di tutti i giorni da "andare a rompere le finestre degli atei, durante la notte" come gli dei del Mondo del Disco. Per come la vedo io, un chierico prende i poteri dalla sua fede, che lo porta a piegare i poteri della magia alla sua forza di volontà e alle sue convinzioni. Una sorta di sintonizzazione superiore sul senso e l'organizzazione profonda della realtà. Altrimenti non si spiega come facciano i chierici senza divinità a lanciare incantesimi (e che incantesimi) perché devoti alla "legge" o alla "giustizia" o appunto alla "natura". Perdere gli incantesimi, in un'ottica simile, non deriva dall'intervento diretto di una divinità che ti punisce, ma dall'incapacità di mantenere la propria fede e con essa il legame privilegiato con la realtà - il chierico malvagio che perde il suo fanatismo, il chierico buono che commette un grave peccato, ecc.

E' una visione più simile a quella di Dragonlance, anche se non del tutto assimilabile ad essa. Di sicuro non va bene per Forgotten Realms, dove Mystra si incarica personalmente di impedire di accedere alla trama anche ai maghi e agli altri dei!...

E' meno lineare e semplice del classico pantheon che regala incantesimi ai chierici, ma l'opzione ha un suo senso, in quanto risolve una serie di incoerenze legate ai druidi e ai chierici senza divinità.

In pratica, se ho capito bene il tuo discorso,sarebbe da dividere in:

Chierici = Magia data dalla fede incrollabile (delle proprie convinzioni morali)

Druidi = Magia data dalla Natura (fede nelle forze della natura)

Maghi = Magia data dagli Arcani misteri (che son misteri non da poco :P)

Stregoni = Magia data dal Sangue (permettetemi il termine, ma dato che appare ad muzzum.... XD)

Le divinità sarebbero un rafforzativo della fede dei chierici, o motivo di interpretazione per gli altri..

date le restrizioni degli allineamenti direi che come visione mi piace ^^

PS siamo estremamente OT XD

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Chierici = Magia data dalla fede incrollabile (delle proprie convinzioni morali)

Druidi = Magia data dalla Natura (fede nelle forze della natura)

Maghi = Magia data dagli Arcani misteri (che son misteri non da poco :P)

Stregoni = Magia data dal Sangue (permettetemi il termine, ma dato che appare ad muzzum.... XD)

Esatto, se non siamo nei Reami, funziona proprio così.

E poi sul manuale c'è scritto che perde i suoi poteri, non che le divinità competenti glieli sopprimono.

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In pratica, se ho capito bene il tuo discorso,sarebbe da dividere in:

Chierici = Magia data dalla fede incrollabile (delle proprie convinzioni morali)

Druidi = Magia data dalla Natura (fede nelle forze della natura)

Maghi = Magia data dagli Arcani misteri (che son misteri non da poco :P)

Stregoni = Magia data dal Sangue (permettetemi il termine, ma dato che appare ad muzzum.... XD)

Le divinità sarebbero un rafforzativo della fede dei chierici, o motivo di interpretazione per gli altri..

Proprio così. In realtà la storia degli stregoni = retaggio draconico a volte va un po' stretta, per fortuna nei vari manuali sono proposte alternative come i retaggi fatati, infernali e celestiali. Però non escluderei che uno stregone possa essere completamente umano, e che sia naturalmente portato a una comprensione profonda della natura dei poteri arcani. In queso caso, direi che i maghi imparano a padroneggiare la magia con il pensiero e gli stregoni con l'intuito.

Tornando IT: io penso che interpretare un druido sia molto complesso. Infatti ci sono due possibilità inconciliabili.

La prima è quella classica di tipo New Age. Bella la natura, andiamo a fare il bagno nella cascatella. Smettetela di attaccare quel gigantesco orso assassino! Bravo orso, bello lui, mucimucimuci, qua la zamp... AAAARRRGGGHHH!!!! MA CHE FAI, MI SBRANI??!?!

Insomma il solito druido fanatico di boschetti, vischio, pigne e pietroni appuntiti.

Spesso i giocatori di questo tipo di druidi (senza voler generalizzare troppo) sono ragazze, che interpretano rigorosamente elfe e mezzelfe, e fuori dal gioco si lasciano andare a frasi tipo "l'uomo è l'unica creatura che fa del male per proprio piacere", "stiamo distruggendo il nostro pianeta" e amenità simili.

La seconda possibilità invece si collega a una concezione scientifica di natura ed evoluzionismo. Quella secondo cui difficilmente riusciremo a eliminare la vita dalla terra, ma molto più facilmente riusciremo a estinguere la nostra specie (con gran soddisfazione delle elfe druide fanatiche di Greenpeace). Quella secondo cui tutti gli animali adattano l'ambiente alle proprie esigenze, e quindi è naturale che gli uomini distruggano i boschi.

Certo in questo caso viene un po' a mancare lo stereotipo del druido, che in effetti avrebbe poca ragione d'essere ("sì, stanno avvelenando il lago e a forza di cacciare hanno sterminato i bisonti, ma è nell'ordine delle cose che le specie si estinguano - se ne estinguono centinaia tutti i giorni senza bisogno di interventi umani").

Per trovare una via d'uscita coerente, si potrebbe interpretare il druido come un figura inflessibile e paziente, che non agisce ma reagisce per riportare l'equilibrio. Non seguendo un codice morale (la natura non ha morale) ma seguendo la logica implacabile del feedback. Così si finisce però al problema centrale della cibernetica, ovvero: un meccanismo a feedback è orientato - sebbene non automaticamente orientato a uno scopo - bene, orientato a cosa? A cosa vogliamo orientare il nostro druido?

Non certo a mantenere lo status quo, la natura non è immobile ma orientata al cambiamento (antientropica). In realtà la vita stessa, secondo l'evoluzionismo radicale, è lo strumento usato dal DNA per replicarsi e mutare.

Un bel casino. Una delle ragioni per cui non voglio druidi nelle mie campagne.

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Beh ma alla fine non è nemmeno così complicato interpretare un druido... basta seguire delle linee guida tipo:

Boschi e foreste (flora e fauna) vanno protette da attacchi esterni: In soldoni, un picchio che buca un tronco è ok, un umano/umanoide e simili che uccide un'animale per diletto no.

Tenete poi sempre conto di una cosa: Le avventure di D&D difficilmente saranno incentrate sulla protezione dei boschi... voglio dire, la maggior parte delle campagne prevedono quest, scontri, combattimenti, città, dungeon... le parti "boschive" sono davvero poche, anche perchè gli altri PG non druidi si annoierebbero credo...

In quelle occasioni in cui il druido deve "fare il druido" basterà tenere a mente le linne guida dell'interpretazione, quindi se un nemico, oltre ad attaccare il gruppo, brucierà il bosco, lo si massacrerà senza pietà; se, per fare il fuoco da campo, un compagno di avventure abbatte un pino invece di raccogliere i rami morti da terra, lo si ca***erà a dovere... se poi si vuole essere un bonaccione che rimbrotta amorevolmente o un brontolone poco diplomatico e manesco è interpretazione!

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La prima è quella classica di tipo New Age. Bella la natura, andiamo a fare il bagno nella cascatella. Smettetela di attaccare quel gigantesco orso assassino! Bravo orso, bello lui, mucimucimuci, qua la zamp... AAAARRRGGGHHH!!!! MA CHE FAI, MI SBRANI??!?!

Insomma il solito druido fanatico di boschetti, vischio, pigne e pietroni appuntiti.

Spesso i giocatori di questo tipo di druidi (senza voler generalizzare troppo) sono ragazze, che interpretano rigorosamente elfe e mezzelfe, e fuori dal gioco si lasciano andare a frasi tipo "l'uomo è l'unica creatura che fa del male per proprio piacere", "stiamo distruggendo il nostro pianeta" e amenità simili.

Non posso che lollare

La seconda possibilità invece si collega a una concezione scientifica di natura ed evoluzionismo. Quella secondo cui difficilmente riusciremo a eliminare la vita dalla terra, ma molto più facilmente riusciremo a estinguere la nostra specie (con gran soddisfazione delle elfe druide fanatiche di Greenpeace). Quella secondo cui tutti gli animali adattano l'ambiente alle proprie esigenze, e quindi è naturale che gli uomini distruggano i boschi.

Certo in questo caso viene un po' a mancare lo stereotipo del druido, che in effetti avrebbe poca ragione d'essere ("sì, stanno avvelenando il lago e a forza di cacciare hanno sterminato i bisonti, ma è nell'ordine delle cose che le specie si estinguano - se ne estinguono centinaia tutti i giorni senza bisogno di interventi umani").

Qui non ho capito esattamente cosa intendi, quindi magari con la risposta andrò fuori bersagli, ma vabbè, ci provo. E' probabile che un druido sia lì a dimostrare che non per forza un appartenente ai "civilizzati" si estingua nel bosco, ma che si possa tornare all' equilibrio con la natura. Oppure a tentare di insegnare (senza cadere nello stereotipo dell' elfa/mezz'elfa presentata prima però) che tra la specie "i civilizzati" sono gli unici ad adattare l'ambiente a loro e a non adattarsi all' ambiente.Cioè, i modi possibili di pensare di un druido possono essere infiniti e tutti validi, pur rimanendo il punto fermo del non causare danni alla natura.

Per trovare una via d'uscita coerente, si potrebbe interpretare il druido come un figura inflessibile e paziente, che non agisce ma reagisce per riportare l'equilibrio. Non seguendo un codice morale (la natura non ha morale) ma seguendo la logica implacabile del feedback. Così si finisce però al problema centrale della cibernetica, ovvero: un meccanismo a feedback è orientato - sebbene non automaticamente orientato a uno scopo - bene, orientato a cosa? A cosa vogliamo orientare il nostro druido?

Non certo a mantenere lo status quo, la natura non è immobile ma orientata al cambiamento (antientropica). In realtà la vita stessa, secondo l'evoluzionismo radicale, è lo strumento usato dal DNA per replicarsi e mutare.

Un bel casino. Una delle ragioni per cui non voglio druidi nelle mie campagne.

Il che è un gran peccato. In fondo qui abbiamo parlato tanto, ma raramente si verificano condizioni limite da giustificare uno dei dubbi che si sono presentati in questa discussione: male che vada homerulizzi dicendo che i druidi devono avere una divinità e chiudi il problema.In generale ci si attiene alle banalissime linee guida del: cacciano per mangiare, usano la legna per costruire case,piantano semi per ripagare ciò che prendono: tollerabili.

Disboscano intere foreste per alimentare le proprie forge (Saruman style), bracconieri,cacciano per divertimento, non controllano il fuoco che hanno acceso durante la notte o lo lasciano li a bruciare la mattina dopo: gente cattiva.

Ovvio che è una banalizzazione, ma davvero, la maggior parte delle volte basta solo lasciare interpretare il giocatore come lo ritiene più naturale, in fondo ci sono tante opinioni su una cosa quante sono le persone a questo mondo.Purche la sua opinione di rispetto per la natura non sia distruggerla così non soffre più:banghead::banghead::banghead:

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  • 2 settimane dopo...

Penso che il druido sia veramente affascinante per la vasta possibilità interpretativa che offre.

Due druidi possono essere molto diversi tra di loro a seconda della setta driudica a cui appartengono, o per il fatto di non appartenere ad alcuna setta.

Mi piace infatti la distinzione netta di dogmi ed ideali che hanno i druidi di Eberron:

Adepti Cinerei: Estremisti, cercano di riportare in tutto e per tutto l'ordine naturale, attaccando persino le fattorie dove gli animali sono "in schiavitù"

Custodi dei Portali: Odiano l'innaturale per eccellenza, vale a dire aberrazioni, non morti ed immondi

Cantori Verdi: Condividono lo stile di vita dei folletti. Sono burloni, festaioli e fortemente legati al territorio che difendono con tutte le loro energie.

Figli dell'inverno: Credono nella legge naturale del più forte, e nella Morte come parte della vita. Cercano di purificare tutte le terre con freddo, malattie e con la distruzione delle opere artificiali.

Guardiani del Bosco: i classici druidi pronti ad impugnare le armi per difendere la natura, ma senza particolari inclinazioni per una minaccia o l'altra

Per quanto riguarda in non morti, personalmente credo che, in quanto antitesi della vita, siano nel mirino di tutti i druidi, malvagi o meno che siano.

Penso anche che l'orientamento che è stato deciso di dargli nella terza edizione sia proprio questo, visto che la cdp "Druido Rinnegato" preveda, oltre al disboscamento, l'utilizzo di compagni animali non morti e una forma selvatica non morta.

Poi, master e buoi, dei paesi tuoi. Se per il dm va bene che i druidi apprezzino i non morti, chi se ne frega del resto?

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  • 10 mesi dopo...

Scusate se riuppo questa vecchio thread, ma ho una domanda.

Come vedete voi il rapporto tra il druido e il fuoco?

Mi spiego meglio con un esempio: Mettiamo che il druido stia combattendo e per colpire un'avversario che si trova in cima ad un albero decida di utilizzare "Colpo infuocato" (una colonna verticale di fuoco divino che scende dall'alto, con raggio di 3m).

Secondo voi, a quali conseguenze potrebbe andare incontro bruciando un albero durante un combattimento (quindi possiamo dire in caso di necessità)?

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Scusate se riuppo questa vecchio thread, ma ho una domanda.

Come vedete voi il rapporto tra il druido e il fuoco?

Mi spiego meglio con un esempio: Mettiamo che il druido stia combattendo e per colpire un'avversario che si trova in cima ad un albero decida di utilizzare "Colpo infuocato" (una colonna verticale di fuoco divino che scende dall'alto, con raggio di 3m).

Secondo voi, a quali conseguenze potrebbe andare incontro bruciando un albero durante un combattimento (quindi possiamo dire in caso di necessità)?

Innanzi tutto bisogna vedere se ci sono altre possibilità da parte del druido di eliminare l'avversario senza ricorrere al danneggiamente dell'albero (dall'evocare creature che volano, a divertarla lui stesso ecc). Secondariamente se il druido è un rinnegato non avrà alcun problema a distruggere un albero, anzi, forse distruggerebbe anche un'intera foresta durante un combattimento. Nel caso di un druido "normale" (ergo legato alla natura) una parte di lui sarà di certo restia all'utilizzo di tale incantesimo. Messo alle strette potrebbe decidere di utilizzare Colpo Infuocato (con una mativazione ancora più sostenuta se il nemico vuole in qualche modo fare un torto alla natura). Alla completa distruzione di un albero il druido potrebbe riparare piantando molti altri alberi che cresceranno forti e rigogliosi o perchè no, cercare di curare l'albero semi-distrutto.

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