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About This Club
A quel tempo, in maniera sconosciuta al mondo esterno, vi era un grande fermento e segni di rivolta tra le Dwarfholds di Karaz Ankor, l’Impero dei Nani.
La leadership del clan dominante era messa in discussione e il nuovo re, Mendri, era stato apertamente accusato di parricidio e di aver usurpato il trono del padre.
Mendri aveva un esercito molto forte ed era supportato da molti clan minori che vedevano nel nuovo re la possibilità di elevarsi come prestigio. All’opposizione di Mendri vi erano i clan principali, inclusi quelli che nel passato avevano prodotto le principali casate reali.
L’Impero dei Nani si stava indebolendo e i suoi nemici, le orde del Chaos al di la delle World Edge Mountains, erano pronte ad approfittarne per conquistarlo e trovare un passaggio che li conducesse a penetrare nell’Old World.
Solo un simbolo di unità avrebbe potuto dare un vantaggio morale ad uno delle due fazioni e evitare una sanguinosa guerra.
E questo simbolo venne identificato: la corona di Hargrim Ironhand, eroe della Guerra della Barba combattuta secoli prima contro gli Elfi, era quello che avrebbe unito i Nani
E così si decise di inviare alcuni gruppi di intraprendenti figli di Grugni pronti a partire alla ricerca di questo simbolo di salvezza per l’intera razza dei nani e di tutto il mondo antico.
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Torum Ironbrow "Bene, bene", bofonchiò Torum, "anche io sono pronto. Dividiamoci il carico in più e andiamo: se ci sono altre cose che dobbiamo sapere, cugino, ce le spiegherai lungo la strada. Tanto, la vedo lunga!". E ridacchiò.
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Dumli "Ottimo, i miei bagagli sono deposti all'ingresso. Pronto a partire anch'io quando volete, Floki"
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Durk "Boff! Vediamo..." Il nano si mise a controllare il necessario per il viaggio con attenzione "Avete fatto un buon lavoro, tutto perfetto e in ordine. C'è solo da partire!"
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Floki L accademico scruto' i suoi nuovi compagni di viaggio e gli sembro' chiaro da subito che il viaggio non avrebbe offerto grandi ed articolate conversazioni. Si annoto' mentalmente di aggiungere un altro libro a quelli che aveva deciso di portare con se per ammazzare la noia. "Ben detto mastro Dumli e per trovare questa cassa sara' necessario un lungo viaggio. Mi sono permesso di richiedere alcune vettovaglie da portare con noi ma mi sentirei molto piu' tranquillo se voi buon Durk faceste un controllo qualora abbia dimenticao qualcosa" commento' "Se non ci sono altre domande, direi di partire quanto prima non appena vi riterrete pronti a farlo"
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Dumli Il nano trovò interessante il piccolo siparietto che gli si presentava davanti. Dunque Floki aveva assoldato i propri uomini senza riferire loro i dettagli della missione. Che avessero accettato, indicava quanto dessero credito alla parola e all'onore del committente; quanto il guerriero fosse sorpreso, forse indicava che era sopravvalutato; la reazione della guida era quella più preoccupante... un facilone della peggior cotta. "Prima di mettere le mani sulle monete, bisogna aprire la cassa. E prima di aprire la cassa, bisogna trovare dov'è sepolta" Recitò un antico proverbio, adatto alle parole di Floki. "Niente di nuovo e straordinario, dunque. Dei nani validi possono farcela" Restava da scoprire se questa combriccola lo fosse.
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Durk, il cacciatore di taglie "Boff!" Disse il nano quando Floki cominciò a spiegare la missione. "Boff?" Troppe informazioni, cominciava a perdersi. "BOFF!!" Disse infine, capendo meglio tutto il discorso. "Boff, sopra o sotto la terra per me è supperggiù la stessa cosa. Un modo lo troviamo, tranquilli."
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Torum Ironbrow "Aspetta... cosa? Cosa cosa cosa? Dovremo cercarla... passando per la superficie? Tutto il tempo?", Torum quasi sbiancò, al pensiero di tutta quella aria sopra la sua testa, per molto, molto tempo. Non è che avesse nulla contro il cielo o il sole, e nemmeno contro gli altri Nani che trascorrevano la maggior parte della loro vita fuori dalle rocche... ma lui non c'era certo abituato. Anzi, lui aveva stretto la promessa di difendere i tunnel del suo popolo fino alla fine. Ma poi si ricompose, poiché era indegno della sua schiatta, mostrare una simile debolezza. In fondo, quanti Dawi erano già morti, nelle guerre alla luce del giorno? E anche innumerevoli spezzascudi e spaccaferro: la possibilità della gloria non era certo ancora negata loro! "Non che importi!", riprese, "con te e mastro Durk a guidarci là sopra, sono certo che sapremo trovare la via".
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Floki Sorrise all uscita di Torum, sapeva che non l avrebbe lasciato solo, non in una situazione del genere. "Di protezione ne avro' certamente grande bisogno al nostro ritorno, quando dovro' affrontare la furia degli amati zii per averti portato con me in questa avventura" commento' allegro sentendo per un attimo la pressione di quella situazione allegerirsi "Grazie mastro Durk, conosco la superficie solo disegnata su fogli e pergamene, sono sicuro che la vostra esperienza ci risparmiera' scomode notti all addiaccio e lunghi digiuni" Percepiva un velo di disappunto nella voce del cacciatore di taglie ma cerco' di non dargli troppo peso, dopotutto, in passato lo aveva convocato per cercare cose di poco conto, ora gli stava chiedendo di unirsi a lui per un viaggio alla ricerca di una leggenda. Aveva accettato, quella era la cosa piu' importante, ora aveva davanti lunghi giorni di viaggio per provar a a far cambiare umore al cacciatore. "Gli anziani mi hanno affidato questo compito, avere i loro occhi e le loro orecchie acon noi non fara' che aggiungere saggezza e buon senso alla nostra missione...grazie mastro Dumli" prese un libro piuttosto voluminoso dal quale spuntava un vistoso segnalibro di cotone bianco, lo apri e con l indice inizio' a scorrerne il testo. "Come sapete" disse mentre il dito scivolava lento sulla pagina "Secondo le cronache nane, la zona occidentale delle Montagne nere, fu colonizzata millenni fa dal grande re guerriero Hargrim Mano di Ferro. Una figura leggendaria, Hargrim era un nano di immensa forza fisica e carisma eccezionale che ha guidato i suoi seguaci attraverso le montagne infestate da goblin e fondato un regno in quella regione. Hargrim cadde durante le guerre della barba contro gli elfi, morendo come un eroe nella battaglia della foresta di Loren che i nani ricordano come l'ultima resistenza di Hargrim." disse sollevando per un attimo lo sguardo da sotto le lenti "Secondo la leggenda, l'eroismo disperato dei nani circondati e in inferiorità numerica fece una grande impressione anche sugli elfi che li sterminarono, e i corpi furono consegnati ai loro parenti sotto una bandiera di tregua per essere sepolti. La Fortezza che Hargrim aveva chiamato Karak-Gronhud, la roccaforte tra i Goblin, fu ribattezzata Kadar-Gravning - la venerata montagna delle sepolture. Mentre le guerre degli elfi volgevano al termine e la razza dei nani da Kadar-Gravning ripuliva le montagne che la circondano dagli odiati orchi, fu costruita una grande strada sotterranea che la collegava a Caraz-a-Carak e al cuore dei del regno dei Nani nelle world edge mountains." fece una pausa "Appena una generazione dopo, i Goblinoid si riversarono dalle Terre Oscure, attraverso il Golfo Nero e nel massiccio della Cripte. La Fortezza di Hargrim era rimasta intatta dalle Guerre degli Elfi, fu assediata ripetutamente. I Nani di Kadar-Gravning combatterono valorosamente per tenere il luogo di sepoltura di Hargrim lontano dalle mani dei goblinoidi, e resistettero a tutti gli attacchi, anche se diversi avamposti vicino al vitale Passo dei Denti d'Inverno furono distrutti. Mentre combattenti cadevano da entrambe le parti, i pelleverde attaccarono lungo le autostrade sotterranee. Dopo una serie di lotte violente e sanguinose in galleria, i passaggi furono fatti crollare; Kadar-Gravning era sicura, ma completamente isolata. Per quasi duemila anni, Kadar-Gravning è sopravvissuto in isolamento. Occasionali spedizioni hanno cercarono di ristabilire il contatto con i nani sopravvissuti, ma quasi tutte caddero preda dei Goblnoidi che ancora infestavano le alte montagne. Così lontano dal cuore di Caraz-a-Carak e Zhufbar, la Fortezza di Hargrim perse i contatti e piano piano anche il ricordo preciso di dove si trovasse svanì se non nelle leggende" chiuse il libro tornando a focalizzarsi sui suo icompagni "Prima di trovare la corona...purtroppo saremo costretti a trovare la rocca sotto la quale e' custodita" concluse lasciando la risposta ai suoi compagni
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Dumli Il nano stava ascoltando attentamente le parole di quelli che sarebbero stati i suoi compagni nei prossimi giorni... o piuttosto nei prossimi mesi. Ma calò il silenzio, e tutti si voltarono verso di lui. La frase di un bisavolo gli risuonò in testa come un monito -Si può capire molto da ciò che esce dagli orifizi di un nano, che siano in faccia o in mezzo alle chiappe- Non l'antenato di cui andare più fieri, ma c'era della saggezza in quella frase da taverna. "Io sono Dumli. Mi impegno a non ostacolare in alcun modo la vostra cerca. Quando sarò in grado, cercherò di esservi utile. Sarò gli occhi e le orecchie degli Anziani, ma avrete accanto il mio braccio e le mie armi"
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20 Fornskrak 2516 i.c. - pomeriggio [pioggia - fine estate] Le parole di Durk risuonarono nella grande sala. Poi il silenzio cadde Tutti aspettavano un cenno di Dumli, o che Floki riprendesse la spiegazione.
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Durk, il cacciatore di taglie Notò il segnale tipico che gli lasciava sempre Floki, e si ritrovò a pensare: un altro lavoretto facile. Ma quandi lo studioso presentò la missione che aveva in mente, si ricredette immediatamente. Già la presenza di altri nani non era stato un buon segno, e le parole di quel tale lì... Torum... una guardia del corpo per lui, che normalmente faceva la guardia del corpo! "Boff! Sarò la vostra guida nelle terre lì fuori, e mi occuperò anche di acqua e cibo. E per come potrò, mi assicurerò che sopravviviate insieme a Torum. Altro, non garantisco!"
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Torum Ironbrow "Quante chiacchiere, cugino!", esordì Torum, in un ruggito, dopo aver ascoltato il discorso di Floki. "Sono qui perché me lo hai chiesto e non avrei mai e poi mai potuto dirti di no. Qualcuno deve avere il coraggio di prendere in mano le sorti della nostra stirpe e il clan Ironbrow non può essere scelta migliore. E poi... non aspettavo altro!", Torum concluse, dando una pacca sulla spalla dello studioso. Sebbene percorressero sentieri in apparenza molto diverse, entrambi i cugini erano, in quel momento particolare, riuniti nella stessa magnifica sala, sotto lo sguardo degli Antenati, pronti per una missione forse impossibile pensata per salvare le sorti della loro stessa gente. Non c'era nulla di più nanico e Torum, che aveva sempre apprezzato l'intelletto e l'ingegno di Floki, ora non poteva far altro che apprezzarlo ancora di più. "Non sarò il più acuto tra di noi, né il più attento e neppure il più abile a parlare, ma per questo ci siete voi!", sghignazzò. "Ma vi difenderò fino alla morte, se sarà necessario, come ho già giurato di fare per la nostra rocca millenaria. Ora sarete voi la mia rocca e vi porterò anche in spalla, dovesse essercene bisogno!". Aspetto
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Floki Ironbrow I giorni passati erano stati intensi, le lunghe ore passate su mappe, testi e diari di viaggio, la responsabilità di scegliere le persone adatte ad accompagnarlo e le elugubrazioni mentali su come, una volta scelti, li avrebbe convinti a seguirlo, avevano lasciato delle profonde occhiaie sul volto dell accademico. Le vesti, di solito pulite e curate, apparivano stropicciate la barba, sempre ben acconciata, in alcune parti sfuggiva ribelle agli anelli d bronzo che la adornavano. La maestosità della sala, unita’ allo sguardo severo degli dei finemente scolpiti sulle pareti e che sembravano fissarlo in ogni suo movimento, non fece che aumentare la pressione che il giovane nano sentiva sulle sue spalle da quando gli era stato affidato questo gravoso compito. Si verso’ una tazza di te, estrasse dei buffi occhiali rotondi da una custodia di pelle e , dopo averne osservato e pulito le lenti un paio di volte, li inforco’. Gesti comuni, quotidiani, ma che gli ridiedero la calma necessaria per prendere la parola. ”Caro cugino, stimati membri del clan Ironbrow, vi ringrazio per aver risposto cosi velocemente alla mia chiamata” inizio’ cercando di passare lo sguardo su ognuno di loro “Come sapete, grandi e gravi lotte intestine stanno scuotendo il nostro regno, Re Mendri non ha alcuna intenzione di tornare sui suoi passi …al contrario…abbiamo notizie certe che egli abbia iniziato a coscrivere ingenti quantità di truppe e che sia pronto a tutto pur tenere il suo posteriore ben saldo su quel trono” disse piatto ”Nani pronti ad alzare le armi contro altri nani…come se il mondo non avesse già sufficienti minacce alla nostra esistenza” prosegui’ ”Tutti noi, custodi delle nostre antiche tradizioni, siamo chiamati ad agire e ad agire in fretta. Occorre un simbolo di unità sotto il quale gli antichi clan possano raccogliersi e davanti al quale i giovani ed i ribelli possano chinare il capo” Passò di nuovo lo sguardo su ognuno di loro “Mi e’ stato chiesto di formare un gruppo e di mettermi al più presto sulle tracce della corona di Re Hagrim Ironhand, l unico artefatto ritenuto capace ricordare a tutti la grandezza del nostro popolo e fermare quest assurda lotta fraticida” bevve un sorso di te ”Sono stato chiamato ad un grande compito e, oltre che sentirmi molto più al sicuro, sarei onorato se decideste di unirvi a me” concluse lasciando quindi la parola Descrizione
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20 Fornskrak 2516 i.c. - pomeriggio [pioggia - fine estate] La sala degli anziani del clan aveva tre grosse finestre sul lago nero e sulle montagne Nere: un grosso tavolo, con 18 sedie dominava la stanza. Alle pareti erano appesi bassorilievi dei principali Dei Antenati dei nani: Grugni, dio dei minatori e dei taglia pietra Valaya, dea della casa e della guarigione Grimnir, dio dei guerrieri Gazul, dio del sottosuolo e protettore dei morti Smednir, patrono delle vene minerarie Thungni, dio dei Forgiari di Rune Morgrim, dio degli ingeneri oltre ad un piccolo altare dedicato agli antenati del clan Nella sala vi erano Floki, lo studente nano, con i due membri del clan che aveva reclutato: Durk, il cacciatore di taglie, e Torum, il distruggiscudi A loro si era aggiunto Dumli, il daziere, che il clan aveva voluto inviare in questa missione.
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