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"L'Ultima Era" - Atthis
La Matrice di Atthis come te la immagini, fisicamente? Come una sorta di gigantesca macchina futuristica, una sorta di cervello elettronico, o un mastodontico artefatto di pietra che si muove secondo geometrie apparentemente impossibili? Comunque qualcuno che abbia capito come funziona deve esserci, altrimenti non avrebbero potuto riattivarla in primo luogo, né comprendere a cosa servisse. E questo qualcuno deve custodire gelosamente il segreto come segreto di stato, anche perché se la comprensione del funzionamento della Matrice dovesse diventare di pubblico dominio e finire nelle mani di una potenza straniera, essa avrebbe tutti gli strumenti che le servono per boicottare il perno attorno al quale ruota la democrazia di Atthis. Tuttavia, non credo basti sabotare la Matrice per far cadere una nazione come Atthis: se il popolo è così coeso e patriota, un attacco esterno così "intimo" come al cuore stesso del sistema democratico potrebbe avere un effetto opposto a quello sperato. I cittadini di Atthis potrebbero infatti scagliarsi contro l'aggressore esterno con una ferocia e una coesione mai viste prima, decisi a epurarlo dal mondo in nome dei loro ideali. Insomma, se fossi un governante straniero e avessi la conoscenza per boicottare la matrice, ci penserei due volte prima di farlo davvero. Tenterei quantomeno di far ricadere la colpa su una nazione terza, o rinuncerei al proposito. E' anche vero che il crollo della Matrice potrebbe essere il trampolino di lancio per qualche promettente dittatore che già ora, in tempi di relativa pace, fomenta il popolo con discorsi di guerra e interventismo per "esportare la pace"; discorsi che come ben sappiamo sono sempre vuote ipocrisie per traviare le masse affinché sentano il bisogno di un "uomo forte" che le guidi verso la "gloria". C'è molto potenziale narrativo ad Atthis, assicurati solo di saperlo gestire in modo coerente 😉 (Come mi immagino la Matrice, una sorta di bislacca architettura di pietra multistrato, qualcosa di profondamente alieno...)
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Il significato dei livelli
Personalmente in D&D, partendo dal primo livello, il livello più alto che abbia mai raggiunto da giocatore è stato effettivamente il quinto. Ricordo che gli scontri erano davvero massacranti, infatti in media facevamo uno scontro per riposo, e comunque tentavamo di evitare di combattere quando possibile. C'è da dire che nessuno nel gruppo sapeva ottimizzare i propri personaggi. Comunque io ormai non mastero più D&D da molti anni, ho fatto solo una partita in 5ed e non mi ha entusiasmato.
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Il significato dei livelli
Concordo, credo anch'io che in D&D, se si vuole dare un minimo di coerenza, bisogna applicare una rozza gerarchia dei livelli a tutte le principali organizzazioni dell'ambientazione. Oppure dare per scontato che i livelli, in quanto astrazione meccanica, riguardino in realtà quasi esclusivamente i PG. Io preferisco questo secondo approccio, e funziona abbastanza. Diciamo che mi malleva anche molto lavoro quando creo tutti gli altri PNG!
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Il significato dei livelli
Questa domanda è uno di quei dilemmi che ciclicamente risorge. Ho due risposte in merito, una breve e una più lunga e articolata: Risposta breve: Il mago si circonda di pavidi accoliti a lui devoti e governa con pugno di ferro, in quanto de facto un Dio fra gli uomini, anche se "controvoglia". Un'ambientazione che si basa quasi in toto su questo assunto è la già citata Dark Sun, con i suoi immortali Re-Stregoni, ultimi detentori della magia arcana in un mondo morente. Risposta lunga: Il mago, nella mia personale visione degli incantatori arcani (che non ha la pretesa di essere la visione predominante) è una sorta di asceta, di "monaco illuminato", che ha intrapreso un percorso ai confini della realtà. In quanto tale, non solo non sarebbe interessato ad amministrare uno stato, ma sarebbe del tutto alienato dai piaceri della mondanità. Non gli piacerebbe essere circondato da pavidi servitori o compiacenti concubine, né di gustare piatti prelibati cullato dal suono di un'orchestra. Non proverebbe piacere nel vedere sudditi devoti pregarlo alla stregua di un Dio, ne questo darebbe soddisfazione al suo ego. Perché l'incantatore, per essere tale, deve per prima cosa "sigillare" la parte più concupiscibile della propria psiche, in modo che solo la parte più razionale governi le sue azioni (il che ben si sposa con un aumento esponenziale dell'intelligenza per ottimizzare le capacità magiche). Quindi sì, personalmente penso che un incantatore arcano non solo non governerebbe uno stato, ma se ne andrebbe dalla società civile, per vivere isolato in un qualche eremo a continuare il suo percorso mistico. Ovviamente questo ragionamento si può applicare solo in quelle ambientazioni dove gli incantatori sono estremamente rari, nei Forgotten Realms sarebbe privo di senso.
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Il significato dei livelli
Ultimamente stavo riflettendo sul significato dei livelli. Meccanicamente sono uno strumento astratto per gestire la crescita dei PG, dei loro poteri e delle loro abilità, ma anche per calibrare le sfide che incontreranno sul loro cammino. Narrativamente parlando "non esistono", nessun personaggio o PNG dirà mai "sono del livello tal de tali", sarebbe ridicolo e da shōnen giapponese di quarta categoria. Tuttavia, mi chiedo, fin quanto sono realmente "astratti" i livelli? Mi spiego: in una ipotetica società fantasy di un gdr con i livelli le classi sociali, il potere, la ricchezza, sono equamente distribuiti o seguono anch'essi la piramide dei livelli? Il re di uno stato sarà un PNG di livello 1 o di livello 20? E se è un PNG di livello infimo, perché la sua guardia personale di livello 20 non ne ha approfittato per compiere un golpe? Se davvero esistono super uomini virtualmente invincibili (perché la loro CA è "troppo alta") per un comune umano allora perché esistono ancora gli eserciti? Quello che voglio dire è che i livelli probabilmente dovrebbero essere distribuiti in modo caotico, casuale. Oppure applicarli esclusivamente al party e alle sfide contingenti, dando per scontato che gli equilibri del mondo non siano regolati dalla piramide dei livelli ma da una logica più concreta, pragmatica, azzarderei "verosimile" (perdonatemi il termine). Personalmente sono attualmente master di una campagna che si ambienta molte generazioni dopo un olocausto nucleare, un mondo sulla falsa riga di quello di Ken il Guerriero, dove effettivamente la forza bruta è l'unico strumento per stabilire rozze e primitive piramidi gerarchiche. In un contesto del genere, alla Dark Sun se vogliamo rimanere in ambito gdr, direi che la piramide dei livelli si possa applicare più coerentemente (anche se, comunque, non mancano situazioni dove stride terribilmente). In realtà, i PNG che descrivo non hanno mai una scheda tecnica, solo narrativa. Mi accingo a fare una scheda tecnica delle loro statistiche e abilità solo se strettamente necessario, tentando di renderli quanto più coerenti con l'ambiente dove si trovano. Voi come affrontate la questione dei livelli applicati al mondo di gioco? La ignorate bellamente? Approccio più che legittimo, sia chiaro. 🤠
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Chevrolet Camaro del 70 nel fantasy...? Si può fare? (cit)
Di certo non inserirei un'auto moderna :'D Magari un veicolo a vapore che fluttui a pochi metri dal suolo, un piccolo disco volante. Qualcosa alimentato dai nodi terrestri (flussi di energia che si intersecano sotto la superfice terrestre alla stregua dei paralleli e dei meridiani sulla cartina geografica). Più i PG "volano" vicino a un flusso di energia sotterraneo, più il veicolo aumenta di velocità; più ci si allontanano minore è la velocità e la distanza a cui possono levitare. Se troppo lontani, il veicolo non può partire. Ci sarebbero quindi delle vere e proprie "tratte" da seguire con un certo scrupolo, e i PG potrebbero voler cambiare la direzione di un flusso per creare una via di passaggio fra due regioni visitate con una certa frequenza.
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Meta e difficoltà
Confesso che sono curioso di sapere cos'abbiano fatto i tuoi PG di così "catastrofico" da rovinarti tutta la boss fight finale :'D Comunque il pvp è una brutta bestia. Prima o poi i giocatori ci passano sempre, anch'io ho fatto pvp in passato. L'unica per impedirlo è porre un diniego assoluto, oppure prepararsi ad affrontarlo tentando di mitigarne gli effetti distruttivi sulle campagne... Per gli allineamenti, non pretendere che i PG rimangano incasellati in due parole, probabilmente non lo faranno. Un master più saggio di me (Bille Boo) valuta sempre gli allineamenti a posteriori, mai a priori. Che dire, penso abbia ragione.
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L'ambiguità del male
Sì, direi di sì, non ho percepito da parte tua nessuna perplessità in merito al nostro piano, né mentre lo pianificavano, né mentre lo mettevamo in atto. Sai, finchè Flogisto ha agito "di testa sua" ha sempre avuto un certo riguardo che le sue azioni non avessero ripercussioni troppo gravi. Certo, ha compiuto gesti esecrabili, ma con quel barlume di morale che può sembrare poco, ma che per lui fa una differenza enorme. Come ha detto anche Dario, "questo no, è troppo" semplicemente. 🤖
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"L'Ultima Era" - Pridia
Bravi i pridiani! C'è troppa fede nel "progresso" ne "l'ultima Era", ci voleva qualche milione di persone in preda al fervore dell'oscurantismo religioso :'D Scherzi a parte, visto l'inquinamento magico dell'uso intensivo delle lacrime di Eris, la creazione di armi sempre più distruttive e il clima da pre-prima guerra mondiale che si respira nel mondo, forse tornare a una vita più rurale non sarebbe una cattiva idea. Insomma, vorrei che almeno gli abitanti della terra de "l'ultima Era" evitassero due conflitti mondiali e l'uso dell'arma atomica 🙃 Mi piace il fatto che non spieghi realmente la natura della genesi di Pridia comunque; adombri perfino che sia stato il suo stesso fondatore a causare la catastrofe che costituì la causa fondatrice del regno. Non male, conferisce quel pizzico di inquietudine che ci vuole quando si parla di una feroce tirannide religiosa e inquisitoria! Comunque in realtà mi aspetterei che i pridiani siano più smaliziati di quanto li descrivi: mi spiego, se tutto il mondo sa che in realtà Omnius non è un vero e proprio Dio, mi sembrerebbe ingenuo pensare che i pridiani non si facciano due domande. O almeno, quelli più benestanti 🤠 Sai, è molto suggestivo questo tuo phantheon di spiriti: è qualcosa di più mistico delle classiche divinità di D&D, personalmente lo preferisco!
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L'ambiguità del male
Entrambi, il master è fermamente convinto che l'allineamento del PG emerga dalle sue azioni e quindi vada applicato (o modificato) a posteriori. Io, personalmente, avevo pensato al mio PG come CB, ma dopo aver contribuito indirettamente al massacro (non ho fatto nulla per impedire che i miei commilitoni provocassero la frana, e solo dopo ho condannato apertamente il gesto) ho tolto l'allineamento CB e non so bene quale dargli. Non che sia essenziale, comunque.
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L'ambiguità del male
Di recente ho giocato una sessione (come giocatore) che mi ha dato da pensare. La campagna si ambienta in un mondo dove la vita intelligente sembra essere arrivata al suo triste e lento epilogo: un mondo arido, sterile e rovente, dove poche sacche di civiltà arrancano e protraggono la loro magra esistenza attingendo alle poche risorse idriche rimaste. Una notte, una cometa solca i cieli di questa terra morente: è una cometa che porta con se un frammento di potere divino. Chi riuscirà a impossessarsi del fiore benedetto che crescerà dai resti della meteora potrà modificare una porzione di quel mondo a sua immagine e somiglianza, compiendo un atto da demiurgo divino. Parte una vera e propria "corsa all'oro" e ogni Marf (alcuni dei luoghi dove sopravvive la vita intelligente) manda una propria spedizione, compreso il Marf di Sotto, quello da dove originiamo noi come giocatori. Insomma, una vera e propria odissea in mezzo al nulla, nel tentativo di impadronirsi di questo dono (o maledizione?) celeste. Il gruppo con il quale viaggiavo non era un gruppo di brave persone, io compreso non osavo definirmi tale: avevamo una necromante, un indigente, un goblin miscredente e un mercenario nanico disposto a compiere qualsiasi nefandezza per un po' d'oro. In una spedizione dove si da per scontato che non bisogni avere alcuna pietà per il nemico, consci che anche gli altri concorrenti ci avrebbero ucciso alla prima occasione, non sorprende che quando siamo partiti, (come giocatori) eravamo consapevoli che avremmo compiuto anche atti orrendi pur di arrivare per primi al fiore meteoritico. Eppure... una notte abbiamo provocato una frana per sterminare una carovana rivale. Abbiamo preso la decisione con goliardia, con leggerezza. Infondo erano nemici. Eppure, man mano che ci mettevamo all'opera per compiere l'orrendo gesto, qualcosa ha cominciato a smuoversi in me e un altro membro del gruppo. Dopo averlo compiuto, orripilati per il massacro causato, abbiamo deliberatamente scelto di abbandonare momentaneamente la nostra carovana, per offrire soccorso e aiutare i superstiti. Io, personalmente, sono andato verso l'accampamento nemico sguarnito e inerme, pronto anche a farmi ammazzare se quello sarebbe stato il prezzo da pagare per il massacro compiuto. Mi domando a che pro abbia fatto comportare così il mio personaggio: è del tutto controproducente per la missione e sapevo che avremmo potuto compiere atti brutali per il fiore celeste. Eppure, a fine sessione non sono proprio riuscito a negare il mio aiuto ai nostri nemici. Mi chiedo quale allineamento siano i personaggi che stiamo interpretando io e il mio commilitone. Ma soprattutto, mi domando se la spedizione del Marf di Sotto resterà integra, o se questi siano i prodromi di uno scisma. Voi come avreste gestito questa situazione? 🙃
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"L'Ultima Era" - Ere del Mondo
Guarda, io ancora ricordo da bambino quando vidi "Atlantis, the lost empire" della Disney. Penso che una delle scene che più mi rimase impressa fu quella del "cimitero" di navi nella tana del Leviatano: mentre il moderno sottomarino dove si trova Milo illumina i relitti delle imbarcazioni di innumerevoli ere passate, i moderni argonauti si rendono conto che qualcosa di terribile li sta seguendo, pronti ad attaccarli: un'ancestrale macchina atlantidea non dissimile da un mostro mitologico, che con poco sforzo distrugge il moderno sottomarino frutto delle migliori menti della Belle Époque. Nella tua ambientazione potrebbe accadere qualcosa di simile: un prodigio della Magitec alimentato a lacrime e guidato da elementari dell'acqua che porta intrepidi esploratori di Zorastria (o di qualche altro luogo) a esplorare i fondali oceanici, alla ricerca dei lasciti delle ere pre-umane. Io giocherei molto volentieri una campagna con queste premesse!
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Guerra e pace
Però la logica dei dazi economici è qualcosa che riguarda per lo più nazioni sovrane che commerciano reciprocamente beni che non possono produrre autonomamente. In un modo arcaico dove vi sono per lo più città stato autosufficienti non mi è chiaro in che modo i dazi dovrebbero compromettere in modo significativo l'economia delle singole città. Tento di spiegarmi meglio: o c'è una fitta rete di scambi che riguarda ampie realtà sociali tecnologicamente avanzate (non per forza moderne, ma quantomeno con un vero e proprio settore industriale) oppure parliamo di realtà sociali molto più piccole e arretrare, dove ancora prevale il settore agricolo e la produzione artigianale. Mi sembra che tu stia sovrapponendo queste due realtà, oppure la tua ambientazione è più complessa di quanto abbia capito e convivono nello stesso momento popoli con un ampio divario culturale, tecnologico e sociale. Se fosse questo il caso, allora dovresti pensare non più a una guerra fra le grandi potenze, ma a un espansione imperialista degli stati più avanzati contro quelli più vulnerabili. Ovviamente in quel caso la guerra conviene eccome, dato che vi è, teoricamente, una disparità significativa di potere militare fra le nazioni che invadono e quelle che verrebbero invase. Spero di esser stato abbastanza chiaro.
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Derubati mentre si dorme
Concordo in pieno. E' bello vedere che ci sia ancora qualcuno che usa gli stili di vita per gestire le spese mondane dei PG e le difficoltà (o le opportunità) che potrebbero incontrare. Anche su questo sono pienamente d'accordo; penso che ogni gruppo di avventurieri degno di questo nome dovrebbe avere qualcuno adibito alla bonifica ambientale da trappole o pericoli nascosti. Se non c'è un PG con la classe giusta, allora il gruppo dovrebbero assumere un gregario/mercenario che svolga l'ingrato compito. Mai sottostimare la pericolosità di una singola trappola, che può facilmente provocare un TPK se scatta al momento sbagliato.
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Complessità della trama
Io e il mio gruppo abbiamo l'abitudine di scrivere molto durante le sessioni, quindi di rado perdiamo informazioni importanti sullo svolgersi degli eventi. Con altri gruppi dove non scriviamo invece mi è capitato di perdere alcune informazioni, per fortuna il master è molto preciso e compensa le mancanze di noi giocatori.
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"L'Ultima Era" - Ere del Mondo
Ciao! L'articolo è piacevole da leggere, ma trovo pecchi un po' di creatività: le varie ere sono molto simili a quelle del mondo reale, confesso che da un'ambientazione chiamata "l'ultima Era" mi aspettavo che il discorso "ere" fosse particolarmente fantasioso. Diciamo che prima di leggere l'articolo immaginavo qualcosa di bizzarro e perturbante, un po' come i nove mondi di Numenera tra un miliardo di anni nel futuro, per dire. Per esempio, l'Era dei Mostri avrebbe potuto avere come razza dominante una specie di rettiloidi che venerava antichi Dei esterni (qualcuno ha detto "Lovecraft"?) Prima ancora, sulla terra de l'ultima era avrebbero potuto abitare strani polpi volanti in città di basalto, e prima ancora uomini fatti di luce che ora giacciono nel nucleo termico del pianeta all'insaputa dell'umana specie. Insomma, altre civilizzazioni per lo più aliene e straniati, le cui vestigia sono forse ancora sepolte da qualche parte, in attesa di essere riesumate dai moderni speleologhi con le meraviglie della Magitec. Sono solo idee in libertà comunque :'D
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Guerra e pace
La guerra non conviene mai a livello di stati/popoli; ma i singoli oligarchi si arricchiscono enormemente con le campagne militari, sia dalla parte dei vinti che dei vincitori. Anche nel tuo mondo fantasy immagino che chi abbia in mano le redini del potere sia intrallazzato con chi produce armi e che si arricchisca con le tasse usate per il mantenimento di eserciti e milizie militari. Insomma, è tutto un enorme giro di denaro che aumenta il benessere di pochissimi a discapito delle masse, che vengono intortate con finti discorsi ideologici affinché una frazione non indifferente della popolazione si presti volontariamente ad arruolarsi e a immolarsi in nome di finti ideali. Perciò non chiederti a quale stato convenga la guerra. Chiediti piuttosto quale PNG notevole di un determinato stato si arricchirebbe disgustosamente in un conflitto armato e fagli tentare di prendere il potere o di corrompere i potenti affinché parta una campagna militare. Che poi la campagna militare vada a buon fine è per lo più indifferente, così come tutte le difficoltà o le sofferenza che patiranno i coscritti: gli alti comandi non vanno sul fronte, rimangono a sollazzarsi nelle loro opulente torri di avorio.
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"L'Ultima Era" - Zorastria
Ciao! Questa Zorastria sembra una sorta di utopia vittoriana in stile fantasy, penso fosse questo l'effetto voluto. Hai avuto particolare attenzione a fornire molti dati di natura "tecnica", come le percentuali esatte delle razze nella popolazione, l'acesso della popolazione al benessere, alla sanità, le fonti di reddito, etc. Queste informazioni faranno parte del background condiviso dai giocatori o andranno scoperte man mano esplorando la città e interloquendo con i suoi abitanti? Personalmente ti consiglierei il secondo approccio, in modo che i giocatori si rendano pian piano conto di quanto sia stratificata la città e di quante cose possano apprendere parlando con gli autoctoni. Condivido il fatto che la città sia una "magocrazia"; in effetti, sono fermamente convinto che, in ogni ambientazione dove esista la magia ed essa sia diffusa, i maghi dovrebbero ragionevolmente essere la casta domimante. Mi ha invece fatto sorridere (bonariamente, sia ben chiaro) che il sistema politico sia "meritocratico". Trovo quella della "meritrocazia" una delle tante favole ipocrite utili solo per rabbonire il popolo e giustificare la classe domimante, ma non voglio dilungarmi ulteriormente sulla questione. Che dire, nel complesso la città è solida e ben approfondita. L'immagine che hai scelto per decorare l'articolo è molto accattivante, ottima scelta. Hai per caso anche una planimetria dell'ambiente urbano? Sarei curioso di vederla! In bocca al lupo con i prossimi articoli dell'Ultima Era!
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Reveria
Innanzi tutto, complimenti per aver scritto così tanto! In merito a bosco tetro, visto che espressamente chiedi consigli, secondo me potresti mettere all'interno della selva una qualche creatura mitologica legata a questo genere di luoghi; molto frequenti nella narrativa medievale. Ad esempio, Dande vi mise nella selva una lonza, un leone e una lupa, tre fiere che, se affrontate contemporaneamente, potrebbero offrire al party una sfida impegnativa ma quasi certamente non letale. Oppure potresti mettere una chimera, nemico chiaramente troppo potente per i giocatori, e vedere come si comportano contro un nemico così pericoloso: potrebbero tentare la fuga (e in quel caso la chimera non li inseguirebbe) oppure provare a interloquire con la creatura (e in tal caso la chimera potrebbe essere disposta ad ascoltarsi), in entrambi i casi, se i PG non decidono di fuggire, né prendono l'iniziativa al dialogo, la chimera li attaccherà, con tutte le conseguenze del caso. Per quanto riguarda i PNG notevoli, la presenza di Arianna nei panni di "supereroina" mascherata mi diverte: immagino sia una campagna molto allegra e lontana da temi realmente cupi :'D
- Problema pochi incontri per sessione ed inevitabile scioglimento degli NPG
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Domande sul piano dello splendore
Ciao! Innanzi tutto, considera che dalle descrizioni dei piani elementali (compresi i semielementali e gli pseudoelementali) emergono chiaramente come ambienti assolutamente proibitivi per chiunque non sia nativo di quei piani. Per farti un esempio veloce, il piano del sale non è solo una immensa distesa di sale priva di qualsivoglia fonte d'acqua, ma prosciuga attivamente chi vi si reca, lasciandolo in poco tempo ad avvizire al suolo come una prugna rinsecchita. E parliamo di uno dei piani meno ostli (secondo me, ovviamente). Il piano dello splendore è un caotico e turbolento susseguirsi di tempeste elettriche, che se non ricordo male possono accecarti (nella migliore delle ipotesi) o farti direttamente esplodere (se colpito in pieno da uno di questi turbinii pirotecnici che si verificano per tutto il piano). Queste tempeste, tanto magnifiche quanto pericolose, potrebbero essere nocive anche per gli abitanti nativi del piano (ovviamente per loro non sarebbero mortali, ma potrebbero comunque provocargli ferite o dolore). Con questa semplice premessa il rifugio Arcobaleno sarebbe esattamente quello che dice di essere: un rifugio da queste tempeste di radiazioni. Cosa abbiano costruito gli autoctoni del piano poi puoi sbizzarirti: descrivi strani palazzi dalla geometria bislacca, bizzarra, a tratti neppure pienamente comprensibile, mobilia eccessivamente grande o piccola, dai colori sgargianti o che "pizzica" al tocco come se fosse pervasa da qualche forma di energia, strade di mattoni cangianti e fontane che spruzzano lampi di luce colorata piuttosto che acqua, etc. Insomma, qualcosa di profondamente alieno, che faccia ben comprende ai PG di trovarsi, letteralmente, ai confini della realtà.
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Meta e difficoltà
Se alcuni PG hanno delle informazioni utili al gruppo non capisco proprio perché non dovrebbero condividerle. Inoltre, salvo casi molto particolari, ti sconsiglio di imporre ai giocatori di tenere nascoste delle informazioni ai compagni, soprattutto in un party di persone che hanno appena cominciato a giocare. Potrebbero crearsi delle situazioni di conflitto evitabili e dannose ai fini ludici del gioco. Se i piani che loro elaborano, puntualmente, si rivelano fallimentari anche solo sul piano teorico (questo è quello che mi sembra di aver capito) allora ha perfettamente senso che si rifiutino di procedere. Se tu, prima di attraversare un campo fiorito, ti rendessi conto che è minato, procederesti comunque perché "The Show Must Go On"? No, aspetteresti ti trovare un piano che, almeno teoricamente, ti permetta di sopravvivere. Ti sconsiglio vivamente entrambe le opzioni. Sarebbero due interventi da parte tua arbitrari e da Deus ex Machina, che personalmente considero antitetici a un modo "corretto" di giocare di ruolo :'D Al massimo, se proprio siete in una situazione di stallo, ti consiglierei di suggerire ai tuoi giocatori, ma proprio da master ai giocatori, non dentro il gioco, di lasciar perdere l'obbiettivo, in quanto evidentemente oltre la loro portata, e di concentrarsi verso altre mete. A volte, prendere atto dei propri limiti e optare per la ritirata strategica è l'esito migliore per una missione 😉 Io, personalmente, in caso di ritirata dei PG sarei perfino propenso a dar loro parte dell'esperienza prevista per il completamento della missione.
- Monete rare ed esotiche, come gestirle?
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Emozioni forti
Sì, diverse volte, spesso come master, qualche volta come giocatore. Dipende molto dagli altri giocatori, se anche solo uno del gruppo è troppo "goliardico" spesso più che provare emozioni forti ridacchio per le cavolate che dice o scrive. Però quando tutto il gruppo si fa serio e teso all'obbiettivo, anch'io mi faccio prendere dalla narrazione e dagli eventi. Se solo i tavoli potessero parlare...
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Monete rare ed esotiche, come gestirle?
Spesso nei gdr sono presenti tagli di monete poco comuni o risalenti a nazioni ormai scomparse. In D&D, ad esempio, da molte edizioni questo è il caso delle monete di electrum (una lega di oro e argento) e di platino. Normalmente viene indicato come il valore di queste monete sia, rispettivamente, di 5 ma e 10 mo. Tuttavia trovo eccesivamente semplicistico dare un valore standard a monete che sono descritte come rare, fuori corso o appartenenti a regni e stati scomparsi. Sono alla stregua di piccoli oggetti di antiquariato; dovrebbero essere monete per collezionisti o storici, non certo per la gente comune. Provare a pagare con simili tagli di denaro dovrebbe suscitare diffidenza, soprattutto nelle comunità più piccole e arretrate (dove anche pagare con le mo dovrebbe risultare cosa poco comune). Personalmente penso che un oste di paese dovrebbe rifiutarsi di accettare come pagamento me o mp, a meno che non stimi un lauto guadagno (es: i PG non chiedono il resto) oppure i giocatori dovrebbero riuscire a convincerlo con una prova di carisma. E questo per ogni altro artigiano o gregario, voi cosa ne pensate?