Tutti i contenuti pubblicati da Ghal Maraz
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Capitolo 4 - Londra 1923: Les Fleurs Du mal
Carter Grant Alle parole del loro interprete, Carter si sentì confortato nel suo pensiero: "Ebbene, a maggior ragione, ritengo sia meglio approfondire le informazioni su quella dimora con altre indagini bibliografiche, prima di lanciarsi in una esplorazione. Ancora più se ciò dovesse comportare una separazione delle nostre forze e risorse".
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Atto II: Il Tribunale degli Alberi
George Drake Nnnhhh... sono arrivato meno preparato del previsto a questa contesa. Non pensavo che il procuratore sarebbe partito con una prima mossa così palese. "Vostro onore, membri rispettabili della giuria...", prendo la parola, ricomponendomi mentre mi alzo e mi abbottono la giacca: "George Drake, per la difesa. La pubblica accusa parla di colpevolezza e di fatalità, di vittime e di carnefici, come se fossero intercambiabili, mostrando inoltre una commendevole empatia per l'imputato. Eppure... in tutto ciò, non si è mai sentito parlare di ragionevole dubbio o di prove, ma questo ragazzo", mi fermo, e indico il nostro assistito, "il giovane Khaled, viene già additato come un condannato. E quindi mi domando: se è colpevole, come può essere anche vittima degli eventi? Noi dimostreremo, dunque, come di certo egli sia qui perché vittima degli eventi, mentre della sua asserita colpa non vi è alcuna acclarata certezza. Una corte di Sua Maestà", il mio cuore si infiamma, nel parlare così, e spero non accada lo stesso per i miei occhi, "deve accertare la colpa oltre ogni ragionevole dubbio, cercare giustizia per le vittime e stabilire il giusto rispetto della legge. Ed è per questo che dovrà assolvere il giovane Khaled dalle accuse che gli vengono mosse".
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[Atto I] Oltre il confine
Korshek "Lascio volentieri ai cervelloni le domande", dico, massaggiandomi una spalla dolorante. Faccio poi un ulteriore cenno di riconoscenza a Nasshymar.
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Capitolo 4 - Power Behind the Throne
Mìa Birri "Benissimo, grazie. Credo proprio che il ser cavaliere qui con me potrà parlare bene di te, ai tuoi superiori, se ci dici il tuo nome", concluse Mìa.
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Beyond the Pale
Josek Lasczarny Ah, ecco i pellerossa. Lascio fare alle due donne: saranno di sicuro molto più brave di me. Saranno soli? Non mi fido. Comincio a girare attorno, guardando in tutte le zona d'ombra.
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Ri-ciao
Ecco, su questo aspetto... oserei dire quasi nessuno!
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Ri-ciao
Ciao, Fezzino! Spero tu sia riuscito a risolvere tutto in maniera definitiva e soddisfacente. Noi siamo sempre da queste parti, persino Landar è rientrato dopo una (nel suo caso ingiustificata😊) lunga latitanza!
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Capitolo 4 - Dragons of Desolation
Ghal Maraz ha risposto a AndreaP a un discussione Dragons of Autumn in Dragonlance - War of the LanceSturm Sturm si rassegnò a una paziente attesa: la loro situazione era già fin troppo precaria, per potersi permettere rimostranze su tempistiche e trattamento.
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Capitolo 1. Nest of the Eldritch Eye
Alystar "Se la mia ipotesi sulla attivazione delľartefatto è effettivamente corretta, allora la soluzione potrebbe stare nella intuizione di Meredic", Alystar spiegò a Matarion. "Gli occhi si potrebbero attivare in combinazione e, possiedendone uno, si potrebbe forse vedere attraverso l'altro semplicemente pronunciando la parola corretta. Ma sono tutte ipotesi. In ogni caso, resta l'unico fatto sicuro: si tratta di un oggetto decisamente potente e raro, sufficiente a scatenare bramosie e conflitti".
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TdS
Tanaka muore comunque. Ci pensa Nathan.
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TdS
L'intenzione c'è. Poi, ovvio, sbaglierà strada...🤭
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TdS
Utilissima l'esperienza... da morta.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Nathan Clark Da solo, nel bosco "Nnnhhhh...", sento male ovunque e, passata la scarica di adrenalina, faccio persino fatica a parlare. Vorrei solo sedermi qui e, non so, svenire. Ma ci sono esattamente due cose che me lo impediscono, in questo momento. Mentre mi martellano il cervello. Ripenso alla sensazione di prima e alla voce nella mia testa: qui non è sicuro. Il Bosco non è sicuro. Le percezioni di ieri sono niente, in confronto al terrore di oggi... E poi... c'è Scarlett. C@zz○... non posso lasciarla ai quei bruti... e alla Presenza nel Bosco. Sputo un grumo di sangue e mi costringo a camminare, tenendomi il fianco per il dolore: se svengo, è finita. Spero solo di non avere rotte, perché sarei fregato. Anche se... qualche osso fratturato sarebbe la meno, dopo questo pestaggio da vigliacchi. La rabbia... la rabbia nei confronti di Cory... mi ci devo aggrappare, a quella rabbia. Tenermela stretta. Mi serve, adesso: mi tiene in piedi, mi fa mettere un piede avanti all'altro. "Nnnhhhh...", dico, ancora. Sembra poco, ma mi rammenta che sono vivo. 'Hai promesso che mi ammazzerai, se faccio la spia, Edwards? Lo hai fatto davvero? Hai promesso e mi hai fatto arrabbiare per davvero, stavolta. Hai scelto il bersaglio sbagliato, però. Te la farò pagare. Altro che partita di football. Altro che Tyler. Altro che canna fumata di nascosto. Altro che tutti. Non te l'hanno mai detto, di lasciare in pace le acque chete, idiota di un Cory?". Ma, prima... Scarlett. Deve essere ancora qui, da qualche parte. Quel b@st@rdo di Tanaka... gli taglierò via il c@zz○, così impara.
- Il ritorno di Atrokos - parte 2
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TdS
Ho fatto una prova anch'io.
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Sovrannaturale - 1x02 - Caccia Selvaggia
Ghal Maraz ha risposto a L_Oscuro a un discussione Stagioni in Il Mostro della Settimana - The Italian WayLeonardo Pieri A rapporto! Non conosco questo Nicotra, ma ancora una volta mi domando come certi soggetti improbabili finiscano da queste parti. In realtà, la risposta la conosco: nonostante la segretezza e l'importanza dell'Occhio, anche qui il nepotismo ha un certo peso e gli uffici devono pur essere riempiti da qualche utile idiota. Cerco di non lasciar trasparire le mie considerazioni, pertanto, per evitare espressioni infastidite, mi concentro sulle grazie della segretaria; e anche qui, stranamente, ho notato uno schema di impiegate avvenenti, ma non particolarmente brillanti. Quelle davvero brave lavorano ai piani alti, ma magari senza bisogno di minigonne e camicette scollate... Decido comunque di sorriderle, giocando le mie carte da James Bond da quattro soldi: so per esperienza che, quando distratte da altro, queste dattilografe tendono a omettere dettagli importanti qua e là. Proprio ciò che mi serve adesso. "Signore, purtroppo è presto detto...", comincio a spiegare, raccontando i fatti nella maniera più trasparente e corretta possibile, almeno fino al momento in cui ho visto il collega morente a terra. Solo su questi dettagli - chiamiamoli così - decido di sorvolare, tenendo per me la questione del suo appartamento e del documento di identità preso "in prestito". Concludo il racconto sottolineando il valore, ľaltruismo e la prontezza di spirito di Roberto, che si è, di fatto, sacrificato scientemente per adempiere al suo dovere di integerrimo servitore dello Stato e rammaricandomi di non averlo mai davvero conosciuto. È quest'ultimo aspetto a deporre in mio favore, perché l'agenzia sa bene che i rapporti pregressi tra noi due sono quasi insistenti: tanto basta, ne sono abbastanza certo, per evitare accuse di omicidio da parte mia, mancando ogni parvenza di movente.
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TdS
Credo che questo sistema permetta di fornirti già la scelta del risultato 7-9, quindi potrebbe un po' snellire la sequenza dei post.
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[Atto I] Oltre il confine
Korshek Lo scontro si rivela complicato, come mi ero immaginato: d'altronde, quest'uomo sembra tanto cose discutibili, ma, di certo, non un ingenuo. E infatti si rivela consapevole delle sue capacità, tanto da tenermi testa per tutto il tempo del nostro confronto. Ci affrontiamo per un tempo che mi appare lungo e difficile, ma, in realtà, passa poco da quando tento la mia prima mossa a quando uno di noi si trova steso in terra, senza forze e ansimante. Sento la potenza e l'abilità dei suoi colpi tutto il tempo: soprattutto, sono sorpreso dalla sua forza, ben maggiore di quanto, comunque, già sembrasse. Alla fine, ci stringiamo in una morsa reciproca, contrapposta, con le sue mani che cercano una presa soffocante contro i miei fianchi, mentre si contorce e cambia posizione per provare a sollevarmi e ribaltarmi rovinosamente a terra. Eppure, per un secondo di troppo, esita, sbuffando per la fatica; io pianto entrambi i piedi al suolo e tento una spinta, che diventa una violenta spallata e lo fa scivolare all'indietro. E, mentre si ribalta, insisto, buttandomi di peso, con tutto il mio corpo, contro il suo petto: l'aria fa un rumore strano, uscendo velocemente dalla sua gola, mentre un lamento esce strozzato dalla bocca mezza aperta. Io mi rimetto in piedi, ma lui resta nella polvere.
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I Figli di Za'ia - TdG
Finn'iann "E sarà meglio tenere d'occhio il vulcano con particolare attenzione: non pare certo essersi messo calmo", concordo con le parole di Hannayeh.
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Beyond the Pale
Josek Lasczarny "Andiamo dove sono i boscaioli", propongo, sentendo le parole di Rivka. Fra non molto cominceranno ad allungarsi le ombre.
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Uccisori di Giganti - Gruppo Unico
Lexander "Non ero sicuro che ce l'avremmo potuta fare, a dire il vero. Ma ne sono davvero, davvero lieto. D'altronde, a questo punto, non posso fare a meno di chiedermi: Valten, che intenzioni hai? Hai un futuro, qui fuori, adesso?", rifletto, potendo fondamentalmente rifiatare con la dovuta calma.
- Il ritorno di Atrokos - topic di servizio
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Capitolo 4 - Power Behind the Throne
Mìa Dai birri "Grazie delle informazioni. E dell'avvertimento. Questa faccenda ci era del tutto ignota. Avevamo con loro solo qualche interesse mercantile, per fortuna. Anche la loro casa è stata data alle fiamme? I loro affari sono passati ad altri, a qualcuno di devoto? Essendo io stessa una sacerdotessa, vorrei andare a benedire l'edificio - o i suoi resti - ed essere certa che qualsiasi loro eredità sia in buone mani", disse allora Mìa, mostrando un interesse sincero. Sebbene la sua preoccupazione poggiasse su radici un poco diverse da quanto andava raccontando.
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Capitolo 7 - Destini Lacerati
Victor "Va bene. Sto davanti io", Victor rispose, iniziando ad avanzare cauto, con l'arma ben stretta in mano.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Nathan Clark Bosco 'Ecco, adesso siamo tutti ancora più nella m€rd@! Beh, loro se la meritano tutta, maledetti $tr°nzi!'. "E allora? Volevi spaccarmi la testa? Ma cosa c@zz° ti dice quella zucca bacata, Edwards? Pensi che, se mi ammazzi, non capiscono subito che sei stato tu? Dopo tutti i messaggi e le minacce? Col c@zz° che torni a giocare a football, in quel caso! O magari, sì, forse ti fanno almeno fare la palla, in galera... dopo averti fatto raccogliere il sapone nella doccia!", sbotto, all'improvviso, senza senso. Vorrei scappare, ma questi b@st@rdi me lo impediscono ancora. "E allora? Cosa state facendo? Finite questo strac@zz° di lavoro da pseudo-killer della mafia del c@zz°!!! Forza, dai, che cosa aspettate? Vediamo quanto c@zz° ci mettete, in quattro, armati, ad ammazzare un povero b@st@rdo disarmato! Allora, ancora lì a guardarmi come degli ebeti? Fatela finita, che, se ci mettete poco, magari ve la cavate solo con vent'anni! C@zz°, c@zz° e strac@zz°! Ma datevi una mossa, almeno, che non voglio invecchiare qui!!!", comincio a schiumare, con gli occhi che mi bruciano e la vista che si annebbia. Allargo le braccia e aspetto di vedere cosa passa loro per quei loro cervelli nati già f°tutti. Magari, se la presenza - quella "lei" che nemmeno le Fate osano nominare, maledette pure loro e i loro misteri antichi come il mondo! - se Lei ci aggredisce adesso, i corpi gonfi e grossi di questi quattro gorilla idi°ti mi daranno almeno il tempo sufficiente a scappare. Certo, come no. "Forza. Forza!!!".