
Tutti i contenuti pubblicati da Ghal Maraz
-
TdS
Ho postato appena possibile, così riduciamo il limbo degli altri al minimo.
-
Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Nathan Clark Uno sgabuzzino troppo affollato, parrebbe All'incirca due minuti senza sfigh€. Mi pareva fosse durato troppo, in effetti. Orion. Che ci fotografa. Come se la mia vita non fosse già abbastanza andata a rotoli, nelle ultime ore. "Orion", dico, e la mia voce nasconde un fremito di fastidio, curiosità, rabbia e incomprensione. Perché quelle foto? Cerco lo sguardo di Kathlyn, prima di mettermi, istintivamente, di fronte a lei, per nasconderla alla vista - e al telefono - di Orion. "Grazie", aggiungo, ma sento le unghie della mia mano sinistra che scavano il palmo: "Eravamo bloccati dentro". 'E bla bla bla, sì, eccetera'. "Che combinazione che tu sia passato e ci abbia trovati. Kathlyn stava proprio provando a contattare una sua amica", spiego, in maniera sintetica. C'è persino una sincera verità, in mezzo a queste mie parole. Non aggiungo altro e non cerco, soprattutto, delle patetiche scuse.
-
TdS
Nathan ha Instabile 2. Troveranno Orion in un sacco nero, diviso in molteplici parti. 😇
-
Capitolo 1. Nest of the Eldritch Eye
Alystar Durindiel Fronte del porto "Non certo un luogo di normale frequentazione, per l'agente di un notabile. A meno che andasse per affari discutibili, cercasse guai o fosse stato condotto qui in qualche modo", riflettè Alystar, studiando il vicolo con un certo fastidio. "Sembra il tipico luogo in cui nessuno ha visto nulla".
-
TdS
"É la storia che sceglie i protagonisti, non sono i protagonisti a scegliere la storia" (semicit.).
-
TdS
Io, comunque, ecco... volevo fare presente che Nathan si era recato a scuola con l'idea di tenere un profilo basso, la testa china, farsi notare il meno possibile e poi sparirsene dopo lezione. Qui si complotta palesemente contro di lui!
- Il ritorno di Atrokos - topic di servizio
-
Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Nathan Clark First reaction: shock Realizzo, mentre il mio cervello rischia di implodere, che Kathlyn non mi stava prendendo in giro, tutto questo tempo. E che, però, ecco, a sua volta... mi sa tanto si aspettasse una reazione diversa, da parte mia. Non so bene quale: forse che io scappassi a gambe levate, andando a sbattere forte contro la porta chiusa! Certo, sarebbe stato epico, e sarei riuscito a ridicolizzarmi anche più di ieri, se qualcuno fosse stato lì appostato con un telefonino a riprenderci per davvero. Cioè, certo... il comportamento di Kathlyn non elimina completamente la possibilità che io stia venendo filmato, ma mi sembra meno... plausibile. Solo che... neanch'io mi aspettavo la sua, di reazione. Non è il mio primo bacio in assoluto, eh! Ma è il mio primo bacio di questo... tipo. La lingua mi si scioglie in bocca, mentre assaporo la dolcezza e la morbidezza e il profumo e la pienezza delle sue labbra. Il mio corpo reagisce ancora e accolgo la sua stretta, ricambiandola con una forza sicura che non sapevo di avere. È... bello. Inaspettato, ma bello. Quando si allontana da me, per un istante vorrei solo ricondurla verso il mio volto, imprigionare le sue labbra color ciliegia tra le mie e spingerla contro il muro. Poi riprendo coscienza, come se mi stessi risvegliando da un sonno di dodici ore. Le sue prime parole quasi mi rimbalzano addosso, il loro significato che acquisisce senso solo incastrandosi con le altre che seguono. Credo di avere la febbre. E la voce nella mia testa - l'altra voce - si è zittita. Il mio cervello sembra fare degli strani "pop": il suono delle mie sinapsi che si riavviano, credo. Alle sue domande, il mio primo pensiero è 'davvero mi hai baciato, dopo quella $tronz@t@ assurda che ho detto sul telefono? Com'è possibile che tu non abbia preso me - ME! - a calci nel sedere?'. Vorrei anche risponderle che, a essere sincero, penso troppo perché mi faccio paura da solo, ma le mie parole vanno in una direzione diversa. Forse adatta esattamente a uno che pensa troppo, ma... "Non... credo che sia il posto migliore dove rimanere ancora. E non credo nemmeno che i tuoi superpoteri possano funzionare sulla DuPont... a meno che tu non sappia davvero sorprendermi! Ma temo che dovremo... rimandare... e che dovrò invece inventarmi una qualche scusa leggendaria", sento me stesso dire. La mia voce parla così, eppure il mio corpo sta ancora dialogando col suo in tutt'altri modi... e mi trovo, mio malgrado, a costringermi ad allontanarmi, centimetro dopo centimetro.
-
Capitolo 4 - Londra 1923: Les Fleurs Du mal
Carter "Non male. Finalmente un poco di calma e vera comodità. Comunque, cerchiamo di capire quale possa essere il nostro amico: sappiamo se viaggia con una moglie?", riflettè Carter, crogiolandosi sulla morbida poltrona. Svalutation Abbiamo un'idea del cambio dollaro-sterlina dell'epoca?
-
Capitolo 8. L'ora più buia
Ghal Maraz ha risposto a AndreaP a un discussione Libro 1 - Il Nemico nell'Ombra in das Neue Feind im InnernDieter "Ti diamo qualche moneta, se ci sei utile. Dobbiamo fare affari con la gente che lavora qui, ma mi sembra non ci sia nessuno. Sai se è vuoto? Come mai?", Dieter chiese al vecchio, abbellendo un poco la verità.
-
Capitolo 4 - Power Behind the Throne
Mìa "Lo conosci?", chiese allora Mìa a Petra: "Chi è?". Poi tornò a scrutare l'uomo, con aria poco convinta.
-
Capitolo 4 - Dragons of Desolation
Ghal Maraz ha risposto a AndreaP a un discussione Dragons of Autumn in Dragonlance - War of the LanceSturm "È uno scherzo?", Sturm si mosse in avanti, sussurrando poi al suo "prigioniero": "Fatti furbo e non scappare. Io sono la tua sola possibilità di sopravvivenza".
-
Capitolo 1 - Fire in the Mountains
Torum Sembravano pacifici e senza voglia di guai, ma Torum non si fidava dei mercenari. Meglio non dare loro le spalle. Quindi, mentre i suoi compagni cercavano di interagire con ľHalfling, lui si mise a controllare gli umani armati.
-
TdS
Pensa che io mi credevo dovesse invece tirare "Mantenere il Controllo", per non scappare a gambe levate!
-
Capitolo 1. Nest of the Eldritch Eye
Alystar Durindiel "Guardie cittadine o comari, si tratta pur sempre di persone che chiacchierano a vanvera. Mettetemi con chi volete, tanto quel che sentiremo sarà comunque insopportabile", Alystar fu costretto ad acconsentire alla (terribile!) proposta.
-
Beyond the Pale
Josek Lasczarny Annuisco, con poca sicurezza. Sono così tanto lontano da una casa che non potrò mai rivedere, che mi sembra quasi di essere morto e rinato. Penso ai miei genitori: non le persone più amorevoli del mondo, però mi hanno sempre protetto, per quanto possibile. E mio padre mi ha picchiato poco: solo quando rompevo qualcosa. "È buono", dico a Ellie, sentendo la pancia piena e al caldo. Ho capito che si mangia quasi solo questo, ma oggi mi basta.
-
Capitolo 1. Nest of the Eldritch Eye
Alystar Durindiel Fu solo a quel punto che Alystar realizzò con piena consapevolezza di conoscere soltanto alcuni dei suoi (male assortiti?) compagni. Pertanto, si costrinse a presentarsi: "Il mio nome è Alystar, scriba, calligrafo, bibliotecario e... ah, sì... incantatore a tempo perso. È un piacere conoscervi tutto". Ovviamente mentiva, sotto quest'ultimo aspetto, ma aveva ormai compreso come la cortesia fosse preferibile alla piena sincerità, talvolta.
-
TdS
Gli spiriti millenari mi sembrano meno pericolosi.
-
Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Nathan Clark Ars Amandi 2.0 (ovvero: "Spostati, Ovidio!") 'Questa cosa... non esiste. E tu... rompib@ll€ nella mia testa, te ne vuoi stare zitto?', penso a fatica, cercando di recuperare il controllo, ma sentendo delle maree infrangersi come schiuma vaporosa fuori e dentro il mio corpo. È... un po' tanto. Davvero un po' tanto: la Lane, la Morris, Alice, la Lane di nuovo (e inaspettatamente, per quanto innocente). E ora... questo. Questa... situazione. Mi sento incendiare da una vampa, proprio come un'ora fa. Ieri era stato tutto più semplice, almeno sotto questo... profilo. La Lane se ne stava lontana, la mia solita crush impossibile. La Morris... è stato solo un attimo, in un momento comunque incasinato. E Alice è stata Alice: avrebbe potuto tentare qualcosa, ma immagino non sia capace, e quindi ne sono uscito tranquillo. Ma oggi... Oggi, c@$$o! Che succede? Prima mi scappa una visibile eccitazione con la prof, e ora questo. Questo! Questo! ("Questo" è la parola magica del martedì.) Ed è un gran casino! La DuPont mi ammazzerà, che ormai è pure già troppo tardi. E io... sono bloccato qui, non ho idea di come uscire, e mi sto, beh, eccitando di nuovo. Inutile girarci attorno. Ecco. Da un certo punto di vista, però, spero davvero - ancora - che sia tutto uno stupido scherzo per mettermi in ridicolo. In ogni caso, dobbiamo trovarla, una via di uscita. Sempre che io lo voglia per davvero... Il fatto è che con Alice è stato facile, perché, in fondo, mi muovevo sui vetri, a piedi nudi: lei è del tutto innocente e io non volevo farle male, non volevo illuderla o portarla a pensare chissà cosa. Ieri, però. Ora, invece... È così maledettamente caldo, qui dentro. E penso che saranno almeno cinque minuti che sento una goccia di sudore pronta a scivolarmi lungo la schiena. Poi, i miei occhi si muovono, incrociando quelli di Kathlyn, e capisco. Non cinque minuti: cinque secondi. Di nuovo, il tempo si è fermato. Giusto il tempo per le mie mille s&gh& mentali. E per prendere una decisione (che non ha alcun senso, a dire il vero, ma tant'è...). Mi avvicino ancora di più al corpo ('maledettamente morbido! Ma non dovrebbe essere tutta muscoli?') di Kathlyn e le passo un braccio dietro la schiena, avvinghiandola all'improvviso ('ma da quand'è che riesco a muovermi così? Sono davvero io?'). L'altra mano, quella libera, le scivola lungo il sedere ('ľha voluto lei, ľha voluto lei, ľha voluto lei, lo giuro, vostro onore!!!') e le sfila dalla tasca, rapidissima ('di nuovo?!?'), il telefono. Poi, mentre continuo a premerla - con una strana, discreta dolcezza - contro i pieni solidi di questo chiaroscuro vuoto in cui ci troviamo, le faccio scivolare il cellulare nel palmo e le sussurro all'orecchio una frase che avrebbe fatto strozzare sul posto il vecchio Nathan: "Guarda che forse serve più a te, adesso: sbloccalo e segnati il mio numero". E ora sì, che mi aspetto la fine del (mio) mondo! Tanto, una figuraccia in più su Blabber me la sono conquistata a dovere.
-
Sovrannaturale - 1x01 - Maleventum
Ghal Maraz ha risposto a L_Oscuro a un discussione Stagioni in Il Mostro della Settimana - The Italian WayLeonardo Pieri Sollevo la testa, con uno sguardo infastidito, la mia voce che esplode, esasperata, dalla gola: "Chi sei tu, ora? Che accade?" Spero non ci sia necessità di altra violenza.
-
I Figli di Za'ia - TdG
Finn'iann "La ragazza non è un dono, Spirito. Noi non la possediamo e lei è libera di scegliere dove andare e cosa fare", dico, con tono serio. È una spiegazione, ma non avrei difficoltà a renderla una minaccia.
-
Capitolo 1 - Fire in the Mountains
Torum "Per me, non c'è dubbio. Meno fiume attraversiamo, meglio è!", Torum disse la sua, convinto.
-
[Atto I] Oltre il confine
Korshek Dialogo con Nasshymar "Ovviamente ti credo. E non ne capisco molto, di mio. Però, mi chiedo se sia possibile usare il mio Flusso contro quello di questo Nichilifero, in modo da provare a negarne almeno in parte le capacità", cerco conforto in Nasshymar, a mia volta. "Se è vero che la sua arma è poco adatta a un combattimento a livello suolo, potrebbe essere un vantaggio tattico cercare di costringerlo a terra. E non solo per renderlo un bersaglio più semplice anche per i miei compagni".
-
Capitolo 1 - Fire in the Mountains
Torum "Certo, certo", Torum concordò col cugino: "Speriamo solo che quella schifezza umana non ci crolli sotto i piedi!"
-
Capitolo 4 - Power Behind the Throne
Mìa "Va bene, Dieter. Buona fortuna", Mìa saluto il campione in pectore, prima di lasciar cadere lo sguardo sulľometto impiccione. Si sporse quindi verso Varian, a cui si rivolse in un sussurro: "È lui, no?".