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Dragons´ Lair

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Ghal Maraz

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da Ghal Maraz

  1. Carter "Non male. Finalmente un poco di calma e vera comodità. Comunque, cerchiamo di capire quale possa essere il nostro amico: sappiamo se viaggia con una moglie?", riflettè Carter, crogiolandosi sulla morbida poltrona. Svalutation Abbiamo un'idea del cambio dollaro-sterlina dell'epoca?
  2. Dieter "Ti diamo qualche moneta, se ci sei utile. Dobbiamo fare affari con la gente che lavora qui, ma mi sembra non ci sia nessuno. Sai se è vuoto? Come mai?", Dieter chiese al vecchio, abbellendo un poco la verità.
  3. Mìa "Lo conosci?", chiese allora Mìa a Petra: "Chi è?". Poi tornò a scrutare l'uomo, con aria poco convinta.
  4. Sturm "È uno scherzo?", Sturm si mosse in avanti, sussurrando poi al suo "prigioniero": "Fatti furbo e non scappare. Io sono la tua sola possibilità di sopravvivenza".
  5. Torum Sembravano pacifici e senza voglia di guai, ma Torum non si fidava dei mercenari. Meglio non dare loro le spalle. Quindi, mentre i suoi compagni cercavano di interagire con ľHalfling, lui si mise a controllare gli umani armati.
  6. Pensa che io mi credevo dovesse invece tirare "Mantenere il Controllo", per non scappare a gambe levate!
  7. Alystar Durindiel "Guardie cittadine o comari, si tratta pur sempre di persone che chiacchierano a vanvera. Mettetemi con chi volete, tanto quel che sentiremo sarà comunque insopportabile", Alystar fu costretto ad acconsentire alla (terribile!) proposta.
  8. Josek Lasczarny Annuisco, con poca sicurezza. Sono così tanto lontano da una casa che non potrò mai rivedere, che mi sembra quasi di essere morto e rinato. Penso ai miei genitori: non le persone più amorevoli del mondo, però mi hanno sempre protetto, per quanto possibile. E mio padre mi ha picchiato poco: solo quando rompevo qualcosa. "È buono", dico a Ellie, sentendo la pancia piena e al caldo. Ho capito che si mangia quasi solo questo, ma oggi mi basta.
  9. Alystar Durindiel Fu solo a quel punto che Alystar realizzò con piena consapevolezza di conoscere soltanto alcuni dei suoi (male assortiti?) compagni. Pertanto, si costrinse a presentarsi: "Il mio nome è Alystar, scriba, calligrafo, bibliotecario e... ah, sì... incantatore a tempo perso. È un piacere conoscervi tutto". Ovviamente mentiva, sotto quest'ultimo aspetto, ma aveva ormai compreso come la cortesia fosse preferibile alla piena sincerità, talvolta.
  10. Gli spiriti millenari mi sembrano meno pericolosi.
  11. Nathan Clark Ars Amandi 2.0 (ovvero: "Spostati, Ovidio!") 'Questa cosa... non esiste. E tu... rompib@ll€ nella mia testa, te ne vuoi stare zitto?', penso a fatica, cercando di recuperare il controllo, ma sentendo delle maree infrangersi come schiuma vaporosa fuori e dentro il mio corpo. È... un po' tanto. Davvero un po' tanto: la Lane, la Morris, Alice, la Lane di nuovo (e inaspettatamente, per quanto innocente). E ora... questo. Questa... situazione. Mi sento incendiare da una vampa, proprio come un'ora fa. Ieri era stato tutto più semplice, almeno sotto questo... profilo. La Lane se ne stava lontana, la mia solita crush impossibile. La Morris... è stato solo un attimo, in un momento comunque incasinato. E Alice è stata Alice: avrebbe potuto tentare qualcosa, ma immagino non sia capace, e quindi ne sono uscito tranquillo. Ma oggi... Oggi, c@$$o! Che succede? Prima mi scappa una visibile eccitazione con la prof, e ora questo. Questo! Questo! ("Questo" è la parola magica del martedì.) Ed è un gran casino! La DuPont mi ammazzerà, che ormai è pure già troppo tardi. E io... sono bloccato qui, non ho idea di come uscire, e mi sto, beh, eccitando di nuovo. Inutile girarci attorno. Ecco. Da un certo punto di vista, però, spero davvero - ancora - che sia tutto uno stupido scherzo per mettermi in ridicolo. In ogni caso, dobbiamo trovarla, una via di uscita. Sempre che io lo voglia per davvero... Il fatto è che con Alice è stato facile, perché, in fondo, mi muovevo sui vetri, a piedi nudi: lei è del tutto innocente e io non volevo farle male, non volevo illuderla o portarla a pensare chissà cosa. Ieri, però. Ora, invece... È così maledettamente caldo, qui dentro. E penso che saranno almeno cinque minuti che sento una goccia di sudore pronta a scivolarmi lungo la schiena. Poi, i miei occhi si muovono, incrociando quelli di Kathlyn, e capisco. Non cinque minuti: cinque secondi. Di nuovo, il tempo si è fermato. Giusto il tempo per le mie mille s&gh& mentali. E per prendere una decisione (che non ha alcun senso, a dire il vero, ma tant'è...). Mi avvicino ancora di più al corpo ('maledettamente morbido! Ma non dovrebbe essere tutta muscoli?') di Kathlyn e le passo un braccio dietro la schiena, avvinghiandola all'improvviso ('ma da quand'è che riesco a muovermi così? Sono davvero io?'). L'altra mano, quella libera, le scivola lungo il sedere ('ľha voluto lei, ľha voluto lei, ľha voluto lei, lo giuro, vostro onore!!!') e le sfila dalla tasca, rapidissima ('di nuovo?!?'), il telefono. Poi, mentre continuo a premerla - con una strana, discreta dolcezza - contro i pieni solidi di questo chiaroscuro vuoto in cui ci troviamo, le faccio scivolare il cellulare nel palmo e le sussurro all'orecchio una frase che avrebbe fatto strozzare sul posto il vecchio Nathan: "Guarda che forse serve più a te, adesso: sbloccalo e segnati il mio numero". E ora sì, che mi aspetto la fine del (mio) mondo! Tanto, una figuraccia in più su Blabber me la sono conquistata a dovere.
  12. Leonardo Pieri Sollevo la testa, con uno sguardo infastidito, la mia voce che esplode, esasperata, dalla gola: "Chi sei tu, ora? Che accade?" Spero non ci sia necessità di altra violenza.
  13. Finn'iann "La ragazza non è un dono, Spirito. Noi non la possediamo e lei è libera di scegliere dove andare e cosa fare", dico, con tono serio. È una spiegazione, ma non avrei difficoltà a renderla una minaccia.
  14. Torum "Per me, non c'è dubbio. Meno fiume attraversiamo, meglio è!", Torum disse la sua, convinto.
  15. Korshek Dialogo con Nasshymar "Ovviamente ti credo. E non ne capisco molto, di mio. Però, mi chiedo se sia possibile usare il mio Flusso contro quello di questo Nichilifero, in modo da provare a negarne almeno in parte le capacità", cerco conforto in Nasshymar, a mia volta. "Se è vero che la sua arma è poco adatta a un combattimento a livello suolo, potrebbe essere un vantaggio tattico cercare di costringerlo a terra. E non solo per renderlo un bersaglio più semplice anche per i miei compagni".
  16. Torum "Certo, certo", Torum concordò col cugino: "Speriamo solo che quella schifezza umana non ci crolli sotto i piedi!"
  17. Mìa "Va bene, Dieter. Buona fortuna", Mìa saluto il campione in pectore, prima di lasciar cadere lo sguardo sulľometto impiccione. Si sporse quindi verso Varian, a cui si rivolse in un sussurro: "È lui, no?".
  18. Secondo me, passate le prime due giornate scolastiche, in modo da creare il mood, potrebbe essere un'idea concentrare un poco di più i blocchi delle lezioni, sia per "realismo" narrativo (gli spazi interstiziali tra le varie classi non lasciano poi sempre tutto questo tempo), sia per dare comunque una impressione del tempo didattico, fatto anche di apparente ripetitività, priva di soluzioni di continuità.
  19. Sturm "Per gli dèi, davvero impressionante! Adesso capisco come hanno fatto a sopravvivere così bene, pur se isolati", commentò Sturm, impressionato.
  20. Carter Grant "Che sgradevole e complicata disorganizzazione. Dovreste ben ridurre queste eccessive transazioni al minimo", si lamentò Carter, ma per il solo gusto di criticare gli inglesi. Non sarebbe stato un problema pagare quella cifra, sebbene certo abbastanza cospicua, almeno in senso relativo.
  21. Alystar Durindiel "Non c'è bisogno alcuno di agitarsi, Xanamìn. Stiamo già andando", formulò allora Alystar, mascherando il grosso disappunto che gli dava dover aggiungere spiegazioni alla situazione, che gli pareva già, tutto sommato, chiara.
  22. Victor "Ho visto cose simili nel Sottoformicaio di Gunmetal City. Vecchi passaggi di collegamento, residui di costruzioni Archeo. Bisogna che ci muoviamo cauti, adesso, e che controlliamo la resistenza delle passerelle, se vogliamo usarle", valutó Victor, tornando con la mente al suo pianeta natale.
  23. Arn "In un certo senso, sì. Ma come facciamo a spingere gli Hutakaans a entrare, se non ci facciamo vedere? Forse potrebbe arrivare ľIron Ring, in effetti, ma non è detto che riescano a passare, a meno che non trovino a loro volta un accordo con gli sciacalli... o che li assaltano. Cosa che sarebbe ideale per noi", fece presente Arn.
  24. Dieter Dieter diede un'occhiata in giro, per capire se il mendicante fosse da solo (e quindi, presumibilmente, davvero un mendicante). Poi gli chiese: "Sei di qua, vecchio? Conosci la zona?".
  25. Nathan Clark Possiamo tornare per piacere al lunedì? Non faccio nemmeno in tempo a registrare la presenza di Kathlyn, che lo scenario cambia di nuovo. Ora, c'è - o ci deve essere - un limite numerico agli eventi incontrollabili che hanno il diritto di accadermi nel giro di 24 ore. Sono sicuro che questo limite sia stato già ampiamente superato. Dunque... possibile che Kathlyn si sia messa d'accordo con una sua amica per farmi uno scherzo del ca$$o? In fondo, di questi tempi non sono certo il ragazzo più popolare della scuola. E lei non mi risulta una che si mischia agli impopolari: carina, sportiva, esuberante, con una certa "collezione" di ragazzi. Anzi, è più corretto dire che io, adesso, sono un bersaglio facile. Altro che "impopolare". Il che la dice lunga sul potere di quello $tronzo di Cory, visto che, nonostante non piaccia a nessuno, il cattivo sono diventato io. "Ok, Kathlyn, diciamo che 'essere nei guai' è una possibilità. Se è uno scherzo, dimmelo, e finiamola qui. Ieri ho fatto una c@zz@t@ e ci sta: con Tyler ho sbagliato e tutti ľhanno visto. Lo capisco", le dico, nella mezza luce di questo buco. "Però, se non c'entri nulla, dobbiamo uscire da qui e in fretta, perché... beh, per tutta una lunghissima serie di motivi", aggiungo, mentre mi rammento che, purtroppo, il mio cellulare è dentro l'armadietto. "Hai il telefono?", allungo una mano in un gesto di richiesta istintivo e mi trovo pericolosamente più vicino a lei di quanto dovrei. Se qualcuno ci sta filmando, devo stare attento.

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