Pippomaster92

Oddio sui due piedi...non l'avevo messo nel bottino? Mi pare lo avesse Sirlorenz...

Domattina vi faccio una mappa più dettagliata del posto, villaggio e dintorni.

Daphne

Valena Aurica "Bene, allora lascia che ti dia un consiglio, Baldr" dico con voce seria e sguardo deciso, l'arma ancora sollevata "Hai chiesto il lasciapassare per un regno che ancora non esiste; sappi che quel regno non accetta questo genere di magie e creature, e che punirà con la morte coloro che praticheranno la demonologia. Pensaci bene, prima di camminare nelle nostre terre"

Chloe e Yksandr

Sharifa (lizardfolk stregona) Squadra 1

Valena Aurica "Baldr! Che creatura era, quella? Un demone?" punto la spada verso l'entità che sta svanendo e intanto con la mano libera sposto Lily dietro di me e lontano dal "ladro" straniero.

Chloe e Yksandr

Annerine Ipazia Dezlentyr "Sto bene, sto bene...adesso. Uff, tranne la testa, pesantissima. Datemi qualche istante per riprendermi e poi decidiamo il da farsi" ora sto un poco meglio, ma sento ancora le tempie scoppiarmi e martellare tutto il tempo, come se ci fosse un gruppo di tamburini tra le mie orecchie. "Dobbiamo decidere dove andare. Quel posto non sembra molto piacevole, però potremmo trovare qualche cosa che ci dica dove è finito coso, lì...Flumph...Floon"

Sharifa (lizardfolk stregona) Nel tunnel

@Landar @Vind Nulend @Pentolino @Hugin @Dmitrij @Albedo L'estete sta finendo: riusciamo a ritornare un po' più regolari, magari tra una settimana?

Valena Aurica La battaglia ci vede vittoriosi, il sangue sulla mia armatura è quasi tutto dei nemici, gocce come medaglie e coccarde che esaltano la nostra gloriosa difesa. Ma anche se l'esercito è in fuga, la situazione non è tornata alla normalità...la luna, i portali...discorsi che non comprendo del tutto, perché non sono una donna particolarmente erudita. Mi avvicino a Koen e Baldr "Esattamente cosa intendi con un pezzo del nostro mondo? Letteralmente delle terre in più? Della gente? Qualcosa di meno fisico?" la richiesta di Baldr è ridicola. Un lasciapassare per un regno che ancora non esiste! Ciò nondimeno non voglio mettergli in testa strane idee "Un lasciapassare? Si può fare, penso, ma bada che non ti metterà al sicuro dalle leggi del regno. E ora parla, che il tempo corre"

Tarhun (rame sapiente) Riprendo i sensi...e già questa è una buona notizia. Significa che quantomeno sono vivo. Mi guardo attorno e con sollievo constato di non essere un prigioniero, anzi vedo i miei nuovi compagni. Siamo tutti vivi, anche se feriti. "L'assedio è ancora in corso?" chiedo con una certa apprensione "Siete riusciti a catturare qualcuno?"

Sharifa (lizardfolk stregona) condotti

"Continueremo a fare la guardia finché voi non ci direte altrimenti, padroni. Finché siamo qui, il rifugio è al sicuro" Velikii sogghigna "Ma è comunque il vostro rifugio, venite quando volete e fateci quello che più desiderate....vi suggeriamo comunque di avvisarci se volete invitare altre persone, specialmente se le manderete qui in vostra assenza. O potrebbero accadere cose spiacevoli" Non vi resta molto altro da dire, e mancano poche ore all'alba. Se volete dormire un poco prima di recarvi a visitare la strega, vi conviene ritirarvi. Vi date appuntamento vicino alla casa affittata dalla straniera, e uno alla volta ve ne andate. Nota Weldon, 4 ottobre 388 d.M. prima mattinata La giornata si prospetta fredda e ventosa, ma è pure giorno di mercato e molte persone si affollano per le strade della cittadina. Dalla campagna alcuni contadini giungono con gli ultimi frutti della terra da vendere ai cittadini, e alcuni mercanti itineranti sono giunti all'alba con i carri e i carretti. Assieme a loro, una piccola compagnia itinerante di attori, giocolieri e buffoni, gente allegra del sud con la pelle scurita dal sole e gli abiti composti da un miscuglio di stili (e rappezzamenti) diversi.

Annerine Ipazia Dezlentyr Irritata per i commenti del nano, comincio la mia gara di bevute. So di poter reggere più di molte persone, e all'inizio sono pure certa di essere in vantaggio. Ma poi, boccale dopo boccale, comincio a perdere terreno. È una battaglia persa, il nano è avvantaggiato dalla mera massa fisica e dal fegato nanico duro come una roccia. Alla fine, proprio alla fine, cedo. E così mi ritrovo con la testa sopra ad un secchio, a svuotare lo stomaco. Molto signorile da parte mia. Dopo tutto, però, sto recitando una parte e questa scena si adatta bene ad un'avventuriera. Una volta sciacquatami la bocca con dell'acqua, mi rivolgo al nano. La lingua è parecchio impastata, ma riesco a scandire le parole più semplici con chiarezza "Niente male per un nano, signor...signor ditadargiento. Ora però voglio...che cosa? Ah si, i somdi. I soldi. Del mio amico, qui. Però per averli deve trovare il tipo...quello che sapete dove sta"

@Tarkusok, tira pure con comodo. uso il necessario finché abbiamo tempo.

Valena Aurica Nel cuore della battaglia

Fortunale Annuisco soddisfatto "Perfetto, mi sembra una squadra piccola ma agguerrita. Così dovremmo poter affrontare ogni pericolo, ma non sguarniremo troppo la Speranza"

Sharifa - (lizardfolk stregona) Nei condotti

Mistràl Terminato lo scontro prendo il volo e mi poso vicina ad Astrid, riassumendo la mia forma umana "Ottima dimostrazione di forza, amici miei. Ma temo non sia finita. Qualcuno ha bisogno di qualche cura...dovrei avere da qualche parte una bacchetta adatta" Intanto presto orecchio ai ruggiti, ben conscia di quello che ho sentito dire delle bestie leonine al servizio di Zameia. All

Annerine Ipazia Dezlentyr A casa con i marmocchi? Bene, vediamo! "Ditadargento, vero? Bene, ti sfido a una gara di bevute! Vediamo chi dei due reggerà di più"

Ah comunque no Probabilmente per gli umani bastavano gli abiti semplici, il comportamento degli orchi e il fatto che ce ne fossero relativamente pochi (e quindi li conoscevano individualmente).

Wurrzag - in viaggio Aruuk scuote il capo "Nessuno di noi è mai stato in una vera comunità umana. Ci saremmo andati una volta ritenuti degni. Non ho idea di come rispondere".

La donna prende la spada di Brian e la posa a fianco del cadavere di Obkin. I quattro druidi circondano l'altare e cominciano a salmodiare in una lingua antica e per voi totalmente incomprensibile. Uno alla volta, ad intervalli irregolari, si staccano dal cerchio e si avvicinano ad un fuoco dove bruciano un'erba, diversa per ciascuno di loro. Ad ogni falò, un fumo denso e profumato si spande per pochi secondi per poi precipitarsi sull'altare stesso ed "essere assorbito" da Obkin. Il rito procede per quelle che vi paiono ore intere, senza che ci sia alcun cambiamento sensibile nel corpo della vostra amica. Poi, all'improvviso...accade. Non è nulla di spettacolare, non ci sono fiamme, cori angelici, luci multicolori o spettri. Ma all'improvviso dall'altare comincia a crescere una pianta rampicante che avvolge Obkin in un bozzolo vegetale. I canti dei druidi si fanno più intensi, e i rampicanti si torcono e intrecciano continuando a creare nuove foglie, nuovi rami e viticci. Nel giro di pochi minuti il rito termina, il canto si fa sempre più basso e la pianta comincia ad appassire e perdere le foglie, il legno verde si asciuga e secca e si spacca. Dall'interno qualcuno o qualcosa comincia a fare forza per uscire, e poi un braccio nudo, pallido, sfonda la gabbia vegetale ed emerge brandendo la lama di Brian. Grazie ad essa riesce a liberarsi del tutto. Davanti a voi, seduta sull'altare e sulle piante ormai secche, c'è Obkin. Nuda come l'ha fatta sua madre, con il volto imporporato per l'imbarazzo e anche per un senso di euforia che non le avete mai visto. Il suo sguardo corre tra di voi e le persone che l'hanno riportata in vita, e si fissa su Brian. Apre le braccia, come per attirarlo a sé "Brian! Ci siete riusciti...io...sono viva!"