Luna, 27 Ottobre 2287. 18:50 (ora di Naī Chennai/New Madras)
Base di Kala Saagar
Magnus Musk
Tra tutti, il vostro tavolo è certamente il più caotico e ogni tanto qualche altro colono si volta interessato, divertito o un po' seccato. Sembra che l'occupazione principale di tutti i presenti sia l'atavico gioco "indovina chi": capire con chi si ha a che fare, lo status degli altri presenti, le parentele e le amicizie. E le inimicizie, anche se per ora sembra che nessuno abbia incontrato qualcuno di particolarmente avverso. Che ci sia lo zampino del Progetto Samsara? Dopo tutto siete stati assegnati a questa sala da pranzo...forse è stato fatto proprio per evitare attriti e litigi prima della partenza?
Alcuni degli ospiti più discreti o più cromati attingono alle informazioni sui presenti senza dare nell'occhio. Altri non si fanno scrupoli e invece evocano Eshu per chiedere ragguagli, o addirittura indicano l'una o l'altra persona e chiedono ai loro vicini.
Altre volte è proprio Eshu/Visnu ad essere inappropriato come solo un computer può esserlo. Ed ecco che ne compare un'iterazione a fianco di Ajand "Miss Yamashita è effettivamente minorenne. Deve essere un errore della banca dati, perché la sua presenza sarebbe irregolare. Risulta iscritta da miss Tatsumi-Saakadze. Signorina Tatsumi-Saakadze" un secondo Eshu compare vicino a Reyna "Ho scoperto un errore nella compilazione dei moduli. Risulta che miss Yamashita" Eshu si interrompe, gli occhi dorati che fissano il vuoto per mezzo secondo più del normale "Nessun errore. Il refresh del server è appena avvenuto. Tutto regolare" e scompare. Lasciandovi con qualche domanda in più e nessuna risposta.
Luna, 27 Ottobre 2287. 19:30 (ora di Naī Chennai/New Madras)
Base di Kala Saagar
Passa il tempo...anzi, vola. L'ultima ora in libertà trascorre più rapidamente di quanto non vi sareste aspettati. Molti di voi stanno ancora piluccando il cibo, chiacchierando. Altri sono già passati ai brindisi ("A Terra! A Marte! Alle belle donne! All'Arte!" è stato il più recente, un brindisi offerto da un uomo dagli occhi coperti da speciali lenti scure, il volto circondato da una barba nera arricciata in modo arzigogolato. Olaf Kekebe, l'uomo-database che è in grado di riprodurre a mano qualsiasi opera d'arte abbia mai visto. Un colono dal valore inestimabile secondo alcuni. Uno spreco di spazio secondo molti altri).
Sul soffitto si susseguono riproduzioni minate 3D secondo lo stile indiano del XVIII secolo, rappresentanti le terribili guerre per l'acqua tra Sud e Nord America. Soldati dalle colorate armature biomeccaniche con tratti da giaguaro, serpente piumato e visori a forma di teschio combattono contro le truppe del Presidente Pazzo, Sam Hilton. La guerra è giunta al momento clou, quando lo squadrone Dulce Morte piomba sulla Casa Bianca facendo a pezzi l'intero stato maggiore...quando giunte il momento del discorso.
Il soffitto e i riproduttori olografici sui tavoli si spengono, e si riaccendono sul volto del Primo Capitano Lan T'Sai Ho. Una figura interessante legata ai viaggi con i primi veri motori a curvatura. Primo comandante spaziale a completare un tragitto andata-e-ritorno e sopravvivere. I calcoli più attendibili gli danno circa cento anni, ma diverse procedure di ringiovanimento lo hanno mantenuto con l'aspetto di un ventenne. O una ventenne, a seconda dei punti di vista: Lan T'Sai Ho ha passato una fase in cui cambiava genere su base settimanale, ma adesso si è assestato su un corpo completamente androgino, anche se con molti tratti femminili. In ogni caso si riferisce a sé stesso con pronomi neutri.
Andando incontro ai suoi estrosi gusti personali, oggi si presenta con un abito imperiale cinese dei tempi che furono...ovvero qualcosa come milleottocento anni fa, dinastia Wei. Hànzhuāng azzurro e sopraveste blu scuro con spalline rigide, gioielli in argento che decorano i capelli castani e fanno risaltare il volto pallido e liscio come porcellana.
Il Primo Capitano Lan T'Sai Ho
La voce del Primo Capitano è limpida e chiara, viene da così tanti altoparlanti attentamente regolati che sembra sia seduto con voi, di fianco a ciascuno di voi. La musica si abbassa per non interferire con il dialogo.
"Figli di Sol, vi do il benvenuto!
Spero vivamente che il vostro soggiorno a Kala Saagar sia stato di vostro gradimento. Ahimè, è giunto al termine ed è il momento di partire.
Dall’alba dei tempi l’uomo ha sognato di viaggiare lontano da casa, verso mete sconosciute. Attraversare le terre, poi i mari, i cieli e infine lo spazio sconfinato. È triste pensare che per giungere a tutto ciò si sia dovuti passare attraverso guerre, genocidi e disastri ecologici. Eppure il Progetto Samsara ha un solo, semplice motto: Rinascita. Noi siamo la speranza per l’umanità, che vedrà nuova luce sotto un’altro sole e sotto nuove stelle. Vi invito quindi a serbare queste ultime ore nella nostra avita dimore come un dolce ricordo, senza però aggrapparvisi. Questo è un distacco doloroso, ma necessario. Perché una volta lasciato questo luogo partiremo per il più grande viaggio della nostra specie, e dovremo cominciare questa avventura sereni e con gli animi pieni di coraggio e determinazione. Guardiamo al futuro, non al passato.
Ma bando ai melodrammi!
Siamo stati scelti perché siamo i migliori, e non vi tedierò né offenderò con altra dialettica spicciola. Il mio solo intento è di darvi il benvenuto...e fornirvi le ultime direttive.
Sono stati selezionati i Comandanti delle quattro Sezioni, e a ciascuno di voi è stato assegnato un posto. Da ora in avanti non sarà più possibile abbandonare il Progetto Samsara: avete avuto tempo a sufficienza per pensarci e in ogni caso... vi conosciamo molto bene. Abbiamo i vostri profili psicologici e sappiamo che nessuno di voi intende tirarsi indietro. A breve riceverete una comunicazione personale che vi indicherà la vostra Sezione. Durante l’assegnazione dei posti abbiamo tenuto conto di parentele e rapporti interpersonali, ma sopra ogni cosa le decisioni sono state basate su ciò che sarebbe stato più efficiente.
Non temete, comunque: avrete modo di comunicare con tutti i coloni grazie ai satelliti della Vsinu, e nel giro di pochi mesi dal nostro arrivo potrete vedervi anche di persona.
E ora, vediamo chi dirigerà le operazioni!
Come Comandante della Sezione I è stato selezionato Ahmed Peterson-Howly.
Come Comandante della Sezione II è stata selezionata Prum Julson.
Come Comandante della Sezione III è stato selezionato Latife Van Vuuren.
Come Comandante della Sezione IV è stato selezionato Perseus Yukako.
Viene confermato come Primo Capitano della Visnù...il sottoscritto, Lan T’Sai Ho. Complimenti a tutti quanti. Fatevi avanti!"
Ciascuno dei quattro Comandanti deve avere con sé un proiettore olografico, perché compaiono le loro immagini in tempo reale vicino a quelle del Primo Capitano. Quest’ultimo sorride a tutti voi e vi lascia con una massima in mandarino (prontamente tradotta da Eshu):
“Così è la vita/Cadere sette volte/Rialzarsi otto”.
Subito dopo l’immagine olografica dei cinque individui si blocca in un’istantanea, la trasmissione finisce e tutti i vostri apparecchi cominciano a squillare, vibrare o cinguettare: sono i vostri posti.
DATI DEI COMANDANTI DI SEZIONE
LE VOSTRE ASSEGNAZIONI
NOTA