Landar

Subotai "Volevo assicurarmi steste tutto bene. State all'erta e rimanete sulla porta. Torno lì dentro e apro l'altra. Se dovesse ricomparire quello spettro e aggredirmi beh... difendetemi." guardò la madre negli occhi "Mi raccomando. Poi controlleremo il resto. Ci manca ancora qualche cosina." Tornò nella stanza dell'apparizione per aprire la porta che mancava, sperando fosse un semplice sgabuzzino.

Gaël Roland de Glanborielle Coerente con se stesso lasciò ancora fare a loro: Angelica e Baliano. All'errante erano altre le cose che lo preoccupavano e una era che quello zotico sarebbe subito corso da quel Bauer e rivendersi l'informazione.

Come siamo messi?

Amatsumara Qualche attimo, forse una manciata di secondi per rifiatare. Osservo con compassione gli umani spaventati dalla mia visione... non posso farci nulla. Spero dimenticheranno immaginando chissà cosa: un film, uno scherzo... non posso pensarci ora. Focalizzo la zona dove sono, proprio qui dovevamo andare. Forse una delle stazioni di polizia più grandi di Tokyo. Conosco l'area, il mio involucro mortale era solito passare ore a meditare in questo parco. Qualche reminiscenza appare, lo spazio è però molto aperto, il parco non è fitto come altri. Mi guardo attorno, ancora una volta. L'unica possibilità è il fossato. Valuto bene la situazione, quanto sia alto. l'altezza dell'acqua, la distanza che mi separa dal parco del palazzo imperiale, di fronte a me dovrei avere una zona non interdetta, visitabile. Solo un attimo per visualizzare la situazione poi decido. Di fronte a me sfreccia un uomo che stava percorrendo la corsia per fare jogging... accelera forse impaurito o forse preoccupato di dar fastidio a qualche ripresa o di essere ripreso a sua volta. La prima ipotesi è evidentemente la più probabile. Narratatore

Sto pensando... oggi rispondo in ogni caso. Mannaggia! Ho scelto l'ordine sbagliato ahah I demoni sono l'unica cosa contro i quali non ho bonus importanti.

August Coultier Sul ponte

Fatto... non posso fare altro al momento mi sa.

Sedye Brice Con Anton

sì io non ho capito se tocca ancora a me nella battaglia. se sì rispondo subito. E cmq non avevo inteso fosse a due mani l'ascia

Volpe Nera Come si fermarono passò pochissimo e il Kai subito si addormentò... per quanto tempo non lo seppe e gli altri non furono in grado di dare una risposta. Quando però venne il suo turno, ancora dolorante, si sollevò rimanendo seduto e iniziò la sua guardia.

Goril Per tutto il tempo dell'apparizione rimango come impietrito. La presa si stringe con così tanto vigore sulla corda che le mani iniziano a dolere nonostante i calli dovuti al mio lavoro. Non fiato, gli occhi sbarrati, nemmeno capisco cosa si stanno dicendo. Almeno non in un primo momento. Quando scompare finalmente mi scuoto, avevo già iniziato un poco prima risolvendo solo in minima parte che voleva giocare a nascondino e che dobbiamo seppellire le sue ossa. "Non so... cosa ha chiesto. Facciamolo... e che non si faccia più vedere." evidentemente gli spettri dei bambini mi terrorizzano non poco. DM

Amatsumara "Non vi farò del male, non a voi. Non farò più del male ad altri uomini." dichiaro evidentemente rivolto solo ai poliziotti che mi sono davanti ed evitando lo sguardo dello schiavo dell'altro demone. Nonostante le armi puntate, faccio totalmente affidamento alla mia forma apocalittica per allontanarmi. Fuggire, il più lontano possibile. Svoltare l'angolo appena posso, tagliare la loro linea di tiro passando per vicoli stretti ma allo stesso evitando le zone affollate. Potrebbero anche non notarmi, realizzare che in realtà non esisto ma potrebbero anche volare colpi di armi da fuoco e ferire un passante. Mi volto velocemente, sfruttando il muro per evitare eventuali proiettili. In fretta poi devo decidere se tirare giù la serranda prima di scappare lontano. Narratore

August Coultier Sul ponte, @Ian Morgenvelt

Sedor Approfitto dei primi momenti di trambusto appena finita la battaglia per capire se è necessario andare a recuperare l'oggetto luminoso che sono andato ad agganciare alla Man's Primise. Se sì eseguo immediatamente tuffandomi, recuperandolo e risalendo a bordo per ascoltare cosa ha da dire il Capitano. Altrimenti vado alla fine del discorso, tanto andrò a bordo di quella nave. Le parole di Harrigan non mi colpiscono più di tanto, sono stati piuttosto 'morbidi' in combattimento con la nave e i marinai e che lo scopo fosse questo si era un po' capito. Come al solito mio sono taciturno, annuisco convinto solo quando vengo assegnato al comando di Plugg. Sarà l'ennesima prova. Harrigan per un po' di tempo quindi sarà... Ammiraglio. Lo spirito di Kira mi trascina sempre e alla fine mi strappa un sorriso, quasi una risata. Le branchie per un istante vibrano poi tornano a ad appiattirsi divenendo praticamente invisibili. Non sono sfortunato come Amir e Peppery, Sandara si unirà a noi. Non comprendo per quale motivo Harrigan se ne stia privando ma di certo non protesto, la guardo per qualche istante, fissandola. C'è ancora molto da capire, ma ancora immagino la sua sia più curiosità che altro. Decido di raccogliere però ciò che mi viene offerto dal destino e da Gozreh... cavalcando l'onda del momento, seguendo la corrente. Sono immediatamente pronto a partire, questa battaglia mi ha certamente forgiato in qualche modo e la mia insistenza nel fare ciò che era più complicato sicuramente mi ha ripagato. DM

Geralt di Mirabar Abbasso l'arma "Anche tu l'hai ammesso. Per quale motivo sei tra noi? Sei inutile, l'unica soluzione proposta era un'idiozia e non l'avremmo permesso. Ora pensi sia felice Lady Alianorah di sapere che una ragazzina diventerà schiava di un diavolo?" sputo a terra "Non sai niente Nimno, darei l'altra metà della mia faccia per vedere quel marchio sul tuo collo e lasciare te con Asmodeus visto che ti piace tanto." Quindi guardo gli altri "Certo passatevi quegli oggetti di mano in mano..." alzo le spalle "Fate voi. Se l'uomo mascherato deve essere indebolito prima del colpo di grazia so cosa devo fare. Giusto dare la sfera ad Acefer." concludo laconicamente.

Soggeto K Con B e C

Keothi Assorbo voracemente tutto ciò che dicono e spiegano. Imparo in fretta e sembro felice di farlo. Tutto ciò che c'è da sapere su questi ambienti, su come muoversi sulle canoe. Apprendo e chiedo se ho dubbi o curiosità. Così passo le prime ore del viaggio. Decidiamo quindi di fermarci per riposare, evidentemente non è cosa gradita a chi abita questi luoghi. Osservo i due dare delle veloci spiegazioni e decido di seguire per filo e per segno ciò che suggeriscono. Evitando mosse avventate e tenendo le armi al loro posto. Con un gesto della mano invito Floki a non esagerare. "Facciamo come dicono." inizio a slegare le canoe per poi spingerle di nuovo dove l'acqua è più profonda per allontanarci.

Sedye Brice Gruppo sulle tracce di Owen

Yamanaka Kenshin (Umano Samurai) Prima dell'arrivo del vecchio Osservo Nagisa piangere. Mi avvicino e smonto da cavallo "Non ho fatto nulla... i Kami ti hanno benedetta con la presenza di Maeda-san nei paragi." mi inchino di fronte a lei "Mi scuso per non essere arrivato in tempo, per un secondo colpo letale." faccio poi l'occhiolino verso il compagno dalla spada nera. Poi mi volto verso i restanti contadini, molti feriti e morti. Invito Mifune a soccorrere me e Minami-no-Kaze. Ancora gravemente feriti ma allo stesso tempo mi rivolgo a tutti, sormontando le grida di giubilo "Non è finita! E' evidente che questi uomini combattevano temendo una fine ben peggiore che la morte in battaglia. Solo alcuni di loro erano leali a un'empia divinità, gli altri erano poco più che mercenari. Hanno combattuto per qualcuno, temendo qualcuno. Non riponete le armi, siate pronti e vigili." DM Arriva il vecchietto Quasi non faccio in tempo a far realizzare gli abitanti del villaggio a cosa faccio riferimento che appare il vecchietto. Il suo arrivo, le sue prime parole, coincidono con una mia mossa repentina per tornare in sella. Non c'è più bisogno di aggiungere altro, mi rivolgo direttamente all'uomo quando gli altri hanno detto la loro. "Non vi è bisogno di essere gentili con un uomo che si fa scudo dei propri uomini e figli." mi rivolgo chiaramente a Hibiki ma non distolgo lo sguardo dal vecchio "Non rimaniamo uniti. Voi tutti entrate nel villaggio e noi sparpagliamoci. Quest'uomo ha certamente preparato un maledetto trucco." Corrugo le sopracciglia "I vostri uomini indossavano il vessilli di Asmodeus. La battaglia era persa ma non si sono ritirati non per senso dell'onore, per timore di farlo. Diteci il vostro nome. Io sono Yamanaka Kenshin, Jinja-no-Kami." non concludo la frase dicendo che sono onorato, poiché non lo sono affatto "E perché avete vessato questo villaggio per lungo tempo. Rispondete e andatevene, non date seguito alla vostra minaccia." Spero che gli altri inizino a sparpagliarsi anche circondandolo. Io non gli volto le spalle, rimango distante, urlando. Pronto a caricare in caso di bisogno. DM

Quercia Ardente

August Coultier

Gaël Roland de Glanborielle L'errante tenne le braccia lungo il corpo per mantenere la mano non troppo lontana dall'elsa. Non aveva la minima intenzione di lordarsi iniziando una contrattazione con un chiacchierone leccapiedi. Angelica era ben più che sufficiente, anzi forse molto meglio di loro a far parlare lo zotico usando le 'buone' maniere. Ogni tanto però non lesinò sguardi attorno a loro, controllando nessuno li stesse ascoltando o spiando, per poi tornare pesantemente sull'individuo. Roland non sapeva se sperare che la cornacchia cantante mettesse in dubbio la parola di due cavalieri o si comportasse da persona saggia.

ufff! problemi! ma in pomeriggio massimo tardo pomeriggio farò il possibile per rispondere che richiede forse una certa cura il prossimo. non sono riuscito a modificare la scheda di Minami, proverò da altro computer. Yamanaka è a posto credo

Magnus Il borseggio occorso a Ralf allarmò non poco Magnus che subito mise mano al proprio borsello nascondendolo ancora meglio e in un punto dove sarebbe stato impossibile sfilarlo. Si dispiacque per il compagno e approvò l'offerta di Johann. "Allora io faccio un ultimo giro per sentire altre notizie, pare non se la stiano passando bene sembra solo a causa della carestia. Voglio capire però perché questo periodo nero. Poi tornerò in barca." dopo aver salutato si avviò di nuovo per le strade.

Isabela Il mio atteggiamento invece è ben più misurato ma mostro grande curiosità e la mia attenzione è totalmente rivolta a una sola singola pietra. La osservo, poi lentamente e timidamente allungo una mano "Forse quella." dico indicando infine la pietra rossa ottagonale nel terzo baule "Sembra perfetta. E' il caso di vedere se è proprio quella che serve."