Landar

Sedye Brice Aiuto a remare quando posso nonostante il dolore alla gamba. Quando approdiamo tiro la scialuppa in spiaggia e mi guardo attorno. Accarezzo la testa del bambino scompigliando i suoi capelli e rispondo in inglese "Ci verranno a prendere o troveremo una soluzione." Con la coda dell'occhio quindi vedo l'altro uomo di colore allontanarsi, non conosciamo l'isola né chi ci vive quindi decido di seguirlo zoppicando. Cerco di non perderlo di vista. Sceneggiatore

allora magari rimane tutto in famiglia.

Goril Per nulla soddisfatto mi imbroncio, più di quello detto la volta scorsa non posso dedurre da questo tentativo. "Io sono troppo pesante per farmi calare. Serve qualcuno leggero." controbatto.

Keothi Non so cosa rispondere, spero solo non avremo guai aspettando un giorno in più. Alla fine alzo le spalle guardando Gelon e Floki "Approfitterò per addestrarmi un po' se mi sarà concesso."

Magnus La notte passò serena ma la notizia della mattina seguente colse Magnus alla sprovvista "Che faremo?" chiese dopo aver dato il buongiorno a tutti. Una giornata lì era solo una perdita di tempo e quindi mentalmente iniziò a farsi il conto di quanto effettivamente mancava all'appuntamento e se ce l'avrebbero fatta. Di certo non si sarebbe messo a pulire il ponte come gli altri dell'equipaggio né era tipo da andare in giro a raccogliere informazioni. Attese quindi che giunse un impulso dagli altri per capire cosa avrebbero fatto durante quella lunga giornata di attesa. Forse il mercante necessitava di supporto per quell'affare? "Credi abbia bisogno di alcuni di noi per questo affare?" chiese a Richard "Dove lo hai visto l'ultima volta?" non voleva rimanere senza passaggio.

Judith Valutò in fretta come aprirla se era possibile farlo senza problemi, altrimenti non si tirò indietro dal tentare di sfondarla o sparare col bolter all'altezza della serratura per fare in fretta. Non potevano permettersi ormai di usare sotterfugi e fare con calma. Solo si preoccupò che gli altri fossero pronti "Se siete d'accordo apro." non attese risposta e lo fece o almeno ci provò.

Isabela Osservo tutto con malcelato stupore, anche l'ingresso spettacolare di Julian. Dopo qualche attimo, scossa anche dalle parole di Ghalib mi presento "Io sono Isabela." evito di dire il cognome "Esattamente." faccio eco al compagno. Inoltre suppongo questo tizio già sappia tutto, anche della nostra ricerca quindi tiro fuori il frammento letteralmente sfilandolo dal seno fino a togliermelo da attorno al collo e porgendoglielo. "Non sembra sia le pietra adatta ad attivare questo frammento."

Volpe Nera Il Kai sbarrò gli occhi sollevandosi. Appena ebbe un secondo di lucidità pensò subito al cattivo scherzo di quei rattoidi che evidentemente erano creatura dispettose... ma non era affatto così. "Incredibile." riuscì solo a dire. Ci mise un po' di tempo a riprendersi ma tutti videro che lentamente stava tornando in se "Una bacca... un goccio di acqua e un pezzo di pane e mi sento sazio e dissetato." smise di sudare, il colorito tornò alla normalità e non sentiva più dolore evidentemente. Si sentiva pieno, ma anche leggero.

Yamanaka Kenshin (Umano Samurai) Trovato nuovo vigore mi volto solo un istante verso Mifune, ringraziandolo con un leggero inchino del capo. Poi corro al galoppo verso dove ho udito Nagisa. Giro largo per evitare di perdere tempo con gli altri banditi ma la situazione sembra essersi in qualche modo... normalizzata. Solo un contadino è in difficoltà con un bandito ma al momento non posso aiutarlo, devo mantenere la promessa. Sprono Minami, anche lui ferito fino a quando non arrivo in vista della ragazza che però vedo in salvo. DM

Geralt di Mirabar Alla fine oltrepasso sicuro quel simil portale, nemmeno mi guardo indietro quando lo sento infrangersi. L'unico gesto che faccio è coprirmi bocca e naso con un qualsiasi straccio o pezza per filtrare almeno un poco l'aria di questo posto che a lungo andare potrebbe debilitarci. Avanzo sicuro, che lei abbia combattuto è scontato, che sia stata ferita mi fa arrabbiare solo in parte ma è ciò che sta passando, lontano da noi... da me, che mi rende furioso. Osservo la creatura, non mi aspettavo nulla di diverso e anzi è sin troppo 'umana'. Subito Avadal palesa la sua curiosità, io avrei agito diversamente.

Per me va bene. Scusate sono stato assente oggi, un po' di casini. Recupero appena posso domani credo.

Quercia Ardente Le Braccia del Marinaio

Goril Terran Una volta sopra mia guardo attorno, sopra sotto e davanti. Poi prendo una qualsiasi cosa inutile che ho io o altri e la butto sulle sfere metalliche per vedere che fine fa e cosa succede. Dubito che cadendo lì sopra sia poi possibile riuscire, mi danno come l'impressione di essere in grado di portarti giù e trattenerti senza possibilità di fuga.

Sedye Brice Emergo dall'acqua ormai arrivata al limite. Mi guardo attorno individuando infine gli altri, l'ascia in mano, i pantaloni sporchi di sangue. Mi guardo indietro sperando il tizio non mi stia seguendo poi accelero verso la scialuppa. "Andiamo andiamo." Li invito a muoversi "Grazie, davvero." e non manco di ringraziarli seppur mi sdebiterò senza dubbio. Mi volto solo per vedere la nave venir inghiottita dal mare, invito ancora a muoversi o i riflussi dell'acqua ci faranno passare brutti momenti. Nonostante tutto ancora non mi capacito di come ho superato la cosa. Molti sono stati i morti certamente ma evidentemente considerando ciò che ho già vissuto in passato sono riuscito a mantenere la freddezza necessaria. L'acqua non mi prenderà mai se non l'ha fatto nel 2005.

Cmq non possiamo ripartire subito. Ci conviene ugualmente passare la notte qui.

Subotai "Pensate ci sia qualche cosa? State in guardia." suggerì armandosi lui stesso come "Un'occhiata veloce e guardiamo cosa c'è qui a sinistra." Iniziò a girare per la stanza guardingo puntando sempre la luce di fronte a se e negli angoli bui. In un primo momento puntò la scrivania presupponendo di trovare qualche cosa di interessante sopra di essa, magari altre carte. Era un'infermeria evidentemente quindi doveva avere per forza qualche informazione utile.

Volpe Nera Ancora sconvolto e pallido si trattenne con difficoltà dallo sputare l'acqua ingerita, era preziosa... per gli altri. Lui proprio non ne aveva bisogno. Fece cenno di no a Tobias con la testa ma non sapeva più cosa fare, ormai era sicuro sarebbe morto di fame pur non avendone. Cosa si provava a morire di fame? Cercò di capire se aveva le forze per alzarsi e proseguire, magari camminando sarebbe passato tutto. Magari...

Isabela Sorpresa faccio come ci dice il tipo. A differenza degli altri non dico nulla ma la mia espressione fa più di mille parole. Quindi poso la bussola, già estratta, all'anello cercando di cogliere il momento giusto. Sarà merito di queste incredibili pietre chissà.

Gaël Roland de Glanborielle Stette qualche secondo a fissare l'oste infine. Fu inevitabile. Forse cercava di carpire qualche cosa di detto e non detto tra le sue parole ma l'unica cosa che emergeva è che non avrebbero... detto nulla. O forse stava evitando di ascoltare gli insulti degli avventori per non dover essere costretto a rispondere a modo. La cosa che lo trattenne però non fu il loro numero, nemmeno problemi di legalità visto che in posto come questo se usciti vivi se la sarebbero potuta girare come preferivano. No. Era Angelica, sapeva che prendere le sue difese la offendeva profondamente... evitò questa volta. "Allora è anche inutile stare qui." avevano ttutto ciò che serviva loro e non si sarebbe mai fermato a magiare lì costretto a tapparsi le orecchie per non ascoltare le frasi di quei manigoldi.

Soggetto 1 K Con B e C

Kull Questi stavano assediando una città per punire una mandria di impudenti Dolgan. Geniale. E ritenevano di non aver bisogno di aiuti e soprattutto che non ce l'avevano con gli uomini che evidentemente vivevano nella città. Stette in silenzio per non provocare ulteriormente il tipo e lasciò che Bathorax esponesse la sua grandiosa idea se lasciato parlare.

Magnus Alzò la mano per salutare Knochen "E' tempo di rimetterci in movimento." disse in breve ma col sorriso. O meglio prima avrebbero passato la nottata lì poi all'alba immaginò si sarebbero rimessi in viaggio. Lì era andata bene, forse. Cercò con lo sguardo gli altri per essere certo ci fossero tutti ma forse erano già sulla barca.

Gudrod Il nordico fu perlopiù impegnato a evitare di fare danni all'imbarcazione. I sacchi per assorbire gli impatti erano necessari, una soluzione semplice e comoda. Il viaggio alla fine lo fu altrettanto, anche più veloce del solito. Solo quando arrivati in vista della prima tappa si rese conto che Mia era stata piuttosto silenziosa e appena ne ebbe l'occasione, con la sua solita delicatezza, le chiese perché "Cosa succede? I pesci ti hanno mangiato la lingua? Le cose sono difficili, ma lo sapevi. Coraggio, che non ti manca." L'uomo delle chiuse fece il simpaticone, almeno questo posto dava l'impressione di prendere le cose più alla leggera. "Muoviamoci. Andiamo a vedere cosa ci serve e appena ci sarà di nuovo la luce ripartiremo." era troppo pericoloso farlo di notte.

Sedye Brice Cucine

Sto arrivando, sanguinante ma arrivo. La domenica è dura ahah