Interno, un momento indefinito del giorno.
L'ambiente è scuro, una struttura senza finestre, forse un sotterraneo.
Lungo le pareti, affreschi antichi di epoca romana suggeriscono l'età della struttura.
Una figura ammantata di spalle sta armeggiando con alcune catene ben fissate alla parete, alla giusta altezza per poter tenere una persona adulta appesa per le braccia, e magari tenerla a qualche centimetro dal pavimento.
Un sibilo di sottofondo, sordo e continuo, accompagna tutta l'operazione. A terra, macchie di sangue rappreso.
@Ghal Maraz
Quarantotto giorni. Leggi meglio la nota che ti hanno passato dall'ufficio del personale, notando le molte firme e i vari timbri, delle più diverse forme e dimensioni. Sono una testimonianza di tutti i passaggi che quel pezzetto di carta ha fatto, attraverso i più disparati uffici dell'Organizzazione.
Sospiri: sei abituato alla burocrazia dell'Occhio, ma noti che il primo timbro è datato mercoledì 29 luglio 1987. Otto giorni fa!
Ad ogni modo, ti hanno comunicato che hai 48 giorni di ferie non godute, hai superato il massimo possibile, e per questo ti hanno messo in ferie d'ufficio per un mese!
Non hai mai avuto tanto tempo libero in vita tua, e osservi l'invito di Michele Guerra, un tuo vecchio professore universitario oramai in pensione, a raggiungerlo per il fine estate in Puglia. Gli devi molto, durante la tua carriera come ricercatore ti ha aiutato in più di un'occasione, e sai che se ti ha invitato non è certo per farti godere del sole del Salento, ma probabilmente per discutere con te di qualche scoperta di quelle terre. Sai che dopo la pensione si è messo in testa di analizzare tutta la storia antica delle sue terre, e sebbene sono armi che non pubblica nulla, sei sicuro che sta ancora lavorando al suo progetto.
Sei in licenza, ti sono stati revocati i privilegi per tutto il mese, e non hai molto altro da fare. Forse questo invito capita a proposito.
@Octopus83
Osservi la partecipazioni alle nozze, e ti sale un nodo in gola.
Proprio con una donna pugliese doveva sposarsi tuo fratello? E proprio in Puglia ad agosto dovevano sposarsi?
Già sai che ti troverai nel Salento, nell'estate più calda degli ultimi anni, in una delle regioni più calde d'Italia, a sudare quanto bevuto nell'ultimo anno, a festeggiare per un periodo variabile tra le 24 ore e i 4 giorni.
Ma è tuo fratello, mica puoi non andare al suo matrimonio? No, eh...?
@Daimadoshi85
La voce femminile al telefono ti sembra lontana. Senti, ma non ascolti, se non passivamente. Anche solo quella voce ti causa dolore, per la somiglianza con quella di tua moglie Giulia, e sai che vederla ti renderà ancora più depresso. Sara, la sorella di tua moglie, sta cercando di dirti qualcosa, ma tu sei entrato nei tuoi ricordi appena hai risposto.
Vedi ancora le tue mani insanguinate che sorreggono un cuore perfettamente suturato in una specie di agglomerato organico che gli permette di pulsare ancora. Lo stai dando a qualcuno, qualcosa, ma al solito il tuo cervello rifiuta di elaborare quella immagine, e il solito blackout ti porta al ricordo immediatamente successivo, l'immagine di tua moglie e tua figlia a terra, torace aperto, costole spaccate e gabbia toracica vacante.
"Giulia è la sua unica nipote!"
Sentire il nome di tua moglie ti porta al presente. Ha chiamato la figlia come lei...
"Lei ci avrebbe tanto tenuto. Passa, ti prego. Almeno solo in chiesa, anzi... fuori. Non devi entrare, non mi importa, però vieni a darle gli auguri. Per piacere..."
Non vedi nessuno della tua famiglia da anni, figurarsi qualcuno della famiglia di tua moglie. Ma Giulia, la nipote di tua moglie, figlia della sua sorella praticamente identica anche se più piccola di qualche anno, nipote chiamata come lei... si sposa. Si sposa, e la madre ha deciso di invitarti al matrimonio. Il perché non lo sai, non riesci nemmeno a immaginare un motivo per cui vogliano averti lì, ma effettivamente, sai che la ragazzina... dannazione, la ragazzina che ora si sposa, come passa il tempo quando ci si diverte, vero?... la ragazzina era molto legata a tua moglie, e forse vuole solo un briciolo del legame che aveva, e la tua presenza lì potrebbe darle un pizzico di consolazione per l'assenza dell'amata zia.
Non puoi mancare, almeno un giro dovresti farlo... Giulia non te lo perdonerebbe mai.
@Ian Morgenvelt
Ricordi quando prima dell'estate stavi leggendo il De mirabilibus auscultationibus, in cerca dell'informazione che ti aveva portato a procurati quel tomo. E l'hai trovata al paragrafo 109.
"Si dice che in un luogo detto della Daunia vi sia un tempio dedicato ad Atena Achea, nel quale sono consacrate le scuri di bronzo e le armi dei compagni di Diomede e di Diomede stesso. In questo luogo dicono che ci siano dei cani che, quando si avvicinano dei Greci, non recano oltraggio, ma li accolgono con gioia, come se fossero loro molto familiari.
Tutti i Dauni e i loro vicini si vestono di nero, uomini e donne, a quanto pare per questo motivo: le donne troiane, che erano state ridotte in cattività e condotte in questi luoghi, timorose di dover subire una terribile schiavitù da parte delle mogli che gli Achei avevano lasciato in patria, si dice che bruciarono le loro navi, sia per sfuggire la schiavitù incombente, sia per costringere gli uomini ad unirsi con loro, obbligandoli a restare."
Parlava delle Tremiti, e sinceramente una vacanza in Puglia la volevi progettare da tempo. Parti quindi per il Gargano, pronto ad esplorare tutto l'arcipelago in cerca del tempio, ma passi tutto luglio e buona parte di agosto a cercare senza trovare traccia di alcunché.
La cosa ti ha frustrato non poco, ma sei abituato a fare un buchi nell'acqua durante le tue ricerche. Hai lasciato le isole, e siccome manca ancora un po' alla ripresa dell'anno accademico, hai proseguito la tua vacanza verso sud. Sai che c'è un castelletto a Carovigno, in provincia di Brindisi, e vicino al castello c'è una cappella.
Accanto ad uno dei tre altari interni della cappella si trova una spada protagonista di un fatto sensazionale, divenuto una delle leggende pugliesi più affascinanti. Si narra che, ai tempi in cui i Turchi erano soliti invadere l’Italia meridionale e mettere tutto a ferro e fuoco, giunti in un piccolo borgo abitato per lo più da contadini, iniziarono ad uccidere gran parte degli abitanti.
A quel punto, il popolo ormai decimato e straziato iniziò a pregare intensamente chiedendo un aiuto divino.
Improvvisamente una spada iniziò a brillare, si animò, e come dimostrazione della sua potenza e della potenza della fede cristiana tagliò la testa ad uno dei soldati nemici, con un solo fendente. L’esercito turco, preso atto del prodigio, battè in ritirata immediatamente, e la spada fu custodita dal popolo all’interno della chiesa.
Hai studiato abbastanza miti e leggende da sapere già che quella spada non è magica, e sicuramente non è composta da nessun materiale speciale, ma quando mai ti ricapita di vederla da vicina?
Ti rimetti quindi in macchina, e prosegui il tuo viaggio verso sud, verso il Salento.
@Athanatos
Da quando sei entrato in contatto con quell'entità misteriosa che ti ha donato i tuoi poteri, ma anche la tua maledizione, hai cominciato a cercare ogni altro posto presunto infestato in giro per l'Italia, per trovare qualcosa che ti liberasse da questa vita infernale.
Hai anche scoperto che la quasi totalità delle cosiddette ville infestate, case stregate e luoghi posseduti dal male non sono altro che attrazioni per turisti e storielle da comari di paese.
Mai possibile che tu abbia trovato l'unica casa maledetta d'Italia?
Nelle tue ricerche hai sentito parlare di questa Villa Skirmunt, a Brindisi. La storia è la classica: una villa ottocentesca, storia di amanti, corna, morti... il solito carosello, insomma. Sicuramente si tratta di un'altra trappola per turisti, anche considerando la vicinanza col mare, ma vuoi davvero rischiare?