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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 09/04/2023 in Messaggi

  1. Council Day 5 Twilight Home 351 A.C. - Mattina? [Pioggia? - Autunno] - Lunitari 1° giorno gibboso crescente Lo spirito si voltò verso il gruppo e rispose "Ricordo ancora quella mattina: cavalcai verso quella che sarebbe stata la mia ultima battaglia nella grande carica dei nani di Hylar. Venivamo dalla Porta Settentrionale di Thorbardin attraverso la Piana di Dergoth. La mia truppa assalì la fortezza del Mago Oscuro. I miei fratelli combatterono con coraggio e valore; molti caddero al mio fianco. Quando le sorti della battaglia volsero a nostro favore, mi spinsi avanti, determinato ad affrontare il mago nella sua tana, ma fui abbattuto alle spalle prima che potessi raggiungere la fortezza. Kharas raccolse il mio corpo e lo riportò a Thorbardin, ma il mio spirito rimase intrappolato nel mio elmo, quell'elmo" aggiunse indicandolo "Poi dei nani fedeli a Fistandantilus lo raccolsero e lo portarono in questa stanza." "Per mezzo di questo elmo magico, sono sopravvissuto a questi secoli affinché la mia storia e il mio destino potessero essere raccontati."
  2. @Steven Art 74 scusa se ho aperto io la discussione, ma mi sono venute in mente un paio di cose da chiedere (a te, ma anche agli altri) e non volevo dimenticarle nell'attesa che tu aprissi il topic apposito. Domanda 1 Nella discussione sulle corti fatate hai detto: E mi è tornato in mente una cosa che volevo chiedere da un pò: che effetto fà agli umani il tempo passato nell'Edge e in Arcadia? Lì invecchiano o no? Faccio l'esempio del mio pg, che ha una 50ina di anni, ma ne ha passati 10 prigioniero del suo Gentry: la sua maschera mortale mostra 50 anni, ma la sua età effettiva è 40 o 50 anni? Domanda 2 I Changeling hanno una Maschera (l'aspetto illusorio che vedono gli umani) e un Volto ("Mien", l'aspetto reale): i Changeling possono vedere automaticamente il Volto degli altri Changeling, o devono superare una prova, o devono addirittura usare un potere (consumando Glamour)? Stessa domanda per i Demoni (possono vedere automaticamente il Volto degli altri Demoni, o devono superare una prova, o devono addirittura usare un potere?), e per le interazioni Demoni/Changeling.
  3. @MattoMatteo Il tempo in Arcadia e nella Siepe scorre in modo diverso ed imprevedibile. Un anno in Arcadia potrebbe equivalere tanto a 10 anni quanto 10 minuti nel mondo reale. In quanto alla Maschera, onestamente non ricordo se abbia effetto anche su altri changeling oppure no. Comunque quando un changeling entra nella Siepe o finisce il glamour, la Maschera svanisce. A proposito dei demoni invece, nessuno può vedere oltre la Copertura ed è la ragione per cui in genere i demoni sono diffidenti e paranoici.
  4. Forse è un po' banale, ma i riflessi dei giocatori che escono dagli specchi e li combattono? Mi ricordo in Nephandum un'aberrazione mutafoma di nome imago che viveva negli specchi e usciva con le sembianze (e le statistiche) di un personaggio; potresti metterne qualcuno (ovviamente non 200 cloni dei personaggi).
  5. La leader assoluta e "Regina Dell'Estate" della "Corte Dell'Ira & Della Guerra" è "Shoujo Tora" una Beastkin che unisce le caratteristiche di una Feroce Donna-Tigre a potenti Contratti di Fiamma e Rabbia che non solo usa x combattere Lealisti, Hobgoblins e Predatori della Siepe, ma condivide generosamente con i sottoposti più fidati; sostanzialmente è parte della "Investitura A Cavalieri Dell'Estate" ricevere "Bacio Del Sole" o "Ringhio Della Furia" (sostanzialmente i favoriti di Shoujo Tora ricevono Extra "Danni da Fiamma / Calore / Sole", ovviamente molto temuti da alcuni Vampiri Bulletti Yakuza e Bosozuke, e/o "Dadi Extra Al Tiro x Attaccare" ma solo se in preda a "Una Giusta Ira"). . . Non sembra averne una "Quantità Massima" da investire in Seguaci Fidati, ma può darne solo una "Limitata Mensilità" ai singoli, in base al Loro personale "Livello Di Glamour" sebbene alcune "Clausole" permettano eccezioni quando son i Mesi Estivi e/o la Causa sia Nobile o Spettacolare. . . Quest'ultima Clausola è data dal fatto che l'identità Mortale di Shoujo Tora è una Insegnante, Allenatrice ed Agente di Wrestling Femminile in una Palestra di "Catch" tra Shinjuku ed Akihabara. . . Si teorizza che abbia qualche Contratto con "Tempo" o "Longevità" alimentato da Clausole di "Spettacolarità Appariscente" (forse un tempo usate da Changelings che erano "Samurai Vagabondi Kabukimonos"); la Maschera Mortale dimostra a malapena 20÷25 anni, il Volto Fatato una bellissima Donna-Tigre di 30÷35 ma Lei stessa teorizza debba avere dai 50 ai 60 anni se non di più. . . Ha completamente perso ogni memoria della sua Vita Mortale (compreso chi fosse il suo padrone "Kami" della Arcadian's Gentry) ma ogni tanto ha sprazzi di memoria che la dipingono come già Donna Matura nella Tokyo degli anni dell'Immediato Dopoguerra. . . Non è particolarmente Ostile alle altre Corti Stagionali od ai Potenti di altre Razze Sovrannaturali, ma una volta fatta arrabbiare diventa di una Ferocia inimmaginabile; ciononostante è raro che arrivi a compiere (Personalmente od Ordinandoli) Massacri. . . Preferisce di gran lunga infliggere Umilianti Sconfitte e Cocenti Scherzi estremamente Costosi (sia in termini di Valore Monetario che di Danni al Prestigio) ma è estremamente attenta a non provocare faide irreparabili secondo gli usi e costumi dei Mortali (Codice d'Onore Yakuza, "Swagger Rep" dei Bosozuke e Gangsta-Punks) e Sovrannaturali (conosce bene "Usi & Costumi" non solo dei Changelings ma anche di Sette Vampiriche, Tribù Mannare e Clan di Spiriti). . . Ha una misteriosa "Relazione Simbiotica" con "Potenti Esseri Misteriosi" che abitano una Foresta Primigenia ai piedi del Vulcano Fujiama; non si tratta ne di Vampiri, ne di Creature Fatate ne di "Entità Collegate al Dio-Macchina". . .
  6. Molto bello il dungeon a specchio, metterei anche io un nemico che entra negli specchi e crea immagini duplicate di se stesso al loro interno.
  7. È che mi sono dimenticato di dire che ci si ferisce anche!
  8. Un modo univoco non c'è, nel senso che l'equivalenza si può fare ma solo dato il modificatore per colpire e il danno dei PG (che però non sarà uguale per tutti...). Inoltre non sarà mai preciso. Ti sono stati dati molti suggerimenti che considero buoni, e che ho seguito anch'io, anni fa. Ora che ho un po' più di esperienza, mi sentirei di darti un suggerimento diverso: non ci badare. Conosce gli statblock dei mostri? Benissimo. Li dice agli altri giocatori? Benissimo. Il metagioco è un problema largamente sopravvalutato. Lasciaglielo fare. Incoraggialo a farlo. Anzi, ti dirò di più: quando lo fa, prendi direttamente la scheda del mostro e falla vedere in chiaro ai giocatori. A quel punto si daranno due casi alternativi. Primo: i giocatori apprezzano la cosa. Stupendo: hai migliorato il tuo gioco, avete tutti vinto. Secondo: i giocatori (compreso quello che si vantava di sapere tutto) si stufano presto della cosa e ti chiedono, loro per primi, di avere dei mostri sconosciuti in grado di sorprenderli; a quel punto, potrai seguire tutti i consigli dati sopra, o anche tornare banalmente a usare i mostri come sono, con la tranquillità che nessuno si metterà a declamarne le stat perché sarà stato accertato da tutti che non è divertente. Fai come vuoi, naturalmente, ma ti raccomando caldamente questa strada.
  9. Mi viene in mente quell'archetipo del guerriero dove può proiettare un'immagine di se da un'altra parte e attaccare con l'immagine. Puoi preparare un po' di nemici con quella capacità.
  10. 1 punto
    La guardia cittadina Essendo una città estremamente cosmopolita e metropolitana, Evraset dispone di una guardia cittadina relativamente numerosa. In totale, sulla carta, la Guardia ammonta a 3.000 uomini, divisi in tre battaglioni da 1.000 uomini l’uno. A capo della guardia c’è il Capitano delle Chiavi, mentre ogni battaglione ha un proprio Capitano delle Porte come comandante; il resto della divisione prevede compagnie da 250 uomini, divisi poi in plotoni da 50 e in squadre da 10, quest’ultima con un sergente e un caporale, che la divide in ulteriori due unità da 5 soldati. La guardia solitamente pattuglia le strade in gruppo di 5 La guardia è composta da soldati esperti, solitamente armati con buone armature leggere, scudi e mazze ferrate, ma che in caso di necessità possono usare formazioni solide di lancieri e balestrieri nei piccoli vicoli cittadini. Ogni battaglione ha anche una compagnia addestrata al combattimento a cavallo e un piccolo numero di incantatori in supporto Oltre alla Guardia del Drago, esistono altri “corpi ausiliari”, sulla carta sottoposti al Capitano delle Chiavi, ma nei fatti autonomi: La Sacra Milizia: circa un migliaio di uomini e donne, che forniscono un corpo di pattuglia per il Quartiere delle Campane. Sono solitamente raggruppati in base alla loro fede, onde evitare problemi interni. Va notato che i gruppi di paladini al servizio delle chiese non fanno parte di questo corpo, anche se spesso operano insieme La Milizia di Ferro: un gruppo di 400, circa, uomini di stanza al Rione Fumante; girano molte voci su questo soldati, in particolare sui loro elmi chiusi e che nascondono i volti, si vocifera che in realtà siamo costrutti di qualche tipo, oppure uomini con varie parti del corpo sostituite da macchine. I capi del Rione smentiscono queste affermazioni, ma di contro hanno sempre rifiutato indagini approfondite in merito
  11. Amelia Meadowcroft L'esploratrice si fermò ad acquistare un velo che potesse coprirle testa e viso com'era usanza del luogo. Chissà perché si era convinta che il barcaiolo potesse scandalizzarsi alla vista di una " sfacciata occidentale", molto più di quanto avevano fatto i commessi del bazar e dei negozi visitati sinora.
  12. Lulù Lamour Scherza, scherza pure, rispose piccata la ragazza. Io non sarò una santa, ma se fossi in te Dieter, starei molto attento ad ignorare Shallya. Ora, tornando a noi disse guardando gli altri, nella quiete della cappella mi è venuto in mente che sia Johannes Teugen che Kastor ed Etelka arrivano tutti da Nuln ( ho almeno così ipotizzava Kuftsos), quindi mi chiedo: e se si conoscessero? Forse questo, caro Gruttag, risponde alla tua domanda su quale pista seguire per prima, perché è possibile che le due si incrocino. Potremmo facilmente scoprirlo facendo incontrare Andimus con Johannes, magari da lontano e in un luogo pubblico... che io di uno che ha fatto fuori suo fratello non mi fido granché... che poi magari è tutto un disguido ed è la persona migliore del mondo.
  13. Gruttag Il nano si massaggiò il mento. "Solo che a inseguir due pesci rischiamo di non prenderne neanche uno. Siete certi di volervi immischiare con quanto sta succedendo in città, oltre che a capire chi vuole fare la p... ehm... chi è che insegue il nostro amico."
  14. 1 punto
    Due parole sulle Terre Nere: Si tratta di un grande deserto di sabbia scura, posto oltre una grande muro di roccia nera. L’unica apertura è una stretta vallata, protetta da un castello, dove è stabile una guarnigione della Guardia Cittadina Esistono tre grandi aree: Il deserto, una vasta distesa di sabbia e piccole oasi, dove piccoli gruppi di dragonidi organizzati in carovane vagano in una costante transumanza seguendo grandi mandrie di bestie. Anche alcuni gruppi di umani hanno adottato questo stile di vita, creando una società matriarcale organizzata in tribù e arroccata in una serie di canyon rocciosi nella parte più isolata Partendo dai canyon e verso est, esistono vaste formazioni rocciose e montane, casa di enclavi orchesche pesantemente militarizzate, che compiono incursioni stagionali verso Evraset Oltre canyon, colline e deserto si estende una vasta savana, dove si estendono piccoli regni di gnoll in costante lotta tra loro Ultimo, ma non meno importante, nelle Terre Nere è attivo un particolare gruppo di esseri molto singolari, che si definiscono tra di loro “Ordine dell’Abisso”. Il loro obiettivo, almeno per quanto dichiarato da quanti li hanno incontrati, pare l’unificazione delle Terre Nere
  15. Una ragione in più per scegliere una fantastica Rana Gigante come compagno animale. Così nelle afose notti estive quando arrivano zanzare di quella taglia si fa anche un bel banchetto ahahahahahahah Comunque a parte gli scherzi è interessante che abbiano ripreso la tematica dei parassiti come compagni animali dopo averla introdotta nell'Ultimate Magic e non aver più introdotto nuovi compagni di quel tipo nel mentre. MAgari un giorno riprenderanno anche i Monstrous Companion, non so se lo facciano già in questo nuovo volume
  16. E' imbarazzante come trovino sempre il modo di inserire qualche espansione.
  17. Tra i compagni parassiti va fatta una menzione particolare alla zanzara. Di taglia media. Vi danno fastio le zanzare normali? Immaginatene una grossa come un alano.
  18. Non sono d'accordo, ma sono punti di vista. Io, per esempio, quando ho il tempo a disposizione per farlo (nonché la voglia), tendo proprio ad avere un approccio il quanto più possibile "omnicomprensivo": mi piace includere nero su bianco nei miei appunti/files anche i più piccoli dettagli e cercare sempre di mantenere un fondo di coerenza che li leghi. Nella maggior parte dei casi, la metà di tali dettagli probabilmente non incrocerà mai le strade dei personaggi dei giocatori, ma quei dettagli saranno lì a portata di mano qualora mi servissero e mi saranno d'aiuto ad avere un quadro d'insieme maggiormente completo e consistente: mi consentono, insomma, di "arbitrare" l'ambientazione in maniera più consapevole e solida e, quando ci si riesce, penso che ciò possa solo arricchire il gioco. Ovviamente una tale impostazione non è assolutamente obbligatoria e di certo non è l'approccio giusto da consigliare a un neofita.
  19. Ciao Checco, grazie per aver letto e commentato l'articolo tanto per cominciare No: ambientazione realistica secondo la mia definizione è un'ambientazione che cerca di ricreare la realtà quanto più possibile... sia ben chiaro che parlo di estremi. Quindi realistica nel senso dell'articolo non è l'ambientazione che pone l'accento su alcuni aspetti di un vero mondo medievale, ma che cerca di includerli tutti, in maniera pedante. Creare un'ambientazione del genere è oggettivamente noioso, nonchè inutile e faticoso... non sono di quelli che pensa che sia tutto relativo, mi dispiace. Vedi il mio commento sopra: hai perfettamente ragione e l'articolo infatti dice che vanno evitati elementi non inerenti all'avventura (o al gdr specifico, per venire incontro al tuo discorso). In un gdr come Runequest, ad esempio, focalizzarsi sulla struttura gerarchica di un culto è perfettamente plausibile ! Ciao, e grazie per aver letto e commentato Questa tua definizione la trovo un pò come il voler cercare il pelo nell'uovo e sposta pericolosamente il focus verso una deriva semantica che non ha nulla a che fare con lo spirito dell'articolo ... voglio dire, le premesse che fai tu sono scontatissime ed erano quindi anche alla base del mio articolo. E' ovvio che stiamo parlando sempre di ambito fantasy, per cui quando si usa il termine "realismo" non bisogna mai dimenticare che esso si innesta sempre in un contesto fantastico... è superfluo però specificare che un mondo fantasy, per quanto sia reale, è pur sempre fantastico ! Voglio dire, la parola stessa lo dice: ambientazioni fantasy. Se avessi fatto un discorso sulle ambientazioni per gdr in generale, allora il tuo commento sarebbe stato valido. Tantopiù che ho subito specificato nell'introduzione cosa volevo dire quando parlavo di Realismo, per sgombrare il campo da dubbi e fraintendimenti. Tutto giusto, ma non sono stato io a fare confusione, piuttosto l'autore del commento che ho citato nell'articolo, il quale insisteva sul fatto che Asoiaf fosse realistica... e io rispondevo con un discorso simile al tuo, cioè sul non confondere ambito letterario (dove il realismo è funzionale a quello che l'autore vuole trasmettere) con quello gdrristico (dove lo scopo primario di un'ambientazione non è far da sfondo ad una storia decisa da un solo individuo, ma permettere ai partecipanti di avere un contesto credibile con cui interagire).
  20. Questa è fantastica (e, tra l'altro, ne condivido il senso)!
  21. Non sono d'accordo molto. Anzitutto la distinzione "realismo vs verosimiglianza" a mio avviso è fallace: un mondo fantasy per definizione non può essere realistico (a meno che non si elimini completamente l'elemento improbabile alla base dell'ambientazione, ma a quel punto sarebbe più che altro un'ucronia) in quanto la definizione di mondo fantasy è: "mondo organizzato intorno a una premessa improbabile" (es. esistono persone che, grazie a una particolare qualità interiore innata, possono viaggiare tra i piani). Pertanto l'unica cosa che importa è la verosimiglianza, o meglio la logicità/coerenza (es. l'ambientazione di Mondo Disco non è certo simile a quella reale, ma comunque tutti gli elementi sono coerenti tra di loro). Detto questo Attento, perché secondo me stai confondendoti tra due livelli diversi. Un conto è il DM che fa la propria ambientazione homemade, un conto è il romanziere che crea il suo mondo per il romanzo. Nel primo caso il DM può glissare allegramente su cose come la botanica: visto che il suo obiettivo è il divertimento, si preferisce indagare altri aspetti della realtà che entrano più in ballo nella meccanica della campagna. Il romanziere deve creare tutto un mondo, coerente e interessante, e presentarlo bene: qualcuno diceva che il mondo di un romanzo è come un iceberg: per un decimo che si vede, nove decimi sono sommersi, sono nascosti. Quindi il fatto che Martin non abbia fatto spiegoni interminabili per descrivere tutto il funzionamento di Westeros rientra semplicemente nelle regole di buona scrittura (tutto quello che non è strettamente necessario alla storia può essere tralasciato - il non-esempio supremo è Eragon), non ne pregiudica il grado di realismo. Per il DM è: "Tutto quello che non serve al gioco tralascialo", per il romanziere è "Tutto quello che non serve alla storia non farlo vedere, ma crealo". Questo perché da spunti "sommersi" possono derivare una quantità di elementi "visibili". Se un monaco deve essere ucciso affogandolo nel sangue di maiale, questo può accadere solo quando è disponibile il sangue di maiale, ovvero in inverno. Quindi il romanziere ambienterà la vicenda in inverno, mentre non ti spiegherà come si prepara il sanguinaccio.
  22. L'articolo è interessante e, se l'intento è quello di dare dei consigli a un neofita sul come creare un'ambientazione che sia essenzialmente funzionale alla propria campagna, allora trovo che vi siano degli spunti di riflessione interessanti, quali l'invito a ottimizzare il tempo a propria disposizione oppure quello di concentrarsi maggiormente sugli aspetti che, si prevede, interagiranno maggiormente con i personaggi dei giocatori. Se per un momento si sposta però il discorso sul lato puramente creativo, trovo che la quesione sia diversa (si sostiene, per dirne una, che l'atto di creare un'ambientazione realistica sia noiosissimo, ma credo che un'affermazione del genere lasci un po' il tempo che trovi perché tutto dipende dai propri gusti, dai propri propositi - e da quelli degli altri partecipanti al gioco - e dai mezzi che si hanno a disposizione). Inoltre, non bisogna mai dimenticare che esistono giochi di ruolo fantasy che non "funzionano" come D'n'D (mentre, in genere, sembra quasi che esista D'n'D e poi il nulla), giochi che si focalizzano in maniera più o meno approfondita anche su aspetti talora lasciati in secondo piano e che protrebbero trarre giovamento dallo sviluppo e dalla consistenza di elementi che vengono spesso semplicemente ignorati (sistema socio-economico, geografia astronomica o quant'altro).
  23. Questo concetto è presente sia nell'articolo qui presentato che in quello a cui faccio riferimento col link infatti. Ma siccome tutto è nato da quell'altro articolo, è da quel presupposto che dovevo partire, usando quei determinati termini: Realismo e Verosimiglianza.
  24. Allora non bastava dire (e mi autocito): ?
  25. @Erovert Esattamente ! Hai centrato in pieno non solo il significato, ma anche lo spirito con cui ho scritto l'articolo. Che non va analizzato dal punto di vista semantico: io stesso ho evitato di citare il reale significato di Realismo e Verosimiglianza del dizionario perché facendolo avrei divagato dall'obiettivo principale che è invece quello di invogliare i Master a farsi meno seghe mentali quando si accingono a creare le proprie ambientazioni... il motivo per cui nessuno ha voglia di creare un mondo fantasy per gdr è proprio questo, la paura che i giocatori si coalizzino e prendano a pomodori in faccia il Master che non ha calcolato per bene i tempi della rotazione terrestre e menate di questo genere. Master, state tranquilli: al giocatore medio non importa un fico secco di queste cose ! Se la campagna è divertente a sufficienza, allora nessuno vi crocifiggerà se non mettete in piedi una simulazione quasi perfetta di un mondo fantasy medievale Meno turbe mentali e più spazio alla creatività nella creazione delle avventure, che quelle si, sono il perno di una campagna !
  26. Concordo pienamente sul fatto di non accanirsi in una ricerca forsennata del realismo (nel significato inteso dall' autore della discussione) durante la creazione della propria ambientazione. Racconto in breve la mia esperienza a riguardo che mi fu di lezione. Anni fa decisi di creare un' ambientazione tutta mia, le vicende si svolgevano in un modo che orbitava intorno ad un sole con un' orbita molto allungata. Con questo assunto mi soffermai parecchio, anche per piacere personale, nel creare un pianeta coerente con questo assunto. Definii le stagioni in modo particolare, il significativo cambiamento di temperatura durante l' anno, cicli di siccità e maree. Poi passai alla fauna: ricordo di aver creato degli alberi che potevano inclinarsi in modo da rimanere sempre paralleli alla forza di gravità visto che questa subiva dei cambiamenti in relazione alla posizione del pianeta; altre piante facevano la "muta" per salvarsi dal gelo invernale,... Dopo ancora pensai alle abitudini dei popoli: alcuni erano nomadi che seguivano i cambiamenti climatici favorevoli, altri avevano costruito una città portuale a ridosso di un alto promontorio e l' intero abitato fondava su binari in modo che la città poteva salire o abbassarsi a seconda delle maree,... Insomma tanto impegno e tanta (personale) soddisfazione ma quando arrivò il giorno di giocare mi ritrovai molto indietro a livello di trama, tant'è che dovetti adattare una avventura ufficiale per inserirla nel mio mondo (e questa, secondo me, è la massima sconfitta per un dm che vuole creare la propria ambientazione). Insomma ora mi colloco nel gruppo che sostiene la verosimiglianza al realismo spinto, sempre utilizzando il significato che Nicto da a questi termini (lo specifico visto che queste parole possono avere delle sfumature di significato differente a seconda delle persone).
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