Fenrir 'cibo per lupi'
"Racconti di un vecchio avventuriero che è passato al mio villaggio...Vicino alla piccola città di Namm c'è una montagna, chiamata l'Aculeo. La leggenda sostiene che un grande male un tempo vivesse sul monte e che ne abbia maledetto per sempre la terra. Mi ha raccontato che lui e alcuni avventurieri risalirono la montagna, e là trovarono una baita, attorniata dalla neve e da una miriade di tombe, le tombe dei caduti in quel luogo, con un sussurro continuo, incessante e terrificante, che permeava ogni cosa. Pareva una casa normale, con cinque stanze: due camere da letto, una cucina, una stanza con un clavicembalo e un terribile dipinto, e la stanza peggiore, il soggiorno. Una grande stanza, con una testa di cervo imbalsamato sulla parete, due vecchie poltrone, un orologio a pendolo, uno specchio alto quanto la parete, un grande libro rilegato in pelle umana contenente i nomi di ogni morto, come se fossero scritti magicamente, e una botola. Una maledetta botola.
Sotto la botola pare ci fosse un mondo a sé stante...un labirinto fatto di mura con delle facce alle pareti, porte di bronzo senza serrature, mani scheletriche sinistre, ognuna sopra al suo tavolino...piante vive, biblioteche con libri dalla lingua sconosciuta, porte con occhi che ti scrutano e una cripta sterminata. L'avventuriero è riuscito a scappare a stento da quel luogo..."
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