Seconda pensata della giornata!
E se ogni coppia potesse avere...solo un figlio?
Ovvero, un mondo in cui una coppia umana può generare un singolo, unico discendente. É possibile per un uomo o per una donna avere altri figli, ciascuno da un altro partner diverso da quelli precedenti. In pratica non ci sono fratelli, ma solo fratellastri e sorellastre.
Questo genera non pochi punti interessanti.
La struttura della famiglia. Cambia notevolmente, perdendo necessariamente ogni componente monogamica. Ma lo stesso concetto di famiglia nucleare perde il suo senso. Se non posso avere altri figli con una compagna, difficilmente mi posso sentire legato a lei (e dimentichiamo per un attimo il concetto di amore e affetto, che possono vivere benissimo al di fuori della famiglia). La famiglia come unità sociale nasce dalla necessità di proteggere e tutelare la prole, ed è supportata da filosofie e religioni come centro di procreazione della specie umana. Ma una volta venuto meno questo elemento, diventa difficile giustificare una famiglia statica. Probabilmente si intraprendono relazioni cicliche e temporanee, dettate comunque dalla necessità di evitare l'estinzione della specie.
Ma restano altri problemi, non strettamente biologici. A chi darò i miei averi in eredità? Considerato il punto seguente, non è detto che i miei figli abitino tutti vicino a me. Alcuni potrebbero addirittura essere nati in terre molto lontane. Chi si occuperà di loro? Diventa molto più importante la figura della donna. Senza nulla togliere alla parità dei sessi, da un punto di vista puramente biologico è più pratico e sicuro che siano gli uomini a viaggiare e cercare nuove compagne per generare nuova prole. Le donne invece restano a casa, gestendo la famiglia e soprattutto i figli. Diventano quindi delle reggenti, perché ciascuna deve gestire l'eredità che ogni figlio dovrà ricevere dal proprio padre. Ma come? Non è per nulla semplice! Alcuni figli rischiano di risultare diseredati, specialmente quelli più distanti. E le madri rischiano di ritrovarsi con un carico di pargoli superiore alle loro forze economiche. Come risolvere questo sistema? Probabilmente sempre con l'abbandono della famiglia nucleare; le donne formano delle unità sociali di mutuo soccorso che si basano sul condividere risorse per i propri figli. Alla fine la situazione diventa paradossalmente molto simile allo stile di vita degli elefanti: gruppi di femmine e maschi solitari! Ma come si ripercuote il tutto nell'economia?
La società è più aperta ai viaggi. La stagnazione genetica è sconsigliabile in ogni situazione, ma nella storia umana è presente in ogni luogo e ogni tempo. Molte persone (facendo un semplice esempio) che vissero nell'Europa medievale non viaggiarono mai per lunghe distanze e finirono invariabilmente per sposare parenti o vicini di casa. Ci sono molte motivazioni dietro a questo comportamento, prima di tutto la gestione della terra di famiglia e la volontà di non frammentarla. Ma se posso avere un singolo figlio da una sola donna (e vado incontro ai soliti problemi di morti bianche dovute a malattie, cattiva igiene, fame...), è necessario per me tessere una tela piuttosto complessa di relazioni, tela che deve uscire dagli stretti confini della mia comunità, altrimenti il processo di inbreeding diventa un processo a cascata. Per vincere questo problema la soluzione migliore è una forma di semi-nomadismo che comporta uno scambio costante di geni (o "sangue" in caso di civiltà di stampo pre-contemporaneo).
La gestione del potere cambia. L'ereditarietà delle cariche diventa complessa da gestire. Diventa anche complesso stabilire effettivamente chi possa essere il primogenito di tal persona, se questi ha più relazioni contemporaneamente. Inoltre i matrimoni di interesse tra famiglie che gestiscono il potere diventano una materia bizzarra...che senso ha sposare il membro di un'altra famiglia nobiliare, se posso avere un unico erede da esso? E se l'erede dovesse morire, l'alleanza non avrebbe motivo di sussistere ancora. Probabilmente per superare questo ostacolo l'opzione migliore è eliminare il diritto di primogenitura maschile, e accettare il primo figlio in ordine di nascita come erede. In caso di morte dell'erede che succederebbe? La soluzione migliore consiste nello stilare una gerarchia di matrimoni e unioni. Ma anche qui la situazione si fa complessa, perché si crea una fittissima rete di gerarchie interconnesse.
Esempio: la Donna A ha tre figli, dall'Uomo 1, Uomo 2 e Uomo 3.
Figlio A1 è il suo erede diretto, e se dovesse morire in ordine ci sarebbero Figlia A2 e Figlio A3.
Figlio A3 però potrebbe benissimo essere l'erede principale di Uomo 3 e Donna B. Che succederebbe in questo caso?
Diventa vitale evitare che una persona per grazia delle varie unioni dei suoi genitori non riceva un carico di titoli troppo vasto, in stile Carlo V. E ovviamente diventa vitale per ciascuna famiglia nobile (se pure una costruzione sociale del genere possa nascere da questa situazione) cercare di raggiungere proprio questo scopo: l'Erede Maximo, in grado di riunire su di sé un gran numero di ascendenze.
E chissà quanti sviluppi si possono trarre da questa idea!