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Capitolo 3 - Night’s Dark Terror (Parte 5)


AndreaP

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Moldain 16 Yarthmont 992, Alba [sereno - fine primavera]

Alla fine Vass, Xeno e Illius imposero la loro idea di rimanere in locanda per la notte. I compagni si accamparono al piano di sopra

Il tempo passava lento e i turni di guardi si succedettero uno dopo l'altro.

Finalmente l'alba penetrò con la sua luce dalle finestre semi sbarrate e da fuori i rumori iniziarono ad intensificarsi mentre la gente dell'isola iniziava ad uscire dalle case.

La notte era passata senza ulteriori problemi.

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Grigory

Il Chierico si alzò di buon mattino per fare una lunga preghiera contemplativa a Zirchev. Poi iniziò a prepararsi per  la partenza.  Si sistemò le cose. Prese da una delle sue tasche un po' di bacche secche, che si portava sempre dietro. Poi si mise in piedi e appoggiandosi al bastone: "Beh ok, torniamo indietro?"

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Moldain 16 Yarthmont 992, Alba [sereno - fine primavera]

I compagni iniziarono a prepararsi.

L'idea di perquisire i cadavere parve subito complicata che questi erano stati lanciati nella tana del Troll, e scendere nella cantina pareva pericoloso.

Dovevano intanto decidere se andare nella cassa dove si era nascosta la donna o lasciare l'isola.

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Vassilji

"Sul serio pensate che li avrei buttati di sotto senza perquisirli? Ma erano solo scagnozzi, poco denaro. Il mago aveva qualcosa in più ma niente che rivelasse cose utili per la missione. In ogni caso... " fece spallucce "credo che muovendosi di giorno correremmo meno rischi, se il rifugio della donna che avete inseguito è vicino verrei con voi."

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Moldain 16 Yarthmont 992, Mattina [sereno - fine primavera]


I compagni lasciarono la locanda: le strade erano vive e gente si aggirava. Sulla riva del fiume vi erano anche dei pescatori ma nessuno parve badare a loro

Lentamente ripercorso i vicoli attraversati la sera prima da Arn e Rhal fino a giungere davanti alla loro meta.

Era una una casa di due piani in legno costruita fra le altre: affianco alla porta vi era una finestra: la finestra era talmente lercia da impedire di vedere cosa ci fosse all'interno.

Non si udivano voci dall'interno.

@all

 

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Grigory

Il Chierico cercò di sbirciare ed ascoltare l'interno della casa. Poi iniziò a guardarsi intorno ed infine si gettò a terra a studiare il terreno

@DM

Spoiler

dopo aver cercato di vedere ed ascoltare l'interno della casa, cerco di scoprire eventuali tracce e impronte lasciate a terra

 

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Rhal

Non abbiamo appuntamento con la guida? rammentò l'elfo agli altri. Benché mi stuzzichi l'idea di bussare a quella porta, credo sia meglio proseguire per la nostra strada.

Piuttosto,  appuntiamoci l'indirizzo e  facciamolo sapere alla sacerdotessa. Le avevamo già fornito un'identikit di Golthar e uno di Jolenta e aveva detto che avrebbe fatto delle ricerche.  Possiamo dirle che li abbiamo visti entrare qui dentro ma che ovviamente non ci siamo permessi di entrare in una proprietà privata. Forse lei potrà scoprire a chi appartiene la casa e magari fermare Jolenta per qualche controllo.

Spoiler

Rhal controllerà per tutto il tragitto (dalla casa alla guida) di non essere seguito. 

 

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Arn

"Ma sì. Andiamocene. Ormai se ne sarà andata", disse Arn. 

"Però possiamo evitare di perdere tempo a riferire di questo luogo: qui le guardie non entrano nemmeno, figuriamoci se hanno idea di chi ci vive e dove. O di chi rispetta le leggi sulla proprietà privata".

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Vassilji

"D'accordo con Rhal, quasi su tutta la linea. Perché, già che ci siamo, io direi ai chierici anche del Troll nella cantina, e di un signore buffo con la barba bianca che entra nelle case di notte, si mangia i biscotti e il latte, porta doni ai bambini e svuota i portafogli ai genitori. Tanto l'effetto sarà lo stesso: nessuno verrà a Fogor a fare il benché minimo controllo. Questa zona della città é senza legge..."

L'uomo era convinto delle sue parole e pronto a dirigersi velocemente dalla guida ingaggiata.

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Moldain 16 Yarthmont 992, Mattina [sereno - fine primavera]

Grigory si guardò intorno. Era una strada cittadina e si vedevano molte impronte ma tra queste anche orme di grossi topi.

Intanto gli amici avevano deciso di lasciare l'isola e riprendere il loro cammino: si incamminarono così verso il ponte e tornando al porto dove vicino alla locanda in cui avevano cenato Ivan, la guida li stava aspettando

Sollevando la mano li salutò "Pensavo non sareste più venuti" disse "pronti a partire?"

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