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Sezione II - Capitolo 1


Pippomaster92

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Magnus Mao-Yu Musk

Mi piace come pensa questa ragazza " Mac mi occuperò io del possibile ripristino di Eshu, tu pensa al ripetitore... Quando la spedizione sarà in sicurezza e potremmo seguirla anche restando qui, ci occuperemo dei carelli gravitazionali e dell'installazione del pannello, tutto questo ovviamente a meno di ulteriori imprevisti.

Che ne pensi? "

Spoiler

Se dovesse servire conoscenze + computer 5 o + idee 6

 

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Friedrich Seidel

E se partissimo dopo aver dormito? I nostri corpi devono ancora adattarsi e tu sei ancora ferito. Dico al ragazzo, iniziando poi a riflettere alle parole sugli dei: è un fatto che non avevo messo in conto. O sono dei discendenti della Sezione sopravvissuti per qualche ragione o una qualche superstizione... Ma certo, la sacerdotessa rossa! Il ragazzo è più intelligente di quanto pensassi! C'è un'altra possibilità, Mac, a cui non abbiamo pensato: Eshu o altre IA. Forse dopo tutto questo tempo sono malfunzionanti e i gesti per attivarle sono stati avvolti da un'aura di misticismo. Questo spiegherebbe per quale ragione sembrino manifestarsi solamente in determinate occasioni e perché la sola Kho Aycan sia in grado di comunicare con loro. Propongo alla ragazza e al resto dei miei compagni, aggiungendo poi Dopo aver proceduto a queste operazioni suggerirei di focalizzarci sull'energia. Abbiamo bisogno delle capsule mediche o di un laboratorio per la sintesi di farmaci. 

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Aaron Clarke

E se dopo esserci riposati a dovere ci si incamminasse finché non saremo abbastanza vicini da mandare il drone in avanscoperta? E' possibile portarci dietro i comandi? Almeno potremmo capire che cosa intendono per "divinità" propongo appena ci si pongono davanti varie teorie sull'identità degli "dei" Vorrà dire che domani Magnus e la signorina McKinnon, dopo aver ideato il proiettore olografico, resteranno qui ad adempiere ai loro incarichi. A loro completa discrezione, sebbene l'energia e le capsule abbiano la priorità subito dopo. Al loro posto verrà con noi Galya che potrà installare il ripetitore. Noi invece ci occuperemo della spedizione e convinceremo gli indigeni tramite l'ologramma... pianifico un poco incerto: non sono un'esperto di tecnologie ed è palese che mi trovi in difficoltà quando si tratta di utilizzare avanzati strumenti a scopi non bellici Purtroppo non sono un'esperto di tecnologie avanzate: da quanto lontano possiamo fare un ologramma? Immagino che la spedizione sarà comunque necessaria per piantare il ripetitore o sbaglio? chiedo, arrendendomi all'idea che dietro a tutti questi apparecchi tecnologici rischi di impazzire!

Dannati giovani e le loro diavolerie.

@Redik

Spoiler

Ascolto le parole del magnate di Marte con interesse Concordo, ma ritengo che dovremmo parlarne una volta radunati i Kho. annuisco appena mi parla dello stabilire una guida definitiva alla Colonia A dire il vero, signor Musk, sarà per l'ambiente da dove provengo ma ritengo che una gerarchia ben precisa sia fondamentale, almeno finché non avremo costruito una società stabile. La mia idea è semplice: un unico leader circondato da numerosi esperti di vari campi, non si scosta eccessivamente dalla tua, ma semplicemente mentre i numerosi esperti avanzano proposte o provano ad avvertire il comandante su eventuali proposte degli altri esperti a loro parere errate, quest'ultimo può fare da "giudice" e fare la scelta a suo parere più adatta in modo da evitare lunghe discussioni, litigi o animosità. Sarebbe una discreta responsabilità, ma sono sicuro che questo ruolo potrebbe venir assunto da svariate persone qui dentro... Semplicemente, direi che il Comandante potrebbe venir scelto democraticamente da tutti tra chiunque si candidi. spiego tranquillamente a Magnus Purtroppo, temo che il tempo della democrazia e dei litigi tra politici sia finito da numerose migliaia di anni... E finché non avremo almeno un villaggio sicuro e popoloso, direi che potremmo seguire la mia proposta. 

 

Modificato da Plettro
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Shen Yun-Chow

"Allora sono a vostra disposizione, per il momento", assicuro nuovamente Rommo e Wyke, rivolgendomi poi a quest'ultimo: "Le tue conoscenze sono indispensabili e decisamente più utili se all'interno di un corpo sano ed intatto.

Le mie, invece, sono assai poco importanti, qui: quindi, posso anche rompermi!", concludo, sorridendo. 

Guardo poi Akai, ripensando al suo discorso: "E posso fare il manichino anche con una gamba spezzata, no?".

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Kho Ghan si stringe dopo aver sentito le parole di Friedrich "Come preferite, forse la mia gente sarà spaventate per il mio ritardo, ma al mio ritorno sarà più felice"

Magnus e Sarah non ci mettono molto a dare le risposte ai quesiti tecnici: il drone ha un raggio limitato a una manciata di chilometri, e lo stesso vale per eventuali proiezioni olografiche. Se la Sezione fosse disseppellita (o meglio in orbita) il raggio di azione dei droni sarebbe sensibilmente maggiore. A livello continentale o globale e limitato solo dalle riserve di energia. 
Così siete costretti a montare ripetitori. O, ad avere i mezzi e le energie, lanciare in orbita un satellite. Ma di certo non sarebbe qualcosa che passerebbe inosservato!

"I cicli notte-giorno ci saranno sempre tra i piedi se pensiamo in termini terrestri. Domani mattina saranno passate una settantina di ore terrestri. Tra le molte cose che dobbiamo tenere presenti è trovare un metodo funzionale per muoverci ed esplorare di notte" commenta seria Galyia. 

NOTA

Spoiler
  • Prossimo check-point: 23:59 del 20 agosto. 
  • Vi lascio a prendere la decisione. 

 

Modificato da Pippomaster92
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Aaron Clarke

Non abbiamo idea di che cosa ci sia là fuori di notte... Temo che sia troppo rischioso. rispondo a Galya Credo che riusciremmo a trovare delle torce da qualche parte, ma il problema è che qui la fauna mi pare molto più pericolosa di quella terrestre... Temo che attrarremmo solamente predatori se uscissimo mentre fa buio. Forse con dei visori infrarossi... medito portandomi la mano al mento Altrimenti nulla ci vieta di restare e approfittare di questo tempo per aiutare la signorina McKinnon a svolgere i suoi numerosi incarichi... propongo agli altri per poi rivolgermi a Kho Ghan Kho Gahn, voi viaggiate mai di notte? E' più pericoloso camminare di notte o di giorno? I predatori sono numerosi quando c'è buio? chiedo più per confermare le mie paure, piuttosto che pesare meglio la decisione.

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Friedrich Seidel

Faccio un cenno d'assenso alle parole di Kho, accompagnandolo poi da un ringraziamento: probabilmente non conosce il significato dei gesti tipici di migliaia di anni fa. Ti ringrazio, Kho Ghan. Ascolto poi le parole di Galya sulla notte: non ha tutti torti, ma le nostre priorità sono altre. Questo senza contare il pericolo dei predatori, come messo in evidenza dal generale. In ogni caso ritengo che le nostre priorità siano comunque altre. Senza dei farmaci o dei macchinari per curare le ferite non riusciremo ad ottenere molto. Rispondo a Galyia e Aaron, ascoltando poi le parole di Shen con un sorriso. Mi piace il ragazzo! Molto meno impettito di Akai e altrettanto divertente. Non pensare di poterti sbarazzare di me tanto facilmente. Ti aiuterò anch'io: ormai siamo praticamente una squadra, non ti permetterò di guadagnare tutta la gloria spezzandoti una gamba da solo. Dico ironico al ragazzo, offrendomi anch'io per i "lavori pesanti". 

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Magnus Mao-Yu Musk

" Bene bene, mi fa piacere vedere che ci siano tanti volontari per l'infermeria " sorrido schernendo i due " Direi che possiamo dare priorità ai pannelli quindi, magari modificando i carrelli a-grav, una volta fatto questo, possiamo dividerci i compiti.

Mi prenderò cura di Eshu mentre cominci a sistemare le capsule mediche " 

@plettro

Spoiler

"Per me non ci sono problemi, capiremo anche le opinioni del resto dei superstiti, ma avere una struttura decisionale di base, ci aiuterà quando sarà necessario fare le cose in emergenza "

 

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Kho Ghan scrolla le spalle alle domande di Clarke, come se fosse indifferente alla cosa "Non cambia molto, i pericoli sono ovunque e bisogna stare attenti di giorno o di notte indifferentemente. Noi viaggiamo di giorno e ci accampiamo di notte quando va tutto bene, perché così è più facile orientarsi e trovare le tracce. Ed è più semplice tenere il fuoco quando siamo fermi, piuttosto che portarlo in giro"

NOTE

Spoiler
  • Prossimo check-point: 23:59 del 23 agosto. 
  • Decidete in che ordine fare cosa, e chi fa cosa (anche nel TdS o su Discord) e col prossimo check vi mando avanti fino alla prossima alba (se non partite). 

 

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Harumori "Akai" Ashikaga

Vorrei replicare alla battuta di Shen ma non è un gioco che mi riesce bene. Le parole mi si attorcigliano in gola e rimango appeso con un filo d'aria e qualche strascico di parola: "Sì...le gambe...non utili a-" poi faccio cenno di lasciar perdere. E' troppo difficile tradurre i giochi di parole. Lascio la spalla del guerriero e mi avvicino al prigioniero osservandolo quando il generale gli parla. I suoi occhi mi sembrano quelli di un gatto che ci scruta, raggomitolato su sé stesso mentre cerca di capire se abbiamo intenzioni ostili. O forse sono io, quello...?

Fosse stato per me, avrei offerto del cibo. Nessuno lo rifiuta mai. Ci ho pensato tardi, e non ho con me nulla da mangiare. Quegli occhi, però... "Chiedigli se nel suo villaggio abitano yokai. Se è stato partorito da madre Nekomusume potrebbe vederci al buio" ...voglio dire, perché no?

[...]

Nel tempo libero che mi resta prima del "momento del sonno" - visto che notte è ormai un termine improprio, in questo posto - cerco di avvicinarmi alle capsule contenenti coloro che sono deceduti; sono troppi solo per me, ma non voglio creare disturbo agli altri. Avrei optato per chiedere alla sacerdotessa rossa di aiutarmi, ma è sempre molto occupata e non mi sembra in vena di funerali. Così me ne occupo io. La tradizione impone di coprire ogni cosa di fogli bianchi, ma non ho la manodopera necessaria; né ho il tempo di effettuare alcuna veglia funebre. Mi limito a prendere un corpo alla volta, o ciò che ne rimane, portarlo fuori, piazzare qualcosa di bianco sulla fronte e inumidire le labbra o i denti con un goccio d'acqua. Il passo successivo sarebbe bruciare i corpi, ma strategicamente parlando è una debolezza e non c'è molto di infiammabile su quegli scheletri. Sono indeciso. Alla fine opto per sotterrare tutto, mettendo un oggetto o incidendo qualcosa di caratteristico su un pezzo di corteccia su ogni buca. Conto di farne due in un'ora, le buche non si scavano da sole.

Infine, prima di accucciarmi esausto nella mia postazione preferita, una cella criogenica caduta e svuotata del suo precedente abitante - deceduto, ovviamente - penso a quanto stiamo facendo. C'è così tanto da aggiustare, combattere e costruire...e siamo in così pochi. Scorro i miei compagni di viaggio, e la mia speranza nel futuro vacilla. La prima cosa che farò domani appena sveglio è leggere qualche passo del maestro Tsunetomo. Ormai solo quelli mi danno conforto.

Modificato da Bellerofonte
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Sarah "Mac" McKinnon

Va bene, prima di dormire sistemo il drone e poi domattina mi occupo di cercare di ripristinare un carrello anti-G per installare il pannello, tanto senza energia anche le capsule mediche ci servirebbero a poco... Commento, cercando di sintetizzare le varie posizioni.

Quindi mi metto a smanettare su quel che ho: per prima cosa richiamo il drone e - nel tempo che impiega a tornare - inizio ad assemblare un paio di ripetitori.

Quindi mi metto a smanettare sul drone, cercando di installarvi uno dei numerosi proiettori di Eshu (magari uno preso da una zona disastrata, che ragionevolmente non ci servirà nel breve) e di collegarlo da remoto con una olocamera che il gruppo porterà con sé.

Infine, se possibile, cerco di tarare i sensori del drone per individuare le fonti di energia ed i piú comuni mezzi di comunicazione.

@Master

Spoiler

Eventualmente mi faccio aiutare se serve

 

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Friedrich Seidel

Ridacchio dopo le parole di Shen, alzando poi un ciglio quando sento le parole di Akai sugli yokai e una madre dal nome praticamente impronunciabile (almeno a mio parere). Dopo aver iniziato a sistemare i pannelli, però, dovremo organizzare la spedizione. Parlare tramite degli ologrammi sarà molto meno efficace, a mio parere, e i nostri rapporti non potranno essere particolarmente positivi se terremo Kho Ghan con noi tanto a lungo. Anche perché il rischio di incontrare superstiti della Sezione I o loro discendenti con una memoria del passato è praticamente inesistente: perché dovrebbero nascondersi tuttora in una tribù "morente" che vive in uno stato sostanzialmente primitivo? Se fossi stato al posto loro avrei fatto tutto il possibile per rendere i miei "fedeli" decisamente più temibili. Come il "tempio" del vecchio b******o su Marte. Ti aiuto io, almeno finché non andremo a dormire. Ti stai già ammazzando di lavoro in questi giorni, al contrario mio. Dico a Sarah, mettendomi ai suoi comandi per aiutarla passandole le parti più pesanti, facendo gli allacciamenti più semplici e cercandole gli attrezzi di cui necessità. A quanto pare non servirà uno "sceriffo", alla fine. Aggiungo mentre lavoriamo, citando l'ultimo discorso fatto nel "mondo civile". 

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Aaron Clarke

Molto bene. dico appena la ragazza comincia subito a darsi da fare Nel frattempo, direi che tutti gli altri, me compreso, possano mettersi a svuotare l'Hangar per cercare componenti utili, fintanto che non saremo necessari ai nostri ingegneri. Comunque sia, vi farò da palo quando installerete i pannelli, non si sa mai. Ashikaga, sei con me?
Ascolto le perplessità di Frederich, il quale preferirebbe andare di persona dagli indigeni... Effettivamente non posso dargli tutti i torti. Gli ologrammi servivano a spacciarci per renderci più credibili come semidei, in verità. Tuttavia, potrebbe essere meglio andare personalmente, potrebbero sentirsi "meno traditi" una volta che riveleremmo loro la verità. In fondo, rischieremmo di più ad installare i ripetitori piuttosto che andare e tornare. Da quel che ne sappiamo, in fondo il loro idolo potrebbe essere solo un computer malandato... Non dovremmo rischiare di incontrare individui troppo pericolosi. 
Questo periodo di tempo, lo passerò a cercare strumentazione utile tra le rovine e a sorvegliare chiunque esca per qualsivoglia motivo... Tuttavia, mi sento sempre più debole, necessito di quella capsula ed in fretta.

[...]
Non posso fare a meno di osservare come Akai abbia preso a cuore i corpi dei nostri numerosi ex compagni. 
Mi dispiaccio di non aver mai rivolto un pensiero ai nostri numerosi morti, ma gli ultimi giorni mi hanno effettivamente preso parecchio... E purtroppo non abbiamo le energie per seppellire ogni cadavere della nostra Sezione, nemmeno con due buche all'ora.
Mi avvicino al ragazzo, una volta che ha concluso di seppellire alcuni dei nostri compagni Ashikaga, veda di riposarsi, abbiamo bisogno di tutta l'energia possibile. dico al ragazzo con tutta calma Vedo che ti sei dato da fare, è bello sapere che qui c'è ancora qualcuno che pensa ai nostri defunti. Ti fa onore. dico osservando il terreno smosso, ben conscio del peso che potrebbe avere in lui il mio complimento Tuttavia, Akai, non possiamo ancora permetterci di lasciare ai nostri compagni tutte le onorificenze che meritano. Certo, mi rendo conto che lasciarli nelle capsule possa sembrare un pò irrispettoso nei loro confronti ma... Ma per ora dovremmo pensare ai pochi tra noi che respirano, non credi? chiedo, curioso della sua risposta.
In fondo non conosco praticamente nessuno dei miei uomini, non c'è stato il tempo.

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Sarah e Friedrich si danno da fare per assemblare dei ripetitori e aggiungere al drone un generatore olografico. Funziona abbastanza bene, e con un paio di trucchi messi rapidamente in piedi da Sarah potrete proiettare sia Eshu II che una vostra immagine. E nel frattempo (mentre Wyke e Rommo fanno la guardia a Kho Ghan) gli altri scavano ancora tra i rottami dell'hangar. Ritornano con un po' di materiale sfuso e una batteria ancora utilizzabile. 

...

Sono ormai passati ormai quattro giorni terrestri dal vostro risveglio...e a mala pena un giorno kepleriano in totale. Avete lavorato e riposato durante il periodo notturno, recuperando altro materiale e rifinendo il drone e i ripetitori. Dopo qualche tentativo avete rinunciato a montare il pannello solare con il buio: le due lune di Kepler sono in orbita sincrona ma sono più piccole di Luna è non danno molta luce. Arrampicarsi su quel dannato albero di notte non è molto saggio. 
Durante questo periodo Sarah e Magnus danno anche un'ulteriore occhiata alle capsule mediche, e ne trovano una che è praticamente funzionante: cannibalizzandone un'altra sarà possibile aggiustarla del tutto e renderla funzionale. Poco prima dell'ultimo periodo di sonno il sistema medico della capsula viene ripristinato... è senza energia, ma appena sarà collegato andrà bene. 

Galyia si accorge a sua volta del servizio di Akai e gli si avvicina per ringraziarlo "Non c'era nessuno che conoscessi, ma apprezzo il gesto. Quando saremo sistemati meglio vorrei aiutarti a seppellirli. Sono... ero, credo sia meglio dire... un prete della Chiesa Ortodossa del Rinnovamento, a Kiev" come se questo potesse significare qualcosa per un samurai marziano. 

Kho Ghan tutto sommato si comporta bene: non parla molto, ma non sembra troppo nervoso. Mangia quello che gli date, dorme. Un po' prima dell'alba vi chiede se potete portargli un po' di terra di acqua, e delle foglie. Con due pietre fa una pappetta delle foglie e le mescola con la fanghiglia per tingersi di nuovo la pelle come quando lo avete incontrato. 

NOTE

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  • Prossimo check-point: 23:59 del 25 agosto.
  • Cibo: 78. Energia: 2. Materiali: 10

 

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Harumori "Akai" Ashikaga

"Dovere." rispondo a entrambi, Galyia-san e Clarke-sama. Pare che l'impressione di non essere più in pericolo di vita fosse sbagliata, poiché le mie braccia sono richieste altrove, in mezzo ai vivi. Non vorrei lasciare quelle anime in sospeso, meritano il riposo eterno. Saranno costrette a vagare per questo pianeta ancora per un po'. Senza considerare che per me è difficile dover lasciare un lavoro a metà, ma mi fido dei due - sono costretto a farlo. A maggior ragione se Galyia... "Sei un sacerdote anche tu?" incredibile, perfino i contadini sanno comunicare con gli spiriti. Quando hanno progettato Samsara, sapevano che saremmo finiti in un luogo pieno di esseri sovrannaturali! Non c'è da stupirsi se lo hanno tenuto nascosto. (?)

Nei giorni successivi cerco di darmi da fare il più possibile, ma appena ho un minuto libero cerco più volte di discutere in privato con Clarke-sama di un argomento che mi sta molto a cuore: "Generale-sama" inchino "mi scuso per il disturbo. So che a breve partiremo per trovare la colonia di Kho Ghan-kun. Insisto perché stabiliate un protocollo prima di partire."

La mancanza di ordine e disciplina sta diventando insopportabile, e so per certo che il primo contatto sarà uno scatafascio se non stabiliamo innanzitutto delle regole tra di noi.

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Shen Yun-Chow

Trascorro il poco tempo libero osservando il ragazzo indigeno, incuriosito dai suoi modi e dalle sue reazioni: per certi versi, mi ricorda me stesso, da ragazzino, quando ogni cosa era apprendimento, necessità di compiacere e desiderio di sopravvivenza. 

Dopo averlo visto prepararsi, a modo suo, per l'uscita nel mondo là fuori, il suo immenso terreno di caccia quasi sacra, mi avvicino a lui e, aiutato dal congegno traduttore, gli domando: "Vorresti mostrarmi come ti hanno insegnato a difenderti? Prova ad assalirmi, giovane Kho Ghan. E non avere timore di farmi male: ho curiosità di capire cosa ti è stato insegnato".

Gli allungo un semplice bastone, mentre io sono disarmato. Non deve e non vuole essere una lotta all'ultimo sangue. 

Ma voglio non soltanto comprendere ciò che ha appreso. Voglio anche che si senta coinvolto. Che inizi a costruirsi quella fiducia di cui abbisogniamo tutti quanti, sia lui, che noi. 

"Quando ti dirò di fermarti, tu lo farai. Ci siamo intesi?".

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Aaron Clarke

@Bellerofonte

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Sospiro alle parole di Akai, il quale mi chiede nuovamente di stabilire un protocollo Capisco questa tua necessità di ordine e disciplina, ma per ora non è necessario: siamo ancora pochi e tutti perfettamente controllati. Il punto, Ashikaga, è che attualmente non sono più il Generale Clarke. L'ordine prestabilito è andato distrutto ed è necessario ricostruirne uno nuovo: se adesso mi mettessi a sbraitare ordini perderei la mia credibilità, in quanto non avrebbero alcun motivo per obbedirmi. spiego al samurai Stabiliremo un protocollo quando saremo prossimi a partire: in fondo l'importante è di tenere gli occhi aperti, di non fare gesti aggressivi ma, soprattutto, di essere flessibili. Se ci ritroveremo davanti una tribù di donne, vecchi e bambini vorrà dire che dovremo essere meno guardinghi rispetto ad una tribù di forti guerrieri indigeni, sempre che non si voglia apparire come dei semidei spaventati spaventati da dei poveri mortali... O, ancora peggio, che stanno pianificando una qualche operazione aggressiva. continuo severo facendo trasparire solo una leggera irritazione, sebbene sia di più il mio sconcerto per la rigidità del ragazzo Comunque, se può rincuorarti, ho già parlato con Magnus: appena avremo convinto i Kho a vivere qui, stabiliremo una catena di comando vera e propria. Una che potrebbe far scoppiare lamentele, poiché non sarà democratica. Voteremo tutti un leader e pochi selezionati bracci destri che amministreranno l'intera sezione al meglio delle loro possibilità: non dovranno rispondere delle loro decisioni a nessun altro a meno che non sia una loro scelta. dico serio, rivolgendomi al guerriero Io avrò bisogno del tuo pieno supporto, Ashikaga. Poiché questo è l'unico modo per mantenere l'ordine che tanto desideri tra più di 100 individui... Posso contare su di te? Riesci a tollerare questa situazione fino a quando i Kho diventeranno dei nostri? chiedo al samurai, approfittando di questa occasione in cui possiamo essere soli per renderlo parte di questo progetto: avrò bisogno del suo aiuto.

 

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Friedrich Seidel

Partire durante la notte è un'idea impraticabile: la luce della luna è troppo scarsa, senza dei visori finiremmo per ammazzarci da soli. E non sicuro che quelli basteranno a garantirci la nostra incolumità. Passo quindi il resto del tempo prima della partenza facendo un giro per la base, osservando come si tengano impegnati gli altri coloni: voglio capire come riescano a sopportare l'idea del tradimento e del naufragio. Akai ha seppellito i morti. Dovrò ringraziarlo: per lo meno questo posto inizia a sembrare qualcosa di più di una tomba. Mi avvicino quindi ad Aaron, per sentire se abbia organizzato qualcosa di specifico per la spedizione, decidendo di allontanarmi quando lo trovo a parlare con il ragazzo marziano. Non voglio intromettermi nelle loro discussioni sulla struttura di comando. Vado quindi dal nostro ospite, fermandolo giusto prima che inizi ad esercitarsi con Shen. Solo una cosa, Kho Ghan: a cosa ti serve quella pittura per il corpo? Ti nasconde agli animali?

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Akai

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"Più o meno, Akai. Sono stata ordinata prete... ormai secoli fa! Tra il mio lavoro e tutto il resto non ho mai avuto molto tempo per praticare, né ho mai avuto una mia circoscrizione. Comunque posso officiare funerali, battesimi e matrimoni. La mia chiesa non credeva nella presenza di un intermediario durante la comunione, perciò non posso confessarti. Tu sei shintoista o buddhista?" parlare di fede sembra ravvivare un po' Galyia.

Un po' intimorito, Kho Ghan prende il bastone che gli porge Shen e lo soppesa un poco. Guarda gli altri presenti un po' allarmato "Non dovrei... non è taboo?" ma vedendo che nessuno si oppone e anzi che Shen sembra prendere la cosa sul serio, il giovane kepleriano ci da dentro. O almeno ci prova, perché i suoi movimenti per quanto veloci e flessibili (complice la giovanissima età) non sono molto minacciosi per il suo avversario. 
Kho non ha tecnica, non ha uno stile, non ha chiaramente esperienza. Sa impugnare un bastone, anche se tende a sfruttare poco la portata dell'arma se non quando affonda, segno che probabilmente è abituato ad usare una lancia. Non riesce mai a colpire il suo avversario, anche se a suo merito bisogna dire che ci prova parecchie volte. Dopo qualche minuto si ferma e si siede a gambe incrociate, lasciando cadere l'arma "Impossibile!" tra il costernato e il vagamente divertito. 

Finito lo scontro Friedrich si fa avanti e pone la sua domanda, e Kho Ghan risponde senza remore "Serve a mostrare il nostro patto con gli dei. Ci dipingiamo così per la prima volta quando veniamo iniziati ai misteri dell'età adulta, e poi nelle occasioni di grande importanza. Ieri ne ho perso molto, e non sarebbe bene tornare a casa mezzo sporco e mezzo nudo"

NOTA

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  • prossimo check-point: 23:59 del 27 agosto

 

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