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[Capitolo 2] Il buio è vivo


Dmitrij

Messaggio consigliato

Con i grossi rettili che vi osservano per nulla intimoriti, arretrate lentamente per non irritare le creature e raggiungete così l'altro passaggio, inizialmente scartato. Questo è di dimensioni molto più ridotte, tanto che spesso vi costringe a procedere in fila indiana. Il percorso è particolarmente accidentato, spesso vi da l'impressione di salire verso l'alto, per poi improvvisamente precipitare ripido verso il basso, e compie diverse svolte a destra e sinistra. La superficie calpestabile è poca e, a vostro giudizio, raramente percorsa da creature.
Dopo un buon quarto d'ora abbondante di cammino, non vedete alcun luogo degno di nota. Il passaggio sembra procedere ancora ad oltranza, senza darvi modo di stimarne la lunghezza. Di certo vi state allontanando parecchio dalla zona del lago sotterraneo.

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Andrej Tars

"Credo ci convenga tornare indietro", taglio corto, misurando approssimativamente il nostro percorso, pur nella mia minore consapevolezza rispetto a Ceredic.

"Qua sotto, ogni zona sembra sottoposta al controllo di qualche roba schifosa, o folle, o inspiegabile, o aggressiva. O tutte queste cose assieme".

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Dubbiosi che il percorso imboccato possa portarvi a destinazione, decidete di tornare sui vostri passi. Vi si presentano molte opzioni, nessuna particolarmente confortante, ma avete ormai capito che il Sottosuolo non è regione di doni e clemenza.
(1) La galleria velata di ragnatele appare chiaramente abitata e dovreste vedervela con qualunque cosa vi si rintani.
(2) I numerosi passaggi laterali inesplorati della zona più a sud, accidentati e ricolmi di buchi e apssaggi, richiederebbero una meticolosa esplorazione accompagnata dalla sensazione di essere osservati che già avete percepito durante la prima traversata.
(3) Procedendo oltre, il passaggio ricco di funghi e licheni si inoltra misterioso, silente e, di certo, terreno fertile di raccolta e caccia.
(4) Infine spostandovi ancora più a sud tornereste al lago sotterraneo, con i suoi predatori e sfide naturali.
In fondo, le vostre alternative non sono poi così molte.

@ tutti

Spoiler

per decidere democraticamente, mettete in spoiler in ordine di preferenza le vostre scelte. Es. 2-4-3-1

 

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Kyrian

Vedendo gli altri indecisi sul da farsi Kyrian scosse il capo. "Secondo me stare qui è inutile. Torniamo verso il lago e prendiamo il passaggio ricco di funghi oppure non titubiamo e affrontiamo le acque"

"Girare qui intorno mi pare poco proficuo e ci espone a rischi" concluse

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Andrej Tars

"Uno vale l'altro... ma, magari, i mostri mangiafunghi non sono carnivori. Al contrario di un bel ragno gigantesco", mi associo alle riflessioni dei miei compagni. 

Tuttavia, resta vero che, andando a tentoni, le possibilità si equivalgono.

DM (voti)

Spoiler

3, 4, 2, 1.

 

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Inviato (modificato)

Decidete di comune accordo di esplorare il passaggio ostruito dalla colonia di funghi, la cui presenza rende il cammino ostico e la visibilità limitata a pochi passi da voi. Solo la luce delle torce illumina il cammino di chi di voi non può vedere nell'oscurità.
Procedete in stretta fila indiana e sin da subito percepite il repentino innalzarsi della temperatura e dell'umidità. Il terreno sotto i vostri piedi è zuppo d'acqua, gli stivali sembrano quasi restare incollati al suolo fangoso. Ceredic nota qua e là impronte di rettili umanoidi che corrispondono alla stazza di un coboldo. Alcune porzioni di funghi più grossi sono state asportate, forse con dei coltelli o accette.
Dopo alune decine di metri il tunnel termina: trovate una pozza di acqua molto calda, ampia un paio di metri, da cui sale il vapor acqueo che si condensa sulle rocce e sulla miriade di piccoli e grandi funghi multicolori che vi attorniano. Alcuni di questi, grossi come una bottiglia e disposti attorno alla pozza, pulsano di un rosso acceso e, tendendo le mani verso di essi, avvertite ondate di calore provenire da questi strani miceti.

Modificato da Dmitrij
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Ceredic

"Bene, qui l'acqua è calda. Proverò ad immergermi per cercare un passaggio verso il tempio."

Controllo di avere il medaglione che mi permette di respirare, poi mi avvicino all'acqua per capire quanto è calda.

Modificato da PietroD
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Kyrian

Il barbaro rimase alle spalle del gruppo, guardandosi intorno. Con gli occhi cercava fra la folta vegetazione segni di movimenti o di pericolo: voleva evitare che qualcosa li cogliesse alle spalle mentre i compagni esaminavano la pozza

@master

Spoiler

Perception

 

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La pozza è davvero piccola e non è difficile intuirne il fondo fangoso. A parte il caldo umido e intenso, non notate alcuna minaccia attorno a voi: nè coboldi, nè altre creature, se non piccoli insetti e lumache verdi fluorescenti che abitano i funghi. Almeno per ora, tutto appare tranquillo.

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Ceredic

"Torneremo indietro. Anzi, torniamo indietro, mettetevi dietro la prima ansa al riparo. Voglio tentare qualcosa."
Quando tutti si allontanano, mi porto a distanza anche io e prendo una pietra. La soppeso per qualche istante, per sentirne il peso e gli equilibri. Voglio tirarla contro il primo dei funghi che pulsa di luce e calore, vicino al lago.

Ma mi trattengo. Stringo la pietra in mano e mi avvicino a quel fungo, mi chino, e gli parlo.

"Ciao, mi senti? Forse ho conosciuto i tuoi genitori, non voglio farti del male. Sei in grado di rispondermi?"
Quelle pulsazioni e il calore... mi hanno ricordato un cuore.

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Quel passaggio colmo di miceti di ogni foggia e colore sembrava non condurre altrove. Non li avrebbe portati al tempio dei coboldi che stavano cercando, e d'altra parte le indicazioni ricevute puntavano in direzione opposta, verso ovest e verso il lago sotterraneo, mentre il tunnel dei funghi portava a nordest.

Eppure quel luogo aveva i suoi vantaggi: sembrava adatto al riposo, poteva dare loro cibo e acqua, recava le tracce di quei coboldi che stavano cercando... E che forse li stavano osservando, forse persino quel preciso momento.

Alle parole di Ceredic nessun fungo rispose: non parevano essere piccoli miconidi, ma solo una specie particolare a cui la natura del sottosuolo aveva donato un'insolita proprietà. La vicinanza a quel calore gli recò benessere e scacciò via il freddo dei vestiti ancora bagnati dal tuffo indesiderato nelle fredde acque del lago sotterraneo.

  • Grazie 1
  • Triste 1
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Andrej Tars

"Che dite? Potremmo approfittarne per riposarci un poco qua, magari facendo dei turni di guardia... o anche solo una breve sosta, per rifocillarci?", propongo, notando come la quiete serafica di questo luogo mi faccia improvvisamente pesare addosso tutta la fatica del nostro viaggio sotterraneo da incubo. 

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Il viaggio dal Mercato vi ha impegnati diverse ore. Non credete sia passato ancora un giorno e non avvertite la stanchezza di fine giornata, ma un breve riposo può esservi utile. Di certo, questo è il luogo più sicuro trovato sinora.
La sciamana, sempre silenziosa e attenta osservatrice, vi suggerisce che I funghi di sole proteggono un po' dal freddo del lago.

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Ospite
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