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Quali ambientazioni per D&D Next?


Dracomilan

Oltre ai Forgotten Realms quale ambientazione vorreste vedere per D&D Next?  

55 voti

  1. 1. Oltre ai Forgotten Realms quale ambientazione vorreste vedere per D&D Next?

    • Mystara, bisogna sempre partire dalle origini
      1
    • Savage Coast, portiamo il potere dell'Acciaio Rosso nell'era moderna
      0
    • Lankhmar, perchè i PG non hanno bisogno della magia per essete tosti
      0
    • Al-Quadim, i geni e i principi elementali delle sabbie non possono essere dimenticati
      0
    • Birthright, cosa c'è di meglio che governare un regno?
      2
    • Grayhawk, per onorare Gygax
      9
    • Ravenloft, perchè i Vistani non appartengono alla Coltre Oscura
      2
    • Dragonlance, attenta a te Thakisis!
      5
    • Planescape, i Piani sono una Grande Ruota e Sigil il loro centro
      11
    • Spelljammer, le Sfere sono la mia casa e un Helm non si deve per forza adorare
      2
    • Dark Sun, sangue e arena sono così di moda!
      4
    • Eberron, portiamo avanti i dragonmarks
      14
    • Nerath/PoL, mi sono appassionato alle vicende delle Valli
      5


Messaggio consigliato


Senza andare nel tecnico, ho preferito la scelta singola perchè rimarca le differenze invece che appiattirle (sono un Orzhov). Ovvero, anch'io vorrei rivedere pubblicate almeno 6 delle ambientazioni in elenco, ma quale mi porterebbe a passare a D&D Next senza nessuna esitazione? Spelljammer.

A parte i FR, non darei per scontata nessuna ambientazione. Vedo che Eberron ha un largo seguito, ma se per questo Planescape era ritenuta la migliore ambientazione di tutti i tempi (e torment il miglior rpg game di sempre)... Finchè non è stata abbandonata. :sorry:

Nota di servizio: si può votare per 30 giorni.

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@Karitimiko: Intendo dire che tramite il passaparola, reso più semplice grazie ad Internet, si è venuti meglio a conoscenza di quest'ambientazione (almeno per quelli come me che hanno iniziato dalla 3° o 4° edizione)

Poi a Dracomilian, voglio dire che non so se Planescape è la migliore ambientazione di tutti i tempi, ma è quella che mi è piaciuta di più tra quelle che ho provato (e Torment è il migliore rpg game che abbia mai giocato :lol:*), sebbene io non l'abbia conosciuta quando è stata pubblicata. È stato il passaparola a farmela scoprire.

*OT/Come Gdr, ossia come gioco di ruolo vero e proprio: i giochi della Bethesda, ad esempio, più che di ruolo sono degli esplorativi d'ambientazione fantasy, ma non per questo meno divertenti /OT

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Io vorrei che facessero un solo manuale dedicato a tutte le vecchie ambientazioni, dove ti riassumono ciascuna in qualche pagina e ti danno le "nuove regole" necessarie per giocare in quell'ambientazione.

Non so voi, ma io sono stufo che tirino sempre fuori manuali su cose già esistenti.

Una volta fatto questo, potranno mettersi d'impegno a creare un'ambientazione nuova.

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Io vorrei che facessero un solo manuale dedicato a tutte le vecchie ambientazioni, dove ti riassumono ciascuna in qualche pagina e ti danno le "nuove regole" necessarie per giocare in quell'ambientazione.

Non so voi, ma io sono stufo che tirino sempre fuori manuali su cose già esistenti.

Una volta fatto questo, potranno mettersi d'impegno a creare un'ambientazione nuova.

Questo lavoro lo puoi fare con Dark Sun, Eberron e Forgotten Realms, ma non con ambientazioni più vechie e fuori stampa da decenni come Greyhawk, Planescape, Mystara ecc...

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Lo puoi fare con qualsiasi ambientazione: basta sfruttare un attacco speciale chiamato sintesi. :-D

Quello che sta dicendo è che un manuale con dentro venti ambientazioni, gestito come dici tu, sarebbe anche una bella idea ma presuppone che uno le abbia le ambientazioni originali. E' questo è un problema per diverse vecchie ambientazioni.

Se non si parte da questo presupposto ma dal fatto di mettere in un solo manuale poche pagine a testa di grosse ambientazioni complesse e pretendere che basti quello per giocare bene (o anche solo rendere l'ambientazione) verrebbe fuori un obrobrio.

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Quello che sta dicendo è che un manuale con dentro venti ambientazioni, gestito come dici tu, sarebbe anche una bella idea ma presuppone che uno le abbia le ambientazioni originali. E' questo è un problema per diverse vecchie ambientazioni.

Se non si parte da questo presupposto ma dal fatto di mettere in un solo manuale poche pagine a testa di grosse ambientazioni complesse e pretendere che basti quello per giocare bene (o anche solo rendere l'ambientazione) verrebbe fuori un obrobrio.

Non sono d'accordo. Le ambientazioni servono per dare spunti. Non c'è nessun bisogno che la descrizione di un'ambientazione sia dettagliata.

Guarda il vecchio Manuale dei Piani, che descriveva la Grande Ruota in 200 e passa pagine. La stessa Grande Ruota viene descritta in 20 pagine nella Guida del Dungeon Master.

Non è che occorrano centinaia di pagine per descrivere un'ambientazione, basta quel tanto che serve per renderla accessibile a giocatori e DM al fine di avere spunti interessanti con cui giocare. Quando hai dedicato un 30 pagine a descrivere lo scenario di un'ambientazione, il lettore ne sa abbastanza per sfruttarla e immaginarsi il resto. Se poi un'ambientazione mi interessa particolarmente, posso sempre cercare ulteriori informazioni.

Ma inaugurare una nuova edizione di D&D, che tra l'altro verrà venduta come "adattabile a qualsiasi mondo", reciclando sempre le solite ambientazioni già sentite per farne l'ennesimo manualone reciclato da 250 pagine no... Questo vuol dire che manca la fantasia.

E ciò che noto fin dai tempi della 3.5 è proprio un calo di fantasia. A parte Eberron e qualche altro manuale originale, buona parte dei manuali della 3.5 non sono altro che una ristampa dei manuali della 3.0 con una copertina diversa, un centinaio di pagine di flavor in meno e un centinaio di classi di prestigio, talenti e incantesimi in più...

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A questo punto meglio dei compendi (ricordo un manualetto di conversione dalla 2nda alla terza edizione.. di D&D)..

Quell'idea per me fu geniale a modo suo e con le ambientazioni potrebbero fare altrettanto.

Si ripeto, ma questo si potrebbe fare solo con delle ambientazioni già in commercio! lo puoi fare con le 3 uscite per la quarta, ma non puoi farlo con delle ambientazioni vecchie fuori commercio da decine di anni!

Comunque se mai riproponessero Greyhawk, io spero tanto che sia data in qualche modo in mano alla Paizo... sono gli unici che sono riusciti a farla in qualche modo rivivere tramite gli Adventure Path di Dungeon Magazine.

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Non sono d'accordo. Le ambientazioni servono per dare spunti. Non c'è nessun bisogno che la descrizione di un'ambientazione sia dettagliata.

Guarda il vecchio Manuale dei Piani, che descriveva la Grande Ruota in 200 e passa pagine. La stessa Grande Ruota viene descritta in 20 pagine nella Guida del Dungeon Master.

Non è che occorrano centinaia di pagine per descrivere un'ambientazione, basta quel tanto che serve per renderla accessibile a giocatori e DM al fine di avere spunti interessanti con cui giocare. Quando hai dedicato un 30 pagine a descrivere lo scenario di un'ambientazione, il lettore ne sa abbastanza per sfruttarla e immaginarsi il resto. Se poi un'ambientazione mi interessa particolarmente, posso sempre cercare ulteriori informazioni.

Ma inaugurare una nuova edizione di D&D, che tra l'altro verrà venduta come "adattabile a qualsiasi mondo", reciclando sempre le solite ambientazioni già sentite per farne l'ennesimo manualone reciclato da 250 pagine no... Questo vuol dire che manca la fantasia.

E ciò che noto fin dai tempi della 3.5 è proprio un calo di fantasia. A parte Eberron e qualche altro manuale originale, buona parte dei manuali della 3.5 non sono altro che una ristampa dei manuali della 3.0 con una copertina diversa, un centinaio di pagine di flavor in meno e un centinaio di classi di prestigio, talenti e incantesimi in più...

Bhe tu stai descrivendo gli Splatbook... non i manuali di ambientazione! nella 3.5 c'erano 15 milioni di manuali diversi per i FR che descrivevano pure il cuoio capelluto di Elminister, poi è uscita Eberron con i suoi manuali. e poi basta! Mentre in 4th hanno esagerato al contrario, ambientazione tutta in un manuale e una ambientazione all'anno, tutto il resto? splatbook con diversi modi per fare PP

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  • Amministratore

Bhe tu stai descrivendo gli Splatbook... non i manuali di ambientazione! nella 3.5 c'erano 15 milioni di manuali diversi per i FR che descrivevano pure il cuoio capelluto di Elminister, poi è uscita Eberron con i suoi manuali. e poi basta! Mentre in 4th hanno esagerato al contrario, ambientazione tutta in un manuale e una ambientazione all'anno, tutto il resto? splatbook con diversi modi per fare PP

Veramente per la Quarta edizione sono usciti diversi manuali di, per mancanza d'altro, "geografia planare", che generalmente sono solo testo con le parti meccaniche limitate a qualche statblock di mostri.

EDIT: già che ci sono, aggiungo che IMHO in 3.5 sono state fatte cose molto interessanti, solo che generalmente non si integravano bene con il resto del sistema e quindi venivano abbandonate (vedi Tome of Magic o Incarnum che è uno dei miei preferiti). D'altra parte le edizioni crescono in qualche modo organicamente, il design va avanti anche in base alle risposte del pubblico.

RIEDIT: C'è un vecchio dragon magazine con una panoramica di ambientazioni storiche per la 3.5. Fare così vuol dire non rendere giustizia a nessuna.

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Non sono d'accordo.../cut

Il fatto che tu abbia il desiderio di una nuova ambientazione (e chi non lo ha, basta che sia bella alla fine) non c'entra molto col dire che le ambientazioni possono essere riassunte in venti paginette da sinossi e avare lo stesso valore (un affermazione un filo azzardata), perché a quel punto è quello che sono, sinossi; non ambientazioni. Un po' come dire che non c'è bisogno di leggere un libro ma basta leggersi il riassunto.

E fra parentesi, se la wizard prendesse per buono e facesse come dici, cioè ambientazioni da venti pagine abbozzate giusto per dare un idea come faresti a:

Se poi un'ambientazione mi interessa particolarmente, posso sempre cercare ulteriori informazioni.

?

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@Omega

Mi spiego meglio. Nella 3.0 c'era ad esempio il manuale Difensori della Fede, dove c'erano sì un capitolo per le CdP e uno per i (pochi) incantesimi. Ma praticamente tutto il resto del manuale era dedicato a vita e missioni di chierici e paladini, organizzazioni, struttura dei templi per allineamento, eccetera eccetera.

Non era un manuale di ambientazione perché non era scritto così in copertina, ma in pratica le informazioni che c'erano dentro non facevano altro che descrivere meglio l'ambientazione standard di D&D, dando un sacco di spunti interpretativi e informazioni aggiuntive.

In 3.5 cos'abbiamo avuto? Il Perfetto Sacerdote: un capitolo sulle nuove classi base, uno sulle decine di CdP, uno sui talenti e uno sugli incantesimi. Avanzano giusto qualche decina di pagine dedicate a parlare di altro (divinità e afterlife).

In 3.0 abbiamo il Manuale dei Piani dove vengono dettagliati uno per uno tutti i piani della Grande Ruota più tanti spunti per cosmologie personalizzate. Quello della 3.5? Solo un cumulo di opzioni per i giocatori.

@Halaster

Io sto dicendo di abbozzare queste ambientazioni, perché si tratta di ambientazioni già fatte, già lette... Se voglio scoprirne di più, il materiale esiste, siamo nell'era di Internet.

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Credo che allo stato attuale della wotc bisogna capire in che direzione andare con i setting. Iniziare con un nuovo setting lo vedo abbastanza pericoloso e poi sinceramente l'idea di cercare sempre qualcosa di nuovo con la possibilità che sia trira/scontata/poco accattivante/ecc è alto... Meglio prendere qualcosa di vecchio, capire cosa funzionava e "potenziarlo".

Per quel che si parla nelle ambientazioni il discorso è realmente enorme.

Credo che ogni ambientazione abbia degli argomenti "caldi" rispetto ad altri e generalizzare così sarebbe inutile..

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