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Da Legends & lore del 16/01/12


aza

Messaggio consigliato

  • Amministratore

Alcuni passi tratti da Legends & Lore di questa settimana di Monte Cook:

Per prima cosa, questa non è un'altra battaglia nelle cosiddette guerre di edizione. Questo non è un tentativo di farvi giocare a Dungeons&Dragons in un modo nuovo Questo è il gioco che state già giocando, non importa quale sia la vostra edizione o versione preferita. L'obiettivo qui è di abbracciare tutte le forme dell'esperienza D&D, senza escludere nessuno. Immaginate un gioco dove l'essenza fondamentale di D&D sia stata distillata in un regolamento molto semplice ma giocabile di suo. Ora, immaginate che il gioco vi offra componenti aggiuntivi, modulari e opzionali, che vi permettano di creare il personaggio che volete giocare e che permettano al Dungeon Master di creare il gioco che vuole gestire. Volete regole semplici per il vostro gioco basato sulla storia? Non c'è problema. Volete il combattimento tattico e gli incontri complessi? Potete avere anche quello. Volete che la creazione del personaggio sia super-personalizzata? E' tutto qui.

Questo nuovo approccio arriva da una singola idea. Il cuore di D&D non sta nelle regole. Sta nel partecipare ad un'avventura fantastica. [...] Come giocatori di D&D, non dovremmo permettere alle differenze di regolamento di separarci. Alla fine, abbiamo più cose in comune che non differenze, anche se alcuni di noi preferiscono lo stile sempice ma fantasioso di D&D Basic e altri l'eleganza accuratamente bilanciata della 4a Edizione, o qualsiasi altro stile.

[...]Stiamo progettando il gioco in modo che non tutti i giocatori siano costretti a scegliere dallo stesso elenco di opzioni. Ancora, immaginate un gioco in cui un giocatore ha una scheda del personaggio semplice, con solo poche cose annotate, e il giocatore accanto a lui a abilità, talenti e capacità speciali di ogni genere. E tuttavia quei due possono giocare insieme e tutto rimane relativamente bilanciato. Il vostro amico appassionato di 1E può giocare nella vostra campagna in stile 3E senza per questo dover gestire tutte le opzioni che non vuole e di cui non ha bisogno. O viceversa. Sta a voi decidere.

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Come dichiarazione di intenti mi sembra interessantissima. E tiene conto dei principali problemi che la comunità dei giocatori ha discusso negli ultimi anni.

E' tutto da vedere come sarà sviluppata la cosa. La quarta edizione ha sacrificato tutto sull'altare del "bilanciamento", dimenticando che le priorità di un GdR sono altre. Mi auguro che non accada la stessa cosa; ovvero, mi auguro che atmosfera ed esperienza di gioco non siano trascurati per inseguire qualche nuovo algoritmo modulare che garantisca regole "perfette".

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Molto interessante. Spero vivamente che ci riescano. L'uomo del Monte non mi ha mai deluso, neppure come diemme, e da quel che ho visto quando l'ho avuto come master a Lucca un paio d'anni fa questo è l'esito di un'evoluzione di pensiero, più che marketing.

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  • Amministratore

Si, ma il pensiero parte da un certo Mike Mearls come si vede già a luglio 2011 http://www.wizards.com/DnD/Article.aspx?x=dnd/4ll/20110712

il quale scriveva:

Imagine a world where the first-time D&D player rolls stats, picks a race, picks a class, picks an alignment, and buys gear to create a character. Imagine if an experienced player, maybe the person helping our theoretical player learn the ropes, could also make a character by rolling ability scores and picking a race, class, feat, skills, class features, spells or powers, and so on. Those two players used different paths to build characters, but the system design allows them to play at the same table.

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Non lo metto in dubbio. ^^

Dico solo che Monte Cook non sta sostenendo una cosa tanto per portare avanti una politica, ma anche perché sembra proprio essere l'evoluzione del suo pensiero come game designer: non è, come dicono alcuni, assunto solo per accontentare i fanboy della 3.X.

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Sembra interessante, starò a vedere, chissà mai...

Per ora, le mie perplessità sono due, principalmente:

La prima, la consapevolezza che, anche trovando un ottimo sistema, la wizzy per tutelare le vendite dovrà di necessità presentarci in ogni caso qualcosa di nuovo quando sarà trascorso un certo tempo, per cui qualsiasi eventuale conquista non sarà da dare per garantita :banghead:

In secondo luogo, non so quanto mi sarà facile staccarmi dalla 3.x. Non tanto per fedeltà al sistema di gioco, quanto per la varietà di materiale prodotto, anche non dalla wizzy. Fin'ora non ho trovato altri sistemi di gioco che mi permettano di spaziare bene o male su qualsiasi epoca storica partendo da un'unica piattaforma base (mi riferisco a Etherscope, D20 Modern, Weird West, Weid War 2, Thrilling Tales, Iron Kingdoms, Freeport, Swashbuckling Adventures, Dragonstar, Spelljammer (convertito amatorialmente) e ogni altro manuale che tratti ambientazioni alternative, da Excalibur della Sword & Sorcery, a tutti i manuali ad ambientazione storico/geografica, come Nyambe o i molti della Mythic Vistas (Eternal Rome, Trojan War, Skull & Bones, ecc...).

Il poter mantenere queste cose integrandole in un sistema nuovo è una possibilità molto interessante, ma... ci crederò davvero quando la vedrò.

Per cui, per ora accolgo con limitato ottimismo la novità, per il resto mi limito a dire che starò a vedere, le valutazioni importanti quando sarà il momento.

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Non lo metto in dubbio. ^^

Dico solo che Monte Cook non sta sostenendo una cosa tanto per portare avanti una politica, ma anche perché sembra proprio essere l'evoluzione del suo pensiero come game designer: non è, come dicono alcuni, assunto solo per accontentare i fanboy della 3.X.

Sarà, ma la congiunzione astrale la rende una coincidenze incredibile.
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Magari la semplice coincidenza è che la WotC per sviluppare un certo tipo di gioco ha preso le persone che per la formazione personale sembrano in grado di sviluppare al meglio quel tipo di gioco. Più che una coincidenza complottistica, mi sembra una ovvietà enorme.

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Mi piace l'idea di Cook, mi piace l'idea del "modulare"

Penso che molti designer hanno imparato qualcosa di nuovo dopo l'uscita di sistemi come "Mutants & Masterminds"; soprattutto che spesso bisogna fare scelte coraggiose.

Non è sicuramente la prima volta che lo sentite dire da qualcuno, ma penso vivamente che il sistema a livelli sia di gran lunga superato, come superate le sei statistiche base (non so come la pensate voi, ma secondo me essere "destri" è una cosa ed essere "agili" un'altra, e D&D le ha sempre tenute assieme...seguendo un paradigma giunto a 40anni di età..)

Il futuro del RPG è in un bilanciamento che sia anche vario e stimolante, quello che forse ha tentato di fare Pathfinder (non cho mai giocato e non so se è bilanciata, ma le classi le ho viste e mi sono sembrate un ottima via di mezzo tra numero di opzioni ed immediatezza, inoltre ho notato che vecchi incantesimi della 3.5 sono stati "quartizzati" con i TS ogni round)

Insomma effettivamente non è che abbiamo bisogno di sistemi algebrici perfetti per divertirci (almeno non io), sarebbe sufficiente del sano buonsenso, il master deve tornare libero, non più vincolato da un regolamento che un tempo i giocatori neanche conoscevano, e che pone dinanzi al più problematico dei paradossi del GdR: il master vuole divertirsi e divertire, i giocatori vogliono vincere (la celebre arte di arrampicarsi sugli specchi).

Detto questo ho un dubbio, non vorrei che Wizard stia facendo un discorso promozionale: l'edizione perfetta che unisce tutti sotto lo stesso tetto fa gola agli amanti della 3.5 quanto a quelli della 4.0. Potrebbe essere solo fumo negli occhi, mi auguro di no

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Che i livelli siano un meccanismo vecchio e superato lo sostengo da tempo. E anche le caratteristiche classificate a la D&D lasciano il tempo che trovano, per tantissimi aspetti. Ma temo che fino a che si chiamerà "D&D" ci saranno i livelli e le sei caratteristiche Forza, Destrezza, Costituzione, Intelligenza, Saggezza e Carisma. Magari qualche variante andrà in altre direzioni, ma la versione base sarà così.

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Ma temo che fino a che si chiamerà "D&D" ci saranno i livelli e le sei caratteristiche Forza, Destrezza, Costituzione, Intelligenza, Saggezza e Carisma.

Ieri mio un amico, accanito sostenitore della 3.5, mi ha detto testuali parole "non gioco a pathfinder perchè non si chiama D&D, quelle sole tre lettere mi danno sicurezza nel gioco..."

Sembra sciocco, ma non credo che siano in pochi quelli che la pensano cosi, figurarsi cambiare le statistiche... D&D è 1000 cose diverse e allo stesso tempo non ne è nessuna... mi chiedo solo per quanto tempo ancora basteranno solo tre lettere e un numero..

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La gente non pensa ma delega sulla fiducia per cose molto più importanti, penso che continueranno a farlo a lungo anche per D&D; e, pessimisticamente ma realisticamente, quando chi ora idolatra D&D, qualsiasi esso sia (i famosi uomini del "questa edizione è perfetta, le altre facevano schifo; cambia edizione: questa edizione è perfetta, le altre facevano schifo"), smetterà di tenerlo sul piedistallo sarà solo per poggiarci sopra un nuovo gioco.

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La gente non pensa ma delega sulla fiducia per cose molto più importanti, penso che continueranno a farlo a lungo anche per D&D; e, pessimisticamente ma realisticamente, quando chi ora idolatra D&D, qualsiasi esso sia (i famosi uomini del "questa edizione è perfetta, le altre facevano schifo; cambia edizione: questa edizione è perfetta, le altre facevano schifo"), smetterà di tenerlo sul piedistallo sarà solo per poggiarci sopra un nuovo gioco.

Oppure, più semplicemente, a qualcuno non importa giocare al miglior GdR in circolazione, o alla migliore edizione di D&D, ma ne usa una e continua ad usarla perché non ha ore di tempo da usare per leggere i nuovi manuali e imparare le nuove regole, né soldi a palate per i manuali, né voglia di cambiare, perché si trova bene così com'è, nonostante i difetti (di cui è cosciente) di una certa edizione. L'abitudine, tra chi non è un fanatico, sovente ha molto peso.

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Quelli che descrivi tu sono casi molto diversi sia da quello che sottolineo io (la gente che segue sempre le nuove edizioni di D&D e secondo la quale ogni edizione è fantastica salvo poi diventare uno schifo non appena esce la seguente), sia da quello riportato da Jettolo, le persone che non spendono per altro GdR che non sia D&D.

E in ogni caso dii regolamenti belli e facili, gratuiti o meno costosi di D&D, è pieno il mondo; la gente gioca a D&D perché D&D è noto.

Mentre invece è onestissimo dire che non si vuole imparare un altro regolamento, o che ci si è abituati a quello usato.

Io critico piuttosto chi difende a spada tratta l'edizione corrente, qualunque essa sia, salvo poi scaricarla subito dopo neanche fosse un novello Saulo verso Damasco.

E prima dicevo che, da quel che ho visto, Monte Cook non è passato dall'essere il guru della 3.5 così com'era al lavorare per questa 5^, tutt'altro: giocandoci a Lucca, ho visto che come master dà più peso alla giocata che non al gioco, e questo spostare il focus dal regolamento a chi lo impiega è qualcosa che sto vedendo fra le premesse della nuova edizione come lo vedevo nel suo modo di masterizzare.

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Che i livelli siano un meccanismo vecchio e superato lo sostengo da tempo. E anche le caratteristiche classificate a la D&D lasciano il tempo che trovano, per tantissimi aspetti. Ma temo che fino a che si chiamerà "D&D" ci saranno i livelli e le sei caratteristiche Forza, Destrezza, Costituzione, Intelligenza, Saggezza e Carisma. Magari qualche variante andrà in altre direzioni, ma la versione base sarà così.
In Advanced c'è il manuale che divide le caratteristiche... non sarebbe un precedente. Ovviamente è una cosa nata sulla scia degli altri giochi (così come Rolemaster ha creato la regola delle locazioni e dei critici) per evitare di perdere terreno con qualche toppa. Probabilmente non molto conosciuta, ma ha un precedente e non bisognerebbe avere coraggio di fare qualcosa di nuovo altrimenti posso già giocare all'edizione che preferisco senza comprare altri manuali.

Magari la semplice coincidenza è che la WotC per sviluppare un certo tipo di gioco ha preso le persone che per la formazione personale sembrano in grado di sviluppare al meglio quel tipo di gioco. Più che una coincidenza complottistica, mi sembra una ovvietà enorme.
In un mondo dove c'è un sacco di gente che dice "La 3.5 è bellissima, la quarta ha snaturato completamente D&D" (ignorando molte cose sulla sua storia), quando tu vai a chiamare il creatore di quel gioco dopo aver lasciato la casa editrice... scusa, a me non pare di vedere nulla di trascendentale come abile mossa di marketing per richiamare quelli che giocavano in 3.5 e che si spostano su Pathfinder.

Che poi sappia farlo è un conto, ma non puoi negare che l'annuncio del ritorno di Cook ha avuto un tono propagandistico verso quella direzione.

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Sì, si son tirate fuori divisioni delle caratteristiche in passato, e in passato c'è anche stata una settima caratteristica, ma... cosa di tutto ciò è durato? Ecco, non mi aspetto grossi ribaltamenti da questo punto di vista: D&D è un gioco a livelli, e un gioco nel quale il tuo personaggio ha quelle sei caratteristiche.

Parlando di Cook, invece, mi sai che stai cercando il pelo di un orso convinto che sia un uovo: ovvio che la WotC l'ha chiamato per dare un certo messaggio (chiamando lui e non uno di quelli scaricati subito dopo l'uscita della 4^, ad esempio), ma se la WotC ha chiamato Monte Cook e non Pinco Pallino è perché Monte Cook ha maturato delle posizioni che si sposano bene con la nuova politica editoriale.

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Facciamo così allora, rileggi i messaggi e capisci il mio punto. ;)

Oppure leggi di seguito: ovvio che vogliono dare un messaggio di forte rottura con una 4^ edizione che ha soddisfatto poco anche la stessa WotC, ma se si son rivolti a Monte Cook e non ad altri game designer (perché dopotutto lo pagano come creativo e non come semplice testimonial) evidentemente le posizioni che egli ha maturato si sposano bene con quel che la wizzy vuol fare della nuova edizione. Che lui tenda di suo a spostare il focus sui giocatori e sulla giocata più che sul gioco, attuato da alcuni quasi fosse un rito religioso vedico da portare a termine esattamente come prescritto, è una cosa toccata con mano da me ed altri.

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Come voi ho proprio paura che non abbandoneranno mai il sistema a livelli...che è proprio quello che mi sembra di capire in un primo momento dalle parole di monte cook...penso che sia un peccato perchè mi sto convincendo sempre di più che questa parte del regolamento "ingabbia" i giocatori...vedo difatti molti giocatori, io per primo, che molto spesso non intraprendono certi tipi di classi perchè determinati livelli non concedono abilità buone...oppure molto spesso si vedono multiclassaggi senza senso...fosse per me toglierei anche le classi e metterei una serie infinita di abilità e talenti da prendere con i punti esperienza guadagnati...mi piacerebbe vedere un sitema un po' più alla mondo di tenebra...a mio modesto parere in questo modo si darebbe libertà infinita nelle scelte dei vari giocatori... :-)

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