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Il futuro di D&D


Sniper

Messaggio consigliato

Mi permetterò di scrivere la mia modesta opinione, specialmente riguardo a quei temi, tra quelli qui trattati, che mi stanno più a cuore.

Innanzi tutto, premetto che io ho cominciato a conoscere Dungeons & Dragons con l'edizione 3.5, quasi per caso; senza conoscere le regole, o meglio conoscendole pochissimo, mi sono trovato a fare da Dungeon Master a un gruppo di giocatori inesperti quasi quanto me, iniziati al gioco da altri, più esperti, che poi per ragioni di tempo non si sono più visti.

Tuttavia, di fondamentale importanza, secondo me, nella "trasmissione" del gioco di ruolo dalle vecchie alle nuove generazioni è il passaparola, come appunto detto da altri migliori di me prima di me. Le regole del gioco sono così articolate (per fortuna, dico io) da scoraggiare chiunque voglia cominciare, a meno di non aver visto un esempio di gioco proposto da qualcun altro. Mi spiego: vedendo come gioca un gruppo che conosce le regole, ovvero come quel gruppo si diverte, ci si interessa e si può cominciare. Leggendo le regole senza avere un esempio concreto sovente non si capisce nulla e ci si rafforza nell'idea del "giocatore di ruolo uguale nerd".

Il numero di manuali è sì un problema, ma a mio avviso riguarda solo la parte economica. Io ho sempre vissuto l'essere Dungeon Master come una via di mezzo tra l'azzeccagarbugli (di manzoniana memoria), che scartabella tra paperacci e regole, (nel caso del DM, però, solo per essere ben preparato ed essere il più utile possibile ai giocatori) e lo scrittore, quindi il numero di manuali e le pagine da leggere non mi infastidiscono.

Per quanto riguarda lo scarto tra le edizioni, io conosco la "scatola rossa", che ho studiato e provato, la 3.0 e 3.5, che ho ambedue utilizzate; la 4^, riguardo alla quale ho voluto informarmi, e che mi ha assai deluso. Conosco poco la seconda, ma paradossalmente trovo meno differenza tra la scatola rossa e l'edizione 3.5 che tra quest'ultima e la 4^. Non so spiegare il perché, e i giochini di aza smonterebbero irrevocabilmente quanto dico; ma si tratta di una questione di atmosfera. Ho sempre attribuito a D&D un'atmosfera un po' retrò, da "bei tempi andati", con i personaggi che si muovono in un mondo a base di legno e stoffa più che di acciaio e plastica, un'atmosfera da tavolaccio di legno, neve e bufera fuori dalla porta e gruppo di giocatori attorno al tavolo, con le candele e tutti i paperacci davanti... insomma, detto così vuol dire poco, ma trovo una sua atmosfera peculiare e gradevolissima. La 4^ edizione mi dà un'idea di plastica, di "gioco artefatto", finto; la magnifica illusione delle precedenti edizioni sembra voler cadere da un momento all'altro.

Concordo con chi dice che la strategia di mercato da adottare sarebbe quella della conservazione del mercato esistente, certo aggiornata attraverso il web e i nuovi mezzi di comunicazione, ma attenta a conservare i giocatori "vecchio tipo"; e, con questa espressione, non intendo dire "i vecchi giocatori". Per i diversi impegni familiari, lavorativi, di studio, (e chi più ne ha più ne metta) è evidente che questi non potranno che ridursi in numero. Intendo dire coloro che si avvicinano al gioco attrqaverso il passsaparola e lo giocano come si è sempre fatto. Anche se effettivamente le nuove generazioni hanno tendenza a scegliere giochi più facili, di certo costoro esisteranno sempre. Non saranno forse tanti quanto vorrebbero coloro che vendono i manuali, ma il gioco di ruolo non è a mio avviso adatto per arricchirsi. Davvero penso sia un mondo un po' di nicchia, buono proprio per questo, in cui ciò che conta è la qualità e la continuità, non la quantità e le vendite.

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Nella quarta edizione si pensava anche che dopo 30 anni la gente ormai certe cose le dava per scontato, si consegnano tutte queste cose in mano al Master... È lui che deve fare "l'aria" e creare l'illusione, un manuale di regole deve esporre queste regole chiaramente, è compito del master raccontare come funzionano le cose...

Non capisco come possa essere visto come una mancanza del gioco... si può benissimo non descrivere l'ambiente anche nelle altre edizioni o l'effetto che fa la magia, e l'ho visto fare benissimo. Se il master non lo fa non dipende dal gioco e la quarta certo non lo incoraggia... anzi, dà maggiore libertà alla fantasia del singolo giocatore.

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Nella quarta edizione si pensava anche che dopo 30 anni la gente ormai certe cose le dava per scontato, si consegnano tutte queste cose in mano al Master... È lui che deve fare "l'aria" e creare l'illusione, un manuale di regole deve esporre queste regole chiaramente, è compito del master raccontare come funzionano le cose...

Non capisco come possa essere visto come una mancanza del gioco... si può benissimo non descrivere l'ambiente anche nelle altre edizioni o l'effetto che fa la magia, e l'ho visto fare benissimo. Se il master non lo fa non dipende dal gioco e la quarta certo non lo incoraggia... anzi, dà maggiore libertà alla fantasia del singolo giocatore.

Naturalmente, il Master ha la sua parte. Ma io ho formulato un giudizio appunto da Dungeon Master; quindi, visto che io sono sempre lo stesso, e le mie capacità, per quanto limitate possano essere, sono sempre le stesse, non vedo come possa esserci questa grande differenza che invece avverto; ripeto, si tratta di sensazioni, non di raziocinate e cartesiane dimostrazioni della mia opinione.

La 4^ edizione mi dà un po' un'idea di fantascientifico, di "fatto di plastica"... no, non so spiegare bene la sensazione, se non forse dicendo che vi trovo qualcosa di estremamente dissonante.

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La 4^ edizione mi dà un po' un'idea di fantascientifico, di "fatto di plastica"... no, non so spiegare bene la sensazione, se non forse dicendo che vi trovo qualcosa di estremamente dissonante.
Non vorrei sembrare scemo, ma può essere la grafica dei manuali? Oggettivamente il feeling che trasmette è molto strano e non si può negare che influenzi la lettura e lo stato d'animo.
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Non vorrei sembrare scemo, ma può essere la grafica dei manuali? Oggettivamente il feeling che trasmette è molto strano e non si può negare che influenzi la lettura e lo stato d'animo.

Io lessi i manuali 4 appena usciti, senza aver prima sentito giudizi di altri. Della grafica (illustrazioni comprese) avevo pensato "niente di eccezionale, ma carina". Furono i contenuti a farmeli lanciare nelle fiamme del camino, dove essi esplosero, con ombre malefiche che si levarono dalle ceneri e si dissolsero lanciando empie grida.

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beh la grafica come in tutti i prodotti serve ad invogliare all'acquisto e sicuramente a dare l'idea del prodotto.

Quando ho visto i manuali ho pensato: che fine ha fatto quel genio di Loockwood? e Sam Wood? e Wayne reynolds? Quello che ho notato è stato anche un forte calo della qualità delle immagini.

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Cerchiamo di non perdere troppo l'argomento del Topic...

Il Topic era nato per capire se D&D Gioco di Ruolo avesse ancora un futuro e non se è meglio la 3.5 o la 4...

Anche se può piacere o meno la 4°Ed. ha ancora la "struttura" del GdR, quindi evitiamo inutili paragoni tra le versioni e cerchiamo di capire se è reale la preoccupazione sulla scomparsa di D&D GdR... ;) ;) ;)

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Beh il confronto fra terza e quarta edizione è derivato dalla discussione su che futuro ha d&d. Il punto di partenza è stato che molti notavano come la quarta edizione non ha trovato il favore di molti giocatori. Da qui si discuteva se la edizione futura di d&d partirà come confronto con la quarta edizione oppure come confronto con la terza edizione (e path finder).

Sono daccordo però che la discussione non deve essere quale è l'edizione che ci piace di più soggettivamente ma quale edizione crediamo che possa rappresentare maggiormente la base per il futuro di d&d. E, di conseguenza, se la quarta edizione rimarrà una parentesi di d&d oppure se ha segnato in qualche modo il futuro di d&d. E argomentare su questo :)

Io non darei per scontato che una eventuale quinta edizione parta dal presupposto che d&d è la quarta edizione di d&d e quindi la quarta edizione debba essere il punto di partenza su cui ragionare e rispetto alla quale creare la nuova edizione.

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Da un punto di vista meramente commerciale, considerando che nel 2010 Pathfinder, uscito dal nulla per una gran fetta del pubblico, è stato alla pari di D&D 4 che invece ha il marchio, la "storia" e i cosiddetti aficionados, direi che nel preparare una quinta edizione la WotC qualche domanda sulla direzione da tenere dovrebbe farsela.

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  • 2 settimane dopo...

forse è il tono con cui leggo nella mia mente le vostre parole, ma mi sembra tutto scritto come se fosse scritto da profondi integralisti.. e la cosa non mi piace granchè.

io personalmente ho cominciato a giocare senza manuali, senza regole e senza alcun sistema di base. ce lo eravamo creato noi, dal nulla, vedendo giocare altri e prendendo spunto da videogiochi come final fantasy, heroes of might and magic e (sembra strano) starcraft (quante giocate con il mio vecchio invasato..). ci siamo creati un sistema nostro ed abbiamo giocato. poi, con il tempo, abbiamo avuto il desiderio di rendere più "complesso" e bilanciato il gioco, e ci siamo affacciati alla terza edizione (e successivamente dopo aver speso mezzo milione in manuali della terza anche alla 3.5). quella per noi è stato il più grande "cambiamento", da "ok, tirami 1D6 x 1D6 per calcolare la vita" a "fai un tiro salvezza"... infine, quando da mamma wizzy si fecero sentire notizie della 4^ edizione, siamo subito partiti con delle enormi aspettative (personalmente ripagate se non addirittura superate) mentre ovunque sui forum si leggeva "ah! non sarà mai come la terza edizione", quando ancora non si sapeva praticamente NULLA di questa. la stragrande maggioranza di chi è contraria a questa evoluzione, a mio parere, sono persone che sono partite con pregiudizi prima ancora di leggere la prima pagina del manuale. ed una volta detto "meh! secondo me farà schifo, ho sentito dire dal cugino del compagno di banco del fratello del conoscente di uno che non ho idea di chi sia che cambieranno questo e questo e che non sarà bello", è più semplice, psicologicamente parlando, continuare a dirlo che dire "mi sono sbagliato, scusate". ora ovviamente sto generalizzando, sono sicuro che la maggior parte di quelli che hanno scritto su questo topic sanno bene di cosa parlano, però è possibile che il "brutto" impatto che ha fatto questa edizione sul commercio sia stato un evento più mediatico che realmente qualitativo.

a mio parere, il comportamento che la wizzy sta adottando con questo gioco è perfetto: immette sul mercato manuali su manuali, e anche se hanno un prezzo uno può sempre scegliere se comprarli o no. certo, i 3 di base sono necessari, ma non ci sono nozioni inutili in essi, non sono pagine sprecate. al contrario, c'è una grande competenza linguistica (spesso disastrosamente tradotta, o corrotta da errori di battitura, ma poi prontamente segnalata e corretta), ci sono esempi ben esplicativi, ed il manuale del dungeon master è davvero un corso di psicologia applicata al gioco di ruolo, invece di essere, come nella precedente edizione, un capitolo sul come masterizzare e 10 capitoli con liste (oggetti magici, esempi di PNG, trappole, veleni, ricompense..). il manuale dei mostri è organizzato in maniera eccellente (pecca leggermente nelle descrizioni, devo ammetterlo, che certe volte ho bisogno di creare una civiltà di qualche razza particolare e devo idearmi completamente il loro modo di essere a partire da "malvagio" o "senza allineamento", ma ha di pro la sezione "tattica" che aiuta anche negli scontri di fortuna imprevisti).. insomma, è un prodotto ben fatto, ben sviluppato, e soprattutto ben supportato: i curatori sono sempre attenti a quello che i giocatori desidererebbero, correggono in continuazione le regole secondo i playtest migliori: i giocatori veri e propri. e soprattutto lo fa a gratis..

il fatto che abbiano sbagliato sul fare una così grande pubblicità al prodotto non c'è dubbio, ma per il semplice motivo che non è guardando una pubblicità che si spendono 30 euro per un manuale.. fosse un prodotto meno "di lusso" sarebbe una questione differente, ma sarebbe come tentare di convincere la popolazione media italiana a comprarsi una villa con una pubblicità alla TV.. XD

l'unico modo per entrare nel mondo dei giochi di ruolo è vederli giocare, o parteciparvi senza conoscerne le regole. improbabile trovare qualcuno che ci entri perchè ha visto una pubblicità di D&D mentre cercava un sito pr0nz...

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Aleph, per favore: sto lurkando e non intervenendo per una cosa che chiamo "automoderazione" e che spesso trovo mancante negli internauti, ma non si può leggere "persone che sono partiti"! o__O

Già i post così monolitici risultano indigesti, ma almeno cerchiamo di scriverli come si deve, dai. Le concordanze di genere e numero sono una delle cose basilari della lingua, cerchiamo di salvarle. L'errore di battitura, la distrazione, anche l'ipercorrettismo talvolta, sono cose che capitano. Ma le concordanze, porca miseria, almeno quelle dovrebbero essere a prova di bomba. -___-

Per il resto, ti faccio il mio esempio: ho abbandonato D&D 3.5 perché non mi piaceva più, ma neppure la 4^ mi soddisfava quando ne leggevo rumors e preview (secondo la *mia* visione, per ogni passo avanti questa nuova edizione sembrava farne due indietro e in diagonale). Appena è uscita, comunque, mi sono preso i manuali. E ho provato a giocarli. Ho fatto da master ai tre games days del 2009, ho scritto un bel po' di regole opzionali per la 4^, ho scritto un'avventura usata anche da altri master in un torneo organizzato in concomitanza con il terzo game day del 2009 (quello dell'avventura "questi sono i mostri, fai tu la tua avventura!")...

... solo che il gioco non mi piaceva. Giocare alla 4^ mi ha fatto tornare la voglia di 3.5, l'edizione con cui ho iniziato, e successivamente di passare a Pathfinder.

Capisco che la tua analisi possa servirti nell'ottica di darti ragione, ma fai il grosso errore di non attribuire agli altri la stessa dignità intellettuale che riconosci a te stesso.

Io dico che a me la 4^ non piace. Non mi piacciono metal, hip hop e generi musicali "giovanili", non mi piacciono i panini con hamburger, non mi piace il polpettone, non mi piacciono le pizze con capperi e acciughe, non mi piacciono il 75% delle birre italiane, non mi piaccioni i vini toscani (troppo poco corposi per il mio palato +5), non mi piace andare in bicicletta, non mi piace l'idea di competere con qualcuno, non mi piacciono una miriade di altre cose e fra queste anche D&D 4^ edizione.

Per i miei gusti non va bene.

Ma non cerco, non più ormai (la fase da "forumista soermejo" prima o poi deve passare), di giustificare questi miei gusti diversi dalla media sostenendo che sono gli altri ad aver sbagliato. Non dico che chi ama la 4^ edizione lo fa perché non conosce la letteratura bene quanto la conosco io (affermazione campata per aria fra l'altro, dato che non so quasi niente di altre persone che la gradiscono), o altre vaccate simili.

Ho i miei gusti, non siamo cloni e quindi altre persone avranno gusti diversi senza per questo essere poco oneste o testarde o disinformate.

PS sulla competenza linguistica: un manuale di GdR con buona competenza linguistica? Magari, magari... "competenza linguistica" è un concetto diverso da "minimo sindacale di grammatica per avere il 6 politico". E purtroppo salvo alcuni casi i manuali di GdR non sono proprio scritti benissimo, eh. :(

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pardon per l'errore, è che stavo studiando mentre scrivevo e spesso perdevo il filo del discorso (ti assicuro che selvicoltura e grammatica italiana non vanno d'accordo..).. colpa mia, correggo subito!

sicuramente quello che dici è vero, ed infatti ho sottolineato che non parlavo delle persone che scrivono su questo forum in particolare. ho solo detto che spesso, sul web, si vedevano già dei pregiudizi assolutamente non necessari prima ancora che se ne sapesse davvero qualcosa. e sono sicuro che, ripeto non le persone che scrivono qui (e questo non lo dico per dare una clamorosa leccata, lo dico in base al fatto che molti argomentano più che giustamente le proprie tesi), molto spesso quando uno ha un pregiudizio è MOLTO difficile levarglielo di testa (la storia ce lo dimostra da sempre..).

in effetti, più che competenza linguistica mi riferivo all'attenzione che hanno messo nello scrivere ogni singola parola. ovvero: ogni parola è messa per uno specifico motivo. quindi, se c'è scritto "tiro dei danni" ad esempio significa che se non c'è tiro non si applica questa possibilità.

infine, capisco perfettamente i "gusti" delle persone, ma quello che intendevo è che alla fin fine è un prodotto di tutto rispetto, e che ci sono pochi motivi per criticarlo "oggettivamente". se uno dice "a me fa schifo" ok, bene per lui e non ho nulla da ridire, ma per chi dice "non incentiva il ruolo" o simili frasi mi viene un po' da ridere..

le meccaniche sono molto più rapide e snelle della vecchia edizione, ogni personaggio ha il suo posto nel gioco (nella 3.5 se faccio un mago al primo livello se entra in scena un combattimento non so che fare, idem per il guerriero ad alti livelli, ed il bardo praticamente sempre..), sono riusciti a bilanciare il gioco in modo tale da praticamente impedire il power playering (beh, è ancora possibile, certamente, ma davvero nulla rispetto a prima...). insomma, personalmente non vedo dove sono i 2 passi indietro.. hanno ridotto la mortalità dei pg ai bassi livelli, aumentato l'importanza della tattica in combattimento.. e per chi dice che ci sono poche regole per il "fuori" dal combattimento, come scrivevo prima, almeno fate il piacere di non citare giochi come mondo di tenebra, che a livello di regolamento non è che sia molto complesso dire "tira tanti dadi quanti sono i tuoi pallini". il ruolo lo si fa, il regolamento da una linea guida sul come fare a risolvere una ipotetica situazione, ma per TUTTE le situazioni bisogna un po' improvvisare. abbiamo fatto diverse sessioni senza combattimenti a D&D, e non è stato un problema. avere un ottimo sistema di combattimento, dinamico, tattico ed eccitante non mi sembra uno svantaggio..

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Ma quella non è competenza linguistica, dai! o__O

"Competenza linguistica" vuol dire scrivere un manuale evocativo, un testo dove con sapiente retorica la forma stessa delle parole rimanda al concetto. Un testo ridotto all'osso ha finalità diverse, è esente da imprecisioni perché non ha niente altro sopra. E' come dire che una casa senza finestre non ha i vetri sporchi, bella forza! Esempio non ottimo, perché di sicuro una casa senza vetri è inferiore a una con vetri, ma il mio punto è un altro: non è difficile eliminare il "di più" se riduci tutto quanto all'osso.

Peccato che a me quel "di più" piaccia. Quel "di più" che nella 4^ non ho più trovato. Ad altri piace, a me no. Non mi metto a sindacare sulle singole virgole perché dopo le flame wars contro i telepredicatori gidierristici ne ho ormai le sfere piene, e gradirei che non lo facessi neanche tu Aleph, quando parli con me.

Conosco i GdR, non gioco da tantissimi anni (saranno otto, mi sa) ma gioco, creo regole, creo giochi, ho collaborato con riviste ed editori del settore in passato, e so riconoscere cosa mi piace e cosa no. C'è gente che mi conosce meglio di quanto non mi conosca io, verissimo, ma ho la netta sensazione che non siano gli utenti di un forum.

Ho i miei motivi per prendere le mie decisioni, se ho rivenduto tutti i manuali di 4^ che ho potuto non l'ho fatto per masochismo né perché al verde. Solo che parlarne sul forum in una discussione del genere non porterebbe a niente. Quindi, preferisco evitarlo.

Sono intervenuto solo in quanto attirato, da linguista massimalista (siamo peggio dei nazigrammatici: il nazigrammatico conosce le regole della grammatica, noi conosciamo anche le norme in base alle quali le regole della grammatica possono talvolta essere ignorate!) quale sono, da un paio di erroracci in un thread che seguo di tanto in tanto cercando di tenermente il più possibile fuori. Poi, un'affermazione abbastanza supponente e velatamente offensiva secondo cui sostanzialmente i detrattori di D&D 4^ edizione sarebbero una massa di reazioni con la testa di coccio incapaci di tornare sui propri passi mi ha spinto a dire la mia per sbugiardare una simile generalizzazione campata per aria.

Abbiamo gusti diversi, ed è normale che si gradiscano cose diverse. Il giochino di Aza "cosa è per te D&D" significa anche che ciascuno cerca nel gioco cose diverse, e diverse edizioni del gioco possono offrirne alcune e non altre. E che, dunque, a ciascuno possono andare bene edizioni diverse.

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Poi, un'affermazione abbastanza supponente e velatamente offensiva secondo cui sostanzialmente i detrattori di D&D 4^ edizione sarebbero una massa di reazioni con la testa di coccio incapaci di tornare sui propri passi mi ha spinto a dire la mia per sbugiardare una simile generalizzazione campata per aria.
Campata per aria mica tanto, ad oggi non ho ancora sentito una spiegazione da parte di questi detrattori, se non spiegazioni assolutamente personali o che dimostrano una conoscenza di D&D partita con la terza edizione. O peggio ancora, una mancata conoscenza dei simboli di alcuni elementi dei GDR.
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Scusa eh, quindi i gusti personali di una persona non sono ragioni valide per mostrare il motivo per cui non le piace qualcosa? O___o

Poi la "mancata conoscenza dei simboli di alcuni elementi del GdR" cosa dovrebbe dire, che c'è gente alla quale sono ignoti i pittogrammi di D&D 4^ edizione? O magari è gente alla quale non va di dover decodificare un messaggio a ogni partita? Per me viene naturale imparare quei simboletti, una passata di devanagari e si manda tutto a memoria, e magari anche a a te, ma ci sono persone che non hanno il modo, o magari il tempo, di mandare a memoria simili pittogrammi, ed è logico che per loro la 4^ sia ingiocabile.

Sarebbe come se io accusassi chi non vuole giocare al GdR dell'Orlando Furioso perché non ha voglia di leggersi i due Orlandi di accaparrare scuse insensate. No: è suo piendo diritto non voler mandare a memoria le tonnellate di fatti, personaggi e luoghi dei due poemi, non è una scusa se permetti.

Cioè, dai: se alcuni estimatori della 4^ vogliono sentirsi solo dire che hanno ragione, che il GdR che piace a loro è il più figo del mondo e che chi non lo gradisce è un demente o una persona non sincera beh... posso anche farlo. Ma io, se qualcuno mi dicesse una cosa del genere, mi sentirei preso per scemo. E mi sentirei un peletto scemo anche a pretenderla: il GdR che piace A ME è adatto a me, non lo è per forza ad altre persone.

I gusti sono gusti, e nessuno ci costringe a provare qualcosa per poter dire che non ci piace; io, ad esempio, posso affermare che venir sodomizzato con una spranga rovente non mi piacerebbe nonostante non abbia mai provato tale esperienza. E dubito che qualcuno possa sensatamente e sinceramente dire che, prima di esprimersi a riguardo, vorrebbe avere la possibilità di essere sodomizzato con la suddetta spranga.

Nel caso in questione, poi, trovo che molta gente -io per primo- la 4^ l'ha provata, e l'ha mollata perché non le andava a genio.

Continuare col denigrare queste persone, dicendo che in realtà la maggior parte (quella misteriosa maggior parte di persone inesistenti che però sono amiche di, cugine di, conoscenti di, e che fanno media per grazia ricevuta) dei detrattori di D&D 4^ edizione sono in qualche modo carenti è un modo di fare che non porta a nulla, se non allo scontro. E a me, se possibile, piacerebbe evitare lo scontro. Ma se ci vengo trascinato non posso fare a meno di difendermi.

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Scusa eh, quindi i gusti personali di una persona non sono ragioni valide per mostrare il motivo per cui non le piace qualcosa? O___o
Per piacere, il problema è quando si parlano di sentenze assolute.

Visto che è mancanza di comprensione, non leggerò neanche il resto del messaggio perché stiamo parlando di cose diverse.

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Le sentenze assolute le state tirando fuori voi, semmai. Io parlo di gusti personali, che sono assoluti quanto un participio congiunto.

E lo faccio perché c'è chi denigra tutta la categoria dei detrattori di D&D 4^ edizione, neanche fosse il nuovo vangelo scritto da qualche divinità, con generalizzazioni e sentenze assolute che varrebbero per dei misteriosi "altri" di lostiana memoria ma mai per i casi concreti che vengono presentati nel thread.

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continui ad insistere sul "i gusti son gusti" quando ti ho dato ragione 3 post fa (probabilmente dal primo post..)

ti ripeto: sto parlando da punto di vista organizzativo, dal punto di vista del prodotto e dal punto di vista dei servizi agli acquirenti. queste sono COSE OGGETTIVE, non soggettive, e mi sembra che a queste non si possa proprio dire nulla. semplicemente, c'è una attenzione nei particolari da parte della casa produttrice che è totalmente assente negli altri giochi, ci sono programmi utili, ci sono riviste mensili, ci sono servizi on line, ci sono valangate di materiale ufficiale, e ci sono costanti aggiornamenti ed errata corrige.

non mi interessa se ti piace la pasta o no, dico solo che, mentre in molti altri giochi di ruolo ti vengono serviti i semi e ti dicono "vai, piantali, raccogli il grano, macinalo, fai la pasta, cucinatela, condiscitela con i frutti dei semi nella busta B e con il latte stagionato raccolto dal feto di pecora che crescerà in qualche anno, e buon appetito" questa ti da direttamente il piatto di pasta ben servito e condito con pomodoro e formaggio.. poi se non ti piace la pasta mangi altro.

neanche fosse il nuovo vangelo scritto da qualche divinità

beh, io se è per questo aspetto con ansia una nuova edizione.. non mi sembra che esista una "bibbia 4.5"..

semplicemente, ritengo che se hanno fatto una nuova versione, dopo gli anni di esperienza riguardo alla produzione delle precedenti, probabilmente hanno fatto del loro meglio per migliorare le cose. e, sempre a mio parere, hanno soddisfatto le mie pretese (a prescindere che mi piaccia o no il gioco, parlo della serietà del servizio..)

Nota - %2$s Per aggiungere informazioni ad un messaggio lasciato entro 24 ore utilizzate l'apposita funzione Modifica messaggio.

Doppi post e Up alle discussioni sono vietati dal punto 2.23 del Regolamento.

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*cerca di resistere*

*non... devo... partecipare... alla... guerra... di... edizioni...*

/roll 1d20-15 = 19-15 = 4... purtroppo tirare alto non serve quando ci sono *tali* modificatori di circostanza... ^^

A parte gli scherzi, mi trovo perfettamente d'accordo con FeAnPi. Non si può prescindere dal gusto personale nel descrivere un gioco di ruolo, ci sono troppe variabili in gioco e una discussione per "sentenze assolute" a riguardo di GdR sono utili come una torcia ad un gruppo di ciechi.

Personalmente trovo divertenti le *guerre di edizione* e quando non rischio di infrangere regole di forum (ad esempio perchè sono nella chat del sito e non sto scrivendo nulla in un post XD) provo estremo piacere nel perpetrare la causa sul come l'edizione che piace a me sia superiore all'edizione che piace a tizio, pur essendo perfettamente conscio che tale discussione *è* inutile: ciascuno applica i propri pesi e le proprie misure a un regolamento GdR, e chi sostiene che una cosa è meglio di un'altra secondo il suo personalissimo sistema di misurazione potrebbe sentirsi dire l'esatto opposto da parte di un altro, che usa un sistema di misurazione differente.

Se si potesse prescindere dalla soggettività, non ci sarebbero guerre di edizione, e sarebbe per me una cosa molto triste perchè le guerre di edizione sono divertenti ^^

Purtroppo il regolamento del forum vieta tali guerre di edizione quindi non scatenerò flame, almeno non volontariamente ^^.

Ci tengo a precisare che nutrivo grandi speranze nella 4.0, e non conoscevo nemmeno Pathfinder. Ho provato la 4.0, più di una volta, e non mi è piaciuta, troppe cose che mi fanno storcere il naso. Poi ho scoperto l'esistenza di Pathfinder, e tuttora ne sono entusiasta. Dopo undici anni di esperienza e dedizione nessuno può permettersi di dire che non so giocare di ruolo o che sono prevenuto, perchè prima di bocciare la 4.0 l'ho provata, e non mi è piaciuta ^^.

Ad altri piacerà, come è giusto che sia, la varietà è bella così tutti possono giocare al gioco che preferiscono, addirittura a qualcuno possono piacere più di una versione di d&d così il suo panorama cresce :)

Ora, se volete potete trovarmi in chat dove certamente professerò la superiorità di Pathfinder come erede di d&d e denigrerò la 4.0 con epiteti coloriti, perchè trovo piacere nella dialettica. Con rischio di ripetermi alla nausea, sappiate però che tali discussioni sono fini a se stesse.

Io dico che a me la 4^ non piace. Non mi piacciono metal, hip hop e generi musicali "giovanili", non mi piacciono i panini con hamburger, non mi piace il polpettone, non mi piacciono le pizze con capperi e acciughe, non mi piacciono il 75% delle birre italiane, non mi piaccioni i vini toscani (troppo poco corposi per il mio palato +5), non mi piace andare in bicicletta, non mi piace l'idea di competere con qualcuno, non mi piacciono una miriade di altre cose e fra queste anche D&D 4^ edizione.

Per i miei gusti non va bene.

Identico concetto (anche se a me il metal piace così come gli hamburger e il polpettone ^^ )

PS: ciò che molti non comprendono è che se N persone dicono che una cosa è OGGETTIVA, e 1 persona dice che una cosa è SOGGETTIVA, la cosa è SOGGETTIVA, che lo si voglia o no ^^

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continui ad insistere sul "i gusti son gusti" quando ti ho dato ragione 3 post fa (probabilmente dal primo post..)

ti ripeto: sto parlando da punto di vista organizzativo, dal punto di vista del prodotto e dal punto di vista dei servizi agli acquirenti. queste sono COSE OGGETTIVE, non soggettive, e mi sembra che a queste non si possa proprio dire nulla. semplicemente, c'è una attenzione nei particolari da parte della casa produttrice che è totalmente assente negli altri giochi, ci sono programmi utili, ci sono riviste mensili, ci sono servizi on line, ci sono valangate di materiale ufficiale, e ci sono costanti aggiornamenti ed errata corrige.

non mi interessa se ti piace la pasta o no, dico solo che, mentre in molti altri giochi di ruolo ti vengono serviti i semi e ti dicono "vai, piantali, raccogli il grano, macinalo, fai la pasta, cucinatela, condiscitela con i frutti dei semi nella busta B e con il latte stagionato raccolto dal feto di pecora che crescerà in qualche anno, e buon appetito" questa ti da direttamente il piatto di pasta ben servito e condito con pomodoro e formaggio.. poi se non ti piace la pasta mangi altro.

Puntando ancora sui gusti, io posso dire che proprio quei "servizi" sono una delle cose che non mi vanno a genio della 4e...

Non solo il regolamento mi rende difficile crearmi materiale aggiuntivo per conto mio senza mandare all'aria l'intero sistema, ma la casa editrice mi obbliga pure ad abbonarmi ad un servizio per poter ottenere quel "di più" di cui parlava FeAnPi e che si son guardati bene dal mettere nei manuali...

Anche l'aver bisogno di programmi online per creare personaggi, PNG e mostri perchè è troppo complicato tener dietro alle interazioni dei vari elementi del gioco la trovo una cosa sgradevole, ma come per tutto il resto si tratta di gusti personali... Le stesse cose che tu credi oggettivamente buone, per me sono prese per i fondelli... Anche i tuoi sono gusti personali, ma pare che tu non te ne renda conto...

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