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  1. Questa è la tua esperienza di gioco e la rispetto. Per quello che mi riguarda ho avuto l'impressione esattamente opposta. A me (che come te sono "vecchio": giocavo all'ad&d con la costina arancione) la 5a mi è sembrata estremamente strutturata e con molti meno margini per tirare il gioco dalla propria parte rispetto al vecchio ad&d (sia 1 che 2). Concedo senza problemi che il manuale potrebbe essere stato scritto in modo più chiaro, ma è solo una questione di presentazione, perché di per sè le regole a me sembrano difficili da equivocare (nel limite in cui si può). Sicuramente la 4^ aveva uno stile di presentazione più terso e chiaro: non mi stupirebbe se la presentazione meno tersa fosse stata proprio una scelta di marketing. Da quello che abbiamo visto nel vari arcani rivelati a me sembra che l'edizione del 2024 punti proprio a essere più chiara nella presentazione rispetto a quella del 2014. Cosa più che comprensibile, visto che la devono integrare con beyond (un bel ricorso storico, visto che la 4^ era così anche perché avrebbe dovuto essere accompagnata da una suite di tools comprensiva di vtt). Questa è la mia impressione e la mia esperienza di gioco alla quinta (e attualmente gioco con gente che ho conosciuto online giocando alla quinta). Trovo molto interessante che lo stesso sistema possa dare impressioni così diverse a persone diverse. Va bene così. Buon gioco! -toni
  2. Premessa: fai benissimo a voler creare un tuo sistema di gioco; credo sia un passaggio necessario per imparare bene come gestire le regole di qualsiasi gioco, anche di quelli prefatti. Detto questto, ho due perplessità su quello che stai facendo: 1) Non stai creando un gioco da tavolo in cui si creano incantesimi: magari sarebbe divertentissimo, ma invece stai creando un gioco di ruolo, in cui il focus è su come agiscono i pg nel mondo immaginario, non sugli aspetti meccanici (cosa che invece sarebbe il fine stesso della creazione di un gioco da tavolo): gli aspetti meccanici servono come strumento per il fine ultimo che è il gioco di ruolo. Per essere esplicito, pensa al combattimento. Non credo che tu richieda al giocatore del guerriero di studiarsi un manuale di affondi e figure di scherma e di descriverti ogni volta se attacca in terza o che passi fa o via dicendo, trasformando il gioco in un gioco da tavolo di scherma. Al massimo avrai degli stili e delle mosse molto grossolane (pensa alle posizioni in combattimento dell'Unico Anello o alle mosse del battlemaster di d&d 5e)e poi risolvi tutto con un tiro di dado e morta lì: il focus infatti è su altro, non su come cade ogni singolo colpo, su ogni singola schivata o gioco di gambe o torsione di polso dei combattenti. Ad esempio, Mage the Ascension (un altro gdr in cui interpreti dei maghi che hanno incantesimi non prefatti come in Ars Magica e come nel tuo gdr in fieri) ti fa fare l'incantesimo che vuoi, ma lo risolve con un solo tiro di dado di dado (ok, un pool di dadi, visto che il regolamento è stile mondo di tenebra), non è che sta lì a chiederti esattamente che formula pronunci, eccetera. Idem Ars Magica. Quello che voglio dire è che sicuramente il personaggio, nella fantasia, metterà insieme questa catena infinita di "creo.. perdo... muto... eccetera" ma non per questo deve farlo il giocatore. Non più di quanto il giocatore del guerriero debba saltellare per la stanza mimando gli affondi o quello dello scacchista debba giocare una vera partita di scacchi: tireranno su scherma e scacchi e poi la storia prosegue. Il centro del gioco di ruolo è quello che fanno i personaggi nella finzione, per poi affrontarne le conseguenze. Insomma: stai progettando un gioco di ruolo, non un gioco da tavolo. 2) Meccaniche troppo dettagliate diminuiscono le opzioni, anziché aumentarle. Sembra paradossale ma è così. Se dai ai giocatori tanti opzioni, loro useranno quelle e non guarderanno quasi mai fuori dal perimetro di quelle opzioni: la loro attenzione sarà così presa dalla scelta tra le possibilità che gli dai, che si perderanno tutto il mondo che c'è fuori. Di fatto gli avrai messo dei paraocchi. Puoi prendere anche d&d: quando giochi ai bassi livelli, dove le opzioni meccaniche sono poche, la fantasia fa da pardone. Quando i pg salgono di livello e i pg hanno più cose da fare alla fine ci si riduce a usare solo quelle. In bocca al lupo e buon gioco! -toni PS: se non lo conosci, dai un'occhiata al quickstart gratuito di mage the ascension
  3. Scusa se sono diretto, ma non serve reinventare la ruota. Sistemi simili sono in giro da un po', ad esempio Ars Magica o il vecchio gioco per computer Knights of Legend. Il mio consiglio è di leggersi Ars Magica, che usa un semplice verbo + complemento. Poi, per ogni combinazione, c'è una breve linea guida che ti spiega in base al potere che ci pompi dentro cosa puoi ottenere. Seguono poi alcuni incantesimi preconfezionati. Ecco un esempio dal manuale: Creo Ignem E questa è la palla di fuoco (per quanto Ars Magica non sia un gioco da palle di fuoco): Knights of legend aveva invece un sistema agglutinante per cui componevi una parolona aggiungendo monemi specifici per, che so, distanza, bersaglio, effetto, gravità, eccetera. Sulla carta interessante, per carità, ma poi le cose devi portarle al tavolo e lì casca il palco: quando ero un ragazzino provai a implementarlo nella mia versione casereccia dell'ad&d, ma i risultati non furono all'altezza, anche perché i giocatori volevano giocare, giustamente!, non costruire sciarade. Buon gioco! -toni ps: se non conosci Ars Magica, qui trovi l'introduzione gratuita.
  4. Ha ragione @Vackoff: c'era gia tutto sul manuale. Ora corro a nascondermi 🙂 Comunque, quelli che usiamo al nostro tavolo sono di fatto come gli charms (credo incanti in italiano) e non come i blessings (benedizioni, immagino) che per i miei gusti sono troppo forti (almeno ai livelli a cui viaggiamo noi ora: siamo al 10^). Ti allego due esempi (l'incantesimo può essere usato una volta sola, mi sono dimenticato di scriverlo, ma l'ho detto a voce): Buon gioco! -toni
  5. Credo che abbiano ragione sia @Maxwell Monster che @Lord Danarc 1) La differenza tra un livello e l'altro (tolti i passaggi 1-2, 2-3 e 4-5 e poi alcuni casi specifici in base alla classe e all'archetipo) non è grandissima e un pg che sia un livello indietro riesce comunque a portare il suo contributo al gruppo. 2) se avete sempre livellato tutti assieme, potrebbe essere dura da digerire la differenza di livello; rischi che i giocatori rimasti indietro a questo punto vogliano puntare solo a risolvere la loro cerca, vivendo come un'ingiustizia che la loro viene risolta dopo. I mei consigli, per quello che valgono, sono: 1) parlane apertamente con i giocatori al tavolo; fagli la tua proposta, ascolta i loro dubbi e rimanda la decisione alla sessione successiva, tutti assieme: così avete tutti tempo per pensarci e magari chi è più timido avrà modo di esporti i suoi dubbi in separata sede. 2) attualmente io faccio così: quando un pg raggiunge un tragurado imporante per il suo pg gli do un dono eroico: ossia una capacità molto forte (in linea con la storia del pg e con il traguardo raggiunto), usabile una sola volta. Funziona ed è facile da bilanciare, perché comunque la capacità è usa e getta. PS: ho visto che hai risposto finché stavo scrivendo (cito in corsivo, non mi prende il comando "cita"): Mi piacerebbe dare un premio a chi completa la propria quest, perchè solitamente nel mio tavolo significa che è stato più attivo e presente alle sessioni. Di questo ti consiglierei di nuovo di parlarne esplicitamente con i giocatori; magari chi ha risolto la sua quest non è necessariamente quello più presente, ma quello più assertivo e dominante al tavolo: spesso succede. (poi il tuo tavolo lo conosci tu 🙂 ) Buon gioco -toni
  6. In realtà si tratta di un caso di omonimia. Nel mondo dei gdr ci sono (almeno) due Steve Jackson famosi: 1) L'inglese. E' uno dei fondatori della Games Workshop e l'autore, assieme a Ian Livingstone, del mitico The warlock of the firetop mountain (in italiano: Lo stregone della montagna infuocata), il primo libro-game con il sistema di abilità-resistenza-fortuna, il capostipite di tutta la serie di librogame Fighting Fantasy. 2) L'americano. Scrisse un gioco di combattimento tattico che si chiamava Melee (mappa esagonale, 3d6 tira sotto, con Forza per i danni e Destrezza per colpire); avendo avuto incomprensioni con l'editore, fondò la sua casa editrice, la Steve Jackson Games, che poi pubblicò il suo gioco originale, GURPS, che per i combattimenti prevedeva un regolamento molto tattico e molto simile a quello di Melee. -toni
  7. Interessante. Potresti spiegare nel concreto come, ad esempio, si preparara un campo in zona ostile in un esercito moderno (rispetto, ad esempio, al classico castrum romano che veniva montato la sera e smontato la mattina successiva)? Come viene dislocato sul terreno? Che tecnologie si usano? Come (e se) viene organizzata la sorveglianza? Come la difesa? Eccetera. Il tutto ovviamente in vista di farne una traduzione in un mondo fantasy. -toni
  8. Se capisco bene, rimane comunque un gioco tradizionale (il che non è necessariamente un difetto, ma solo una costatazione): mi sbaglio? L'unico anello fa già cose molto simili a quello che dici, cioé ha un buon sistema per i viaggi, i combattimenti sono da prendersi sul serio e via dicendo. Lo conosci (nella sua versione originale o in quella per la quinta)? In bocca al lupo! -toni
  9. Scusa, arrivo tardi. Mi permetto di aggiungere una considerazione agli ottimi consigli che hai ricevuto. Attualmente l'incantesimo è una tassa. Ossia è una risorsa che il giocatore dell'incantatore è costretto ad usare: se non la usa, salta l'avventura nel vuoto. Non a caso dura tutto il riposo lungo e influenza tutto il gruppo. Se fossi il giocatore dell'incantatore più che sentirmi figo e potente perché permetto al gruppo di andare nel vuoto, mi sentirei oberato dal master perché mi succhia la mia risorsa più potente (cioé uno slot di alto livello) soltanto per permetterci di giocare l'avventura che ha preparato. In gergo una tassa e le tasse di solito piacciono poco; per mitigare l'effetto tassa: a) potresti trasformare l'incantesimo in un rituale (così comunque prima del 15^ nessuno lo può lanciare); b) oppure potresti allungare la durata (per esempio: una settimana, di modo che mi mangio lo slot, faccio un riposo e mi getto all'avventura con il mio super slot di 8^). Buon gioco -toni
  10. Ottimo lavoro! Per la gelatina d’argento forse sarebbe più chiaro mettendo “… e ogni volta che…” al posto di “… e quando…”; altrimenti potrebbe sembrare che puoi usare la capacità una volta sola. A proposito, se posso fare il pignolo, prima di una e “paratattica” niente virgola. Di nuovo: ottimo lavoro! La tabella è fatta benissimo e leggibilissima. Grazie! -toni
  11. Hold the Line At 10th level, you become a master of locking down your enemies. Creatures provoke an opportunity attack from you when they move 5 feet or more while within your reach, and if you hit a creature with an opportunity attack, the target's speed is reduced to 0 until the end of the current turn —- Sentinel You have mastered techniques to take advantage of every drop in any enemy's guard, gaining the following benefits: • When you hit a creature with an opportunity attack, the creature's speed becomes 0 for the rest of the turn. • Creatures provoke opportunity attacks from you even if they take the Disengage action before leaving your reach. • When a creature within 5 feet of you makes an attack against a target other than you (and that target doesn't have this feat), you can use your reaction to make a melee weapon attack against the attacking creature. —— Polearm Master You can keep your enemies at bay with reach weapons. You gain the following benefits: • When you take the Attack action and attack with only a glaive, halberd, quarterstaff, or spear, you can use a bonus action to make a melee attack with the opposite end of the weapon; this attack uses the same ability modifier as the primary attack. The weapon's damage die for this attack is a d4, and the attack deals bludgeoning damage. • While you are wielding a glaive, halberd, pike, quarterstaff, or spear, other creatures provoke an opportunity attack from you when they enter the reach you have with that weapon. —- Sono simili, ma diversi: hold the line punisce qualsiasi movimento dentro la tua portata (quindi devono essere già dentro): tipo ti girano attorno o si sganciano. sentinel punisce chi si allontana dalla tua portata (ma non chi ti gira attorno), anche se usa l’azione Sganciarsi. In più puoi usare la tua reazione per attaccare i nemici vicino a te che colpiscono un alleato e questo è in ottima sinergia con il privilegio di terzo unwavering mark che usa la tua azione bonus. polearm master punisce chi entra nella tua portata e ha una buona sinergia con hold the line, visto che quest’ultimo schiaffa a zero la loro velocità. Quindi in breve: no, non sono ridondanti, anzi sono in ottima sinergia tra loro. Buon gioco, -toni
  12. d20.club

    Folata di vento

    Basta essere toccati. Infatti, mi sembra chiaro che per essere danneggiati da un lightning bolt basta essere toccati; la descrizione del fulmine magico è: "Each creature in the line must make a Dexterity saving throw"; nessuno si sognerebbe di dire che devi essere completamente avvolto dal fulmine. Lo stesso per il gust of wind, la cui descrizione si legge: "Each creature that starts its turn in the line must...". -toni
  13. d20.club

    Folata di vento

    La risposta rimane sì. Tranquillo, ti eri spiegato benissimo. Quello che volevo farti notare era questo: se lo stesso incantesimo l'avesse lanciato un titano o un drago, allora il risultato ti sarebbe parso così assurdo? Tieni poi conto che il tizio che sposti ha diritto a un TS su FOR e di solito i mostri giganteschi hanno Forza alta. Tieni poi conto che è un incantesimo a concentrazione, quindi se ti concentri su questo incantesimo non ti concentri su altri. Poi, giustamente, al vostro tavolo, se la cosa non vi è piaciuta, fate benissimo a introdurre delle regole della casa. Poi, come ti hanno fatto notare, il realismo è come una droga: quando inizi rischi di non fermarti più. Buon gioco -toni
  14. d20.club

    Folata di vento

    Sì. Sia che a lanciarlo sia un halfling sia che sia un titano. La taglia dell’incantatore non modica l’incantesimo. Poi, chiaramente, al tuo tavolo puoi usare le regole della casa che più ti aggradano. Buon gioco -toni
  15. Non offenderti, ma è sbilanciata (due privilegi inutili e uno fuoriscala) e scritta in modo poco chiaro. Poi non ne capisco granché la necessità, visto che un monaco della mano aperta mi sembra abbia già molte delle caratteristiche di Ken (tolto il privilegio tranquility di 11^); ma non è questo il punto. Il privilegio Forza celata ti permette, a partire dal 17^, di avere una riserva inestinguibile di ki. Infatti ti basta un'azione bonus per recuperare un punto ki. Senza alcuna limitazione. Cosa mi impedisce di usarlo continuamente (azione bonus permettendo), ottenendo una fonte inesauribile di punti ki? Per come è scritto, nulla. Lo sai che aggiungere il doppio del suo bonus di competenza, per come lo hai scritto, significa aggiungerlo? Ossia che un monaco sommerà tre volte la competenza al risultato del d20 del TS DES e FOR, visto che è già competente di suo? E dal 14^ anche ai TS COS? Prendiamo Raffica inesorabile. Non mi è chiaro cosa faccia. Quando uso questo privilegio, uso la mia Azione per fare un attacco in mischia che... (ossia niente multiattacco?), oppure quando eseguo un attacco in mischia (quindi uso l'azione Attacco, ossia posso fare multiattacco), posso spendere 1 punto ki per ...? Propenderei per la prima interpretazione, ma non è chiaro. Nel primo caso, il privilegio è sotto standard (infatti con 1 ki, qualsiasi monaco può fare flurry of blows. Al 3^, con DES +3, il monaco base fa 3d6+9=19,5 PF, contro 4d6+3=17 PF con il tuo privilegio; al 4^ diventi competitivo, ma già al quinto il monaco base ha 4 attacchi per un totale di 4d6+16=30 PF, supponendo +4 di DES. Usando il tuo privilegio farebbe 5d6+4=21,5 PF, quindi perché usarlo? All'ottavo farai 32PF vs 34 PF, quindi ancora sotto standard; al 17^ 44 PF vs 42 PF, ossia diventi competitivo, a meno che il monaco base non abbia un misero guanto +1). Nota bene che ho supposto di aggiungere il tuo bonus di DES, come se fosse un attacco e per carità di patria, ma leggendolo non è chairo: se non fosse così (come è il caso del salto dell'orsa) non c'è motivo di usarlo. Nel secondo, ossia se lo puoi combinare con il multiattacco, caso è molto forte (forse troppo, ma è molto costoso in termini di ki e utile solo per una supernova): volendo bruciarsi tutti i punti ki in un round (flurry + 4x raffica inesorabile), potresti fare, già al 5^, in un singolo round 4x(6d6+4)=100 PF. Salto dell'orsa è scritto in modo più chiaro, ma soffre dello stesso problema della raffica inesorabile. Il monaco ha già di serie step of the wind che gli permette (tra le altre cose) di raddoppiare la sua distanza di salto per un turno. Per il resto il danno di 19,5 al 6^ livello è basso perchè un monaco base (senza spendere alcun punto ki e senza bonus magici) ne fa 25,5. Colpo mortale è strano, in quanto il nemico non ha diritto ad alcun TS e quindi poco in linea con gli altri privilegi e poteri della 5^; personalmente preferisco quivering palm del monaco della mano aperta, che è molto più in stile okuto, anche se migliorabile. Se hai +5 di DES, sia per il salto che per la raffica usi 6d12. Significa che hai circa 1 possibilità su 3 milioni di uccidere un mostro di GS 25. 1 su 3 milioni! Boh. Ripeto: non offenderti. E' normale che, quando un altro legge quello che hai scritto, spuntino fuori tutti i sottintesi che non hai esplicitato, ma che hai chiari nella tua testa. Scusami se insisto, ma dovendo fare Ken, prenderi la via della mano aperta e la modificherei. Ad esempio, al posto del privilegio di 11^, potresti usare una variante di quello di 11^ del barbaro. Con poco spesso si ottiene di più che facendo tutto da zero. -toni
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