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Dragons´ Lair

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Ian Morgenvelt

Moderatore

Tutti i contenuti pubblicati da Ian Morgenvelt

  1. Nash Kelling Strizzo gli occhi, riuscendo a distinguere meglio il viaggiatore e indicarlo ai miei compagni. Però è strano: non dovrebbe essere in grado di vederci, a quanto ne so. Il mezzuomo si avvicina, mostrandosi amichevole nei nostri confronti. Non mi fido completamente, ma non vedo ragioni per tirare fuori le armi. Buonasera a lei. Non si preoccupi: ci siamo semplicemente spaventati vedendo una figura all'orizzonte. Sa, in questi giorni le strade qui nei dintorni sono tutto meno che tranquille. Dico cortesemente all'halfling, aggiungendo A tal proposito, lei stava arrivando proprio dalla direzione in cui io e i miei compagni siamo diretti. Ha per caso notato qualche problema lungo la strada?
  2. Theo Dezgrazos Nessuno dei due schieramenti è mai stato interessato a dei veri negoziati. Non faccia finta di nulla, Pollingart: ha provato più volte a fare richieste che nessuno di noi poteva ritenere accettabili. Dico al vecchio Pretore, innervosito dalla sua intenzione a mostrarsi lindo e pulito anche di fronte ai nostri occhi. Ma la minaccia di Waterdeep cambia la situazione. Anche Jelad si è reso conto che non può affrontare i Lord Svelati da solo: dobbiamo approfittarne per fare un'offerta sensata e trovare una soluzione che accontenti entrambe le parti.
  3. Anaytim Vedo che i miei compagni sembra essere concordi con l'idea di Ranesh. Faccio un cenno d'assenso e inizio a concentrarmi, cercando di non dare peso alla spaventosa trasformazione di Akhenaken. Richiamo il mio legame con lo Spirito del Vento, sentendo il suo potere nella mia mente, e inizio a dirigere le correnti d'aria nei dintorni contro gli umanoidi, rallentandoli con una sorta di piccola bufera. Master
  4. Korshek aspira della Folgoluce dalle Sfere che portate sempre con voi e usa una Sferzata, alzandosi in volo nel cielo ancora illuminato dalla Luce. I soldati herdaziani lo guardano a bocca aperta e sentite alcuni di loro mormorare delle preghiere all'Onnipotente. La capitana, invece, scuote la testa e sospira scoraggiata. Il sole è ormai scomparso, ma voi non sentite nulla oltre allo sciabordio delle onde. Korshek
  5. @Tarkus Ho editato il post aggiungendo la CD dell'incantesimo.
  6. Professor Bernard de Tourmond (Halfling Chierico) I moduli e il campione di sangue presumono comunque che la persona clonata accetti l'accordo, corretto? Chiedo all'inviato di Mechanus, aggiungendo Perché in questo caso non è così. Può chiederlo direttamente lei a lady Kalana, che sarebbe eventualmente pronta a ripeterlo sotto l'effetto di incantesimi che blocchino o rivelino le menzogne. Pensiamo, quindi, che i moduli siano stati firmati illecitamente e che il sangue sia stato sottratto a lady Kalana per poter portare avanti questo inganno.
  7. Rimettiti presto! È una Warlock di 3°? Nel caso ha 2 slot del massimo livello che può lanciare (secondo, in questo caso).
  8. Giovanni Benedetti Al pronto soccorso
  9. Pierre di Penthiévre L'ignoranza non è una scusante. Dico secco al duergar, guardando quindi i giganti mentre inizio ad usare la mia magia. Voi non volete problemi con il capo, giusto? Pensateci voi a farci entrare, dato che questi idioti sembrano troppo stupidi per capirlo. Master
  10. Maelira Feranel Quando vedo ciò che sta accadendo inizio subito a muovermi verso il villaggio, facendo segno ai miei compagni di seguirmi. È come pensavamo: c'è un attacco di goblin. Saranno una cinquantina e, forse, c'è anche il loro campione: sembrerebbero essere guidati da un troll. Spiego agli altri, aggiungendo Gli abitanti stanno ancora resistendo: se ci sbrighiamo possiamo ancora aiutarli. Concludo, fermandomi un istante per usare la magia della mia ascia per incantare l'armatura di Rasziros, rendendola più leggera. Master
  11. Loren Oghman (Umano Chierico) Aggrotto le ciglia quando sento le parole del carpentiere, guardando poi sorpreso il "sergente" quando si avvicina a noi. O hanno deciso di usarci come comodissimo capro espiatorio... E al momento lei è in servizio o in pensione? Chiedo al sergente prima di rispondere alla sua domanda: il consiglio di Emmet è sensato, ma voglio essere sicuro di non fare passi falsi. Per capire se possiamo offrirle qualcosa da bere, ovviamente. Le offriremmo anche di accomodarsi, ma come vede la locanda è ancora in costruzione. Master
  12. Shihab e-Ravaan Magari stanno chiudendo le porte per semplice precauzione. Dall'interno arriva della musica e la città è illuminata: non sembra proprio un luogo tetro e oscuro. Rispondo a Ivellos: l'idea di rinunciare ad un letto caldo per un eccesso di prudenza non mi convince troppo. Guardo quindi la nostra guida, sentendo cosa ci consiglia: lui conosce il posto meglio di noi, in fondo.
  13. Nash Kelling Scatto in piedi quando sento le parole di Lucretia, con la mano pronta sulla balestra: i vecchi istinti sono duri a morire. Visite? Non vedo nessuno. Dico mentre mi guardo intorno, cercando di distinguere qualcosa nel buio della notte: non è il caso di accendere una luce e segnalare la nostra posizione. Master
  14. Chloe La baronessa riesce a dare fondo alle sue energie per colpire Jean infondendo la sua arma con quello che sembrerebbe potere divino. Il mio compagno ha accusato il colpo, ma è evidente che la donna non può reggere ancora a lungo. Mi muovo per obbligarla a voltarsi verso di me, attaccandola con il mio pugnale per aprire la sua guardia ai colpi di Jean. Finalmente farà qualcosa di utile per questo posto! Master
  15. Anaytim La protezione della Legge si rivela efficace: il percorso è comunque pericoloso, ma non veniamo attaccati da nessuna creatura. Almeno finché non siamo quasi davanti alla porta: delle strane creature colorate sorgono dal sangue di uno degli strani serpenti, avvicinandosi minacciose al nostro gruppo. Posso fermarle, ma dovete prepararvi a correre alla porta. E, nel caso, ad affrontarle all'interno.
  16. Andr Ruhn Beh, è andata bene. Dico ai miei compagni mentre vedo Moggo e Deljai entrare nella sua nuova casa. Voi pensate che sappiano del male che affligge Moggo? Aggiungo dopo qualche istante.
  17. Ora che abbiamo anche tutti i Misteri, possiamo proseguire con le Minacce. Le Minacce sono situazioni, organizzazioni, persone o creature che stanno mettendo in pericolo un'intera nazione, se non l'intero mondo. Al contrario dei Misteri, la loro esistenza è nota alla maggior parte delle persone (o comunque ci sono molte prove delle loro azioni). Ognuno di voi può proporre una Minaccia. Vorrei averne almeno tre in totale, in caso non abbiate idee creerò qualcosa io. E proverei a concludere entro Mercoledì sera, così poi possiamo iniziare a parlare del gruppo e dei personaggi.
  18. Adosh Guardo le mie compagne con uno sguardo interrogativo: non sapevo che il furto fosse così diffuso tra i nostri colleghi. Non parliamo di normali furtarelli, Sharnak. Qualcuno di questi tuoi amici si è visto sparire delle grosse cifre sotto agli occhi da un momento all'altro? Provo a chiedere alla locandiera, trattenendomi dal rispondere alle sue parole: forse le mie compagne vogliono evitare di far spargere troppo la voce della nostra missione.
  19. Theo Dezgrazos No, non siamo qui per chiedere un favore. Dico a Pollingart mentre mi dirigo verso il suo tavolo. Abbiamo informato i nostri compagni e abbiamo pensato che fosse giusto parlare nuovamente dell'accordo. Loro sono intenzionati a collaborare, soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi. Concludo, facendo segno a Felix di continuare.
  20. Possiamo considerarci svegli?
  21. Storia del Mondo La storia della Terra Cava è persa nel passato, quando gli dei resero l'interno del mondo abitabile per i mortali. Non ci sono testimonianze dell'epoca e anche i miti sono pochi e frammentati, come se il destino della superficie del mondo fosse stato cancellato dagli annali del tempo. Gli dei crearono il nuovo sole, che donò luce e calore alle terre fluttuanti, e crearono due lune, per garantire il riposo della notte agli uomini. E da quel momento iniziò la vera e propria storia della Terra Cava. La distruzione di Panisos All'inizio dei tempi c'era solo una grande isola, Panisos. Li i Primi Dei vivevano nella loro cittadella dorata guidando (alcuni dicono dominando) gli uomini. Poi vennero gli eroi, esseri metà umani, metà divini che donarono la magia e la tecnologia agli umani. Non ci volle molto affinchè gli dei si sentissero minacciati dagli umani. Erano molti, molti di più degli dei e sebbene più fragili e deboli sembravano avere una naturale inclinazione all'uso della magia e della tecnologia. Alcuni dei dissero che era giunto il momento di distruggere gli umani, altri che invece andavano guidati e assecondanti almeno in parte. E così ci fù la scissione o la grande distruzione. La guerra che ne seguì non durò a lungo, ma le sue conseguenze hanno lasciato segni ancora oggi: Panisos venne distrutta e dalle sue rovine nacquero le attuali isole. Gli antichi dei lasciarono il posto ai Nuovi dei e agli eroi che guidarono ad una nuova era di prosperità. L’omicidio dell’oracolo di Dhelin, La Morte Rossa ed il Gran Rifiuto. Esattamente un anno prima della caduta dell’Impero di Kydonia, quindi sessantun’anni fa, venne violentata ed uccisa una prescelta di Apollo nei territori dell’Impero di Kydonia. Nonostante le ricerche e le indagini, nessuno venne trovato colpevole. Per un mese il giorno iniziò più tardi e terminò prima, finchè delle nuvole cariche di pioggia lo coprirono e diluviò su tutte le isole. Fu così la Morte Rossa giunse, la più grande pestilenza a memoria d’uomo, capace anche di infettare il bestiame. Si levarono preghiere e libagioni, sacrifici ed ecatombi al sommo Apollo ma lui rimase stoico, lasciando imperversare la pestilenza per sei lunghi mesi, portando ad un punto di rottura l’Impero di Kydonia: famosa la frase dell’Ultima Imperatrice “se non hanno il pane, dategli delle brioches!”. Alla fine a “risolvere” la situazione fu Thanatos, il dio della morte: si rifiutò di mietere coloro che fossero morti per la Morte Rossa e chiese a suo fratello Hypnos di addormentare semplicemente i malati. Furente, Apollo promise la distruzione di tutto ciò che il dio “minore” avesse e fu in quel momento che Thanatos, per la prima volta, si tolse la benda dagli occhi da quando aveva scortato gli Antichi Dei nel Tartaro e fissò Apollo per un lungo istante. Il Gran Rifiuto di Thanatos fece terminare l’ordalia della Morte Rossa ed Apollo ancora oggi si racconta non si faccia vedere quando Thanatos, in rarissime occasioni, si fa vedere durante i raduni degli olimpici… "La Conferenza di Polìsnos" o "L'incidente di Polìsnos" Sessanta anni fa, come tutti ben sanno, scoppiò la Rivoluzione Kydoniana che portò alla caduta del vecchio impero Kydoniano e alla nascita della Repubblica di Kydonia. Immediatamente dopo la caduta dell'imperatore e la salita al potere dei militari, i rappresentanti delle più grandi potenze della terra cava si radunarono, su richiesta del Figlio di Giove dell'ancora esistente Gran Impero di Issarius, nell'idilliaca isoletta di Polìsnos, allora ancora parte dell'Impero meridionale di Trabia, per discutere dell'allarmante faccenda. Alla conferenza era presente l'Anziana di Liboria, l'Imperatore di Trabia, il Figlio di Giove del Gran Impero di Issarius, un enigmatico oracolo del Necrarcato che avrebbe fatto le veci di Re Aster e l'Oran, la cui presenza era vista come controversa data la debolezza dell'Oranato, ma che era riuscito a guadagnarsi un posto grazie allo stretto legame con la potenza ospitante. Quelle che erano tra le persone più influenti della terra cava si erano quindi radunate per decidere il destino della neonata repubblica: il Figlio di Giove riteneva che fosse necessario, se non addirittura ovvio, occupare il paese finché era ancora debole per salvare la famiglia imperiale e rimetterla al potere, poiché temeva già che l'impero di Issarius avrebbe potuto fare una fine simile e voleva evitare che si creassero precedenti di questa portata, raccogliendo il consenso dell'imperatore di Trebia per simili ragioni. Al contrario, l'Oranato e Liboria avevano fiducia nella rivoluzione ed erano più favorevoli a una benevolente neutralità. La Necrarca sembrava solo divertita da tutte quelle chiacchiere, ma non prese mai seriamente parte alla discussione, come se sapesse già in anticipo che tutte quelle chiacchere sul destino di Kydonia, di lì a poco, avrebbero perso di importanza... Tuttavia, la Repubblica di Kydonia non era stata invitata alla stessa conferenza di cui era protagonista, con grande disappunto dei cinque Generali Supremi. Infatti, la Conferenza non era segreta in alcun modo: le grandi potenze erano troppo sicure del fatto che la Repubblica fosse troppo indebolita dalla guerra civile e dalla rivoluzione per difendere il proprio paese dall'imminente invasione, figuriamoci pretendere un seggio nella Conferenza delle più grandi potenze del mondo, le quali ora la vedevano come un paese poco più importante della Diarchia Trusus. Si sbagliavano. In una mossa determinata, irruente e dinamica, la Repubblica mostrò il suo vero volto con una rapida dimostrazione di forza. In meno di 72 ore, la Repubblica era riuscita a mettere insieme un importante corpo di spedizione per entrare a gamba tesa nello spazio aereo dell'Impero di Trebia, raggiungere l'isola di Polìsnos e sbaragliare da sola il gran numero di militari delle diverse potenze presenti, occupandola facilmente. I militari erano paralizzati da un attacco così rapido e folle, e il fatto che i vari contingenti delle diverse nazioni non seppero stabilire una tattica unitaria facilitò di molto il lavoro dei Kydoniani, i quali ne catturarono la stragrande maggioranza senza che ci fosse bisogno di eccessivi spargimenti di sangue. Tutto ciò avveniva mentre i capi di stato e le delegazioni al loro seguito erano impegnati in un'importante cena di gala, cena che venne interrotta proprio dall'entrata della Generalessa Suprema Amalthea Achillos, seguita da una misteriosa guardia del corpo, la quale comunicò felicemente che da allora la sicurezza dell'evento sarebbe stata assicurata dalla presenza dei militari Kydoniani e che tutti i presenti erano diventati loro ospiti, nella bellissima isola Kydoniana di Polìsnos. All'interno di quella sala volarono numerose minacce e promesse di guerra totale, anche se nei fatti i signori del mondo erano divenuti ostaggio della Repubblica che tanto sottovalutavano, mentre i loro grandissimi e antiquati eserciti in patria non sapevano nemmeno cosa fosse successo nel giro di così poco tempo. La conferenza continuò come previsto e senza che alcun capello fosse torto ai prigionieri o che si ripetessero ulteriori conquiste (il contingente non era comunque sufficientemente numeroso per spingersi oltre), anche se la presenza di Kydonia fu chiaramente di disturbo nonostante permise di concludere la conferenza con la firma di un trattato che prevedeva che tutte le potenze presenti avrebbero riconosciuto l'indipendenza della nuova Repubblica di Kydonia e la vergognosa inadeguatezza che rappresentava l'impero Kydoniano. Probabilmente quel trattato sarebbe diventato carta straccia una volta che la conferenza sarebbe finita, se non fosse che la guardia del corpo di Amalthea rivelò di essere il dio Marte, il quale aveva deciso di premiare l'intraprendenza Kydoniana con la sua benedizione e presenza. L'olimpico suggerì ai presenti di rispettare il trattato, suggerimento che fu accolto svogliatamente dai Capi di Stato. L'evento dimostrò non solo che le tattiche di guerra e gli eserciti dei vecchi imperi erano poco adeguati e bisognosi di grande modernizzazione, ma gettò anche le basi per la rivoluzione che portò alla caduta del Gran Impero di Issar e per le guerre di conquista che avrebbero colpito le isole a sud di Trabia, di un antagonismo tra nazioni che si sarebbe trascinato fino ad oggi e, soprattutto, confermò che gli Dei non erano al di sopra delle guerre degli uomini e che non esitavano a fare preferenze e ad intervenire personalmente quando meglio credevano. La Spedizione negli Inferi Cinque anni orsono, venne approntata una spedizione scientifica ed esplorativa da parte della Gloriosa Università di Trebia, con l'intento, da molti ritenuto sacrilego, di tentare una impresa mai nemmeno considerata: scendere al di sotto delle masse terrene, verso quello che veniva considerato il Regno di Ade. L'iniziativa, finanziata con denaro privato, riuscì a raccogliere l'adesione di duecento uomini e donne, tra studiosi, scienziati, esploratori e guide. Oltre ad un ampio impiego di magitecnologia mai vista prima, che consentì di tentare il viaggio in uno speciale aeromobile riconvertito per la discesa e corazzato contro possibili danni strutturali, tenendo anche conto di eventuali cambi di pressione. La spedizione partì il primo giorno dell'anno nuovo e, dopo 36 ore, di essa si perse ogni traccia. Trascorse tre settimane, fu ritenuta perduta. Tuttavia, un anno e mezzo dopo, i resti malconci delľaeronave furono recuperati su un isolotto sperduto al largo di Liboria. A bordo, solo tre uomini e due donne, i loro corpi ormai privi di vita completamente deturpati da quelli che sembrarono morbi devastanti. Nella zona cargo, ormai spoglia di tutto l'equipaggiamento iniziale, venne rinvenuta una scatola sigillata, fatta di un materiale sconosciuto, che però sembrava vibrare di energia incontenibile. Nessuno è ancora riuscito ad aprire la scatola, però c'è chi sussurra che essa possa contenere un tesoro divino: forse ľambrosia; oppure, un raggio del Sole; magari una saetta del Padre degli Dèi; o una brocca contenente acqua del fiume Lete. Una teoria sostiene addirittura che la scatola non contenga altro che la Speranza. L'unica cosa certa è che nessuno riesce a sostenere la vicinanza della scatola per più di un'ora alla volta. Eppure, i tentativi di aprirla continuano senza sosta, in un laboratorio sotterraneo isolato, nascosto da qualche parte in Trebia.
  22. Shihab vorrebbe portarla con noi (e anch'io come giocatore), ma si fida del parere di Ivellos e Jalrai: se loro sono contrari, accetta di lasciarla indietro.
  23. Nazioni minori Diarchia di Trurus Piccola isola confinante con la confederazione Issarica. Conosciuta principalmente per l'allevamento dei Caalena, animali simili a montoni dalla cui pelle si produce un tessuto particolarmente resistente alla magia. L'isola non è particolarmente ospitale e pertanto tutti gli altri regni hanno più interesse che siano le popolazioni locali ad abitarla e a sopportare le dure condizioni di vita. Tende a praticare poco la magia, affidandosi agli oggetti magitecnologici che importa in cambio delle pelli. Non possiede un vero e proprio esercito, ma ogni villaggio possiede una milizia. I diarchi vengono scelti una volta ogni 10 anni, ognuno proveniente dalle due porzioni dell'isola. Non è raro però che lo stesso diarca venga rieletto più volte Il federato di Ecrua La caduta dell'impero Issarius ha gettato nel caos molte delle sue colonie, ma non la città di Ecrua. Ricca colonia commerciale, ha continuato a prosperare raccogliendo attorno a se quello che rimaneva dei lealisti imperiali. Sebbene Ecrua non vanti grandi territori, possiede ingenti ricchezze grazie alle miniere di metalli preziosi. Grazie a queste è riuscita a costruire un esercito temibile, composto in parte da ex imperiali assetati di vendetta e in parte da mercenari. Ha immediatamente mosso guerra contro Tembia riuscendo ad ottenere diverse vittorie prima che il conflitto si tramutasse in una sorta di guerra di posizione. Isola di Buldra L'Isola di Buldra è un'ex colonia che un tempo apparteneva al Gran Impero di Issarius. Oggi, l'isola appartiene al famoso magnate degli armamenti magitech, Artemy Brushknov, un viscido uomo d'affari. Suo padre e governatore della colonia, Igor Brushknov, si è arricchito con il commercio di armi di scarsa qualità, vendendole in grandi quantità a un Mahabriato così disperato da essere disposto a comprarle a prezzi inauditi (numerosi tesori, che oggi sarebbero custoditi nei musei dell'Oranato, sono andati persi in questo modo). Igor Brushknov non esitò ad appoggiare la rivoluzione non appena vide un'opportunità di guadagno, venendo poi premiato per i suoi sforzi con l'isola, che ora è passata al figlio. La famiglia Brushknov mantiene ancora fruttuosi rapporti con la colonia di Ecrua, comprando da loro anche un piccolo villaggio portuale che è diventato uno dei porti illegali di aeronavi più grandi del mondo interno. Questo porto non solo vede il commercio di risorse, armi e sostanze, ma è anche il punto di sbarco per i mercenari di Ecrua quando vengono impiegati in altri continenti. E, ovviamente, i pirati sono sempre i benvenuti La Repubblica Filosofica di Iason Nonostante il triarcato non abbia mai avuto colonie, i suoi contratti commerciali hanno sparso le sue genti ovunque e quando il caos ha imperversato nelle terre del Mahabriato è stato uno dei suoi figli che ha alzato le armi per risolvere la situazione Iason Argos è riuscito, con pochi compagni e molto coraggio a fondare, nella pratica, quella che è diventata la prima repubblica di abitanti del Triarcato non sottoposti alla “tirannia” di Hecate: esuli maschi si rifugiano al suo interno trovando una comunità integrata e paritaria, a differenza della madrepatria. Le vicende di Iason, ormai morto ed il cui corpo è conservato in una bara monumentale nella parlamento della capitale, ha portato l’intera nazione a portare rispetto agli dei, ma non fiducia ed adorazione ed alcuni addirittura iniziano a parlare contro gli olimpici! La regione è una delle poche che possiede alcuni dei segreti tecnologici del Triarcato, ma sono stati modificati dalla Scuola Filosofica dei Cinque Anelli: questa organizzazione è sia l’università più prestigiosa della nazione, che parte integrante della sua forza militare e servizio segreto: grazie al geniale Archimandrita Oktos Plato, sembra che costoro possano usare le loro nozioni di matematica per modificare la realtà ( i novizi il proprio corpo, i professori anche ciò che li circonda…) Secondo Impero Kydoniano Il Secondo Impero Kydoniano è una colonia del defunto impero che ha proclamato l'indipendenza 60 anni fa. È qui che le tradizioni imperiali continuano ed è qui che sono fuggiti i superstiti e i traditori della rivoluzione. Il Secondo Impero è riuscito a sopravvivere proprio grazie al momento di debolezza che colpì la Repubblica nel breve periodo immediatamente dopo la rivoluzione, avendo così modo di organizzare un'ottima difesa con l'impiego di truppe coloniali ben armate e della parte di esercito lealista che non era riuscita a fermare la rivoluzione. Il Secondo Impero è ancora integro: qui il tempo non sembra essere mai passato, e le dinamiche delle colonie continuano a ripetersi all'infinito, mentre i veri Kydoniani (così si chiamano) sono in costante preparazione ad un eventuale assalto da parte della madrepatria traditrice e dei selvaggi dell'Oranato. Inoltre, qui sono fuggiti numerosi Mahabri, che hanno così avuto modo di continuare il loro culto di Marte in libertà, ma anche di sguazzare in quella che sembra una vera e propria ricostruzione nostalgica dei due imperi passati. Se il Secondo Impero è ancora intatto, è perché l'Oranato e la Repubblica non si sono ancora accordati su un assalto coordinato: l'Oranato non sa ancora se fidarsi, temendo che quelle terre possano cadere in mano alla Repubblica, una volta vinta la guerra. La Terra di Nessuno/Le distese di Ares/Le Terre Perdute Buona parte delle terre a nord dell’oranato, col crollo delle potenze coloniali, si è lasciato andare ad una anarchia impazzita fatta di guerre continue, scaramucce ed atti di terrore. Si dice che Deimos e Phobos siano qui a scorazzare tranquilli, ma forse è una leggenda. Sicuro è che è uno dei luoghi preferiti da Ares e che la natura politica dei confini delle decine di staterelli, città stato, ritrovi contadini cambia costantemente come la pelle dei leopardi della zona. Unici luoghi più o meno tranquilli sono la città stato di Konrad Shen, vicino al confine con la Necrarchia e la Fortezza degli Scudi neri vicino al secondo Impero. Shen è un soldato dell’impero Kydoniano ormai vecchio ed in preda a manie di onnipotenza ( si crede Ares reincarnato), mentre la fortezza degli Scudi Neri è l’unico ritrovo contadino dotato i mura e persino equipaggiamenti magitech: i suoi difensori sono soldati dei più disparati luoghi che si sono votati ad Hestia ed hanno ritualmente annerito le loro divise affinché non vi fosse possibilità di riconoscere di che nazione facessero parte.

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