Pyros88

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Oh ma certo, abbiamo fatto conoscenza, gli ho raccontato um po' chi sono dove abitavo prima che la città venisse divisa in due e dove abito ora, che lavoro faccio, cose così. E ho espresso il mio disappunto per quello che hanno causato alla città, me compreso. E poi ero curioso di sapere se loro fossero gli unici Coltelli presi; gira voce che abbiate in cella persino alcuni dei temibili figuri che era fuggiti dal carcere il giorno del processo. Ai tempi ne parlavano tutti, un gesto eclatante. Sà, curiosità di un semplice cittadino verso persone così temibili e chiaccherate. Magari li vedremo impiccati come salami, sarebbe un bello spettacolo per risollevare gli animi dei cittadini e mandare un messaggio ai Coltelli." commento riempiendolo di discorsi e parole per intortarlo e confonderlo, cercando di convincerlo che non ci sia sia detti nulla di significativo ed interessante per lui, cosa che poi è vera, sperando che mi dica magari qualcosa sui miei compagni imprigionati.

Riverwind (umano barbaro) L'uomo delle pianure cercò di osservare, da dove si trovava assieme agli altri, quella foresta segnata dalle fiamme. Riverwind cercò di capire se gli alberi erano stati piegati dal fuoco o lo fossero, come gli altri non bruciati, per adattamento a del forte vento che poteva soffiare fra quei pendii. Infine volle anche di capire se i segni dell'incendio fossero freschi oppure già di qualche tempo. Il suo primo pensiero, traumatizzato dal terribile ricordo, fu subito per le fiamme di un drago, ma non doveva farsi condizionare in quel modo, poteva essere stato un incendio causato da un fulmine oppure dal focolare di un inesperto avventuriero. Non bisognava saltare subito alle conclusioni.

Hiro Nakamura (samurai verde) "Dovremmo provare a cercare un dosso, un punto attorno al quale creare un massicicata circolare sopra la quale porci in posizione sopraelevata per mettere in difficoltà i demoni che vorranno raggiungerci. Basterà accumulare sassi attorno e creare un percorso accidentato e franabile." propongo agli altri.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Ma nulla, davvero! Quello che san tutti in città, ciò che si dice in giro, nulla di più, meno di quanto magari sappia lei che è una guardia." cerco di spiegarmi minimizzando la situazione.

Felix Carabàs (tabaxi rodomonte) "Una giornata in cella, domani dovrei poter tornare al mio lavoro. Mi chiami Flint Carbash, faccio il panettiere." rispondo accondiscendente cercando di non provocarlo mostrando un atteggiamento sottomesso.

Al momento Daisy rimanenin ascolto.

@Athanatos master per me è tutto, per quanto riguarda l'attuale interazione. Si può avanzare finché non succede altro lungo la giornata.

Hiro Nakamura (samurai verde) Saliamo alla bocca del vulcano che è ancora pieno giorno, come prevedibile. Da una parte, restare nel tempio durante la notte sarebbe stato più sicuro; ma dall'altra, iniziare la risalita sapendo di arrivare prossimi all'alba sarebbe potuto essere rischioso se i demoni si fossero preparati ad ostacolarci. Ora sappiamo di doverci preparare per la lunga notte ed abbiamo tempo e luce per poter valutare al meglio dove posizionarci. Di sicuro dovremo stare ad ovest del tori, dato che la luce da est dovrà attraversarlo prima di colpire la neve e renderla benedetta. Servirebbe un punto possibilmente senza neve, così da non doverci coricare sul del ghiaccio e combattere su un terreno scivoloso, ma comunque il più possibile vicino ad essa. A tutto questo va però messa in conto ogni eventuale posizione strategica che possa aiutarci a proteggerci dai demoni, quello dovrebbe sicuramente essere il criterio principale con cui decidere, dove accamparci. Fatto questo ragionamento, mi guardo intorno a lungo perlustrando la zona in cerca di uno o più punti che possano essere a noi favorevoli.

Riverwind (umano barbaro) Il dolore al braccio era ancora forte, ma stava pian piano sempre meglio, grazie anche alle amorevoli ed attente cure di Goldmoon. Avrebbe voluto accompagnare Tanis ed i due principi elfi nell'esplorazione, in fondo era la sua specialità, ma in queste condizioni sarebbe stato solo d'intrancio e la cosa lo sconfortò brevemente. Si trattava di decidere quale direzione prendere, ma senza sver visto i luoghi interessati non poteva dare un giudizio valido: "Lascio la decisione a Tanis, sia per il suo ruolo che per aver effettivamente visto le tre vie."

Daardendrien Shamash (platino stregone) Flashback "Non saprei, il corpo ormai è uno scheletro, difficile dire se sia morta per una qualche ferita o per malattia od altro. Cerchiamo almeno di darle una sepoltura che si possa chiamare tale." dico con dispiacere e rispetto per la persona deceduta chissà quanto tempo prima il cui tesoro ha però permesso al nostro compagno di riacquisire il proprio vigore sottratto dagli spettri maledetti. Più Tardi "Abbiamo bisogno di quelle canoe, vogliamo provare a parlarci? Potremmo provare a barattare del cibo per un passaggio." propongo agli altri mentre strizzo gli occhi cercando di vedere se fra i lucertoloidi o le capanne ci possano essere segni che riconducano ad una loro devozione a Tiamat od al Culto del Drago.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Sarà come dite voi, ma al momento non vedo la mia famiglia da diversi giorni e non ho idea di come stiano o di quando potrò rivederli. Quindi capitemi se non sprizzo gioia da tutti i pori per ciò che è accaduto; spero solo che tutto questo si concluda in fretta in un modo o nell'altro." dico facendo un po' l'intimidito dal fervore dell'uomo, ma rimanendo sulle mie come opinione e schieramento.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Non ho interesse a stare da alcuna parte. Voi Coltelli avrete anche agito in nome del popolo, di gente come me, ma guardate a cosa ci avete condotto. La città è divisa a metà e con essa, famiglie, attività, legami. C'è il coprifuoco e le guardie son ancora più dure di quanto non fossero già prima. Si dice che nella vostra metà abbiate compiuto purghe indistinte nei confronti dei mercanti, processi farsa per acclamazione popolare, condanne a morte persino per le mogli ed i figli maggiorenni." dico a bassa voce con fare dispiaciuto, frustrato, timoroso.

Hiro Nakamura (samurai verde) "Sì, meglio non attendere oltre." dico seguendolo e prendendo di nuovo il cellulare per indicare la strada con la fotocamera.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Usarvi come ostaggi? Che intendi?" "Sono un fornaio e per fare il pane devo andare al lavoro quando vige ancora il coprifuoco e mi hanno fermato e portato qui. Colpa anche delle male parole che ho iniziato a scagliargli preso dalla rabbia e frustrazione per essere stato fermato inutilmente." rispondo mantenendo la mia copertura.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Sembra proprio facesse parte della Sorellanza delle Osservatrici di Stelle. Doveva essere qualcuno di davvero importante se aveva un bastone sacro di tale potenza. E chissà cosa potrebbe aprire questa chiave, speriamo possa servirci." commento pensieroso senza ben sapere che cosa pensare delle poche informazioni raccolte e se esse, dopo così tanto tempo, possano avere ancora una qualche utilità per la missione che ci aspetta.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "La ferita è gonfia e calda, sì è infettata. A mio cugino capitò lo stesso, ha bisogno al più presto delle cure di un chierico o perderà il braccio." dico all'uomo cercando di non mostrare troppa erudizione, in fondo sono solo un fornaio.

Daisy (umana warlock) Absalom, con Kalana

Hiro Nakamura (samurai verde) "Allora penseremo noi a portarla alla neve mentre voi potrete continuare a badare al tempio." dico con molta tranquillità anche se le parole della donna serpente non mi convincono molto.

Hiro Nakamura (samurai verde) "Ovviamente con un caldo simile qui dentro la neve si scioglierebbe subito. Per quale motivo è invece impossibile portare la sacerdotessa dove sta la neve?" chiedo riflettendoci sopra.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Mi dispiace, ne so quanto te. Ma posso sempre provare ad aiutarti. Fammi vedere." dico all'uomo cercando di dargli una qualche speranza per la sopravvivenza dell'altro.

Hiro Nakamura (samurai verde) "Capisco, vi ringraziamo per ciò che avete fatto a nome delle Sacerdotesse. Cosa potete dirci su questo antidoto?" dico mentre sfodero con calma la mia wakizashi e recido le corde che tengono il diavolo intrappolato. "Mi dispiace per aver aggredito tuo fratello, pensavamo fosse un lacchè dei demoni e lui non deve aver inteso chi fossimo davvero e perché volessimo entrare. Però è vivo, anche se conciato male, l'unico ad averne pagato davvero il prezzo è stato il fedele lupo di Alexander." dico guardando dispiaciuto lei e poi lui.

Lifstan (bardiano guarriero) "Arretriamo!" dico ai miei compagni mentre già mi preparo ad afferrare ed incoccare la successiva freccia. Senza dare le spalle, mi muovo rapido lungo il crinale roccioso tenendo comunque una linea di tiro pulita sui nostri nemici. La loro corazza rende davvero difficile colpirli in punti vitali o penetrare a fondo nei loro corpi con le frecce, ma dobbiamo continuare a tempestarli di frecce finché possiamo, poi passeremo alle lame.

Daisy (warlock umana) Alla locanda con Kalana, Absalom

Hiro Nakamura (samurai verde) Mi sembra strano, che a differenza di tutti gli altri, i nostri abiti con i simboli delle sacerdotesse non siano sufficienti a convincerla della nostra identità, basteranno a questo punto i nostri omamori? Non saprei, tentiamo. Estraggo da sotto l'armatura l'omamori che porto appeso al collo e glielo mostro chiaramente per poi rimetterlo al suo posto. "Chi siete voi? Avete sconfitto anche il demone carceriere o soltanto i suoi lacchè?" chiedo in tono serio, ma meno teso e diffidente.

Daardendrien Shamash (platino stregone) Lo scontro finisce brevemente; gli spettri non hanno causato gravi ferite a nessuno di noi ma di contro hanno invecchiato terribilmente Bhalasar e la condizione potrebbe essere permanente se non agiano al più presto. Mi sento impotente di fronte alla tragica condizione che affligge Bahalasar, i poteri che Bahamut mi ha donato assieme alle mie scaglie platino sono di tipo offensivo e protettivo, di impedimento e supporto al più, ma quelli curativi proprio non rientrano fra di essi. Nemmeno Steeler o Bidreked sono in grado di fare qualcosa per lui, ma ad un certo punto è il chierico a ridare speranza al guerriero dopo aver pregato Bahamut: rompendo il bastone sacro, si potrebbe sfruttare la magia divina racchiusa all'interno per ristorare la prestanza fisica ed il vigore di Bhalasar. "Va bene, facciamolo. Sono sicuro che basteranno i nostri poteri e la nostra fede in Bahamut per fermare i piani del Culto del Drago; e per farlo abbiamo bisogno che Bhalasar sia in perfetta forma."