Pyros88

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Era fra le opzioni possibili quando ho pensato al piano per introdurci nella caserma, per questo avevo nascosto con me i coltelli ed i grimaldelli. Ma non posso negare che la buona sorte abbia avuto un peso notevole, poteva andare tutto storto in più di una occasione" dico contento e sollevato di averli portati finalmente tutti al sicurodendo sotto i baffi aggiungo "Pollingart si starà mangiando il cappello ahahahah. E pure Pemir starà digrignando i denti nell'ombra." Poi mi faccio più serio e dispiaciuto e commento: "Spero solo che Zantar non stia pagando a caro prezzo, la scelta del mio travestimento. Era l'unico di cui conoscessi il grado e che sapevo non avrei incrociato in caserma dopo aver finito il proprio turno come guardia carceraria." "Come premesso, prima le signore ma subito dopo vengo io." dico sorridendo alla drow. "Come mai sono andati da lei? Rigurda sempre la minaccia dei mannari? A proposito avete avuto problemi con loro al ritorno nelle fogne? Noi non li abbiamo incontrati fortunatamente." chiedo al monaco.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "È un bene, sicuramente ora possiamo prendere una boccata d'aria che possa dirsi tale. Non abbassiamo la guardia però, ci sono agenti infiltrati del Culto di Mask anche fra i Coltelli e poi ci sono i ratti mannari. Siamo stati davvero fortunati a non incrociarli, ma potrebbero farsi vivi da sotto un qualsiasi tombino così come da un qualsiasi vicolo o dietro il viso di un normale cittadino da qui alla sede dei Coltelli. Prudenza." dico agli altri non abbassando la guardia.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Seguiamo il flusso delle fogne; sboccano tutte nella baia e ci porteranno naturalmente nella zona dei Coltelli." propongo al gruppo. Tornare indietro è troppo rischioso, ma anche uscirne ora sarebbe un grosso azzardo.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Stai certa che dopo di te, il primo sarò io." dico arricciando il naso schifato. "Dobbiamo fare attenzione anche ai topi mannari, infestano queste fogne e sono in accordi con il Culto di Mask. A tempo debito, dovremo occuparci anche di loro: vogliono divorare o trasformare in loro simili tutta la città." aggiungo facendomi molto serio. "Arken pensi di farcela assieme a me? Tu lo prendi dal fianco ed io dal braccio sano." chiedo a bassa voce al compagno di avventure.

Ho aggiornato alcuni aspetti tecnici (nello spoiler) nel mio ultimo post. 😉

Riverwind (umano barbaro) Il barbaro delle praterie dovette ingigliare il proprio orgoglio e l'amaro boccone della umiliazione, sentendosi nuovamente non all'altezza del suo gruppo di amici e compagni d'avventura e delle sfide che avrebbero dovuto affrontare. Aiutato da Goldmoon si fece legare la corda in vita in modo assicurarsi durante la scalata del secondo tratto della scarpata rocciosa nera e levigata.

Hiro Nakamura (samurai verde) Con l'arrivo di quei demoni di grossa taglia, e fattasi ormai prossima la mezzanotte, è giunta l'ora di evocare il nuovo potere raggiunto dalla nostra comunione con le sacerdotesse. Impugno l'omamori con decisione e facendo appello alla sacerdotessa evoco un elementale della terra, un essere melmoso che per l'occasiome assume una tinta nerastra per via del terreno vulcanico. Impugno nuovamente la mia katana con entrambe le mani e mi preparo ad affrontare l'ennesima e più dura ondata di demoni, sicuro che con gli ementali al nostro fianco non sarà impossibile reggere a quella perniciosa masnada. Assalto i demoni con violenza ma tenendo sempre d'occhio l'andamento del campo da battaglia ed intercettando i demoni che si avvicinino troppo ai miei compagni più indifesi od accorrendo verso quelli che si trovino in seria difficoltà. Nessum demone deve arrivare fino alla sacerdotessa anche a costo di dover attirare l'attenzione di uno di quei bestioni su di me.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) Avendo ben chiaro dalla mappa delle fognature dove sia il tombino nei pressi della caserma che avevamo scartato come punto d'ingresso, mi oriento rispetto all'edificio e le strade adiacenti e mi dirigo con gli altri di corsa verso di esso.

Sisi come da piano concordato 😁 Dovevamo farne uscire uno all'ora, se necessario, fino a mezzanotte e poi ricominciare tenendone alcuni per il gran finale prima dell'alba. Ma ora va bene sfoderarli tutti prima della mezzanotte, dati i cattivoni in vista. 🙂

6 ore all'alba quindi che ore sarebbero adesso? Manca meno di un'ora a mezzanotte, giusto? In tal caso, con il refresh degli oggetti/abilità ad uso singolo giornaliero ci conviene evocare a supporto tutti gli elementali per affrontare i tizi grossi brutti e cattivi contando sul fatto che potremo di nuovo evocarli superata la mezzanotte.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) Attendo giusto il tempo che il novizio si allontani ed al mio segnale attacchiamo il veterano e gli altri presenti con l'intento di metterli fuori gioco ed andarcene il più in fretta possibile. Attacco il veterano sorprendendolo con la reazione ed utilizzando tutta la mia agilità e rapidità, innaturali per un ferito quale sembro, colpendolo alla gola con un pugno e puntando poi a tramortirlo con un colpo in testa usando il pomolo del mio pugnale.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Fate come volete. Io ho un compito da svolgere e loro mi seguiranno." taglio corto mantenendo il mio tono autoritario e degnandoli ora di poco interesse e muovendomi verso l'uscita.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Nono, è altrove. Io lo so bene. Ha voluto far credere di essere qua, ma da alcuni giorni, si è spostato in una residenza segreta proprio per evitare queste situazioni. Muovetevi! I Coltelli non aspettano certo voi! Dovete femarli! È un ordine!" rispondo in tono perentorio all'uomo.

Lifstan (bardiano guerriero) "Sarà un onore poter dare un'altra lezione alle forze dell'Ombra ed allontanare la loro minaccia dal Palazzo della Montagna e da voi, sire." commento con fare sicuro, pronto ad agire. "Sarebbe troppo chiedere accesso alla vostra armeria? In quest'ultimo viaggio la mia faretra si è alquanto svuotata e le mie protezioni hanno risentito dei duri combattenti a cui siamo stati sottoposti; anche il filo della mia spada non è più lo stesso. Forse nel vostro arsenale c'è qualcosa che potrebbe ben fare al caso nostro."

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Concordo, ma conviene svegliarli ed interrogarli subito. Gli Zentharim e quel mago del Thay si fanno ogni ora più vicini se non continueremo il nostro percorso verso il castello. Dobbiamo assolutamente agire prima del loro arrivo." commento vonvinto e con una certa urgenza nella voce.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "I Coltelli stanno attaccando la sede dal basso. Hanno fatto irruzione in massa. Stanno avendo la meglio, devo avvertire Pollingart, non importa quanto sia ferito. Piuttosto correte all'interno. Servono tutti gli uomini abili possibili per cercare di arginare i Coltelli! Questi uomini mi scorteranno da lui, e lungo il tragitto lascerò i feriti da un abile cerusico che conosco. Forza andate!" spiego con affanno stringendomi alle ferite subite.

@Athanatos quando ho pensato, proposto di procurarmi una ferita sanguinante, ma non seria pensavo anche a qualcosa di più con tanto di calo dei PF per rendere tutto più credibile (5/10 a seconda del tup giudizio). Ovviamente se gli altri compagni mi voglion aiutare con le scene dandomi vantaggio alle prove di interazione con le guardie, tanto meglio.

Riverwind (umano barbaro/ranger) "Credo sia impossibile per me proseguire. Tornerò dai profughi a fare da sentinella." commentò il barbaro di fronte a quella parete di roccia per lui insormontabile in quella situazione. Forse farsi issare legandosi una corda in vita sarebbe stato possibile, ma non si sarebbe mai sottoposto ad una umiliazione simile. Ne andava del suo orgoglio già duramente abbattuto dalla sua menomazione.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Date l'alIarme! I Coltelli! Hanno scavato un tunnel ed hanno fatto irruzione nelle prigioni! Sono tanti! Vogliono liberare i prigionieri, forse persino invadere la fortezza. Presidiate questo ingresso alle scale, faranno da collo di bottiglia qualora volessero salire. Chiamate i rinforzi ed ed effettuate una sortita quando sarete almeno in venti. Avete capito?" dico con fatica e con ampie smorfie di dolore recitando sgomento trattenuto, cercando di essere forte e tenere in riga gli uomini affinché seguano i miei ordini. Detto ciò, mi allontano arrancando per finta come gli altri feriti, sostenuto dai miei compagni non feriti.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Pensavo al mio, inscenando una brutta ferita su Zantar ed io procurandomene una non seria da usare per sporcare te e me. Nulla di davvero grave per quanto mi riguarda. Non si azzarderebbero mai ad impedire a dei commilitoni di portare via me ed un'altro di loro in gravi condizioni. Può darsi che dovremo farci strada ad un certo punto con la forza, ma spero accada quando saremo ormai fuori dal muro perimetrale e potremo cercare il tombino che sulla mappa sbucava proprio di fronte alla caserma. Dovremo poi solo buttarci dentro e darci alla fuga a più non posso." commento non nascondendo la mia incertezza sui punti lacunosi del mio piano, ma non so che altro inventarmi data la situazione ed il tempo. Forse ho davvero fatto il passo più lungo della gamba a salvare anche i due Coltelli, rendono tutto più difficile essendo uno di loro l'unico davvero ferito e che necessita di essere trasportato di peso.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Forse conviene simulare un attacco sotterraneo ed emettere dei rumori di battaglia. Dare l'allarme della fuga dei prigionieri mentre ci allontaniamo simulando di star portando via dei feriti. Forse così nessuno baderà a noi mentre ci allontaneremo. Che ne dite?" propongo agli altri. "Ithilme nasconderemo la tua pelle coprendola di sangue, simuleremo una brutta ferita alla testa. È l'unica soluzione che mi viene in mente per celare la tua pelle in maniera coerente al nostro stratagemma. Cerca di stare piu di rannicchiata possibile ad Arken mentre fa finta ri sostenerti e trascinarti ferita, così dovresti riuscire a mostrare meno il tuo viso."

Felix Carabàs (tabaxi duellante) Stando ben attento a non essere visto ed assicuratomi che a nessuno possa far strano non veder più uscire il sergente Zantar dal locale guardaroba, assumo l'aspetto di una guardia ordinaria, una recluta dall'aspetto impacciato ed ancora poco esperto. Senza farmi vedere, prendo le divise e le acciuffo dentro un canestro dando loro l'impressione di essere delle divise sporche. Fatto questo, esco dal locale guardaroba tenendo il canestro e mi dirigo verso le prigioni cercando di dare nell'occhio il meno possibile.

@Athanatos scusami se sono più lento del solito e cerco di più il tuo parere/supporto ma fra il periodo molto impegno ed il senso di responsabilità verso questa fase della campagna in solitario, e cosa comporti un successo o fallimento, finisco per riflettere molto prima di agire. Alle volte mi devo arrovellare parecchio per trovare qualcosa di credibile e che non infranga la sospensione di incredulità mia e tua.

@Athanatos ecco mi trovo in ampasse. Un tuo aiuto/parere? Metterli in un sacco? Ma non credo ce ne sia uno a portata di mano. Cambiare aspetto in quello di una recluta (fra quelle viste in giro) e portarle via acciuffate come se debbano essere da mandare a lavare? Magari in un cestone se ce ne è uno a portata.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) La situazione per ora procede senza intoppi, ma non sarà così per sempre. Devo sbrigarmi. Cerco il guardaroba della caserma dove ritirare delle divise da guardia per i miei compagni ed i due coltelli. Appena ho l'occasione di affacciarmi da una feritoia o finestra della caserma cerco il tombino di cui conosco l'esistenza dalla mappa delle fognature, quello stesso tombino da cui abbiamo evitato di uscire, optando per quello più distante, perché troppo sotto gli occhi delle guardie.