Ghal Maraz

Alystar Durindiel "Posso vederlo da vicino?", chiese invece, secco, Alystar. "E non toccatelo direttamente", aggiunse, guardingo.

Trysh Tarn "E uff... un altro spione volante", indico il drone ancora lontano nel cielo.

Mìa Dalle guardie "Sono piuttosto convinta che questa sia solo un'enorme perdita di tempo. Vediamo come va, ma non ho intenzione di rovinarmi il Carnevale per fare una fila di discutibile utilità. Penso, invece, che trarremo maggiore beneficio dai contatti di Kristen, Dieter e Petra", Mìa disse la sua al riguardo.

Sturm Sturm rimase sorpreso dalla brevità del confronto, ma decise di non esprimere questa sua perplessità, curioso, piuttosto, della reazione di Flint alla richiesta di consegnare l'elmo. Poteva essere un'ottima idea... ma solo se il Consiglio avesse interpellato lo spirito.

Arn Sopra Arn si pose in attesa, con le mani strette attorno alla corda.

Carter "Come immaginavo. Vanno bene anche delle cronache in latino, nei caso, ma, trattandosi di avvenimenti abbastanza recenti, temo non ci sia granché", commentò Carter.

George Drake "Vado io, amico mio, non preoccuparti. Sono abituato a dibattiti pubblici, assemblee e placiti", mi faccio avanti, sistemando meglio il nodo della cravatta. "Cerchiamo di portare a casa un qualche risultato".

Josek Lasczarny "Pazienza. Ci vuole... pazienza. Il bosco non... perdona", dico, avendo ben chiari i pericoli che si nascondono tra gli alberi.

Oilenos "Bene, allora!", dico, già più rilassato e convinto: "Qualcosa di buono l'abbiamo fatto. Ma non è ancora finita: questi bozzetti ci saranno utili per qualcosa, secondo voi? Dobbiamo passarli a Nemesi?".

Talien "E immagino tu abbia già anche pensato a un modo per essere certa che entrambe le parti rispettino l'eventuale accordo, no?", mi accodo ai dubbi di Tripla B.

Mìa In fila Mìa rimase a guardare il tentativo di Djmitri, incerta su cosa volesse tentare. In ogni caso, quella attesa le pareva inutile e snervante, perciò avrebbe accolto con entusiasmo qualsiasi motivazione per andarsene.

Torum Nord "Ragazzo, i pericoli non si vanno a cercare. Qua non si tratta di Pelleverde che assaltano la Rocca, ma di una possibile minaccia che ha fatto svuotare un bosco. Se abbiamo modo di capire da qui cos'è, bene. Ma non ci getteremo tra le sue fauci", commentò Torum, con aria seria.

Yep. D'altronde, o muore (probabile), o impazzisce (comunque probabile, anche se per un tempo limitato), o ne mette fuori combattimento abbastanza da riuscire a scappare (impossibile).

Korshek "Grazie, amico mio. Ti devo almeno due favori grossi", dico, stringendo i denti e ricacciando il dolore. "Ti può bastare come prova?", chiedo poi al nostro fastidioso prigioniero. Narratore Uso la Folgoluce.

Dieter Dieter, vedendo comparire Octo, si trovò a imprecare mentalmente contro tutti gli dèi che conosceva, ma poi, forse, con un flebile filo di speranza, decise di rimanere ancora in silenzio. Se il mago non li stava improvvisamente tradendo, allora quella poteva essere la distrazione di cui necessitavano. Smise di respirare senza accorgersene e strinse ancora più salda l'arma.

Josek Lasczarny "Ma quindi... hanno portato un animale e frutti... e l'animale ha mangiato i frutti, poi è andato... via?", mi immagino nella testa e condivido il mio pensiero con gli altri. "Non stava bene e mangiare lo ha... guarito?".

Nathan Nel Bosco, coi quattro porcellini 'Almeno me ne vado in gloria', penso, rendendomi conto che l'aver steso Edwards mi ha dato solo un ridicolo momento di soddisfazione, ma che sono nella stessa m&rd@ di prima. O forse peggio, visto che non sono riuscito a svignarmela. È già un miracolo che io sia ancora vivo, tutto sommato, visto che io e ľautodifesa abbiamo litigato quando ero ancora nella pancia di mamma. "F%ttut! codardi b@st@rd!", dico, più per spregio, che per altro, facendomi venire in mente l'unica cosa che riuscirei a fare adesso. Aspetto che ľinfame con la catena si avvicini per attaccarmi di nuovo e provo a pestare violentemente la punta del piede dello $tr%nz% che mi tiene imprigionato. Se ho un briciolo di fortuna (figuriamoci...), allenterà la presa quel tanto che mi basta per spostarmi e - magari! - fare in modo che si colpiscano tra di loro. Sì, certo, Nathan. Come no!!!

Korshek "Lo so che non ti piace, amico mio, ma è una soluzione efficace per il nostro problema. Ti chiedo di accettare questa mia richiesta: vedila come un modo per fare del bene, nel migliore dei modi, in questa situazione complicata", mi rivolgo a Nasshymar. Comprendo il suo riserbo e non lo solleciterei, potendo altrimenti, ma è stato lui stesso, anche di recente, a rammentarmi quale sia la via giusta da percorrere, aiutando e evitando l'inutile violenza.

Leonardo Pieri La morte nel Triveneto "C@$$o, f@ncu!o, c@$$o!!!", impreco, a mezza voce. Non mi aspettavo questo. E nemmeno questo: guardo la strana chiave, incerto se accettarla come lascito di Roberto. Ma poi capisco che non ho molta scelta: ci deve essere qualcosa lì, qualcosa che lui non voleva passasse ai capi dell'Occhio. Sapeva fin troppo bene che le sue proprietà verranno perquisite, cercate e incamerate dall'agenzia. E devo anche fare in fretta: non appena il decesso avrà attivato le reazioni di controllo e soppressione informazioni, qualcuno delle Squadre "Beccamorti" si attiverà per il rastrellamento beni, nei limiti del maggior anonimato possibile. Solo due cose mi possono dare un vantaggio: il fatto che so dove guardare (anche se non so ancora cosa fare) e la stupidissima burocrazia interna. Ma mi serve l'indirizzo. Mi serve il fascicolo di Roberto. O qualcuno che lo conoscesse abbastanza bene. A meno che... a meno che Roberto non fosse davvero un agente così tanto scarso da tenere con sé un documento di identità che riporti il suo vero indirizzo di residenza... Tanto vale controllare, già che siamo in ballo.

Dieter Sotto Dieter restava in silenzio, misurando persino i suoi stessi respiri e catturando ogni cambiamento nella scena con gli occhi affamati di chi sapeva essere a un bivio tra sopravvivenza e morte. Colse i gesti di Gruttag e rispose con un cenno leggero del capo: il contenuto del sacco e il momento in cui esso sarebbe stato scoperto potevano risultare il discrimine sul destino di tutti loro.

Sturm Infine, anche Sturm si fece avanti, prendendo la parola, per fare da eco alle parole, giuste, calibrate e non melliflue, di Flint. "Est Sularus Oth Mithas. Sono sicuro che ricordiate queste parole, fin da quando Thorbardin era alleata di Solamnia. Quel giuramento è anche il mio. La mia parola è il mio onore, e il mio onore è la mia vita. Mi chiamo Sturm, della Casata dei Brighblade, e ho viaggiato fin qui, cercando aiuto e sostegno. Ma ho trovato sospetti, accuse e violenze. Se anche la responsabilità del Cataclisma è colpa di un Uomo, mi pare che le sue conseguenze non abbiamo insegnato granché neppure a voi, che passate ancora il tempo a chiudere fuori il mondo e a uccidervi e complottare tra voi. Abbiamo condotto qui una messaggera benedetta dagli dèi, che produce miracoli dimenticati da tre secoli; abbiamo recuperato l'elmo perduto del vostro antico sire, che ci ha indicato, di sua volontà, la strada nascosta per giungere qui; abbiamo attraversato i sotterranei della perduta fortezza di Pax Tharkas e ritrovato la Wyrmslayer di Kith-Kanan, preservata in attesa di una nuova riunificazione di Umani, Elfi e Nani; abbiamo combattuto i Draghi cromatici e la loro fanteria dal sangue draconico... non abbiamo promesse, ma abbiamo preghiere e speranze. Sta a voi decidere cosa farne, ma gli dèi vi guardano. Di nuovo".

Trysh Mi unisco quindi anch'io alla piccola comitiva, ma tenendo d'occhio il cielo, visti i frequenti, recenti "avvistamenti" di droni spioni.

Alystar Alystar, giunto a metà di quella specie di contrattazione, lasciò che fossero i compagni a portarla a compimento. Ma la curiosità sul contenuto delľinvolto era comune.

Carter "Sta bene, ma non impieghiamo troppo tempo. Abbiamo già perso metà giornata, e forse avremo l'accesso comunque limitato", disse Carter, pratico.

Victor "Dop???", chiese subito Victor, allarmato. "Non sembrano... dotati di buone intenzioni...".