Cercando molto tempo fa delle informazioni sulle lingue tolkeniane, mi è capitato pi? volte di finire in pagine internet che fornivano dizionari online della lingua drow, e ancora pi? spesso di trovare file pdf di autori sconosciuti con tanto di grammatica elfica. Il tutto in genere per l'ambientazione dei Reami.
Il dato di fatto che mi è parso di riscontrare, è che queste creazioni sono - in genere - estemporanee, prodotte da n persone con una passione (insana?) per la verosomiglianza; la cosa divertente è che poi, però, dizionari e grammatiche - se abbordabili con poca difficoltà - sono presi per buoni dalla maggioranza della gente che di quella stessa verosomiglianza vuole fare buon uso in gioco.
Al che, ho preso in mano il Manuale del Giocatore. Nella sezione Skills, alla voce Speak Language esiste la famosa tabella che riporta l'elenco delle lingue base e dei relativi alfabeti. Meditandoci un po', è nata spontanea l'idea di associare ciò che è umano (reale, in genere razionale) con quello che è fantastico (irreale, irrazionale), per creare un ibrido capace di adattarsi alle esigenze di gioco.
-- Punto 1 - Gli Alfabeti --
Non so esattamente quanti siano, perchè credo che ogni civiltà abbia sviluppato i suoi, però per ora mi vengono in mente questi, compresi gli ideo-fonogrammi (o come si chiamano):
geroglifico egizio - maya
cuneiforme
cinese
giapponese
fenicio -> ebraico, greco > latino, cirillico
devanagari
arabo
runico
armeno
thai
tibetano
...ecc.
(qui ce ne sono alcuni http://www.softwaredidattico.it/educazioneinterculturale.net/htm/alfabeti.htm)
In D&D gli alfabeti specificati in tabella sono soltanto 5, considerato che in genere dentro il comune confluiscono tutte le infinite lingue umane:
elfico
nanico
infernale
draconico
celestiale
druidico
comune
San Tolkien da Oxford inventò - tra gli altri - l'alfabeto tengwar come alfabeto elfico, mentre per il nanico ricorse alle rune. E' innegabile che - anche se giochiamo a D&D - quando pensiamo alla scrittura di nani ed elfi in molti casi pensiamo a queste calligrafie. E due sono a posto!
Per il comune - la cosa pi? odiosa del sistema linguistico fantasy (imho) - in genere l'immaginazione corre all'alfabeto nostrano, cioè a quello che si usa quotidianamente nella nostra nazione, perchè evidentemente non ha nulla di esotico (ma si può discuterne, visto che a rigore il comune - come in LotR - in realtà è tradotto sistematicamente... ma passatemela).
Quindi restano gli ultimi alfabeti: celestiale, infernale, draconico, druidico.
Voi a cosa li abbinereste, se - da buoni e sadici DM - voleste consegnare ai vostri giocatori un documento scritto in maniera "strana"?
Riflettendoci un po', il sottoscritto ha fatto queste associazioni:
celestiale > alfabeto armeno o devanagari
infernale > cuneiforme
druidico > ideogrammi cinesi
Circa il draconico per non so che miracolo è detto nel Draconomicon:
?[...] Some scholars believe the written form of Draconic might have been influenced by dwarven runes [...]?
quindi, almeno su questo, ci possiamo metter l'animo in pace, cercando un font runico simile ma non uguale a quello che usiamo per i nani
-- Punto 2 - Dizionari --
Questa è la parte pi? dolorosa, perchè gira e rigira - in assenza di materiale ufficiale o di deliri da parte di particolari utenti - quando incontro un demone o altra creatura che parla nella sua lingua nativa, da DM sono cotretto il pi? delle volte a interloquire con grugniti e svariati non-sense gutturali, da giocatore a stare in compassionevole silenzio, sperando che il comune il mostro lo sappia, o qualcuno - prima di fargli la pelle - usi un benedetto incantesimo di comprensione dei linguaggi. C'è anche il caso, naturalmente, in cui entrambi si comprendano, ma in questo caso la discussione non può avvenire in maniera normale, perchè automaticamente anche gli altri capirebbero tutto. Che dilemma eh?
Dunque domando: considerato che - in linea teorica - alla lingua che ci serve abbiamo dato una forma grafica con un tipo particolare di alfabeto, abbiamo anche la costanza di creare frasari, formulari e grammatiche per quella stessa lingua? Se siamo matti e rispondiamo di si (lo siamo tutti un po' matti, su... ) possiamo dire di essercelo inventati di sana pianta, oppure siamo partiti da spunti offerti dai manuali?
In quest'ultimo caso dove avete trovato i riferimenti?
In base a che regole vi siete mossi per differenziare il demoniaco dall'infernale, lo gnomico dal gigante?
Ma soprattutto, come avete fatto a costringere i vostri giocatori a impararle?!
Sentiamo un po' dai...
Meister