Corrin
Sono felice che mio padre sia guarito, ma la breve avventura che ho avuto per trovare la cura mi ha fatto diventare un può inquieto; da un lato l'emozione e il brivido dell'imprevisto, dall'altro gli strani sogni e i misteriosi poteri che ne sono derivati... appena sono stato sicuro che papà stesse bene, ho annunciato alla mia famiglia l'intenzione di viaggiare per scoprire qualcosa di più su di me; nonostante la tristezza per la separazione (soprattutto da parte di mia sorella Miri), non mi hanno fermato, ma mi hanno augurato ogni fortuna.
Dopo essere arrivato a Waterdeep, sono stato assunto come aiutante del medico di una nave, che percorre tutti i mari trasportando merci... direi che non c'è modo migliore per visitare luoghi esotici e incontrare gente nuova!
Mi aggiro per l'infermeria, memorizzando la posizione dei vari strumenti e delle medicine, in modo da sapere subito dove cercarli qualora ci servissero.
Soddisfatto dalla mia esplorazione torno nella stanza adiacente, la cabina che condivido col dottore; mi sono ritagliato un'angolino tranquillo (per fortuna sono piccolo e non occupo molto spazio): una cassa che mi fà da tavolo e sedile per quando devo scrivere, e sopra di essa una piccola amaca in cui riposare, in cui ho già deposto il mio orsogufo di pezza.
"Dottor Morves... serve aiuto?... andare di sopra... amico... salutare..." come al solito il mio discorso è una insieme di spezzoni di frasi, dette da voci diverse; per fortuna il dottore capisce quello che voglio dire, anche perchè gli avevo già spiegato che Thinghuo è una mia vecchia conoscenza, e visto che al momento i nostri servizi non sono necessari, mi lascia libero di andare a salutare il mio amico.
Salgo rapidamente le scale che portano sul ponte, e per poco non sbatto contro l'ultima persona assunta come membro dell'equipaggio; non sò che razza sia, ma è enorme, più di due volte e mezzo me... persino più grande e massiccio del dragonide che era con me e Thinghuo nella missione per trovare il fiore che salvò la vita di mio padre.
Cautamente gli giro intorno, salutandolo con un breve movimento della mano e una breve accordo di violino, poi vado a raggiungere il genasi.
Emetto un suono di campanellini, poi dico "Thinghuo... piacere di vederti... cosa fai quì?"
Non ci vediamo da vari mesi, cioè dalla fine della nostra comune avventura, e sono curioso di sapere le ultime novità.
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