Battaglia di Paglia Turno 4
Damarus passa a fil di sciabola l'Arcinquisitore Stryx, che solleva pateticamente le ali maciullate in un futile tentativo di fermare la lama fatale.
Non si aspettava certo che la sua generosa offerta venisse rifiutata, ma del resto come fidarsi di lui?
Il felino non ha tempo per frugare il cadavere del barbagianni che tutti gli inquisitori restanti stanno già picchiando su di lui. Fa qualche metro di corsa, verso una delle capanne con il tetto ancora integro, perché è lì che vuole costringere i suoi nemici a scendere a terra e magari a farsi avanti uno alla volta, ma non è abbastanza veloce e la distanza da coprire troppa. Prima della meta viene investito da una tempesta di piume, ed è avvolto da un frullare d'ali, becchi e artigli assetati di vendetta. La foga degli inquisitori piumati è tale che ruzzolano e si intralciano fra di loro. Uno addirittura becca un compagno che emette uno stridulo grido di dolore.
Dal canto suo Pooh approfitta del parapiglia per dileguarsi, abbandonando il campo di battaglia e il suo compagno ad un incerto destino.
Quando ormai sembra tutto perduto per Damarus, irrompono sulla scena le linci di Serval con alla testa Bormir, Gustav e Briotto, facendo un chiasso infernale.
Presi alla sprovvista gli inquisitori superstiti prendono il volo, lasciandovi padroni del campo.
Tartaglia e Saronno si riprendono poco dopo dallo charme. Sorpresi di trovarsi attorniati da tanta gente temono di essere sotto l'attacco di una nuova forza del Barone, ma le vostre parole li rassicurano: ormai siete tutti nemici del Sacro Regno.
I due Fratelli vi sono riconoscenti, e offrono a tutti i presenti di passare il confine assieme una volta che la guida avrà fatto ritorno (cosa che accade presto).
A Damarus, ormai considerato degno di fiducia, viene anche offerta l'opportunità di entrare a far parte della Fratellanza senza nome.
Epilogo
Il Tenente Pooh sparisce nella Selva. Di lui non si hanno più notizie: è probabile che non sia sopravvissuto alla istruzione del suo onore di soldato.
Bormir non riesce a salvare i suoi commilitoni ma lui, Briotto, Gustav e Damarus almeno sono ancora vivi, seppure ricercati da una delle più potenti e spietate organizzazioni del continente, la Santa Inquisizione.
Nei mesi successivi nessun mandato di arresto né taglia viene spiccata a loro nome, sia nel Regno che fuori, eppure nessuno di voi dubita che la Chiesa delle Ossa vi abbia ascritto nel suo libro nero. Gli eventi seguenti al furto delle reliquie del Primo Santo e la morte dell'Arcinquisitore Stryx sono coperti dal segreto di Stato, ed è più probabile che voi un giorno spariate nel nulla piuttosto che veniate arrestati.
Invero dei vostri personaggi la Storia perde presto ogni traccia. O forse no, se per un bizzarro scherzo del destino ancor oggi nella Gran Selva i cantastorie cantano una certa ballata.